Marcianise: Di Fuccia e la rinascita della città: “I giovani sono una ricchezza, dobbiamo farli rimanere"
intervista a cura di Marina Iadicicco
MARCIANISE - E’ un giovane avvocato in carriera e proprio dai giovani vuole partire Matilde Di Fuccia, candidata nella lista “Orgoglio Marcianise con Velardi sindaco”, per costruire la città del futuro. Ci ha concesso un’intervista a cuore aperto tra progetti e speranze in vista dell’appuntamento elettorale del 5 giugno.
Se dovesse essere eletta in consiglio comunale quali saranno le sue priorità?
“Innanzitutto miro a coordinare il programma per cui ci battiamo, affinché tutti questi progetti possano poi avere riscontro all’interno dell’amministrazione comunale. Mi propongo come cittadina col desiderio di migliorare la realtà di Marcianise dal punto di vista amministrativo e governativo. Molto spesso i giovani vanno via del nostro paese in cerca di lavoro, ci occupiamo di altre faccende e non facciamo nulla per farli restare nel paese di origine. La nostra Marcianise è così ricca e florida: può fare tanto per i giovani. Questa sarà una delle mie priorità”.
E’ noto l’impegno del suo gruppo in favore del sociale ed in particolare per il soccorso ai cani randagi. Sulla questione canile cosa c’è da fare?
“Gli animali non possono essere lasciati all’abbandono. Nel sociale bisogna occuparsi di tutto e cercare di dare il giusto peso a tutte le problematiche che si hanno, comprese quelle dei cani. Mi informerò meglio sulla gestione e cura di progetti per realizzare delle case per l’ accoglienza del cane”.
E sulla tutela delle fasce deboli ed i servizi sociali?
“Dobbiamo trovare dei progetti giusti per donare alle persone non solo sostegno ma una speranza, un sorriso. Mi piacerebbe aiutarli a lavorare, per farli sentire realizzati e uguali ai cittadini della comunità”.
Che apporto potrà dare alla città la scelta di convergere su un nome nuovo come Velardi?
“Non ho mai fatto politica, ma sentivo la necessità di cambiamento. Questo bisogno è già stato sentito nella precedente amministrazione ma che purtroppo non è arrivato. Ho collegato il mio nome a questa lista perché credo nella persona di Antonello Velardi, nella sua professionalità e personalità, per la sua voglia di fare. È un marcianisano come noi ed è una persona giusta, corretta. Il mio modo di pensare combacia col suo. Marcianise ora si trova su un binario morto: una personalità come quella di Velardi, può portarla alla rinascita”.
Ha intenzione di coinvolgere i giovani in qualche progetto?
“Certo. I giovani sono una fascia sfiduciata della nostra Marcianise, posso definirla una fascia debole. Ho avuto l’opportunità di parlare con un ventenne che non aveva intenzione di andare a votare. A causa della sua condizione familiare, mi diceva di non avere un futuro, per cui io devo e voglio impegnarli in questi progetti, in qualcosa che li faccia sentire più partecipi, più vivi, per riottenere quella fiducia di riscattarsi e non scappare dalla propria terra di origine. Voglio che cambi il modo ragionare, non dobbiamo dare spazio agli egoismi, dobbiamo cercare di occuparci dell’ interesse comune, pensiero citato molte volte da Velardi. Una volta raggiunto questo obiettivo si raggiunge la fiducia delle persone e Marcianise veramente può rinascere”.
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