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venerdì 7 agosto 2015

Caivano (Na): Proroga di altri 6 mesi alla Buttol Società inadempiente

Caivano (Na): Il Sindaco Simone Monopoli proroga di altri 6 mesi il contratto alla Buttol, società che non raccoglie regolarmente i rifiuti, perchè? 


di Gaetano Daniele 



Caivano dovrebbe essere uno dei fiori all'occhiello dell'area a nord di Napoli e invece è solo un ricettacolo di rifiuti ed erbaccia. Ancora una volta la politica volta le spalle alla sua Caivano, questa volta è targata Monopoli. La spazzatura per le strade è l'emblema di tutto questo. Sporadici interventi di manutenzione, se non inesistenti, fatti quasi in affidamento straordinario perchè di quella ordinaria non se ne vede neppure l'ombra. 

L'ultima anomalia targata Monopoli, è la proroga di ulteriori mesi 6 alla ditta Buttol, come si evince dal Protocollo del comune di Caivano www.comunedicaivano.it. La società inadempiente, Buttol, che nelle ultime settimane non ha raccolto più la spazzatura, viene premiata. Ma a tutto c'è rimedio. Sì, un rimedio pezza, come il tendone blu che copre il muro del Castello Medioevale impastato con l'amianto. Difatti, il Sindaco Monopoli, affida per un solo giorno, ad un'altra ditta, il compito di ripulire Caivano. E con la Buttol inadempiente, come si comporta? Da un lato la sanziona, dall'altro gli proroga il contratto di altri 6 mesi. Bene. A Caivano, si premiano anche le ditte inadempienti. Ma perchè non  affidare a questa nuova ditta, l'incarico di raccolta rifiuti fino alla nuova gara europea? compito affidato dal Sindaco Monopoli, ad un avvocato esterno, pagato con i soldi dei contribuenti?

Ma non finisce qui, direbbe Mike Bongiorno, in più, da indiscrezioni, si vocifera che la ditta Buttol, in queste ultime settimane stia anche assumendo personale a tempo determinato. E' vero? E se è vero, com'è possibile che una ditta inadempiente, che non riesce neppure a garantire il minimo sindacale, assuma personale? Ovviamente, sono indiscrezioni, proveremo, non sottovalutando il problema, a chiedere alla ditta inadempiente. Nel frattempo però, due le priorità. Mettere in sicurezza il Castello Medioevale e affidare la raccolta rifiuti ad un'altra ditta che riesca almeno a  mantenere fede agli impegni contrattuali. 

I VUCUMPRÀ NON PAGANO LE MULTE La beffa di Renzi: si alzino le tasse

Cesenatico, il comune deve far pagare ai cittadini le multe date ai vucumprà (e mai corrisposte)




Oltre il danno la beffa. A Cesenatico, comune nella Riviera romagnola -ma presto si ipotizza che possa accadere lo stesso anche in tante altre località turisticobalneari d'Italia- si assiste al colmo dei colmi. Il comune suo malgrado si ritrova a dover addebitare ai suoi cittadini le multe date ai commercianti abusivi che imperversano sulle spiagge, e che ovviamente non sono mai state pagate e mai verranno corrisposte. Non è disfattismo, ma la realtà: i commercianti abusivi di cui si parla sono persone provenienti dal Bangladesh, dalla Cina, dal Senegal e da altri paesi del mondo, giunti in Italia per trovar fortuna. Ma la quasi totalità di loro è nullatenente, per non parlare dei clandestini: a pagare le multe non ci pensano neanche. L'assurdo scenario è ritratto in un articolo apparso su Il Giornale, a firma di Fabrizio Boschi.

La beffa - E ora un decreto del Ministero dell'economia approvato in aprile prevede che ci debba essere una copertura totale di tutte queste contravvenzioni. Non si può sgarrare, il comune deve corrispondere tutto al governo, affar suo in che modo se i diretti interessati non pagano. Il sindaco di Cesenatico Roberto Buda ce l'ha con Renzi e si sfoga: "Non solo ci toglie risorse, ma adesso con questo decreto ci impone di pagare di tasca nostra una cifra folle per aver fatto il nostro dovere. Dal 2007 a oggi abbiamo accumulato due milioni di euro che non incasseremo mai e che, nel bilancio, vengono considerate come entrate. Lo Stato, che ci assorbe già buona parte delle imposte locali, ci costringe ora a far pagare ai nostri cittadini le multe che non pagano i vucumprà. È assurdo. Saremo costretti a prendere decisioni drastiche come quella di sospendere la lotta all'abusivismo per non peggiorare i conti". Perché lo scenario che si prospetta è proprio questo: se a combattere il commercio abusivo ci si rimette e basta, tanto vale mollare il colpo e far finta di non vedere. Il lavoro degli agenti di polizia diventa impossibile, e già la situazione non era rosea. Ci sono infatti solo quindici agenti posti a pattugliare e a far rispettare la legge sulle spiagge su cui sorgono 300 stabilimenti. Per non parlare nella crescente violenza con cui i vucumprà rispondono ai sequestri e alle multe. La proposta di dotare gli agenti di spray al peperoncino per l'autodifesa è stata bocciata dal Presidente della procura di Rimini Andrea Gnassi, che ha preferito inasprire le multe per i bagnanti che acquistano merce contraffatta dai venditori abusivi. Con multe salatissime, che arrivano fino a 7mila euro. Forse Gnassi non ha tutti i torti: è più probabile che i turisti e i vacanzieri le paghino tutte con moneta sonante, le multe.

Alga killer, paura sulle spiagge italiane Febbre alta e irritazioni: "È pericoloso"

Puglia, mare infestato da un'alga tossica che provoca problemi respiratori e febbre




Una giornata al mare può determinare terribili conseguenze. In Puglia scatta l'allarme da bollino rosso per la presenza di un'alga tossica nelle acque del mar Adriatico su cui si affacciano le spiagge delle province di Bari, Brindisi e Lecce. L'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambientale mette in allerta i bagnanti diffondendo i dati sulla situazione delle acque pugliesi negli ultimi quindici giorni di luglio: l'alga sarebbe molto pericolosa perché in grado di causare violenti problemi respiratori ed episodi di febbre. Il nome scientifico della specie è Ostreopsis ovata, e si tratta di un'alga microscopica che rimane in sospensione in acqua. Il problema è che anche piccole mareggiate determinano un aerosol che provoca intossicazioni, proprio perché queste avvengono per via respiratoria. Le zone più colpite del tacco d'Italia sono quelle di porto Badisco in provincia di Lecce e Forcatella in provincia di Brindisi, ma l'allarme è esteso a tutte le coste della Puglia. I medici consigliano, in caso di intossicazione, di non assumere antibiotici. Potrebbero infatti bastare normali antipiretici per lenire il malessere, ma non si escludono casi in cui possa rivelarsi necessaria addirittura la somministrazione di cortisone: ogni caso deve essere valutato singolarmente.

In volo da Londra a New York in un'ora L'aereo supersonico adesso è realtà

Hyperjet, l'aereo supersonico: farà Londra-New York in un'ora




Ipersonico. E' il super-aereo che permette di fare Londra-New York in un'ora e Londra-Tokyo in tre. Decollo verticale, venti posti a sedere e una velocità di 5.500 chilometri orari, questo velivolo si chiama Hyperjet o Concorde 2.0.

La società aerospaziale europea, riporta Repubblica, ha appena depositato alle autorità americane la domanda di brevetto. Secondo le prime descrizioni, l'Hyperjet potrà atterrare e decollare in qualsiasi aeroporto senza richiedere piste speciali. Avrà una forma a delta e una apertura alare di circa 60 metri. Comandato da due piloti, avrà la cabina relativamente piccola perché gran parte dello spazio sarà occupato dai maxi-serbatoi di carburante.

Oltre ai motori di tipo convenzionale avrà un sistema missilistico sul retro che entrerà in funzione dopo il decollo verticale realizzato con i turbojet. A quel punto la velocità salirà da Mach 1 fino a Mach 4,5, permettendo di arrivare a destinazioni in tempi record. I dirigenti dell'Airbus sono poi sicuri di poter ridurre sensibilmente, rispetto al Concorde, il rumore dell'Hyperjet al momento in cui infrangerà il muro del suono. 

Per ora la sua realizzazione non è imminente ma Airbus, a più di dieci anni dal pensionamento del Concorde, sta puntando di nuovo sui voli supersonici per rispondere alla crescente domanda di un mercato ristretto (vip e uomini d'affari) ma disposto a sborsare cifre considerevoli per concentrare i viaggi intercontinentali in una sola giornata.

Finora gli unici velivoli che tentarono la strada supersonica (con esiti funesti) furono il Tupolev Tu-144 sovietico e il Concorde anglo-francese. Il primo è stato molto sfortunato a partire dal disastro all'Air Show di Parigi nel 1973, il secondo ha avuto più successo, ma solo per qualche anno: dal 1976 cominciarono a volare dagli aeroporti di Heathrow a Londra e Charles de Gaulle a Parigi fino al JFK di New York, impiegando metà del tempo della concorrenza. Poi dopo l'incidente del 2000 in cui un Concorde si schiantò durante il decollo da Parigi, i voli furono interrotti.

"Arriva la nuova sigaretta che fa bene alla salute" Parla il padre delle e-cig

Hon Lik, il padre della sigaretta elettronica: "Arriverà la e-cig che farà bene"


Intervista di Claudio Antonelli 



Hon Lik, classe ’56, farmacista e inventore, ha da poco incassato qualche decina di milioni per aver ceduto il brevetto della sigaretta elettronica. Non sembra però essersi montato la testa. L’abbigliamento è modesto. Una t-shirt e un paio di calzoni con le pences. I modi sono accomodanti. Il sorriso è un misto di pacatezza e superiorità. Ha abbastanza pazienza per spiegare all’interlocutore come sta andando il mondo e al tempo stesso lascia trasparire il piglio di chi è sempre un passo avanti. Hon Lik è chiaramente un visionario.

Eppure accetta di spiegarci dal principio come funzioni una sigaretta elettronica e accompagnarci a visitare la fabbrica della Aml Holding a Dongguang, un conglomerato da 4000 dipendenti che produce apparecchi medicali e audio per brand come Bayer, Ge, Sanofi, ma anche Bose e Panasonic. Nello stabilimento a metà strada tra Shenzen e Hong Kong, una divisione Healthcare è stata dedicata alla produzione di e-cig per Fontem Ventures, la società del gruppo Imperial Tobacco che ha acquistato il brevetto di Hon ed è pronta a fare sinergia con l’altro marchio appena rilevato, il colosso Usa Blu e-cig.

Dottor Lik, il suo nome è legato alla sigaretta elettronica ma la sua lista di invenzioni e brevetti è lunga. Dove e quando comincia?

«Nel 1986 ho potuto brevettare un’antenna in grado di portare la televisione nelle zone rurali della Cina. Nel 1992 un medicinale in grado di sostituire l’uso del corno di cervo fondamentale per la medicina orientale. Nello stesso anno ho depositato un brevetto per commercializzare gli infusi a base di ginseng…».

Come si sente ad avere contribuito a creare numerosi posti di lavoro?

«Sono orgoglioso. In effetti è nata un’industria. Ma anche un nuovo modo di socializzare e di approcciare il piacere. Ho letto che negli Usa sono addirittura nati dei vaping bar dove la gente fa social activity e si incontra con la scusa della sigaretta elettronica».

Come è nata l’idea della sigaretta elettronica? 

«Non posso dire che l’immagine della sigaretta elettronica si sia formata nella mia mente una mattina appena sveglio. Però all’inizio di tutto c’è una nottata in cui avevo bevuto troppo. Da tempo, per cercare di smettere di fumare utilizzavo i cerotti alla nicotina. Arrivavo da un periodo in cui consumavo al giorno tre pacchetti di sigarette e mio padre era morto di tumore ai polmoni. Mettevo i cerotti sulla pancia perché facessero più effetto. E quella sera mi dimenticai di toglierli. Fu una notte con tremendi incubi. L’indomani cercai di capire se fosse dipeso dall’alcol o dalla nicotina. Così ho ripetuto l’esperimento con i cerotti e di nuovo incubi. All’università mi misi al lavoro. Quando si fuma il tabacco, il picco dura 40 minuti e poi c’è il down. Da qui la dipendenza. Con i cerotti non ci sono picchi di piacere, c’è solo rilascio continuo di nicotina. Capii che al concetto dei cerotti andava aggiunto lo stimolo del piacere da utilizzare per invertire l’effetto delle classiche bionde e azzerare la dipendenza».

Poi che fece?

«Avevo in ufficio un umidificatore da ambienti. Aggiunsi gocce di nicotina. Se la quantità era troppo poca non provavo alcuna reazione. Se era troppa, l’eccitazione era immediata. Nelle sigarette tradizionali c’è un composto di sostanze chimiche, nell’e-cig no. Il segreto stava tutto nella dose giusta di nicotina. Creai in laboratorio il primo esemplare. Dovetti costruire tutte le componenti. Alla fine era grande quanto un sigaro cubano. E su quello iniziai i test. Finché trovai la dose giusta di nicotina. Il mio capo - allora lavoravo alla Shenyang Jinlong - stoppò il progetto principale a cui stavamo lavorando: occhiali fotocromatici elettrici. Con un team di 10 persone iniziammo a migliorare il prototipo. Nel 2004 lanciammo il prodotto sul mercato».

Le prime reazioni?

«La fabbrica lavorava 24 ore al giorno. Nel 2006 abbiamo creato la seconda versione, aggiungendo sapori e aromi, e più o meno in due anni è stato venduto un milione di esemplari».

In quali mercati?

«Europa, America e un po’ Asia. In Europa, ad esempio, c’è maggiore educazione sociale. Così l’introduzione della sigaretta elettronica ha sfruttato l’affinità con certe abitudini. La non invasività del metodo. Dopo è subentrato l’aspetto sanitario. Soprattutto in America dove le persone, a differenza della Cina, sono molto più attente alla salute. Al fatto che la e-cig sia molto più salutare del tabacco. In Cina fumare non è visto negativamente. Non c’è la percezione dei danni soprattutto a livello sociale. Per questo «svapare» non è una abitudine da prendere in considerazione».

In Cina non si venderanno e-cig?

«Non ho detto questo. Al contrario, è questione di educazione alla salute. Ci vorranno ancora un po’ di anni, poi anche la scienza dimostrerà che i «device» come le sigarette elettroniche sono meno dannosi degli altri prodotti da fumo. A quel punto il mercato globale varrà ben 5 miliardi di dollari. Non solo. Sono anche convinto che la scienza ci permetterà di fare un passo in avanti e dimostrerà che le sigarette elettroniche sono salutari».

Sta dicendo che fumare le e-cig fa bene?

«Lei ragiona con gli occhi del presente. Io dico che le sigarette elettroniche contengono in sé un potenziale enorme. Avranno molti altri usi e saranno tutti salutari per gli uomini. Porteranno benefici di vario tipo per la salute».

Spieghi…

«Già adesso tramite dispositivo bluetooth le e-cig possono comunicare con gli smartphone e trasmettere dati come la quantità di nicotina consumata e tracciare le abitudini del proprietario del «device». In futuro l’uso sarò proattivo. Non solo l’applicazione connessa via bluetooth potrà dire all’utente quando fumare, smettere o segnalare i luoghi in cui è proibito. Ma la sigaretta potrà leggere tramite il contatto con labbra e saliva dati fondamentali per la salute e la dieta dell’individuo. Per esempio, segnalare tramite l’app scaricata sul telefono, che è arrivato il momento di bere acqua, oppure che la dieta della giornata è troppo carica di grassi o povera di fibre. O che si è ingurgitato troppi zuccheri e che è il caso di chiamare il medico».

Praticamente la smart cigarette… Ma non è che poi di intelligente negli uomini non resterà più nulla?

«Immagini i benefici su larga scala. Il numero di vite salvate. A questo bisogna pensare».

Sta lavorando a un nuovo progetto?

«Sì, l’ultimo. Poi potrò andare in pensione».

giovedì 6 agosto 2015

Previsioni traffico, Sabato 8 agosto da bollino rosso

Previsioni traffico, Sabato 8 da bollino rosso





In arrivo il grande esodo: sabato 8 agosto la giornata peggiore. Il grande esodo estivo sta per arrivare e gli automobilisti vacanzieri è bene che sappiano quali sono le date da segnare con colore nero o rosso sul calendario.

Si inizia con il prossimo weekend, quello del 7-8 agosto 2015, con la giornata di sabato da segnare come la peggiore, da bollino nero al mattino, per chi si mette in viaggio. I tratti maggiormente interessati sono quelli della A1 Milano-Napoli e A14 Adriatica, con previsione di traffico e code (pomeriggio bollino rosso e verde la notte). Domenica 9 invece traffico più scorrevole, con bollino rosso al mattino, giallo al pomeriggio e verde la notte.

Le date peggiori per il controesodo: 15-16, 22-23 e 28-29 agosto. E se si parte per le vacanze si dovrà pur rientrare prima o poi in città per riprendere la vita del quotidiano tram tram. Per il controesodo si inizia con il weekend del 15 e 16, con bollino rosso per l’intera giornata di domenica.

Altre date da segnare sono quelle dei fine settimana 22-23 e 28-29 agosto 2015. Le autostrade maggiormente interessate da traffico e code saranno quelle in direzione delle località turistiche, tra queste la A1 Milano-Napoli e A14 Adriatica.

È disponibile gratuitamente presso l’Apple Store e i principali App store Android, la nuova APP My Way, l’applicazione di Autostrade per l’Italia, realizzata in collaborazione con Infoblu, che permette di pianificare viaggi su circa 60.000 km di strade e autostrade in modo semplice e intuitivo. Buon viaggio!

Electrolux: "Non lavoriamo a Ferragosto" Sì da 40 operai, ma ne servono il doppio

Electrolux, gli operai: "Niente lavoro a Ferragosto". In 40 dicono "sì" ma ne servono più del doppio




Gli operai della Electrolux hanno detto "no" al Ferragosto in fabbrica. Solo una quarantina di loro si sono resi disponibili a lavorare per sei ore la mattina del 15 di agosto. Ma i capi dell'azienda di elettrodomestici stanno cercando di convincere i lavoratori dubbiosi, che ancora non hanno preso una posizione netta con i sindacati, con l'opportunità di guadagnare 70 euro. Un "sacrifico minimo" a detta dell'azienda che servirà per confezionare quei 460 refrigeratori in più ed allontanare sempre di più lo spettro della chiusura dalla zona industriale di Susegana. La caccia agli operai disposti a fare lo straordinario continuerà finché non verrà raggiunta una quota vicino al 100. Ne basterebbero almeno una novantina tra i quali sono indispensabili le figure professionali specifiche (saldatore, carrellista e collaudatore) per non bloccare la ripresa produttiva nel giorno festivo. L'azienda conta molto su alcuni operai di ritorno dalle ferie nella giornata di lunedì e spera che qualcuno di loro si aggiunga alla lista del 'si'.