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venerdì 30 settembre 2016

A Napoli le celebrazioni per il 73esimo anniversario delle “Quattro giornate di Napoli”

A Napoli le celebrazioni per il 73esimo anniversario  delle “Quattro giornate di Napoli”


Il consigliere regionale Carmine De Pascale: “Il popolo napoletano ha dimostrato sempre grandissimo carattere e personalità”


di Antonio Parrella





NAPOLI. Fari puntati sulle celebrazioni del 73esimo anniversario delle “Quattro giornate di Napoli”. Obiettivo quello di ripercorrere la storia e di osservare il passato attraverso la fotografia che ci perviene di Napoli durante gli anni della seconda guerra mondiale. Scatti indelebili, questi, che mostrano una città sotto assedio. Napoli nei suoi giorni più difficili. L’evento, messo a punto dal Comune mercoledì 28 settembre, ha previsto tra l’altro due importanti cerimonie. La prima si è svolta  presso il Mausoleo di Posillipo e successivamente un altro momento celebrativo in piazza Salvo D’Acquisto. La storia. La città di Napoli, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, era in attesa di una liberazione che sembrava non arrivasse mai, mentre si susseguivano solo distruzione e attimi di terrore. E così, dal 28 settembre al 1° ottobre 1943, il popolo napoletano decise di scendere per strada, impugnando le armi per cacciare gli ex alleati divenuti veri e propri “occupanti” del territorio. I napoletani resero, dunque, libera la città, costringendo alla resa le truppe  tedesche. La manifestazione di mercoledì scorso ha voluto dimostrare ancora una volta il rinnovato e grande sentimento di unione e libertà che risiede nella città di Napoli e nel suo popolo Alla kermesse commemorativa, oltre al sindaco Luigi De Magistris, rappresentanti dell’esercito, delle forze dell’ordine, dell’associazionismo e delle varie istituzioni, ha partecipato anche il generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Carmine De Pascale (attuale consigliere regionale), che, nel suo apprezzato intervento, ha ricordato come nella città di Napoli risieda, in giornate come queste, oggi come ieri, una immensa voglia di riscatto e di positivo cambiamento. Da sottolineare che il consigliere regionale De Pascale è stato da sempre un vivace ed instancabile promotore della cultura, “che rappresenta - commenta il generale De Pascale - un’arma che il popolo napoletano deve utilizzare per dar vita ad una nuova positiva rivoluzione napoletana. “I napoletani - spiega il consigliere regionale De Pascale - hanno fortemente reagito all’occupazione tedesca, dimostrando in questo modo una grandissima personalità e tantissimo carattere. Inoltre, mi preme evidenziare anche lo straordinario e commovente coraggio dei ragazzi napoletani, i cosiddetti scugnizzi, che hanno partecipato attivamente a questa storica reazione popolare, contribuendo in maniera determinante a rendere libera la città partenopea”.

In Italia 6 vulcani a un passo dalla costa Scoperta choc, che regione trema / Foto

In Italia sei vulcani a un passo dalla costa. Scoperta clamorosa, quale regione trema



Sono stati scoperti sei nuovi vulcani nel Golfo di Napoli, tra Ercolano e Torre Annunziata, a meno di 3 chilometri dalla costa. La clamorosa scoperta, riporta il Corriere del Mezzogiorno, pubblicata questo mese sulla rivista scientifica americana Geophysical Research Letter, è degli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Roma 1); del Dipartimento di scienze della terra (Distar) della Federico II di Napoli; dell'Istituto per l'ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche.

La ricerca dà un quadro potenzialmente drammatico della situazione. Spiega Guido Ventura, uno dei ricercatori: "Abbiamo rilevato nuovi punti di emissioni di anidride carbonica nel Golfo di Napoli cosa abbastanza comune in aree geotermali e vulcaniche. E qui abbiamo scoperto sei strutture vulcaniche (coni e duomi) finora sconosciute, con un diametro di 800 metri. Inoltre sono state identificate delle colate laviche medioevali che si sono riversate in mare in età prevalentemente medioevale".

I sei vulcani formano una semicorona sottomarina e hanno età diverse. I prime tre (V1-V2-V3) si sono formati prima di 19 mila anni fa, quindi in epoca preistorica. Mentre il vulcano V5, il più vicino alla costa di Torre Annunziata, la cui parte superiore è a soli 5 metri sotto il fondale marino è più recente. Il V6, infine, avrebbe eruttato in età molto più vicine a noi, cioè dopo il 1631, nel 1794 e nel 1861.

Insomma, avvertono i ricercatori: "Il rischio correlato a possibili, future attività sottomarine, dovrebbe essere incluso nei programmi di valutazione del rischio". Mentre, dal momento che è stata accertata la presenza di colate laviche vesuviane che nel Medioevo hanno raggiunto il mare, "anche questo rischio dovrebbe essere presto in considerazione per una corretta pianificazione degli scenari eruttivi attesi".

Di Pietro "scappa" coi 3 milioni di euro "Giù le mani, quei soldi sono solo miei"

Di Pietro: "Falso che devo 2,7 milioni a Occhetto e Chiesa"



"Un’altra giornata di fango è passata e  da domani mi tocca prendere nuovamente carta e penna e querelare i soliti organi di informazione che hanno sparato a caratteri cubitali  (sia su carta, sia in rete) la falsa notizia secondo cui sarei stato 'condannato' (per alcuni addirittura con 'sentenza') a pagare 2,7 milioni di euro ad un movimento politico facente capo a Giulietto Chiesa ed Achille Occhetto, quale quota parte che - secondo la loro versione dei fatti - spetterebbe loro a titolo di rimborso elettorale  che io avrei ricevuto a seguito delle elezioni al Parlamento europeo del 2004".

Lo afferma Antonio Di Pietro. "Nulla di più falso - aggiunge- Ho semplicemente ricevuto un decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma che - su richiesta di Giulietto  Chiesa e sulla base della sua sola prospettazione - mi ha sì 'ingiunto' di pagare tale somma ma ha anche disposto (come prevede la legge in questi casi) che ho 'diritto di proporre opposizione' contro il predetto decreto nei prossimi 40 giorni. In tal caso semplicemente si instaurerà un normale processo ordinario in cui il giudice dovrà ascoltare anche la mia versione dei fatti e visionare anche la documentazione a mia disposizione e solo allora potrà decidere con 'sentenza' da che parte sta la ragione. È ciò che farò anche questa volta, come peraltro ho già fatto nelle diverse altre volte che lo stesso Giulietto Chiesa (ed il suo difensore avv. Paola)  hanno richiesto e provvisoriamente ottenuto decreti ingiuntivi simili  a quello odierno". 

«Prossimamente - aggiunge Di Pietro - mi farò carico anche di mettere in rete i tanti altri provvedimenti (giudiziari, amministrativi, contabili e parlamentari) che hanno smentito le assurde pretese avanzate dai rappresentanti della suddetta associazione ma sin d’ora allego due documenti che - da soli - già  sono più che sufficienti a smontare alla radice tali pretese. Mi riferisco alla 'Attestazione allegata all’accettazione della  candidatura per l’elezione al Parlamento Europeo sottoscritta (addirittura davanti ad un notaio) da Giulietto Chiesa' e da Achille  Occhetto (vedi allegato) in occasione delle predette elezioni europee  del 2004. In tale attestazioni c’è scritto, nero su bianco che  'compete all’Italia dei Valori il diritto a richiedere e usufruire  dei rimborsi di cui alla legge 157/99 e legge 156/2002' (appunto i rimborsi elettorali all’epoca vigenti) e c’è anche scritto che 'è  facoltà' dell’Italia dei Valori poter utilizzare il simbolo della lista 'Società civile-Di Pietro-Occhetto' Più chiaro di così!. Solo chi non vuol capire non capisce - conclude Di Pietro - Ma  siccome gli organi di informazione sanno tutto ciò da molti anni,  perché affermano falsamente che il giudice avrebbe emesso una  'sentenza' (inesistente) in cui sarei stato 'condannato' (il che non è vero) a pagare 2,7 milioni di euro?".

Virginia Raggi, il disastro mai visto. Altra dimissione: "Roma è fallita"

Roma, anche il Ragioniere generale Stefano Fermante si dimette: scaricata Virginia Raggi



Il punto è che non è una barzelletta: Virginia Raggi scaricata anche dal Ragioniere generale del Campidoglio, Stefano Fermante, che ha rimesso il mandato nelle mani della sindaca, allegando venti pagine che spiegano come la Capitale sia sull'orlo del default, del crac, della bancarotta. La notizia viene data da Repubblica. E, appunto, non è una barzelletta: il disastro grillino-capitolino continua, si allarga, si espande, si fa sempre più grottesco. Dopo il passo indietro dell'ennesimo assessore al Bilancio, Salvatore Tutino, un'altra pedina, importantissima, è pronta a mollare la Raggi. Certo, c'entrano i problemi di una città ingovernabile, come ha spiegato Fermante nella sua relazione. Ma è difficile non vedere dietro alla scelta la presa d'atto che con questa Giunta - ancora immobile, travolta dagli scandali e alla perenne ricerca di assessori da silurare quanto prima - semplicemente non si può governare Roma.

Porro demolisce Vespa: clamoroso in tv, la vendetta adesso è servita

Nicola Porro massacra Bruno Vespa: clamoroso in tv, la vendetta è servita



Fatto fuori dalla Rai? No problem, Nicola Porro si prende subito una roboante rivincita. Il suo Matrix, nella puntata di mercoledì 28 settembre, ha infatti battuto in termini di ascolti niente meno che Porta a Porta di Bruno Vespa, il teoricamente imbattibile salottino televisivo di Rai 1. Parola alle cifre: su Canale 5, Matrix ha catturato uno share pari al 9,6 per cento; su Rai 1, Porta a Porta ha raggranellato il 9,1 per cento.

Putin richiama il soldato Berlusconi: "Auguri Silvio, ho una missione per te"

Putin chiama il soldato Berlusconi: "Auguri Silvio, ho una missione per te"



Auguri a Silvio Berlusconi per i suoi 80 anni anche da parte di Vladimir Putin. Il presidente russo, rende noto il Cremlino, ha telefonato all'ex premier italiano per augurargli "buona salute e futuri successi". Putin ha ricordato a Berlusconi "il profondo rispetto di cui gode in Russia, dove è considerato un uomo di stato visionario e intelligente che ha reso un contribuito significativo alle relazioni di partnership fra i nostri paesi". Putin ha anche parlato all'amico italiano dell'importanza che prosegua il "suo pieno impegno per ripristinare il dialogo completo fra Russia e Italia e con l'Unione europea nel suo insieme".

"COSA NASCONDE RENZI" Parla il premier, rivolta Pd Quella sua frase-terremoto

Renzi: "Il referendum si vince a destra". Mezzo Pd in rivolta: "Cosa c'è dietro la frase del premier"



A poche ore dall'inizio della campagna referendaria Basta un Sì, il premier Matteo Renzi getta la maschera e scatena la bagarre: "Inutile girarci intorno: i voti di destra saranno decisivi al referendum - spiega al Foglio -. La sinistra, ormai, è in larghissima parte con noi". Secondo il premier-segretario infatti "l'elettore di destra oggi si trova di fronte a due scelte: votare sul merito, non votare sul merito. Se la scelta diventa votare sul merito vota Sì e sono certo che alla fine andrà così". 

Parole che fanno saltare sulla sedia la minoranza del Pd, in primis e, ovviamente, le opposizioni. Primo ad alzare la voce, Gianni Cuperlo: "Il referendum si vince a destra non è una bella frase detta dal segretario del Pd, e non è una bella frase detta dal presidente del Consiglio, perché il referendum riguarda quasi un terzo della Carta costituzionale, e io ho sempre pensato che noi dovessimo cercare, sia nella fase in cui la riforma è stata costruita, scritta, votata, che nella fase in cui il popolo italiano si pronuncerà, di tenere assieme questo Paese". Secondo l'esponente della minoranza Dem "l'idea di mettere sul piatto della bilancia i voti della destra, magari con delle aperture come quella sul Ponte, in contrapposizione ai veti della sinistra" rischia di far svegliare le istituzioni il giorno dopo il Referendum "non più solide ma più fragili, con un Paese più diviso. E anche con una sinistra più divisa". 

Quasi ironico, ma comunque tagliente, Roberto Speranza: "Renzi dice che il Referendum si vince a destra. Io incontro tante persone di sinistra che non sono convinte e vogliono votare no. Non vorrei che il giorno dopo il referendum, avendo puntato sugli elettori di destra, ci ritrovassimo tutti iscritti al partito della Nazione e il Pd svuotato di idee ed elettori". Insomma l'uscita di Renzi non piace all'interno del Partito democratico e tanto meno alla sinistra al di fuori del Nazareno. Anche il bersaniano di ferro Mighel Gotor è di questo avviso: "Un tempo per vincere sembrava che bastasse sfondare al centro, ma a sentire le parole di Renzi di oggi, evidentemente, questo non basta più e ora ci sarebbe bisogno anche dei voti della destra. Il premier parte dall'assunto che i voti a sinistra ci siano noncurante dell'impegno dell'Anpi e della Cgil nel fronte del no e del dato di fatto che centinaia di migliaia di iscritti ed elettori del Pd voteranno No, tanto più dopo le sue affermazioni di oggi. Confermano il sospetto che il fronte del Si e i relativi comitati che si stanno formando al di fuori dei circoli del Pd costituiscano la futura architrave di un nuovo schieramento che punta a trasformare il Pd in un Partito della nazione neo-centrista, che ammaina le bandiere e i valori dell'Ulivo e della sinistra".

giovedì 29 settembre 2016

Caivano (Na): Esclusiva / La denuncia di Giuseppe Ziello

Caivano (Na): Esclusiva / Riceviamo e Pubblichiamo il Comunicato di Giuseppe Ziello 



di Giuseppe Ziello


Giuseppe Ziello

In merito alla scelta personale e professionale che ho fatto credo di dovere delle precisazioni e fare delle rimostranze per far comprendere cos’è il movimento Caivano che si attribuisce anche simbolo e logo che mai hanno potuto utilizzare come sanno bene i veri attivisti del Movimento 5 stelle.

Scelto come portavoce sindaco alle ultime elezioni amministrative, ho riscontrato troppi interessi personali nello stesso gruppo che allora mi ha sostenuto e con scelta autonoma, che si può trovare ancora in rete sul mio profilo Facebook, ho deciso di prendere le distanze da quel gruppo che si macchia fin troppo spesso di offese personali e volgarità e fa illazioni da codice penale.

Nonostante sia rimasto sostenitore del movimento ho deciso di cancellarmi dal Blog per le ragioni suddette e perché non credo che persone corrette possano sentirsi rappresentati da gente che non lesina offese a destra e a manca oltretutto dopo che, grazie ad un organo di stampa di loro proprietà, contribuiscono a denigrare (con fango che non sporca) chiunque non sia loro funzionale. Anche per questo il Gruppo si è ridimensionato. 

Visto il perdurare dell’assenza dello staff nel garantire la mia incolumità mentale, ho preso la decisione di cancellarmi definitivamente dal Blog di Beppe Grillo. È importante sottolineare come non si dovrebbe mai essere ipocriti nella vita e a maggior ragione nella politica; non si può fare illazione sul presunto accaparramento di denaro quando lo stesso giornale "Minformo" che pubblica queste notizie è invece fonte di lucro per il proprietario che si dice del movimento 5 stelle. Non si sfrutta la stampa (anche se lecitamente) per guadagnare visibilità da trasformare in introiti in denaro provenienti da mercato pubblicitario. 

Fatta questa dovuta premessa, trovatomi in sostanza senza essere membro di alcun gruppo politico ne avendo tessere di alcun partito e volendo fattivamente operare per il bene del mio paese, ho deciso di accettare la proposta del Consigliere Gaetano Ponticelli di portare le istanze della popolazione nelle istituzioni attraverso il compito di suo portavoce nelle istituzioni stesse senza alcun ruolo politico e a titolo completamente gratuito. Comprendo questa mia azione gratuita possa andare di traverso a qualcuno che opera solo per fini di propaganda e visibilità, o per soldi? 

La decisione è maturata dopo attenta analisi del comportamento del consigliere che ha devoluto il proprio gettone di presenza per il comprensorio scolastico Mameli-Cilea e si è detto partecipe ad iniziative per la comunità. Preciso che nessun ruolo politico mai ricoprirò e mai il mio nome sarà accostato alle liste di Forza Italia di cui il consigliere è rappresentante.

Purtroppo il movimento Caivano non sa distinguersi dalle altre forze politiche visto che pubblica, attraverso il giornale minformo, proprietà di uno di loro, nefandezze in quanto lascia presupporre un pagamento nei miei riguardi che non c’è. Evidentemente il movimento Caivano “nun fa niente pe’ senza niente”. Chiederò, per questo, intervento degli organi competenti non prima di aver inoltrato la stessa denuncia a Beppe Grillo in quanto gli stessi si attribuiscono un nome e un simbolo che non è di loro proprietà o pertinenza.

Precisazione ultima, non esiste espulsione da qualcosa che non c’è.. non sono mai stato espulso dal movimento 5 stelle per il quale mi sono onorato di portare titolarità per il periodo della campagna elettorale.. questi non possono dirsi movimento cinque stelle. 

Caivano (Na): Esclusiva / Ponticelli F.I: "Giuseppe Ziello sarà il mio portavoce"

Caivano (Na): Esclusiva / Gaetano Ponticelli F.I: "Giuseppe Ziello sarà il mio portavoce personale"


di Angela Bechis


Giuseppe Ziello

Giuseppe Ziello, ex candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle, sarà il nuovo portavoce "personale" del Capo Gruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli. "Mi fa onore che Giuseppe Ziello, ex candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle, abbia accettato il mio invito a nuovo Porta Voce personale. Ci tengo a precisare - Continua Gaetano Ponticelli - che Ziello non sarà il portavoce di Forza Italia, ma bensì il mio portavoce personale. Questa mia scelta personale, è scaturita dal fatto che in questo ultimo periodo sono troppo impegnato sia sotto il profilo Istituzionale che Professionale." 

Giuseppe Ziello Replica: "Orgoglioso di rappresentare il Capo Gruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, sotto il profilo personale. Il mio è un impegno non politico, difatti, non rappresenterò Forza Italia, ma il consigliere Ponticelli nelle singole istante. Anche se resto colpito dalla onestà intellettuale e materiale di tutti i consiglieri colleghi di Ponticelli. Il mio - ribadisce Ziello - non è un impegno politico, non appartengo a nessuna forza politica, ma un impegno personale affinchè contribuire anche se indirettamente al rilancio sociale del mio Paese".

Insomma, non possiamo far altro che augurare un in bocca al lupo al nuovo portavoce personale, Giuseppe Ziello. 

Boschi in tour, quanto ci è costato Voce maliziosa: "Vuoi vedere che..."

La Boschi in tour, quanto ci è costato. La voce maliziosa, vuoi vedere che.....



Il tour di Maria Elena Boschi in Sudamerica (circa trenta ore di volo di Stato in totale) per raccogliere consensi sul referendum ci è costato trecentomila euro, riporta il Giornale. Cinque tappe - Buenos Aires, Montevideo, Porto Alegre, Brasilia e San Paolo - per incontrare le comunità italiane e convincerle a votare sì. Nella delegazione guidata dal ministro ci sono Fabio Porta e Ferdinando Aiello, entrambi del Pd.

In Argentina, dove ci sono 200mila elettori, la Boschi ha incontrato mille persone della comunità italiana al Teatro Coliseo.  "Abbiamo bisogno di un sistema più stabile per il nostro Paese e noi vogliamo costruire assieme il futuro", ha detto il ministro. L'obiettivo infatti è avvicinare il più possibile al tema gli italiani in Sud America. Se, infatti, stando ai sondaggi, in Italia, al momento sembra prevalere il no, non è detto che sia così anche per l'estero. I potenziali elettori sono 4 milioni e il risultato finale potrebbe favorire Matteo Renzi. Insomma la Boschi è stata mandata in missione, per fare propaganda, anche se qualche maligno sostiene che di fatto sia stata allontanata appositamente. La sua presenza qui (tra caso banche, guai di papà e scontro con i partigiani) potrebbe rivelarsi dannosa per la campagna elettorale).  

Poker del Napoli al Benfica: il primo posto è cosa già (quasi) fatta

Poker del Napoli al Benfica: il primo posto è cosa già fatta



Il Napoli travolge il Benfica 4-2 e bissa il successo di Kiev, restando in testa a punteggio pieno nel girone B di Champions League. A segno Hamsik (20’), Mertens (51’ e 58’) e Milik (rigore al 54’). Per i lusitani, fermi a quota 1, risveglio tardivo con i sigilli di Gonzalo Guedes (71’) e Salvio (87’).

Nel girone B della Champions, ora il Napoli guida la classifica con 6 punti davanti al besiktas con 2, chiudono benfica e Dinamo Kiev con 1.

Gli altri risultati delle gare disputate ieri sera e valide per la seconda giornata della fase a gironi della Champions League: Arsenal-Basilea 2-0, Atletico Madrid-Bayern Monaco 1-0, Besiktas-Dinamo Kiev 1-1, Celtic-Manchester City 3-3, Fk Rostov-Psv Eindhoven 2-2, Ludogorets-Paris Saint-Germain 1-3, Borussia Moenchengladbach-Barcellona 1-2.

Pensioni, accordo coi sindacati Chi si becca la quattordicesima

Pensioni, quattordicesima a chi ha un reddito fino a mille euro



C’è un primo accordo sulle pensioni tra Governo e sindacati. Al termine dell’incontro di oggi, le parti hanno siglato un verbale condiviso che sintetizza in cinque cartelle i cardini della riforma. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha spiegato che il Governo conta di destinare 6 miliardi in tre anni per gli interventi e che confida di poter portare l’intesa in legge di Bilancio. Il confronto governo-sindacati proseguirà per individuare la platea di coloro che potrenno usufruire dell’Ape sociale. E l’intesa manca anche sulla definizione di lavori usuranti.

Ape (Anticipo di pensione) - I lavoratori di età pari o superiore a 63 anni e che maturano entro 3 anni e 7 mesi il diritto alla pensione di vecchiaia d’importo non inferiore a un certo limite, potranno accedere su base volontaria all’Ape, l’anticipo pensionistico. È previsto un periodo di sperimentazione della durata di due anni. L’Ape volontaria è richiesta presso l’Inps ed è finanziata da un prestito corrisposto da un istituto di credito; contestualmente al prestito il richiedente accende un’assicurazione contro il rischio di premorienza con una compagnia assicuratrice. L’Ape è esente da imposte ed è erogata mensilmente per dodici mensilità. La restituzione del prestito (comprensiva degli interessi bancari e degli oneri relativi alla polizza assicurativa) avviene a partire dalla data di pensionamento con rate di ammortamento costanti per una durata di vent’anni. In caso di decesso, il capitale residuo sarà rimborsato dall’assicurazione e quindi non si rifletterà sull’eventuale pensione di reversibilità o sugli eredi.

Governo e sindacati intendono poi prevedere un’Ape agevolata per alcune categorie, tramite la definizione di bonus fiscali aggiuntivi o di trasferimenti monetari diretti, volti a garantire un «reddito ponte» interamente a carico dello Stato per un ammontare prefissato(ferma restando la facoltà dell’individuo di richiedere una somma maggiore). Tale intervento agevolato riguarderà alcune categorie di lavoratori: disoccupati e privi di reddito, coloro che svolgono lavori pesanti o rischiosi, in particolari condizioni di salute, o con parenti di primo grado conviventi con disabilità grave.

Quattordicesima - Verrà corrisposta ai pensionati che hanno un reddito personale complessivo fino a mille euro al mese. La platea dei beneficiari passerebbe così da 2,1 milioni a 3,3 milioni.

No tax area - Nel verbale è previsto, completando il percorso avviato con la scorsa legge di stabilità dai pensionati con più di 74 anni, l’aumento della detrazione d’imposta (riconosciuto a fino a 55 mila euro) per tutti i pensionati al fine di uniformare la loro no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro).

Napoli, 1 Ottobre 2016 Sala Valeriano Chiesa del Gesù Nuovo

Con il Patrocinio dell'Ufficio Nazionale per la salute della Cei



a cura di Gaetano Daniele



San Giuseppe Moscati
Testimonial di Misericordia

Il mondo della cura della salute negli ultimi tempi ha avuto una grande evoluzione e grandi modifiche. La ricerca scientifica fa passi da gigante e pone a disposizione nuove conoscenze per studiare e curare al meglio le patologie. Si presentano grandi evoluzioni tecnologiche nelle strumentazioni da adoperare, che rendono le procedure per studiare e per curare più semplici e più efficaci. È comunque da tenere presente che al Centro dell’attenzione del mondo della cura della salute c’è una PERSONA UMANA AMMALATA, con una sua individualità, una sua storia, una sua psicologia, una sua cultura, una sua condizione socioeconomica e familiare. Tutti questi elementi non sono secondari per lo studio e la cura della MALATTIA. Sono essenziali e tutti prioritari, perché si studia e si cura una PERSONA UMANA, non una macchina fatta di organi. La cultura della Umanizzazione della Medicina nell’epoca che viviamo, purtroppo, si fa sempre più carente. Questo, crea problemi nello studio e nella cura dell’ammalato. Un esempio di Grande Medico, che ha posto alla base dell’esercizio della professione medica la preparazione e la conoscenza tecnica ed il sapere che, per curare le patologie, bisogna studiare, conoscere e valutare la “persona” sofferente, è Giuseppe Moscati. Desideriamo porre all’attenzione del mondo della cura e delle strutture che formano il personale del mondo della cura l’esigenza indiscutibile della cultura dell’Umanizzazione della Medicina e approfondire e diffondere la conoscenza del nostro Santo Medico. Con tali finalità abbiamo voluto, nell’anno della Misericordia, un convegno sul tema: Giuseppe Moscati: Testimone della Misericordia.

Faculty:

Don Arice Carmine SSC, Roma
Padre Marafioti Domenico, S.J., Napoli

Boscia Filippo, Bari
Bova Aldo, Napoli
Cantelmi Tonino, Roma
Casini Carlo, Firenze
Cervellara Giovanni, Milano
Morello Mario, Padova
Palma Antonio, Napoli
Rispoli Gennaro, Napoli
Uroda Pietro, Roma

Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito a sostenere l'organizzazione di questo incontro 

mercoledì 28 settembre 2016

Di Pietro condannato e ridotto in miseria A chi deve pagare 2 milioni di euro / Foto

Di Pietro ridotto in miseria. Deve pagare 2 milioni di euro ad Occhetto e Giulietto Chiesa: la condanna-terremoto



Il Tribunale di Roma ha emesso un decreto ingiuntivo che condanna Antonio Di Pietro a pagare 2 milioni e 694mila euro di rimborsi elettorali al movimento dei riformisti di Achille Occhetto e Giulietto Chiesa, alleato dell'Idv alle Europee del 2004. Una mazzata, per Tonino, alla quale si è arrivati al termine di una lunga vicenda giudiziaria.

Il "Cantiere", così fu battezzato il gruppo politico di cui faceva parte anche Elio Vetri, avrebbe infatti dovuto riceve poco più di 5 milioni di euro di fondi pubblici, ma non arrivò neppure un centesimo. La somma fu incassata dall'Associazione Italia dei valori, parallela al partito dell'ex pm e composta proprio da Di Pietro, dalla moglie Susanna Mazzoleni e dalla tesoriera, Silvana Mura.

Secondo i giudici, la Camera avrebbe concesso i finanziamenti a un soggetto giuridico che per legge non aveva i requisiti per riceverli: non era né partito né movimento politico. Di Pietro, dunque, è chiamato a risarcire personalmente, in quanto socio del sodalizio a tre, con la metà dell'importo originario l'associazione di Chiesa, che è di fatto ancora esistente.

L'intervista inedita - "Italia fuorilegge, adesso basta": l'accusa devastante di Luttwak

"Italia fuorilegge, adesso basta": immigrazione, l'accusa devastante di Luttwak. Sulla Mogherini: "Inutilissima"


di Andrea Tempestini
@anTempestini



«Libia is made in Italy. Se tu compri una lavatrice dalla ditta “Rossi” è quella che la deve riparare, è logico. Voi l’avete creata, la Libia è un Paese che non era mai esistito prima che gli italiani lo costituissero. Ma ora l’Italia rifiuta il suo ruolo naturale. Mandare infermieri e tre soldati è una cretinata. Ci deve essere un intervento serio». Edward Luttwak, consulente del governo Usa ed esperto di geopolitica incline al giudizio tranchant, va dritto al punto. Logico, per chi sostiene da tempi non sospetti che l’emergenza immigrazione si risolve «bombardando i barconi». Ovvio, per chi ritiene che piuttosto che colpire gli avamposti dell’Isis converrebbe «bombardare Molenbeek», ovvero la periferia di Bruxelles dove cova la radicalizzazione coranica. Sulla Libia - divisa tra il governo ufficiale di Al Serraj, quello parallelo del Feldmaresciallo Haftar, decine di tribù e infestata dal terrorismo islamico - spiega che il governo italiano sta sbagliando tutto.

Di quale tipo di intervento parla?

«Mandateci l’inutilissima Mogherini, meglio con l’elmetto che vederla saltellare in Europa. Mandateci almeno 100mila soldati, poi si inizia a ragionare. I libici hanno ampiamente dimostrato di non saper fare le cose da sé: la Cirenaica e la Tripolitania non sono mai state unite un istante nella storia se non sotto il vostro governo. Deve essere l’esercito italiano a gestire la situazione: inglesi, francesi e americani sarebbero pronti a scansarsi. Non sarebbe un intervento a fondo perdutissimo come quello americano in Afghanistan: in Libia, a due passi da casa vostra, l’Italia ha uno scopo economico, il petrolio. Nessuno vi chiede di occuparvi della Corea del Nord».

Forse eviteremmo anche altri rapimenti di connazionali.

«Potrebbero pure essere in mano a quattro gangster, non so cosa sia successo. Il rapimento non è niente rispetto al quadro generale. Un problema vero, piuttosto, sono i profughi».

A tal proposito, Renzi ha affermato che non c’è alcuna correlazione tra barconi, immigrazione clandestina e terrorismo. Che ne pensa?

«È vero».

Mi sorprende...

«Renzi ha detto “immigrazione clandestina”. Ecco, il problema è di concetto: in Italia non esiste immigrazione clandestina, ma l’importazione di migranti che non hanno diritto di venire da voi. I migranti si avvicinano alle vostre coste, la Guardia costiera li preleva e permette ai trafficanti anche di risparmiare i soldi dei barconi. L’immigrazione clandestina, al contrario, implica che arrivino di notte, nonostante gli sforzi delle autorità per difendere le frontiere. Non è il vostro caso. Chi arriva in Italia, nella stragrande maggioranza dei casi, non ha alcun diritto d’asilo, che può essere chiesto solo al primo Paese raggiunto da un migrante: da voi arrivano dopo aver passato 18 frontiere».

Renzi, dunque, sbaglia quando lamenta il menefreghismo Ue?

«L’Europa in questa vicenda c’entra solo perché l’Italia fa parte di Schengen, per cui ha il dovere di respingere chi non ha diritto d’asilo. Semmai è l’Italia a essere in violazione di Schengen. Mi chiedo perché controlliate i passaporti a Fiumicino, potreste direttamente andare a prendere i migranti in aereo».

Passiamo agli Usa. Gli attentati a New York e Minneapolis possono influire sulle presidenziali?

«È ovvio, un atto di terrorismo causato da un individuo radicalizzato fa guadagnare molti voti a Trump. In questi attentati ci sono due attori: un somalo a Minneapolis e un afghano a New York. Tutti e due importati come profughi, per ragioni umanitarie, con i soldi delle tasse che pago io. Questa è violenza islamica importata: come può non favorire Trump?».

Lei per chi voterà?

«Come direbbe Hillary, sono uno di quei miserabili, analfabeti e xenofobi che voterà Trump».

Perché?

«Rappresenta la forza, la decisione, la discontinuità. Soprattutto in politica estera: lui non vuole mediorientali in America e non vuole americani in Medioriente. È chiaro che vuole interrompere missioni inutilissime come quelle in Afghanistan o in Iraq. Ma lo voterò soprattutto perché sono andato a vivere negli USa perché non volevo sottostare a mille regolamenti».

Mi spiega?

«Con Obama si è andati molto oltre ciò che la legge esige, ha ostacolato ogni forma di costruzione, strade, ponti, dighe o fabbriche. E Hillary vuole continuare a europeizzare gli Stati Uniti, farne una terra di regole, regolette, leggi e leggine che già hanno rallentato la nostra economia. Con Trump, nei ministeri e nell’amministrazione, arriveranno persone che applicano le leggi senza andare un passo oltre».

Che idea si è fatto sulla malattia della Clinton? Polmonite?

«Non sono un dottore, non ho informazioni sulla validità delle voci che circolano. Ma nascondere le malattie è una vecchia tradizione dei presidenti democratici: John Kennedy, per esempio, prendeva cortisone e steroidi in grandi quantità. E per i Clinton nascondere la verità è una tradizione anche di famiglia. Tutta questa storia rafforza l’immagine di Trump: nessuno prova solidarietà per Hillary, non c’è benevolenza per la signora malata, ma solo irritazione per le bugie».

Ritiene possibile un cambio di candidato in corsa?

«Zero. L’unica possibilità è che Hillary abbia un vero collasso. Altrimenti, nonostante dubbi o accuse, la sua corsa continua: solo lei può decidere di rinunciare, e il meccanismo che i democratici dovrebbero mettere in moto nei 50 Stati sarebbe troppo lungo a poche settimane dal voto. Il discorso semmai potrebbe cambiare dopo le elezioni».

In che modo?

«Se vincesse, dopo un eventuale ricovero potrebbe subentrarle il vicepresidente, che a quel punto nominerebbe una sorta di co-presidente».

Nomi? 

«Joe Biden o Jerry Brown, il governatore della California, molto popolare, con una visione conservatrice».

Michelle Obama?

«Balle dei media».

Un giorno sarà lei la candidata?

«Lo escludo. È una figura esclusivamente mediatica, non politica: prenderebbe pochissimi voti».

Torniamo a Trump. La sua vittoria non rischia di sconvolgere gli equilibri mondiali?

«Lui vuole sconvolgere questi equilibri. Le faccio un esempio. Gli europei non sono disposti a mandare 400mila soldati in Ucraina per risolvere la crisi? Benissimo, si schiera con la Russia e divide la torta con Putin».

Ecco, Putin.

«Basta con le sanzioni, basta con queste burattinate. Donald Trump vuole coinvolgere il Cremlino, o quantomeno mantenerlo neutrale, mentre si concentra sulla Cina: è quello il vero problema, il potere di Pechino deve essere arginato subito».

La tregua in Siria è naufragata dopo poche ore. Cosa pensa della strategia di Russia e Usa?

«Putin, rispetto a Obama, ha un grande vantaggio strategico: in Siria può permettersi di appoggiare Assad e una parte dei combattenti. Gli Stati Uniti, invece, non possono avere un partner: le onlus e gli amanti dell’umanità fanno pressione su Obama: “Fai qualcosa, muoiono i bambini». Ma Assad per gli americani è un partner troppo sconveniente, è lui il fautore dell’uccisione dei bambini. Certo è scomodo, ma ora è un male necessario, con cui solo Putin può sedersi a trattare».

In breve, un bilancio del doppio mandato di Obama

«Ha gestito la crisi finanziaria molto bene».

Mi sorprende ancora.

«Molto bene, ma soltanto per i ricchissimi. Ha salvato Wall Street dai propri eccessi, ha reso i ricchi più ricchi e ha convinto i bianchi poveri a votare Trump. In politica estera, invece, rievoca Jimmy Carter: non è un’opinione contestabile che sotto la sua amministrazione gli Usa abbiano perso di credibilità, soprattutto nel secondo mandato, quando ha sostituito gli uomini di Bush alla Difesa e al Consiglio nazionale di sicurezza con il suo gruppo di Chicago».

Boccia anche l’ambasciatore Usa a Roma? L'intervento di John Phillips a favore del "sì" al referendum qui ha sollevato un polverone.

«Mi scusi, gli Stati Uniti sono alleati dell’Italia: corretto?».

Corretto.

«Bene. Le alleanze si fanno con il governo del momento, non con le montagne e i fiumi. E se il vostro governo vuole il sì al referendum è ovvio che quello americano sostenga la stessa posizione. Se il premier sostenesse il no, l'ambasciatore dovrebbe fare altrettanto».

Ma non sarebbe stato più opportuno il silenzio?

«Avrebbe potuto sottrarsi alla domanda, ma mister Phillips non c'entra. Ripeto: in un rapporto d'alleanza l'ambasciatore deve obbligatoriamente sostenere la posizione del governo del momento».

martedì 27 settembre 2016

Napoli: Miss Mondo e la grande moda approdano a Piazza dei Martiri

Napoli: Miss Mondo e la grande moda approdano a Piazza dei Martiri Conduce Barbara Chiappini



a cura di Francesco Celiento



NAPOLI – Ritornano in Campania le tappe del tour di Miss Mondo Italia. Sabato prossimo 1° ottobre grande spettacolo, a partire dalle ore 21, con bellezze in passerella e artisti famosi a piazza Dei Martiri, cuore della città di Napoli, con l’evento "La Notte Miss Mondo & Le Spose Marie Glamour”. Non solo belle donne, quindi, ma anche moda: modelle e modelli sfileranno nella splendida location con gli abiti da sposa e cerimonia dell’atelier Marie Glamour di Maria Laurenza.

Durante questa selezione si eleggerà la vincitrice, la quale si qualificherà direttamente per le semifinali del concorso di bellezza, che si terranno a giugno 2017 a Gallipoli, in Puglia. E grandi ospiti sulla passerella: la showgirl Barbara Chiappini, che copresenterà l’evento insieme al presentatore storico, Antonio Esposito, la meravigliosa Giada Tropea, Miss Mondo Italia 2016, Michele Caputo, comico, che ha preso parte a trasmissioni tv note come “Colorado” e “Zelig” L’evento sarà trasmesso in differita da una nota tv regionale. Coreografie a cura di Roberta Adelini. Tutto nasce dal  sogno di Maria Laurenza, giovane imprenditrice, un avvocato con la passione per la moda, titolare dell'atelier Marie Glamour, che, unendosi professionalmente a Giuseppe Puzio, responsabile di Miss Mondo Campania, hanno creato un connubio tra moda, arte e spettacolo. L'evento vedrà l'alternarsi di due momenti moda: saranno lanciate le nuove tendenze nella Moda Sposa 2017 e le nuove tendenze della moda Uomo-Donna 2017.

Maria Laurenza, presidente della giuria, ha voluto al suo tavolo dei validi professionisti del settore del wedding tra cui Celiento bomboniere, Villa Diamante, Ciro Florio Make Up, Wedding Solution di Andrea Riccio, Raffaele Pagano di Assofram, Fiera del Mobile Riardo, Accendi un Sogno, Katia e Salvio Salzano di Beauty Line, Angelo Belvedere fotografi, Nicola Prisco di Italiana confetti Maxtris s.r.l.,  Luisa Castaldo wedding planner e Il Massimo dei Fiori di Massimiliano Iodice.

Caivano (Na): 10 con Lode al Consigliere Ponticelli: "Devolvo i miei gettoni di presenza per la Scuola"

Caivano (Na): 10 con Lode al Consigliere Ponticelli: "Devolvo i miei gettoni di presenza per la Scuola" 


di Gaetano Daniele


Gaetano Ponticelli
Capo Gruppo Forza Italia 

Il Consigliere comunale, Gaetano Ponticelli, nonchè Capogruppo di Forza Italia, ha deciso di devolvere i propri gettoni di presenza in favore dell'Istituto Comprensivo. E ai nostri microfoni, nota: "La decisione era maturata già tempo fa, ovvero pochi mesi dopo il nostro insediamento, quando nello scoperchiare il coperchio delle Casse comunali, abbiamo trovato questo abnorme buco di bilancio che ha indotto il nostro assessore a dichiarare il dissesto finanziario. Ho letto con molta attenzione il suo articolo di stamattina in merito al taglio degli emolumenti, come appunto ricordava Lei nell'articolo, non posso sottrarmi nel donare, non in parte, ma tutto, il mio gettone di presenza per la Scuola. Il mio invito concreto è rivolto a tutti i colleghi di maggioranza che già tennero a precisare alcune settimane fa come la Lista Civica La Svolta, e cioè quello di devolvere il 50% degli emolumenti alle fasce più deboli, ma oggi la mia proposta si rivolge anche alle opposizione affinchè si possa fare quadrato intorno ad un problema enorme come il Dissesto Finanziario, che non poteva non essere dichiarato. Era giunto il momento di dire "BASTA" agli sprechi come oggi è venuto il momento di rimboccarci le maniche, tutti insieme, senza distinzione politica. La mia è una una Rivoluzione Dolce volta al bene comune. Bisogna ripartire da zero mettendo un macigno sopra al passato. I tagli - continua Ponticelli - sono stati per me un colpo al cuore. Vedere le tante mamme protestare per atto dovuto è stato terribile. Sono caivanese, ho due figli, e so cosa significa. Nonostante la mia scelta personale, la maggioranza di governo Sindaco in testa, sensibilissimo a questo tipo di problemi, stanno cercando con i tecnici del settore, di non far pesare ai cittadini quanto capitato. Questo significa affidare il Paese nelle mani sbagliate, serva da lezione. Nei giorni scorsi - conclude Ponticelli - ho avuto un colloquio con la dirigente della Scuola Cilea e insieme abbiamo anche individuato un'area (verde) dove poter costruire un campo da Pallavolo per i tanti ragazzi. Chi volesse accodarsi alla mia iniziativa può contattarmi, insieme, cercheremo in tutti i modi di sostenere la nostra amata comunità, e come ricordava Lei nel suo articolo, la politica non è arricchire, ma dare, soprattutto ai più deboli e agli indifesi, non solo, offrire opportunità ai tanti giovani affinchè non lascino la propria terra d'origine. 

Insomma, il Capo Gruppo di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, prosegue così nella sua azione di concreto intervento sul territorio, pur nelle limitate possibilità di azione attribuite a questo tipo di problematiche, e di attuazione del programma con il quale i consiglieri di maggioranza, Sindaco in testa, si sono presentati ai cittadini: "Avevamo promesso ai cittadini caivanesi che in caso di vittoria avremmo fatto tutto il possibile, difatti, postilla Ponticelli, è mia priorità attuare, per quanto possibile, quanto da me proposto per il bene del Paese: donare il mio gettone di presenza alla Scuola mi sembra il modo più giusto per mantenere la promessa". 

L'Avvocato Risponde: "Accordi prematrimoniali in caso di separazione e divorzio"

L'Avvocato Risponde: "Accordi prematrimoniali in caso di separazione e divorzio"


Esclusiva il Notiziario sul web


Avv. Mario Setola

Egregio avvocato, mi chiamo Luigi e scrivo da Casoria. Le chiedo un preventivo per un parere motivato sulla seguente questione: due futuri sposi hanno stipulato, tramite scrittura privata, un accordo prematrimoniale con il quale hanno convenuto che in caso di separazione il futuro sposo, piu' abbiente di lei, le avrebbe trasferito la casa coniugale a fronte della rinuncia a qualsiasi ulteriore pretesa economica da parte di quest'ultima, ivi compresa la richiesta di corresponsione dell'assegno di mantenimento. In seguito il marito decide di abbandonare il tetto coniugale avendo intrapreso una nuova storia sentimentale con un'altra donna e la moglie decide, allora, di chiedere la separazione con addebito  chiedendo non soltanto la corresponsione di un assegno di mantenimento parametrato al reddito del coniuge ed il risarcimento del danno per l'adulterio subìto, ma anche la liquidazione pro quota di strumenti finanziari giacenti su un apposito conto deposito titoli cointestato ad entrambi. Il marito puo' opporre l'infondatezza delle pretese della moglie facendo valere l'efficacia e la validità dell'accordo prematrimoniale?

In materia di validità ed efficacia degli accordi prematrimoniali in Italia, dobbiamo necessariamente fare riferimento alla recentissima sentenza della Corte di Cassazione civile, sez. I, del 23/12/2012 n° 23713. Nella generalità dei casi, poiché il nostro ordinamento giuridico non disciplina questo genere di convenzioni, gli accordi prematrimoniale in vista dell'eventuale separazione e del divorzio, sono nulli per illiceità della causa.  Sono privi di effetti pertanto, gli accordi con cui gli interessati (coniugi) stabiliscono anticipatamente il regime giuridico da adottarsi alla cessazione degli effetti civili del matrimonio (separazione, divorzio). Diverso il caso in cui si configuri un contratto atipico con condizione sospensiva lecita(dove la condizione sospensiva è la separazione dei coniugi) e non un accordo prematrimoniale in vista della separazione e del divorzio.  Ipotizziamo il caso in cui un coniuge si impegna per iscritto, in caso di separazione o divorzio, a cedere al marito un immobile di sua proprietà, a titolo di indennizzo delle spese sostenute dallo stesso per la ristrutturazione.  In questo caso, la causa dell'accordo è quella di un contratto atipico con condizione sospensiva lecita, cioè la separazione dei coniugi. In questo caso, la Cassazione, nella sua recente sentenza, scrive quanto segue: "… valido l'impegno assunto dai nubendi in caso di fallimento del matrimonio, qualificandolo non come accordo prematrimoniale in vista del divorzio, ma come contratto atipico con condizione sospensiva lecita, espressione dell'autonomia negoziale dei coniugi diretto a realizzare interessi meritevoli di tutela, ai sensi dell'art. 1322, secondo comma, del codice civile" . questa norma infatti recita testualmente:”Le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge. Le parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare , purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico”. Nel tuo caso tuttavia, si tratta di un accordo prematrimoniale giuridicamente nullo ed inefficace e non di un contratto lecito sotto la condizione sospensiva della separazione. Nel tuo caso infatti, non c'è un sinallagma contrattuale lecito (ad esempio, poiché il coniuge ha ristrutturato l'immobile, l'altro coniuge si impegna a trasferirlo, in caso di avveramento della condizione “separazione”), ma uno scambio illecito, in quanto l'impegno a trasferire l'immobile vede come contropartita, la rinunzia al mantenimento da parte del coniuge economicamente debole, in violazione dell'articolo 156 del codice civile, il quale prevede che “Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri. L'entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell'obbligato”. Il tuo caso inoltre, riguarda una separazione giudiziale con addebito della colpa al coniuge fedifrago; l'accordo prematrimoniale, quand'anche fosse valido, nulla dice a proposito dell'eventuale addebito della separazione ad un coniuge.

Avv. Mario Setola – Foro di Napoli – Esperto in diritto di famiglia 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145
Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero.it

Caivano (Na): Esclusiva Video / Sirico: "Si ritorni alle urne"

Caivano (Na): Esclusiva Video / Sirico: "Si ritorni alle urne"



di Gaetano Daniele 


Arch. Luigi Sirico PD
Assessore Lavori Pubblici

Incontriamo il consigliere comunale del Partito Democratico, Arch. Luigi Sirico. Si parla di Dissesto Finanziario, e della crisi che ha colpito, soprattutto in queste ultime settimane, il Comune di Caivano. Gli effetti del Dissesto si stanno espandendo a macchia d'olio, colpendo anche uno dei settori più delicati, le Politiche Sociali. 


Caivano (Na): Il Dissesto di un Comune lo pagano i bambini

Caivano (Na): Il Dissesto di un Comune lo pagano i bambini


di Gaetano Daniele



Il dissesto del Comune di Caivano, lo pagano i bambini. Non è uno slogan, ma la verità messa nero su bianco che ha portato le tante mamme in piazza, a protestare. Una protesta giusta. 

Pagano le famiglie, con le tariffe più alte a causa di una politica "vecchia" che negli ultimi 15 anni ha prodotto uno dei buchi di bilancio più grande della storia politica caivanese. Pagano i bambini, i cittadini tutti con la tassazione alle stelle. 

Intanto il tempo passa. Ad esempio Ellen Cavazza, Sindaco leghista di un comune veronese, ha deciso, per evitare l'aumento delle tasse, di tagliarsi lo stipendio e di usare quei soldi per la Scuola. La buona scuola. Quella che educa. Oppure come a Cologno al Serio, dove la prima cittadina, Chiara Drago, taglia il suo compenso e quello dei suoi assessori del 20% per donarli alle fasce più deboli. Oppure come a Striano o Macerata, dove appunto scelte responsabili mettono al centro dell'attenzione una soluzione fattiva, imminente. Eppure gran parte di questi comuni citati non è in dissesto finanziario, quindi perchè non partire dalla solidarietà politica? Anche perchè la politica non deve arricchire, ma aiutare il prossimo, sostenere appunto le fasce più deboli, soprattutto in un momento di crisi economica, e dove al centro dell'attenzione non ci sono controversie politiche, ma bambini, piccoli, indifesi, diversamente abili. Le soluzioni ci sono, la politica dia immediatamente l'esempio.

Marcianise (Ce): Nasce l'Associazione "CAPATOSTA" La parola a Presidente Antonio Golino

Marcianise (Ce): Nasce l'Associazione "CAPATOSTA" La parola a Presidente Antonio Golino


di Gaetano Daniele



Antonio Golino
Consigliere comunale 


L’Associazione "CAPATOSTA 4.0", nella persona del suo Presidente, Antonio Golino, e unitamente a tutti i membri del consiglio direttivo, ha il piacere di comunicare ufficialmente la propria nascita avvenuta qualche giorno fa. Gli obiettivi dell'associazione, spiega ai nostri microfoni il Consigliere comunale nonchè Presidente dell'associazione, Antonio Golino, rientrano in un nuovo modo di concepire l'associazionismo come unione di intenti proiettata verso le sfide del futuro, che saranno sempre più caratterizzate dalla velocità delle comunicazioni e della facilità con cui le informazioni potranno essere condivise con gli altri. Non a casa 4.0, simbolo del nostro voler già andare "oltre". Ovviamente tale balzo in avanti non può prescindere dalla consapevolezza della nostra storia, della storia dei nostri nonni e della presenza in un contesto di ampio respiro quale quello della Comunità Europea. Insomma, grande vera sfida proiettata verso il futuro per la neo associazione "CAPATOSTA" guidata appunto dal Presidente, Antonio Golino. E sulla festa dei nonni, il Presidente Golino, nota: "Per la nostra associazione la festa dei nonni è il primo evento istituzionale, dopo il grande successo avuto dalla primavera a 6 zampe dove in realtà eravamo un semplice comitato formato da persone legate da una profonda amicizia e soprattutto accumunate dall'amore per la nostra Marcianise. La festa sarà arricchita da diversi momenti quali la celebrazione della Santa Messa, la Banda Musicale F. Busacca, in più la presentazione di un Libro contro la piaga della Ludopatia, e infine, la premiazione dei nonni centenari con un saluto alla nostra amministrazione comunale, sensibile a questo tipo di iniziative, che ha patrocinato l'evento. E siccome il Presidente, Antonio Golino, è anche consigliere comunale di questa maggioranza di Governo, chiude dicendo: "queste iniziative servono e devono essere  da volano per poter rilanciare il commercio all'interno della città. Bisogna sensibilizzare anche il mondo dei commercianti  nell'essere vicini  a questi progetti. Il comune dal canto suo sta mettendo in atto una serie di azioni proprio per incrementare il più possibile il commercio all'interno del territorio cittadino e anche perché il cittadino di Marcianise vuole riappropriarsi di nuovo della propria citta non rifugiandosi in questi mega contenitori commerciali.

Cambio di sesso ad appena due anni Succede in Italia: che cosa diventa 8

Cambio di sesso su un bambino di due anni: succede in Italia



Il piccolo M. era stato dichiarato alla nascita come appartenente al sesso femminile, ma ulteriori  accertamenti eseguiti presso la Neonatologia del Policlinico  Universitario di Palermo avevano accertato un corredo cromosomico del  tutto compatibile con l’appartenenza al sesso maschile. La famiglia ha avviato, quindi, la procedura per il cambio di sesso da femmina a  maschio presso l’anagrafe del comune di nascita. Il caso è stato poi  affidato a Marcello Cimador, associato di Chirurgia pediatrica e responsabile dell’Urologia pediatrica, che ha pianificato la strategia chirurgica per restituire al piccolo M. la sua identità di maschio,  con dei genitali appropriati al proprio sesso cromosomico.

In due distinti interventi è stato prima ricostruito il pene e la via  urinaria intra-peniena mentre nei giorni scorsi si è provveduto ad  asportare l’utero e la vagina con una tecnica combinata laparoscopica  e tradizionale, coadiuvato in questo caso da Renato Venezia,  responsabile della Ginecologia dello stesso Policlinico di Palermo.  «Sovente in passato in questi bambini venivano mantenuti i genitali  femminili, a causa dell’alta complessità di eseguire una  genitoplastica mascolinizzante - dichiara Cimador -. Era poco conosciuta la cosiddetta "androgenizzazione cerebrale" ovvero l’esposizione del cervello del feto e del piccolo bambino agli ormoni  androgeni che orientano sessualmente l’individuo verso la mascolinità, col risultato di avere dei soggetti che si sentivano maschi in tutto  tranne per il fatto di avere dei genitali di femmina».

"Ho legato io i polsi al mio Lorys, poi..." Veronica Panarello horror dal giudice

Omicidio del piccolo Lorys, Veronica Panarello: "Ho legato i polsi a mio figlio e mio suocero lo ha strangolato"



Veronica Panarello ha parlato per un'ora. Davanti aveva il Gup di Ragusa Andrea Reale, al quale ha fornito la sua versione dei fatti sulla morte del figlio Lorys, ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014. La donna, che è imputata di omicidio e occultamento di cadavere, ha spiegato ancora una volta che l'autore materiale della morte del bambino è il suocero, Andrea Stival. Lui e lei erano amanti, ha spiegato Veronica, e Lorys aveva visto delle cose che non avrebbe dovuto vedere. Quel giorno l'uomo le avrebbe chiesto di legare le mani del bambino con delle fascette.

Poi lei sarebbe uscita dalla stanza per rispondere a una telefonata. Al suo ritorno, il suocero aveva stretto al collo di Lorys un cavetto Usb e lo aveva strangolato. Lei lo avrebbe soltanto aiutato a portare il cadavere nel luogo in campagna dove è stato ritrovato alcune ore più tardi. Ma le indagini della polizia di Stato, squadra mobile della Questura e dei carabinieri non collocano Andrea Stival nella casa di Veronica Panarello. E su questo punto della sua ricostruzione la donna ha provato a dare consistenza alla sua verità sottolineando che «il fatto che non riesca a dimostrare che mio suocero fosse in casa con me al momento del delitto non significa che non ci fosse».

Baby squillo, parla il cliente 24enne La frase sul sesso, choc in tribunale

Baby squillo, parla il cliente 24enne. La frase choc sul sesso



Gli hanno dato due anni di carcere e interdizione perpetua dalle istituzioni frequentate da minorenni. Per lui nessuna attenuante. È la pena decisa dal giudice Paola di Nicola per uno studente universitario coinvolto nel giro di prostituzione delle baby squillo dei Parioli, un ventiquattrenne che studiava per diventare avvocato ma che si è ritrovato dalla parte degli imputati.

Come riporta Il Messaggero, il ragazzo avrebbe più volte mentito in aula, dichiarando il falso per rendere meno compromettente la sua posizione. Lo studente sarebbe sì entrato in quell'appartamento di via Parioli 190 dove le due ragazzine di 14 e 15 anni ricevevano i loro clienti, ma ne sarebbe uscito immediatamente perché "non era nel mio stile. E comunque non avevo stabilità emotiva per proseguire anche nell'incontro. L'ambiente non era congeniale e la ragazza non corrispondeva al mio modello ideale di donna della Roma bene". Frasi da brivido, soprattutto perché scandite in tribunale. Il giudice, però, ha mostrato di pensarla diversamente: "Gli elementi di prova portano a ritenere che il rapporto a pagamento sia stato consumato. L'unico e incontrastato dato oggettivo risultante dagli atti sono gli accordi telefonici sul rapporto sessuale: oggetto, luogo e prezzo".

Il ventiquattrenne avrebbe poi provato a impietosire il giudice dicendo di aver contattato le baby prostitute perché sconvolto dalla morte del padre. Ma il gip ha scritto nella sentenza che si tratta di "una strumentalizzazione piuttosto goffa di un evento drammatico, visto che la scomparsa risaliva a tre anni prima". E la conclusione della sentenza è netta: "Nulla fa ritenere che in futuro l'imputato si asterrà dall'intrattenere rapporti con minorenni".

Tutta Italia dice: "Basta immigrati" Il sondaggio rivela: ecco la soluzione

Tutta Italia dice: "Basta immigrati". Il sondaggio: il Belpaese rivuole le frontiere



Cresce senza soluzione di continuità l'euroscetticismo: gli italiani, lo dicono chiaro e tondo, vogliono più controlli alle frontiere. Mentre quindici anni fa il 60% di noi si dichiarava fiducioso nelle istituzioni comunitarie, ora solamente il 27% continua a credere nel sogno europeo. E a questa montante disaffezione per l'Unione Europea si aggiunge, come detto, il timore per l'immigrazione di massa e le sue conseguenze, portando alla richiesta, anche da parte degli elettori di centrosinistra, di più sicurezza per i nostri confini.

Come rivela un sondaggio Demos pubblicato da Repubblica, i più critici sul trattato di Schengen (l'accordo internazionale che permette la libera circolazione all'interno dei paesi membri) sono gli elettori di Lega Nord, Forza Italia e MoVimento 5 Stelle: rispettivamente il 72%, il 65% e il 50% vorrebbe ristabilire il controllo frontaliero. La percentuale cala, ma non drasticamente, spostandosi a sinistra. Il 38% dei votanti Pd e Sel non è soddisfatto di Schengen, mentre globalmente solo il 15% degli italiani manterrebbe il trattato così com'è.

Discorso a parte per i giovani e gli studenti, che confermano il trend (già evidenziato dal referendum sulla Brexit) che le nuove generazioni si sentano più legate all'Ue, merito dei programmi comunitari universitari come l'Erasmus.

L'Italia "dichiara guerra" alla Svizzera Cosa può accadere dopo il referendum

L'Italia "dichiara guerra" alla Svizzera. Gentiloni dopo il referendum: "Impedimento all'intesa con la Ue"



La Svizzera ha votato contro i frontalieri, ovvero contro gli italiani: nel canton Ticino il 58% degli elettori ha deciso di ancorare alla Costituzione il principio che privilegia in caso di assunzione i lavoratori svizzeri a tutti gli altri. La reazione dell'Italia è arrivata con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il quale ha affermato che "ogni discriminazione nei confronti dei nostri frontalieri sarebbe un impedimento all'intesa tra Ue e Svizzera". Anche da Bruxelles si alza la voce contro la Svizzera. Margaritis Schinas, portavoce della Commissione eurpea, ha affermato che il risultato del referendum "non renderà più facili i negoziati" già in corso che affronta le conseguenze del referendum di due anni fa, che chiedeva di porre limiti all'ingresso di lavoratori europei.

Vince il "no" al referendum? Rimpasto C'è un trombato sicuro (è clamoroso)

Referendum, se vincono i "no" scatta il rimpasto di governo



Questione di ore, per la data del referendum istituzionale. Il Consiglio dei ministri dovrebbe decidere entro la giornata di oggi, con la scadenza più gettonata che è quella del 4 dicembre. Tempo ce n'è. Ma sia a Palazzo Chigi sia al Quirinale si stanno studiando i possibili scenari qualora a prevalere dovessero essere i "no". Non solo per quanto riguarda la legge elettorale, sulla quale pure il dibattito è già iniziato. Ma soprattutto per quanto riguarda le sorti del governo. Essendo assai improbabile, se non fuori discussione, che in caso di "no" si apra una crisi tale da portarci alle elezioni nei primi mesi del 2017 (e quindi con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura), si parla di un governo "di scopo" di larghe intese che lavori, tra le altre cose, a una nuova legge elettorale in vista proprio del 2018.

Ma anche in una diversa ipotesi, sarà difficile che l'esecutivo possa proseguire per il successivo anno e mezzo con la formazione attuale. E, secondo quanto riporta il sito affaritaliani.it, il capo dello Stato Sergio Mattarella potrebbe essere favorevole all'ipotesi di un rimpasto, col governo che dunque non si aprirebbe a nuove forze politiche, ma si darebbe una diversa configurazione. Sarebbe la soluzione più agevole da un punto di vista prettamente pratico. Il nome su tutti che proprio non potrebbe non saltare, essendo legato proprio alle riforme bocciate da un "no", sarebbe quello di Maria Elena Boschi. Ma, sempre secondo affaritaliani.it, un Renzi-bis vedrebbe saltare altre teste eccellenti, come quella del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti (in quota Unione di centro), della ministra della Salute Beatrice Lorenzin (in quota Ncd), travolta dalle polemiche sul Fertility Day e dintorni, e del ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini (ex Scelta civica e ora Pd). Resterebbero invece al loro posto il titolare degli Interni e leader del Nuovo centrodestra, Angelino Alfano, il ministro della Giustizia Andrea Orlando (Pd) e quello dell'Economia Pier Carlo Padoan (tecnico).