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venerdì 29 maggio 2015

Liguria: Voto, Renzi verso il ko: saltano le teste I nomi: i ministri che vengono cacciati

Liguria, Matteo Renzi verso la sconfitta: in caso di flop, il rimpasto radicale. Tutte le teste che salteranno




Liguria, il crocevia della politica che sarà. Già, perché c'è un candidato - Luca Pastorino da Bogliasco, ex piddino - che fa molta, molta paura a Matteo Renzi (e al suo governo). I voti che Pastorino può soffiare ai democrat, infatti, potrebbero consegnare la vittoria a Giovanni Toti, che potrebbe spazzare via Raffaella Paita. Sondaggi (riservatissimi e non divulgabili) alla mano, pare proprio che la Paita sia destinata alla sconfitta. E non solo: a Genova e in alcuni capoluoghi di provincia, Pastorino sarebbe pure davanti alla Paita. Uno scenario che potrebbe avere conseguenze esplosive, e non soltanto per la Liguria.

Verso il rimpasto - Cosa farà, Renzi, in caso di (roboante) sconfitta? Una risposta arriva da un approfondito "dietro le quinte" di Dagospia: in caso di sconfitta, il premier non potrà fare altro che cambiare. Una svolta, dunque, per rispondere alla batosta. Che tipo di svolta? Un rimpasto. Già, perché il presidente del Consiglio non potrebbe restare impalato di fronte a un flop fino a poche settimane fa inimmaginabile. E dunque, in un'ottica di rinnovamento (un po' fine a se stesso, di facciata, in pieno Renzi-style), per rispondere al duro verdetto del voto, Renzi potrebbe far saltare delle teste. Si parte da Marianna Madia, ma tra i "defenestrabili" ci sarebbero anche Giuliano Poletti, Federica Guidi e Stefania Giannini.

I rimproveri del premier - Alla Madia, ministro della Pa, Renzi da tempo rimprovera troppa timidezza nel mettere in atto la riforma della Pubblica amministrazione. A Poletti, titolare del Welfare, il premier addebita la lentezza nel preparare i decreti attuativi del Jobs Act. Quindi la Guidi, al timone del dicastero dell'Industria, a cui l'inquilino di Palazzo Chigi imputa una scarsa operatività. Infine la Giannini, ministra dell'Istruzione eletta con Monti e confluita nel Pd, che è la prima dei "sacrificabili" nella lista di Renzi, il quale la riterrebbe incapace di governare la scuola (da tempo vorrebbe che liberasse la poltrona). Il possibile rimpasto, inoltre, riguarderebbe anche due poltrone "minori". Una al ministero dell'Economia, dove potrebbe saltare il direttore generale Vincenzo La Via. La seconda è alla Farnesina, dove il premier avrebbe messo nel mirino il segretario generale, Michele Valensise.

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