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mercoledì 18 maggio 2016

VOCI TRAGICHE SU RENZI Rimpasto e vendette nel Pd c'è il nome di chi lo sostituirà

Rimpasto, vendette, chi prenderà il suo posto: Renzi, retroscena tragico Chi lo sostituirà



Il futuro del governo si deciderà entro l'estate: o Matteo Renzi procederà a un rimpasto sostanzioso oppure andrà incontro al suo destino, appeso all'esito del referendum costituzionale in autunno. Che, secondo i sondaggi, ogni giorno che passa decreterebbe sempre più l'uscita di scena del premier con la vittoria dei no alle riforme. Un retroscena di Dagospia dai palazzi romani riprende qualche voce già girata nelle ultime settimane. La prima, già sussurrata a suo tempo da Luigi Bisignani, rivela grandi manovre alla Autorità anti-corruzione. Sarebbe stato lo stesso commissario Raffaele Cantone a confidare ai suoi collaboratori che in caso di sconfitta di Renzi al referendum  ci sarebbe proprio lui tra i papabili per sostituirlo a Palazzo Chigi. Altro candidato è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, "oggi più preoccupato - sottolinea perfidamente Dago - dalla cessione di Pjanic alla Juve che non dell'aumento dell'Iva nel 2017, come chiesto da Bruxelles". I collaboratori di Padoan, non a caso, starebbero già "cercando lavoro nel settore privato" perché non sicuri di seguire il trasloco del capo. Nell'ombra, a tramare, ci sarebbe sempre lui: Enrico Letta. Gli uomini del suo "cerchio magico" sono gli stessi componenti dello staff di Padoan e l'ex premier, che con Renzi ha un conto in sospeso dopo la pugnalata del gennaio 2014, farebbe leva sulle sue alte conoscenze internazionali per minare il terreno intorno al toscano, a cominciare dalla Libia.

martedì 17 maggio 2016

Esclusiva Video il Notiziario Matteo Salvini saluta tutti i lettori ed amici del blog

Esclusiva il Notiziario Matteo Salvini saluta tutti i lettori ed amici del blog 

di Gaetano Daniele


A breve uscirà in Esclusiva sul blog il Notiziario sul web un'intervista del Leader della Lega Matteo Salvini. Al termine, il Leader della Lega, ha voluto salutare e specificare alcune cose anche riguardo il suo nuovo Libro "Secondo Matteo": “Tocca a me l’onore e l’onere di guidare l’opposizione contro il Pd“. Il leader leghista riconosce a Berlusconi “un ruolo fondamentale” avuto in questi anni, “ma oggi non può piu’ essere lui il solo cardine della coalizione”. Forza Italia “e’ un partito indebolito da faide interne” e “dilaniato dal patto del Nazareno”, infine il saluto (indipendentemente dal colore politico) tanto atteso ai lettori ed amici del blog il Notiziario sul web.



Addio Mercedes, se ne va in Ferrari F1, piloti: clamoroso ribaltone / Foto

Addio Mercedes, se ne va in Ferrari. F1, piloti: clamoroso ribaltone / Foto



Una voce, clamorosa, attraversa il circus della Formula 1. Uno cambio impensabile e impensato: Nico Rosberg in Ferrari, dalla prossima stagione. Una soffiata lanciata a tutta pagina dal Corriere della Sera, che dà conto del "contatto" tra il tedesco e la scuderia di Maranello, per una collaborazione dal prossimo anno. L'indiscrezione è circostanziata: il "sondaggio reciproco", ad oggi, avrebbe coinvolto un numero ristretto di persone.

La Ferrari è alla ricerca di un sostituto del 36enne Kimi Raikkonen, di un pilota da affiancare a Sebastian Vettel. E Nico sarebbe il candidato numero uno per comporre una coppia tutta tedesca da sogno. Prendere Rosberg avrebbe un doppio vantaggio: indebolire la Mercedes e, soprattutto, carpire informazioni utili al bolide tedesco. Già, chi meglio di lui conosce i segreti della freccia d'argento?

Da par suo, Rosberg, come tutti i piloti sente fortissimo il richiamo della Ferrari, la scuderia più "pesante" e affascinante. Per la rossa sarebbe pronto anche a lasciare la tedeschissima Mercedes, che intanto non vede l'ora di farlo trionfare. Rosberg - la stagione parla chiaro - potrebbe lasciare da campione del mondo. Inoltre, tra le ragioni che spingono Nico all'addio, la difficile convivenza con Lewis Hamilton, ancor più difficile dopo il suicidio al via della gara in Spagna.

Infine, un particolare di non poco conto: Vettel accoglierebbe Rosberg di buon grado. Anche se sarebbe un partner impegnativo e stimolante, resta un pilota profondamente corretto, più "gestibile", per esempio, di un Hamilton qualunque. Il flirt è appena iniziato, le possibilità che si concluda sono concrete. Restano però un ultimo dubbio e un ultimo scenario: la Mercedes potrebbe scegliere, piuttosto, di sacrificare Hamilton, e Rosberg potrebbe usare la situazione per strappare un contratto da sogno ai tedeschi.

NICOLA PORRO SILURATO Feltri e il Virus da eliminare: "Trombato? Gira una voce"

Feltri e il Virus-Porro da eliminare: "Trombato?"


di Vittorio Feltri



Giovedì scorso, in prima serata, è andato come al solito in onda Virus, il contagio delle idee, Rai2, condotto da Nicola Porro, uno dei pochi giornalisti televisivi che non inciampi sul congiuntivo, e ha ottenuto un buon risultato in termini di audience. Ha battuto Ballarò, Di martedì e Piazza pulita. Un programma che va meglio di altri dello stesso genere non si dovrebbe toccare. Un’azienda degna di questo nome, soddisfatta del proprio prodotto, farebbe carte false per tenerlo in vita, investendoci dei soldi e potenziandolo. Cosa ha combinato invece il mastodonte di Viale Mazzini? Lo ha chiuso.

Basta, non si fa più. Il prossimo autunno in luogo di Virus vedremo una serie di telefilm polizieschi americani con tanti saluti al pluralismo dell’informazione, su cui la Rai dovrebbe basarsi per giustificare il canone spettante al servizio pubblico. La decisione è stata presa, suppongo, da Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale, senza una motivazione, che per altro non c’è, visto che la trasmissione, oltre a reggere brillantemente la concorrenza, costa poco, meno di ogni talk show.

L’esperienza insegna che l’ex monopolio è dominato dai politici attraverso uomini di loro fiducia, ossia pronti all’obbedienza, preferibilmente proni, disposti ad agire non tanto nell’interesse degli abbonati quanto in quello del Palazzo e delle sue botteghe. Ma in questo caso, non comprendo il motivo per il quale Porro non sia gradito al governo, dato che costui è ideologicamente compatibile con chiunque sia fondamentalmente liberale. È un professionista aperto alla discussione, non è legato ad alcun carro partitico e le sue performance non sono mai sbilanciate di qua o di là.

La formula della trasmissione è imperniata sulla libera discussione, non punta sulla polemica sgangherata bensì su un civile confronto. Gli ospiti sono selezionati con cura, rappresentano, come si diceva una volta, l’intero arco costituzionale, di modo che il manovratore non teme agguati e può stare sereno. Insomma, il contagio delle idee avviene a destra e a sinistra e non favorisce né sfavorisce gli amici degli amici. Dov’è allora il problema? Perché silurare un conduttore che fa discreti ascolti e cavalca l’attualità con l’intento di svelarne gli aspetti poco chiari, evitando speculazioni politiche odiose o chiassose (che è anche peggio) non idonee a spiegare alla gente bisognosa di approfondire le questioni più scottanti e non di assistere a match pugilistici?

Ci piacerebbe che Antonio Campo Dall’Orto ci illustrasse perché Ballarò ha diritto di cittadinanza a Rai3, così come Linea Notte, mentre Virus meriti di essere sfrattato da Rai2. La logica che ha ispirato il suo provvedimento drastico ci sfugge. Non la trovo, forse non c’è e se c’è non è di rilevanza imprenditoriale. Vi è qualcosa di inconfessabile nel siluramento di Nicola? Le interpretazioni sono queste. Qualcuno sostiene che il trombato sia troppo bravo per essere tollerato dal burattinaio, altri, viceversa, sostengono che il direttore generale abbia in animo di affidargli un altro programma. Dando per buona la seconda, viene da domandarsi: perché annullare un talk show che funziona per inaugurarne un altro il cui successo non è stato verificato? Un mistero tutt’altro che buffo. Non ci garbano le esecuzioni sommarie dei colleghi.

Hacker, l'attacco cambia la storia: così ti hanno prosciugato il conto

Hacker, l'attacco cambia la storia: così ti prosciugano il conto



Un intrigo internazionale. Uno stranissimo attacco hacker alle banche che allunga un'ombra nera sull'intero sistema mondiale. Tutto, come rivela La Stampa, ha inizio venerdì 5 febbraio, quando la Fed statunitense riceve una serie di ordini di pagamento da parte della banca centrale del Bangladesh: le transizione, "autenticate" assicura la Fed, vanno verso conti privati nelle Filippine e nello Sri Lanka. Il tutto mentre gli uffici del Paese asiatico erano chiusi.

Quando gli impiegati della banca centrale del Bangladesh sono tornati al lavoro, la sorpresa: qualcuno aveva tentato di trasferire quasi un miliardo di dollari dal conto aperto alla Federal Reserve di New York. Gran parte dei soldi erano stati bloccati dalla banca, anche per un errore di battitura dei ladri: ma 20 milioni di dollari sono stati trasferiti in Sri Lanka, dove sono stati fermati dalle autorità locali. Altri 81 milioni sono finiti nelle Filippine, per poi essere inghiottiti dal giro dei casinò. Ad oggi, buona parte di questi soldi sono dati per persi.

Un attacco hacker, appunto. I pirati informatici sono riusciti a mettere a segno il colpo inviando fino a 35 richieste di trasferimento alla Fed attraverso Swift, il sistema di servizi e messaggistica interbancaria fornito a 11mila istituti di credito in tutto il mondo. Inoltre, si è scoperto che nel 2015, la TPBank in Vietnam, a dicembre, aveva bloccato all'ultimo un trasferimento di 1,13 milioni di dollari dai suoi conti, sempre attraverso Swift. Per la banca vietnamita si trattava di richieste fraudolente, dirette in Slovenia.

Questi casi sono emersi pochi giorni dopo che la Swift ha diffuso un allarme in cui invitava le banche a revisionare i sistemi di sicurezza. "Swift non è e non può essere ritenuta responsabile per la vostra decisione di scegliere, implementare e mantenere firewall, o una appropriata segregazione della vostra rete interna”, ha scritto la società. Si tratta del primo avviso di questo tipo dal 1973 ad oggi. Secondo quanto si è appreso la frode è stata tentata attraverso dei Pdf redare infettati, utilizzabili anche per altre transazioni.

Ma non è tutto. Mentre accadeva tutto ciò, il colosso della difesa britannico BAE Systems pubblicava una ricerca secondo cui il malware usato in Bangladesh sarebbe lo stesso usato in Vietnam, che a sua volta avrebbe legami con un gruppo chiamato Lazarus e individuato da un'altra società specializzata in lotta alle frode online, Novetta. Proprio Lazarus, secondo i ricercatori, sarbbe responsabile dell'attacco avvenuto nel novembre 2014 a Sony Pictures.

Il punto, però, è che il caso in Bangladesh non è isolato: ci sono diverse altre banche colpite. Inoltre il malaware è stato ricondotto ad altri due attacchi: alcuni ricercatori indicano la Corea del Nord. E ancora, secondo un'analisi di FireEye, società di investigazioni digitali ingaggiata dalla banca del Bangladesh, a penetrare la rete dell'istituto di Dhaka sarebbero stati tre diversi gruppo: uno pakistano, uno nordcoreano e uno non identificato. Sulla vicenda indaga l'Fbi. Il dato, però, è chiaro: c'è qualcuno in grado di entrare nel sistema di comunicazione interbancaria per rubare soldi. I nostri soldi: come in Bangladesh, potrebbe accadere in Italia.

E di dato, in verità, ce n'è un altro: gli attacchi sarebbero arrivati da Corea del Nord e Pakistan. Da un regime terrorista e comunista e da uno dei Paesi sospettati di essere più vicini al terrorismo islamico. Paesi nei quali i nostri soldi non dovrebbero mai finire.

Marcianise: Di Fuccia e la rinascita della città: “I giovani sono una ricchezza, dobbiamo farli rimanere"

Marcianise: Di Fuccia e la rinascita della città: “I giovani sono una ricchezza, dobbiamo farli rimanere"


intervista a cura di Marina Iadicicco


MARCIANISE -  E’ un giovane avvocato in carriera e proprio dai giovani vuole partire Matilde Di Fuccia, candidata nella lista “Orgoglio Marcianise con Velardi sindaco”, per costruire la città del futuro. Ci ha concesso un’intervista a cuore aperto tra progetti e speranze in vista dell’appuntamento elettorale del 5 giugno.

Se dovesse essere eletta in consiglio comunale quali saranno le sue priorità?

“Innanzitutto miro a coordinare il programma per cui ci battiamo, affinché tutti questi progetti possano poi avere riscontro all’interno dell’amministrazione comunale. Mi propongo come cittadina col desiderio di migliorare la realtà di Marcianise dal punto di vista amministrativo e governativo. Molto spesso i giovani vanno via del nostro paese in cerca di lavoro, ci occupiamo di altre faccende e non facciamo nulla per farli restare nel paese di origine. La nostra Marcianise è così ricca e florida: può fare tanto per i giovani. Questa sarà una delle mie priorità”. 

E’ noto l’impegno del suo gruppo in favore del sociale ed in particolare per il soccorso ai cani randagi. Sulla questione canile cosa c’è da fare?

“Gli animali non possono essere lasciati all’abbandono. Nel sociale bisogna occuparsi di tutto e cercare di dare il giusto peso a tutte le problematiche che si hanno, comprese quelle dei cani. Mi informerò meglio sulla gestione e cura di progetti per realizzare delle case per l’ accoglienza del cane”.

E sulla tutela delle fasce deboli ed i servizi sociali?

“Dobbiamo trovare dei progetti giusti per donare alle persone non solo sostegno ma una speranza, un sorriso. Mi piacerebbe aiutarli a lavorare, per farli sentire realizzati e uguali ai cittadini della comunità”. 

Che apporto potrà dare alla città la scelta di convergere su un nome nuovo come Velardi?

“Non ho mai fatto politica, ma sentivo la necessità di cambiamento. Questo bisogno è già stato sentito nella precedente amministrazione ma che purtroppo non è arrivato. Ho collegato il mio nome a questa lista perché credo nella persona di Antonello Velardi, nella sua professionalità e personalità, per la sua voglia di fare. È un marcianisano come noi ed è una persona giusta, corretta. Il mio modo di pensare combacia col suo. Marcianise ora si trova su un binario morto: una personalità come quella di Velardi, può portarla alla rinascita”.

Ha intenzione di coinvolgere i giovani in qualche progetto? 

“Certo. I giovani sono una fascia sfiduciata della nostra Marcianise, posso definirla una fascia debole. Ho avuto l’opportunità di parlare con un ventenne che non aveva intenzione di andare a votare. A causa della sua condizione familiare, mi diceva di non avere un futuro, per cui io devo e voglio impegnarli in questi progetti, in qualcosa che li faccia sentire più partecipi, più vivi, per riottenere quella fiducia di riscattarsi e non scappare dalla propria terra di origine. Voglio che cambi il modo ragionare, non dobbiamo dare spazio agli egoismi, dobbiamo cercare di occuparci dell’ interesse comune, pensiero citato molte volte da Velardi. Una volta raggiunto questo obiettivo si raggiunge la fiducia delle persone e Marcianise veramente può rinascere”. 

Esclusiva il Notiziario Riparte la Rubrica "l'Avvocato Risponde" a cura di Mario Setola

Esclusiva il Notiziario Riprende la Rubrica "l'Avvocato Risponde" a cura di Mario Setola


Avv. Mario Setola

Ad un anno di distanza dall’ultima uscita riparte la rubrica settimanale "L'Avvocato Risponde" a cura dell'Avv. Mario Setola, civilista ed esperto in diritto di famiglia, sul blog d'Informazione il Notiziario sul web, diretto dall'Amministratore Gaetano Daniele. “Scopo dell’appuntamento settimanale - spiega l’avvocato Setola - è quella di cogliere i classici due piccioni con una fava: da un lato cercare di essere esaustivo e puntuale con chi mi sottopone un quesito e dall’altro dare la possibilità a tutti i lettori di essere aggiornati costantemente su tematiche sì attuali ma in costante evoluzione”.

DOMANDA:

Egregio avvocato, mi chiamo Ivan e scrivo da Caivano. Convivo con una ragazza in un appartamento di mia proprietà, abbiamo una figlia che ho riconosciuto legalmente. Oggi le cose non vanno molto bene tra noi, la famiglia di lei è molto lontana da casa nostra  (più di mille km). Se si mette male tra noi e decide di andarsene via, può portare via la nostra  bimba di 2 anni? e per vederla devo prendere un aereo? E se sono io ad andarmene sono obbligato a lasciarli  in quella casa o posso decidere un'altra soluzione, anche in affitto per loro? L'affidamento congiunto è automatico? Se l'affidamento fosse concesso esclusivamente alla madre, per poter esercitare i miei diritti di padre come posso fare? L'affidamento congiunto puo' essere un mezzo per poter tenere mia figlia almeno nella stessa citta'?

L'AVVOCATO RISPONDE: 

Gentile Ivan, vorrei innanzitutto precisare che la mamma non potrebbe portare con sé la bambina, laddove dovesse decidere di tornare a vivere nell'abitazione paterna, a seguito della cessazione della convivenza. Commetterebbe il reato di cui all'articolo 574 del codice penale, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione. L’articolo in questione intitolato “sottrazione di persone incapaci”, recita testualmente:” Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente, al genitore esercente la patria potestà, al tutore, o al curatore, o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia, ovvero lo ritiene contro la volontà dei medesimi, è punito, a querela del genitore esercente la patria potestà, del tutore o del curatore, con la reclusione da uno a tre anni.  Alla stessa pena soggiace, a querela delle stesse persone, chi sottrae o ritiene un minore che abbia compiuto gli anni quattordici, senza il consenso di esso per fine diverso da quello di libidine o di matrimonio”. Tale reato è ipotizzabile anche nell'ipotesi in cui sia proprio un genitore a sottrarre all'altro genitore, il figlio. La sentenza della Cassazione - Sezione VI - 4 novembre 2009, n. 42370, dà una risposta al seguente quesito di carattere giurisprudenziale: la madre affidataria sottrae per mesi il figlio minore al padre, portandolo in luogo raggiungibile solo in aereo: è sottrazione di minore ex art. 574 del codice penale?  Ecco cosa risponde, a tal proposito, la Suprema Corte. “Risponde del delitto di sottrazione di persona incapace (art. 574 c.p.) il genitore che, senza consenso dell'altro, porta via con sé il figlio minore, allontanandolo dal domicilio stabilito, ovvero lo trattiene presso di sé, quando tale condotta determina un impedimento per l'esercizio delle diverse manifestazioni della potestà dell'altro genitore, come le attività di assistenza e di cura, la vicinanza affettiva, la funzione educativa, identificandosi nel regolare svolgimento della funzione genitoriale il principale bene giuridico tutelato dalla norma”. A tal proposito alcune altre sentenze della cassazione. “E' il regolare svolgimento della funzione genitoriale, il principale bene giuridico tutelato dall'articolo 574 del codice penale (Cass. Sez. 6, 4-3-2002 n. 11415; Sez. 6, 18-2-2008 n. 21441). Ai fini della integrazione dell'elemento soggettivo della fattispecie criminosa in esame, è richiesto il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà da parte dell'agente della condotta e dell'evento, ossia nella coscienza e volontà di sottrarre (cioè di togliere, portare via) il minore all'altro genitore esercente la potestà genitoriale e di trattenerlo presso di sé contro la volontà dell'altro genitore (Cass. Sez. 6, 4-3-2002 n. 11415)”. Tanto premesso, laddove la ragazza dovesse portare via dall'abitazione familiare, la bimba, dovrai recarti senza indugio dai carabinieri per denunciarla, ai sensi dell'articolo 574 del codice penale. La bambina ha diritto all'affido condiviso a favore di entrambi i genitori. La Corte di Cassazione, sezione VI civile, con ordinanza del 2 dicembre 2010, afferma quanto segue: “In tema di affidamento dei figli, l’oggettiva distanza esistente tra i luoghi di residenza dei genitori non preclude la possibilità di un affidamento condiviso, potendo detta distanza incidere soltanto sulla disciplina dei tempi e delle modalità della presenza del minore presso ciascun genitore, ai sensi degli artt. 155, comma 2, e 155-quater, comma 2, del codice civile”. Quindi, laddove la vostra convivenza dovesse cessare, vi rivolgerete al tribunale che deciderà per l'affidamento condiviso della bimba, in ragione delle esigenze della stessa e dei genitori. Ad esempio, un mese con la mamma, un mese con il papà oppure nel periodo scolastico con la mamma, in quello festivo con il papà. La decisione spetterà al tribunale e pertanto, in assenza di una sentenza ad hoc, commetterebbe un reato, il genitore che decidesse di “impossessarsi” della bambina, come se fosse un gioiello da portare via. 

Avv. Mario Setola – Foro di Napoli – Esperto in diritto di famiglia 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145
Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero.it