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domenica 30 aprile 2017

Diocesi di Aversa Video / Le News n° 5

Chiesa di Aversa News n° 5



di don Francesco Riccio 
a cura di Gaetano Daniele



Ritorniamo dopo la pausa pasquale a raccontare  la vita bella della nostra Chiesa diocesana. Il focus di questa puntata è sulla Giornata Mondiale dei Giovani, celebrata in diocesi sabato 8 aprile, vigilia della domenica delle Palme. Raccontiamo i giovani e le loro vite amate da Dio, raccontiamo il pomeriggio e la serata tra riflessioni, canti e preghiera. Come sempre nelle news troverete i prossimi appuntamenti diocesani. 



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MALATTIE RARE Nusinersen: tappe motorie ok nei bambini con ‘Sma tardiva’

Nusinersen: tappe motorie ok nei bambini con ‘Sma tardiva’


di Eugenia Sermonti



Presentati al congresso annuale dell'American Academy of Neurology (AAN) appena chiusosi a Boston i dati conclusivi dello studio di Fase 3 CHERISH condotto su nusinersen, dai quali emerge un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della funzione motoria nei bambini affetti da atrofia muscolare spinale (Sma) con insorgenza tardiva (con maggiore probabilità di sviluppare forme di Tipo 2 o Tipo 3) rispetto ai bambini non trattati. L'atrofia muscolare spinale (Sma) è caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni del midollo spinale e del tronco encefalico, comportando debolezza e atrofia muscolare severa e progressiva. Sostanzialmente, i soggetti con il tipo di Sma più severa possono andare incontro a paralisi e avere difficoltà nello svolgimento delle funzioni di base della vita, come respirare e deglutire. I risultati, nel loro complesso, confermano la robusta efficacia e il profilo di sicurezza favorevole di nusinersen su un ampio spettro di pazienti affetti da Sma. Il programma di sviluppo di nusinersen rappresenta il più consistente insieme di dati clinici esistente nell’ambito della Sma. “Lo studio CHERISH, condotto in collaborazione con Ionis, dimostra ulteriormente l’impatto significativo che nusinersen può avere nei bambini con Sma a esordio tardivo e riconferma il beneficio del trattamento nelle diverse popolazioni di pazienti affetti da Sma - ha dichiarato il Alfred Sandrock, M.D., Ph.D., vicepresidente esecutivo e direttore medico presso Biogen - Il programma di sviluppo clinico dimostra l’impatto del trattamento precoce, come confermato dai dati dello studio NURTURE che mostrano miglioramenti significativi nel raggiungimento delle tappe motorie, complessivamente in linea con il normale sviluppo nei neonati pre-sintomatici trattati con nusinersen”.

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CHERISH è uno studio di Fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con procedura sham e volto a valutare l'efficacia e la sicurezza di nusinersen nei bambini affetti da Sma a esordio tardivo. Lo studio, durato 15 mesi, ha valutato nusinersen in 126 bambini non deambulanti dai 2 ai 12 anni che hanno visto insorgere i sintomi a più di 6 mesi di età. Nell’analisi conclusiva dello studio CHERISH, i bambini trattati con nusinersen hanno dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della funzione motoria, come testimoniato dalla differenza di 4,9 punti nella variazione media rispetto al basale al mese 15 sul punteggio Hammersmith Functional Motor Scale Expanded (Hfmse) (p = 0.0000001). La scala Hfmse è uno strumento riconosciuto e concepito specificamente per valutare la funzione motoria nei bambini affetti da Sma. Nel corso della misurazione delle variazioni rispetto al basale, i bambini che hanno ricevuto nusinersen (n=84) hanno raggiunto un miglioramento medio di 3,9 punti al mese 15, mentre i bambini non sottoposti a terapia (n=42) hanno fatto registrare una diminuzione media di 1,0 punti. I risultati degli endpoint primari nell’analisi conclusiva sono stati in linea con i risultati osservati nell’analisi ad interim.

I dati sugli altri endpoint analizzati, tra cui il raggiungimento di nuove tappe motorie e della funzione motoria dell'arto superiore, hanno confermato i miglioramenti nei bambini sottoposti al trattamento. Nusinersen ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole. Gli eventi avversi, inclusi quelli di natura grave segnalati in seguito al trattamento, sono stati riscontrati con minor frequenza nei bambini trattati con nusinersen rispetto ai soggetti non trattati. La maggior parte degli eventi avversi sono stati considerati sia come correlati alla Sma, sia come eventi comuni nella popolazione generale, nonché come eventi correlati alla procedura della puntura lombare. Nessun bambino ha dovuto sospendere la terapia a causa dell’insorgenza di eventi avversi. “Nello studio CHERISH, la maggior parte dei bambini con Sma a esordio tardivo trattati con nusinersen ha riscontrato miglioramenti nella funzione motoria e la stabilizzazione o il rallentamento della progressione della malattia - ha dichiarato Richard Finkel, primario di neurologia presso il Nemours Children’s Hospital di Orlando, in Florida - In qualità di medico con 37 anni di esperienza nel trattamento dei bambini affetti da Sma, posso dire che è incredibilmente incoraggiante vedere alcuni pazienti trattati con nusinersen raggiungere tappe motorie come il gattonamento e la stazione eretta assistita nell’ambito dello studio clinico. I miglioramenti clinicamente significativi come questi sono una novità senza precedenti e danno una nuova speranza ai malati di Sma e alle loro famiglie”. 

SETTIMANA MONDIALE DELL’IMMUNIZZAZIONE 2017 "I vaccini efficaci e sicuri, obbligatori per i sanitari"

"I vaccini efficaci e sicuri, obbligatori per i sanitari"


di Pierluigi Montebelli



Presentate a Vienna al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive le raccomandazioni per le vaccinazioni negli adulti con un focus sulle gravidanze e gli operatori sanitari

In occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione che si concluderà il 30 aprile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in guardia: scetticismo e disinformazione sui vaccini rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica. E di vaccinazioni raccomandate e obbligatorie, non solo per bambini ma anche per gli operatori sanitari e donne in gravidanza, si è discusso al 27° Congresso ECCMID appena concluso a Vienna. Le vaccinazioni contro morbillo, varicella, influenza, meningococco Acwy, epatite B, difterite-tetano-pertosse, secondo le nuove linee guida, devono essere raccomandate per tutti gli operatori sanitari e alcune di queste (vaccinazione anti-morbillo e anti-varicella) dovrebbero diventare vaccinazioni obbligatorie al momento dell’assunzione per coloro che non risultino avere anticorpi protettivi che documentino la pregressa malattia o vaccinazione. E’ questo l’appello che lancia dal Congresso di Vienna la professoressa Susanna Esposito, ordinario di pediatria dell’Università di Perugia e coordinatrice del Gruppo di Studio sui Vaccini della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Disease Study - Group for Vaccines, Evasg) e presidente dell’Associazione Mondiale Malattie Infettive e Disordini Immunologici (WAidid). “Quando si parla di operatori sanitari - sottolinea Susanna Esposito - non si intende soltanto medici o infermieri ma anche volontari e tutti coloro che sono a contatto quotidianamente con pazienti ospedalizzati o comunque con soggetti a rischio in quanto affetti da malattie croniche. E’ fondamentale che sia previsto nel nostro Servizio Sanitario Nazionale un programma di vaccinazioni obbligatorie per chi lavora in ospedale. Purtroppo, ancora oggi, si registrano in Italia livelli di copertura vaccinale per molte delle vaccinazioni da anni raccomandate corrispondenti a circa 1/3 degli operatori, anche in strutture ospedaliere generalmente ben funzionanti”.

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Il morbillo fa ancora paura. Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc), nel nostro Paese sono stati segnalati 1603 casi di morbillo, di cui 152 proprio tra gli operatori sanitari, dal 1 gennaio al 14 aprile 2017; secondo l’OMS, l’Italia è seconda in Europa dopo la Romania con il 22 per cento dei casi. “L'immunizzazione e la prevenzione attraverso i vaccini - aggiunge Susanna Esposito - costituiscono il modo più sicuro per proteggerci dalle malattie. Bassi livelli di copertura vaccinale rappresentano un pericolo a livello mondiale per bambini, adulti e anziani. Raccomando sempre alle mamme dei miei piccoli pazienti di non lasciarsi fuorviare dalle informazioni che circolano in rete, soprattutto quando non sono avvalorate da evidenze scientifiche. La sicurezza dei vaccini è elevata e documentata dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino”.

Il Congresso ECCMID di Vienna è stata l’occasione per discutere anche delle nuove raccomandazioni sulle vaccinazioni in gravidanza: difterite, tetano, pertosse e influenza sono le vaccinazioni raccomandate per le future mamme che contribuiscono a ridurre il rischio di alcune infezioni che possono colpire il bambino nei primi mesi di vita e durante la sua infanzia. Inoltre, sono in fase di sviluppo ulteriori vaccini da somministrare nella gravida che hanno l’obiettivo di prevenire gravi infezioni nel neonato e nel lattante: quello contro lo streptococco di gruppo B e il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). “Evidenze scientifiche - conclude Susanna Esposito - hanno dimostrato che la somministrazione di alcuni vaccini nelle donne gravide, come quello contro la pertosse o l’influenza hanno il duplice obiettivo di proteggere mamma e bambino nei primi mesi di vita. Se da una parte, durante la gravidanza, sono controindicati i vaccini vivi attenuati come quello contro il morbillo e la rosolia, possono essere invece somministrati in sicurezza e vanno raccomandati i vaccini cosiddetti inattivi”.

IL MAXIEMENDAMENTO Rc Auto, le novità salva-soldi Testimoni, riparazioni, costi: tutte le novità per pagare meno

Assicurazione auto: sconti sulle polizze con la black box



Svolta importante per quanto riguarda l'assicurazione auto: la prossima settimana sarà presentato in Senato il maxi emendamento del governo al disegno di legge annuale sulla concorrenza. Secondo l'emendamento chi accetta la black box (una scatola nera che registra tutte le informazioni sulle dinamiche dei sinistri) riceverà uno sconto sul premio dell'assicurazione auto e le registrazioni saranno valide come prova nel contenzioso sui sinistri. Sconti che potrebbero addirittura aumentare se il contraente accetta determinate clausole antifrode: dall'ispezione del veicolo prima di firmare la polizza all'installazione di dispositivi elettronici che impediscono l'avvio del veicolo se dovesse riscontrare un tasso alcolemico superiore ai limiti in capo al guidatore. Il provvedimento, analizzato nel dettaglio da ItaliaOggi, riguarderà tutti gli aspetti che riguardano l'assicurazione auto con l'obiettivo di ridurre il più possibile le frodi. L'emendamento prevede un aumento le sanzioni per tutti coloro che eludono l'obbligo di stipulare l'Rc auto: il massimo della multa è fissato a 15 mila euro. La legge prevede anche che chi ha assistito a un sinistro deve essere indicato al momento del sinistro o della richiesta danni inviata all'assicurazione; inoltre non sarà più ammessa in giudizio la testimonianza di un soggetto tardivamente indicato, salvo oggettiva impossibilità. 

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"Ora il controllo totale del Pd" Renzi, che cifra deve ottenere Toh, chi rischia la poltrona

Primarie Pd, Renzi punta al controllo totale del Pd: obiettivo 58%



C'è un numero più di tutti che tra le fila dei renziani è diventato il vero obiettivo da raggiungere con il voto do oggi per le primarie del Partito democratico. Che la vittoria sia in tasca è ormai un dato certo, le truppe dell'ex segretario sono in quantità e peso fin troppo imponenti perché crollino davanti alle miccette di Michele Emiliano e Andrea Orlando. Vincere però non potrà bastare per Matteo Renzi, intenzionato a raggiungere almeno il 58% per chiudere in un solo colpo due partite rimaste aperte da quando ha dovuto mollare la segreteria del partito.

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L'obiettivo di Renzi è ottenere il controllo totale del Pd, come riporta anche il Giornale, raggiungendo una maggioranza imponente nell'Assemblea nazionale del partito. In questo modo non solo supererebbe agevolmente l'ostacolo dei due principali oppositori, gli avversari alle primarie. La fase due del piano renziano prevede anche la rottamazione degli alleati di comodo che oggi stanno sostenendo la sua candidatura.

L'indipendenza assoluta dei voti renziani per governare il Pd permetterebbe al nuovo-vecchio segretario di fare a meno della corrente di area Dem guidata da Dario Franceschini, oltre che di Sinistra è cambiamento che fa riferimento a Maurizio Martina, candidato con lui in ticket, per quanto se ne siano accorti in pochi.

Il vero scontro in realtà è proprio con Franceschini, uno che finora ha tenuto toni più bassi degli altri nei confronti del segretario uscente, rinviando la resa dei conti al fase post-primarie. Raggiunto il piano "controllo totale" del Pd, il dialogo tra le due parti potrà facilmente scadere in scontro, soprattutto sulla data delle prossime elezioni. Renzi avrebe tutte le intenzioni di anticipare le Politiche il prima possibile, anche a novembre se fosse necessario. Franceschi e i suoi frenano, forte dell'asse solido con il premier Gentiloni e facendo leva sui richiami del presidente Sergio Mattarella perché si riformi prima la legge elettorale.

sabato 29 aprile 2017

"Macron gay, l'ammissione". Occhio, gira questa foto L'attacco (omosessuale) senza precedenti / Guarda

"Macron gay, l'ammissione". Occhio: in Francia gira questa foto. L'attacco....



"Macron gay". Da giorni in Francia si parla dei gusti sessuali del candidato centrista alle Presidenziali (e grande favorito) Emmanuel Macron e della sua doppia vita. L'ex socialista da anni fa coppia fissa con Brigitte, di quasi 30 anni più anziana di lui, e sarebbe proprio questa "la prova" della sua omosessualità. Una follia che però quelli della rivista gay francese Garçon sembrano aver preso sul serio. O perlomeno la copertina-provocazione lascia intendere così: una bel fotomontaggio di Macron in versione giovane palestrato e nudo, e sotto il titolo che è tutto un programma, "Coming out", cioè ammissione. Di omosessualità, ovviamente. Che l'abbiano pensata gli hacker russi che, secondo i sostenitori di Macron, sarebbero gli artefici di una campagna mediatica getta-fango per favorire Marine Le Pen al ballottaggio?

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Morti e malati, allarme epidemia I medici non sanno che cosa sia Horror: come si trasmette il virus

Virus sconosciuto: 11 morti e 9 contagiati in Liberia



Non è ebola. I primi test di laboratorio, almeno, lo avrebbero escluso. Ma è altrettanto letale: 11 persone sono già morte e altre 9 sono state infettate e versano in gravi condizioni. La cosa più allarmante è che il morbo che le ha uccise e infettate è del tutto sconosciuto ai patologi. Dà forti dolori di stomaco e mal di testa, ma non si sa cosa sia. Le vittime e le persone contagiate sono tutte in Liberia. Campioni di sangue, ha spiegato il responsabile dei servizi medici della Liberia, Francis Kateh, sono stati inviati al centro per il controllo delle malattie infettive (CDC) degli Stati Uniti. Il sospetto è che la malattia si trasmetta attraverso il semplice contato fisico. Nel 2013 la Liberia, assieme alle vicine Sierra leone e Guinea, era stata colpita dall'epidemia di ebola che in tre anni (fino a dicembre 2016, quando è stata dichiarata debellata) ha ucciso 11mila persone.

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"Dice bugie, com'è andata" Sulla casa di Montecarlo l'immobiliarista sputtana Fini

Casa di Montecarlo, Fini smentito dall'agente sul valore dell'immobile



Mercoledì a "Porta a Porta" l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, indagato per riciclaggio, è tornato a ribadire che il famoso appartamento monegasco di boulevard Princesse Charlotte 14, donato ad An dalla contessa Colleoni, era stato venduto al giusto prezzo: 300mila euro. Perchè era in condizioni fatiscenti.

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Peccato che l'importante agente immobiliare romano Filippo Apolloni Ghetti, intervistato nel pieno del caos sulla "casa di Montecarlo" il 23 settembre 2010 da "Il Giornale" avesse dichiarato che l'appartamento valeva tra 1,2 e 1,3 milioni di euro. Una versione che l'agente, di simpatie aennine, ha ribadito al quotidiano "Il Tempo", ricordando l'incontro avuto di persona con Fini (allora leader di An) ai tempi della vendita dell'immobile. "All' epoca mi convocò direttamente Fini nel suo ufficio per fare una chiacchierata. Poi scoprii che la chiacchierata era tutta incentrata sulla casa di Montecarlo. E quando gli dissi che il valore dell' appartamento della Colleoni era quello, 1,3 milioni, lui con l' interfono chiamò qualcuno che apostrofò con fare spocchioso: 'Ma che mi avete detto? Qui c' è Apolloni Ghetti e mi dice che la casa vale di più'".

Lo stesso Apolloni Ghetti racconta di essersi offerto di acquistarlo subito per un milione di euro, ma Fini rifiutò perchè non ritenne opportuno fare affari con un membro del suo partito. Salvo poi, scrive sempre Il Tempo, acconsentire alla vendita della casa per 300mila euro a una società offshore dietro la quale la procura di Roma ha poi scoperto nascondersi il cognato e la moglie di Fini, e i soldi del "re delle slot" Francesco Corallo. I fratelli Tulliani hanno poi rivenduto l'immobile a un cittadino svedese nel 2015 per 1,3 milioni di euro.

Ong, rissa Grasso-Di Maio L'attacco spietato al grillino: e lui lo gela con tre parole

Immigrazione, Grasso attacca Di Maio: "Hai lacune in diritto...", il grillino replica: "Non le accetto da te"



È scoppiato il botta e risposta tra il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, e il presidente del Senato, Piero Grasso, dopo la denuncia pubblica del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, sulla sospetta collusione tra le Ong e i trafficanti di immigrati. A favore delle Ong sono scesi in campo il premier Paolo Gentiloni e il ministro della Giustizia, Andra Orlando, che ha invitato il magistrato a "far parlare gli atti giudiziari". Fuori dal coro dei ministri è stato Angelino Alfano, a favore del procuratore catanese. A fare eco però al pensiero dominante nel governo, ci hanno pensato i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso.

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Un vero e proprio "accanimento", ha scritto Di Maio su Facebook, contro Zuccaro: "Il governo ha iniziato una crociata contro il Procuratore di Catania Zuccaro e ha chiesto di farsi spalleggiare dai due Presidenti delle Camere - Boldrini e Grasso - che dovrebbero essere due cariche al di sopra delle parti e che invece hanno deciso di prendere parte alla fiera dell'ipocrisia sulle Ong. Da queste persone non accetto lezioncine sulla responsabilità delle cariche istituzionali!".

A stretto giro, sempre su Facebook, ha risposto Grasso mettendo i panni del docente: "Caro Luigi - ha scritto - sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune, in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile".

La replica non si fa attendere da parte del grillino che ha preso di petto l'attacco del presidente del Senato: "Continuano gli attacchi. Il presidente del Senato Grasso dice che sul caso Ong ho qualche lacuna e ho bisogno di qualche lezione. Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere. Anni e anni di magistratura eppure le è sfuggito".

Tulliani a Dubai, la verità: "Protetto in Parlamento", chi non lo fa tornare qua

Tulliani in "esilio" a Dubai, la verità: ecco perché i politici italiani....



L'esilio dorato di Giancarlo Tulliani a Dubai? il cognato di Gianfranco Fini ha chi lo protegge nel Parlamento italiano. In realtà sono tanti gli italiani nella stessa situazione di Tulliani, indagato per la oscura vicenda della casa di Montecarlo e sulla cui testa pende un mandato di cattura per riciclaggio: ci sono, per esempio, l'ex onorevole Amedeo Matacena e il costruttore ligure Andrea Nucera (ad Abu Dhabi).

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Il governo italiano non ha ancora firmato la ratifica del trattato stipulato 2 anni fa con gli Emirati arabi per il rientro dei latitanti. La motivazione ufficiale è "garantista": negli emirati vige ancora la pena di morte. Certo, nelle commissioni parlamentari però la voglia di accelerare le pratiche e fare pressioni sull'esecutivo non è tanta dal momento che per vie dirette o indirette molti parlamentari sono stati, in quanto avvocati, coinvolti dalle vicende di alcuni "esiliati".

Quei test missilistici falliti Ipotesi-choc: chi c'è dietro i flop di Kim (non gli Usa)

Test missilistici falliti, in Corea del Nord si fa largo la pista del sabotaggio interno



Sono 75 i test missilistici eseguiti in Corea del Nord da quando Kim è diventato presidente. Nessun Paese al mondo, nello stesso intervallo di tempo, ne ha tentati altrettanti. Di questi, 58 sono riusciti, 17 invece sono falliti, tra i quali gli ultimi due. Quello del giorno di Pasqua e quello di oggi. Sulle cause di questi fallimenti si fanno ipotesi le più diverse. Certo, la prima ipotesi è quella dell'errore di progettazione o di lancio dei vettori KN-17.

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Dopo il fallimento di Pasqua si era fatta largo l'ipotesi di un sabotaggio da parte degli Stati Uniti, eseguito con atti di cyber-war o sistemi "sconosciuti" in grado di interferire sulla traiettoria di lancio. Ma nelle ultime ore si sta facendo largo una terza possibilità: quella del sabotaggio interno, che farebbe parte di una guerra di propaganda con l'intento di mettere in difficoltà l'immagine di Kim agli occhi del suo stesso popolo quale leader "infallibile". Voci che potrebbero essere confermate da quelle su una gigantesca indagine interna promossa dallo stesso leader nordcoreano per scoprire i responsabili dei ripetuti fallimenti.

RICERCA Anche dal caffè una protezione contro il cancro della prostata?

Anche dal caffè la protezione contro il cancro della prostata?


di Laura Fusillo



Un altro componente tipico dello stile di vita italiano andrebbe ad aggiungersi alla già lunga lista di elementi che contribuiscono a fare degli italiani uno dei popoli più ‘in salute’ al mondo. Questa volta tocca al caffè. Una ricerca, condotta dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Irccs Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, mostra come la popolare bevanda, se consumata più di tre volte al giorno, possa abbassare il rischio di ammalarsi di cancro della prostata. E il dato sull’azione antitumorale del caffè viene confermato anche in laboratorio. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Cancer, punta a fare chiarezza in un campo fino ad oggi ancora molto dibattuto: il ruolo del caffè in relazione al carcinoma prostatico e, specificamente, l’azione della caffeina. Alcuni studi recenti, sia inglesi che americani, avevano suggerito un effetto protettivo della popolare bevanda.

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“Negli anni recenti sono stati condotti diversi studi a livello internazionale - spiega George Pounis, ricercatore greco presso Neuromed e primo autore del lavoro - ma le evidenze scientifiche disponibili erano considerate insufficienti per trarre conclusioni, e in alcuni casi i risultati apparivano contraddittori. Il nostro scopo, così, è stato quello di ampliare le conoscenze in modo da fornire una visione più chiara”. Il lavoro scientifico parte dall’osservazione, durata in media quattro anni, di circa settemila uomini residenti in Molise e partecipanti allo studio epidemiologico Moli-sani. “Analizzando le abitudini relative al consumo di caffè - spiega Pounis - e mettendole a confronto con i casi di cancro alla prostata che si sono verificati nel corso del tempo, abbiamo potuto evidenziare una netta riduzione di rischio, il 53 per cento, in chi ne beveva più di tre tazzine al giorno”. A questo punto i ricercatori hanno cercato conferme testando l’azione di estratti di caffè su cellule tumorali prostatiche coltivate in laboratorio. Sono stati provati, in particolare, sia estratti contenenti caffeina che decaffeinati. Proprio i primi hanno mostrato la capacità di ridurre significativamente la proliferazione delle cellule cancerose e la loro capacità di metastatizzare. Un effetto che in larga parte scompare con il decaffeinato.

“Le osservazioni in laboratorio - dice Maria Benedetta Donati, responsabile del Laboratorio di medicina traslazionale - ci permettono di dire che l’effetto benefico osservato tra i settemila partecipanti è molto probabilmente dovuto proprio alla caffeina, più che alle numerose altre sostanze contenute nel caffè”. “Dobbiamo tenere presente - commenta Licia Iacoviello, capo del laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale - che lo studio riguarda una popolazione del Molise, che quindi beve caffè rigorosamente preparato all’italiana, cioè con alta pressione, temperatura dell’acqua molto elevata e senza l’uso di filtri. Questo metodo, diverso da quelli seguiti in altre aree del mondo, potrebbe determinare una maggiore concentrazione di sostanze bioattive. Sarà molto interessante approfondire questo aspetto. Il caffè è parte integrante dello stile alimentare italiano, che, ricordiamolo, non è fatto solo di singoli cibi, ma anche del particolare modo di prepararli”.