Lista impresentabili, Rosy Bindi: "L'indignata sono io, Matteo Renzi sapeva benissimo chi è Vincenzo De Luca"
Rosy Bindi ha terremotato il voto alle regionali: con la consegna in extremis della lista degli "impresentabili" (che pare aver compilato in assoluta solitudine), il Pd è imploso. Contro l'ex presidente, dopo la bocciatura di Vincenzo De Luca (operazione anti-renziana se c'e n'è una), si è scatenato il tiro incrociato dei democratici. Da par suo, Rosy, un po' beffarda, fa spallucce e risponde con un'intervista concessa a Repubblica: "Indignati? Indignata sono io, io. Lo hanno candidato loro De Luca e sapevano chi era, sta succedendo una roba fuori dal mondo, ma che Pd è diventato questo?". L'attacco a Matteo Renzi è palese: Rosy, da tempo, gli imputa la deriva della "creatura democratica". Di vendetta si è trattato, ma Rosy lo nega, con fierezza: "Sono indignata io, certo - ribadisce -, che qualcuno voglia con queste accuse senza fondamento delegittimare il lavoro di una istituzione. E la mia storia - aggiunge - parla da sola. Non conosco l'uso a scopi personali o di parte delle istituzioni. Non mi appartiene e credo lo sappiano tutti. Giudicheranno gli italiani chi usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io".
Tempismi sospetti - Le si fa notare che, forse, il caso-De Luca avrebbe potuto estrarlo dal cilindro almeno un po' prima. Anche perché a rafforzare la pista della presunta vendetta ad orologeria di Rosy, concorrono le dichiarazioni del suo vice in Commmissione antimafia (che la accusa in buona sostanza di aver agito in solitudine) e quelle di Enrico Buemi, il socialista che ha affermato che solo pochi giorni fa, Rosy, gli aveva assicurato che De Luca non sarebbe stato nella lista. Bindi tira dritto, e rincara: "Tutti sanno e sapevano tutto su De Luca. Da quanti giorni? E la fonte non era certo la commissione. Mi sbaglio o è stato il tema principale di questa campagna? Forse non erano note le posizioni di alcune persone che sono nella lista, ma De Luca è stato candidato con la totale conoscenza e consapevolezza della sua situazione. Cosa cambia ora?". Quel che cambia è che De Luca, ora, è stato bocciato dalla Commissione Antimafia. Non il massimo per chi si candida a governatore in Campania. Ma così non si altera il voto di domenica, si chiede alla Bindi? La risposta sa di presa per i fondelli: "Meglio dell'ultimo giorno, potrei dire". Meglio il terz'ultimo dell'ultimo, dunque. E ancora: "La verità è che tutti hanno fatto campagna liberamente e se la legge mi affida un compito di informare sulle qualità dei cittadini, quando avrei dovuto farlo? Dopo? Complimenti per il ragionamento". Per ultimo, un invito a chi andrà a votare, una sorta di ultimo "siluro" contro l'arcinemico Renzi: "Gli elettori sono in grado di decidere, il mio è un invito ad andare a votare. Agli italiani non manca certo l'intelligenza di fare delle scelte". Tutto chiaro, no?