Rimpasto, vendette, chi prenderà il suo posto: Renzi, retroscena tragico Chi lo sostituirà
Il futuro del governo si deciderà entro l'estate: o Matteo Renzi procederà a un rimpasto sostanzioso oppure andrà incontro al suo destino, appeso all'esito del referendum costituzionale in autunno. Che, secondo i sondaggi, ogni giorno che passa decreterebbe sempre più l'uscita di scena del premier con la vittoria dei no alle riforme. Un retroscena di Dagospia dai palazzi romani riprende qualche voce già girata nelle ultime settimane. La prima, già sussurrata a suo tempo da Luigi Bisignani, rivela grandi manovre alla Autorità anti-corruzione. Sarebbe stato lo stesso commissario Raffaele Cantone a confidare ai suoi collaboratori che in caso di sconfitta di Renzi al referendum ci sarebbe proprio lui tra i papabili per sostituirlo a Palazzo Chigi. Altro candidato è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, "oggi più preoccupato - sottolinea perfidamente Dago - dalla cessione di Pjanic alla Juve che non dell'aumento dell'Iva nel 2017, come chiesto da Bruxelles". I collaboratori di Padoan, non a caso, starebbero già "cercando lavoro nel settore privato" perché non sicuri di seguire il trasloco del capo. Nell'ombra, a tramare, ci sarebbe sempre lui: Enrico Letta. Gli uomini del suo "cerchio magico" sono gli stessi componenti dello staff di Padoan e l'ex premier, che con Renzi ha un conto in sospeso dopo la pugnalata del gennaio 2014, farebbe leva sulle sue alte conoscenze internazionali per minare il terreno intorno al toscano, a cominciare dalla Libia.
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