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mercoledì 20 maggio 2015

Caserta (Ce): Intervista all'Amministratore del blog, Gaetano Daniele

Caserta (Ce): Intervista all'Amministratore del blog, Gaetano Daniele 


intervista a cura di Filippo Nigro 




Incontriamo per caso l'amministratore del blog, il Notiziario sul web, Gaetano Daniele, uno che Caivano la conosce bene, come conosce bene tutti i candidati sia a Sindaco che al consiglio comunale. Va sempre di fretta, ma riusciamo a convincerlo. 

Grazie per aver accettato la mia intervista. Il 31 Maggio, i cittadini di Caivano sono chiamati alle urne, come vede l'attuale situazione politica, dagli schieramenti ai candidati. 

Grazie a voi per il tempo che mi offrite. Che dire, l'attuale situazione politica si commenta da sola, ci ritroviamo 600 candidati alla carica di consigliere e ben 6 candidati alla carica di sindaco. Una rincorsa alla politica ma direi alla poltrona quasi come se al traguardo ci fosse un premio. Troppi candidati, un candidato ogni due famiglie. Si è rincorso il classico modo scorretto di fare politica, o meglio di fare squadra, difatti, se guardiamo tutte le liste, troviamo fratelli candidati nella stessa lista, cugini in altre liste, nipoti in altre ancora. Questo inizio non mi piace, così facendo non si fa altro che generare ingovernabilità. 

Una battuta sul candidato Sindaco Giuseppe Papaccioli. 

Che dire, Papaccioli, ha dimostrato più volte di essere un uomo tutto d'un pezzo. Ha le idee chiare e lo dimostra in ogni sua intervista, l'ultima rilasciata al Caivano Press, del giornalista amico Francesco Celiento. Nel 2009 ne diede assoluta prova, non scese a compromessi con chi oggi si presenta come nuovo, tanto è vero che fu sfiduciato. Altri al posto suo, avrebbero continuato a mantenere il carro per la discesa, per non dire altro, questo per me è sinonimo di dignità.  

Una battuta sul candidato Sindaco Raffaele Del Gaudio. 

Del Gaudio è un pezzo di storia. Ha fatto tantissime cose buone per Caivano. Ha fatto 4 volte il Sindaco di Caivano. In bocca al lupo!. 

Una battuta sul candidato Sindaco Giuseppe Zeillo 

Un ragazzo intraprendente. Pieno di idee. Ha buone capacità ed il suo programma elettorale è molto interessante, attuale. 

Una battuta sul candidato Sindaco Luigi Sirico 

Che dire, Luigi Sirico come Ziello, si affaccia per la seconda volta in politica, è un volto nuovo, appoggiato da tantissimi professionisti seri, Nutre tutta la mia stima, ed in più, come Papaccioli, ha le idee chiare per Caivano. 

Una battuta sul candidato Sindaco Simone Monopoli

Monopoli non potrà mai governare Caivano, provate a guardare l'ultima intervista video rilasciata al Caivano Press, lo vedo abbattuto, a terra, senza idee e, nel momento in cui gli chiedi proposte per il Paese, risponde con offese come se ai caivanesi interessi la frecciatina a tizio più che a caio, proprio come accade "nei salotti" di Maria De Filippi. Secondo me vive costantemente di personalismi nei confronti dei suoi competitori e non, quanto, non ha nulla a che fare con la Politica, quella con la P maiuscola, intendo. Rifiuta i confronti pubblici: uno è corto, l'altro è del Pd e quindi non è degno, l'altro ancora ha la barba lunga etc etc. Insomma, tutte scuse, Monopoli teme il confronto perchè è a corto di proposte e di idee. 

Una battuta sul candidato Sindaco Carlo Ciccarelli 

Che dire di Carlo, è un ragazzo intraprendente, è molto conosciuto nel Parco Verde. Doveva essere dei nostri all'incontro-confronto, poi all'ultimo minuto pare che sia stato impossibilitato per ragioni di lavoro. 

Si sente di aggiungere altro?

Nonostante tutto, faccio a tutti i candidati al consiglio comunale e a tutti i candidati Sindaco, un in bocca al lupo e che, questi ultimi dieci giorni di campagna elettorale siano nel rispetto delle regole. 

"Occhio, Francesco: ti tagliamo la testa" La terrificante minaccia (in famiglia)

Papa Francesco, minacce a suo nipote in Argentina: "Decapiteremo te e tuo zio"





Un nipote di Papa Francesco, parroco nella città argentina di Villa Elisa, ha denunciato alle autorità di aver ricevuto telefonate minatorie. Secondo quanto riferisce la stampa argentina, padre Walter Sivori ha ricevuto diverse telefonate di un uomo che ha minacciato di “decapitare lui o suo zio” il Papa. Le minacce sono iniziate da due settimane, ma don Sivori ha deciso di rivolgersi alla polizia quando è stato anche minacciato suo zio. Il sacerdote, parente di Bergoglio da parte di madre, è parroco della chiesa di Nostra signora dei Miracoli.

Etilometro, tutte le multe annullate? Sentenza-terremoto: occhio al tubo...

Etilometro, la multa è da annullare se la macchina è sporca





Per "dribblare" l'incubo dell'etilometro ora scendono in campo i giudici. Prima di pagare fate attenzione: una sentenza infatti afferma che se il tubo dell'etilometro dovesse essere "troppo sporco", la multa deve essere annullata. Un precedente significativo, quello stabilito dalla pronuncia di un giudice trevigiano, Leonardo Bianco, che ha assolto un automobilista 45enne condannato al pagamento di oltre 4mila euro dopo essere risultato positivo all'alcoltest in un controllo avvenuto nel giugno 2012.

La vicenda - All'epoca, il risultato del "palloncino" non lasciò spazio alcuno alle ambiguità: il tasso alcolemico era tre volte superiore al consentito. L'uomo, però, ha affermato di non aver bevuto, ma di aver soltanto assunto un collutorio: per questo ha deciso di opporsi al decreto penale di condanna. Dopo le perizie - spiega Il Gazzettino - è emerso che l'etilometro con cui era stato effettuato il controllo non era stato sottoposto alle procedure di lavaggio previste dalle normative europee. Dunque, per il giudice, i risultati del test potrebbero essere stati "inquinati" dai precedenti utilizzi del macchinario. L'autista è stato assolto con formula piena. Un precedente la cui portata potrebbe essere significativa: se il caso farà scuola, per la polizia stradale si preannuncia un'impresa dimostrare che l'etilometro utilizzato per un alcoltest sia stato pulito dopo l'utilizzo come previsto dalle normative comunitarie.

Spunta un'intercettazione "atomica" Lotito, sono grossi guai: al telefono...

Calcioscommesse, l'ex ds Vittorio Galigani accusa Claudio Lotito: "Ricatti Macalli e Tavecchio"





Un nuovo scandalo travolge il calcio italiano: scommesse, sempre scommesse. Nel mirino le partite di Serie B, "le più importanti", e a cascata tutti, o quasi, i campionati italiani. E' quanto emerge dall'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che coinvolge decine di club sportivi e di dirigenti: in una maxi-retata sono scattati 50 arresti. Circa 30 le squadre coinvolte, 70 gli indagati e, sullo sfondo, l'ombra della 'ndrangheta. Secondo quanto affermato dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, tre cittadini serbi avrebbero finanziato il giro di scommesse in Italia. Gli stessi avrebbero poi avuto "influenza" sul calcio cinese, su alcuni campionati di basket e su alcuni tornei di tennis internazionali. Ma, come detto, soprattutto avrebbero "taroccato" i risultati del campionato di Serie B. O quantomeno avrebbero provato a farlo.

Lotito nel mirino - E mentre il clima è incandescente, emergono anche le prime intercettazioni. Intercettazioni che puntano in alto, molto in alto. Le accuse sono contro Claudio Lotito, presidente della Lazio, considerato oggi uno dei dirigenti più potenti del pallone italiano. A parlare e ad accusare al telefono è Vittorio Galigani, ex ds di diverse squadre dalla Serie A alla Serie C e oggi editorialista della rivista online TuttoLegaPro.com. Al telefono con il ds de L'Aquila, Ercole Di Nicola, spara: "Macalli e Tavecchio (presidente della Figc, ndr) sono due rincoglioniti...in mano a Lotito, che li ricatta". La telefonata, agli atti dell'inchiesta, risale al 15 gennaio scorso, il giorno in cui Galigani (che non risulta indagato) aveva postato sul suo sito un commento in cui, secondo gli inquirenti, "lamentava una diffusa quanto generale atmosfera di prevaricazione e malaffare imperante in seno agli organi di potere della Lega Pro". Concetti che, nei fatti, ribadisce al telefono con il Ds Di Nicola (tra gli arrestati). Una dura accusa contro Lotito, dunque, dal quale si attendono repliche. In tutto ciò, Tavecchio afferma che la Figc è "parte lesa". "Ci dichiariamo parte lesa per quanto sta succedendo - dichiara Tavecchio - perché continuiamo a subire tutte le situazioni del Paese. Il calcio non viene aiutato da questi scandali. Noi siamo un soggetto che vuole difendere il sistema da certe cose ma i nostri mezzi non sono all'altezza", ha concluso.

martedì 19 maggio 2015

Caivano (Na): Intervista Video al candidato dei Socialisti Raffaele Del Gaudio

Caivano (Na): Intervista Video al candidato dei Socialisti Raffaele Del Gaudio 


di Francesco Celiento 







Caivano (Na): Intervista Video al candidato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Ziello

Caivano (Na): Intervista Video al candidato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Ziello 


di Francesco Celiento 







Caivano (Na): Intervista Video al candidato del centro sinistra Luigi Sirico

Caivano (Na): Intervista Video al candidato del centro sinistra Luigi Sirico 


di Francesco Celiento 










Caivano (Na): Papaccioli scatenato su You tube/Video

Caivano (Na): Papaccioli scatenato su You tube


di Francesco Celiento 


Metti una X su PAPACCIOLI



Caivano (Na): Continua il botta e risposta tra Sirico e Monopoli

Caivano (Na): Continua il botta e risposta tra Sirico e Monopoli. Papaccioli completamente estraneo ai fatti, nota: Invito anch'io il dott. Monopoli ad un confronto pubblico, se non gli piace Sirico e non gli piace il Notiziario sul web, mi dica luogo e quando devo presentarmi



Dott. Giuseppe Papaccioli

Continua il botta e risposta "a distanza"  tra il candidato del centro sinistra Luigi Sirico e il candidato della destra locale Simone Monopoli. Riportiamo di seguito l'invito dell'Architetto Sirico e la risposta del candidato Monopoli. 

L'ufficio Stampa di Sirico  a Monopoli: "Il candidato dott. Monoppoli continua a sfuggire. A lui piace azzeccare i manifesti. Ma se ha anche qualcosa da dire, lo facesse di fronte ai cittadini. Il nostro candidato sindaco dott. Sirico e sempre disponibile. Scelga lui il luogo e il tempo. Che ci vuole: basta una telefonata e un po' di coraggio"

dott. Simone Monopoli
Pronta la risposta di Monopoli: Il candidato a sindaco del carrozzone "ambidestro" del Pd per distrarre l'attenzione degli elettori di Caivano sui disastri amministrativi che la sua coalizione ha collezionato in città, continua a chiedere un confronto col sottoscritto. Cerca di ironizzare e mi chiede un po' di coraggio. Lo stesso coraggio che a lui non è mancato quando ha deciso di presentarsi davanti agli elettori dopo le scelte scellerate che hanno caratterizzato l'amministrazione del suo "tutor", Mimmo Semplice, e quella targata Udc-Pd guidata da Tonino Falco. Quel coraggio che sempre il candidato del Pd ha dimostrato di avere imbarcando ciò che il centrodestra ha "scartato" perché al Municipio hanno scritto le peggiori pagine della storia politica e amministrativa locale. Quel coraggio che ha avuto il Pd, dopo aver perso le elezioni, di attuare un "ribaltone" ed entrare in maggioranza a sostegno di Tonino Falco. Quel coraggio che ha avuto il Pd quando in cinque anni non è riuscito nemmeno a far svolgere una gara d'appalto per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. In un settore, come tutti sanno, molto rischioso, attorno al quale gravitano interessi di ogni genere. Vogliono parlare dell'appalto del campo sportivo o di quello sui loculi? Un giorno la verità verrà a galla. Quindi, con chi mi dovrei confrontare: con quelli che durante la scorsa campagna elettorale hanno definito la coalizione di Tonino Falco come un "gruppetto di affaristi" per poi, una volta perse le elezioni, allearsi con coloro che offendevano fino ad un minuto prima del "ribaltone"? Povero Sirico. Se davvero vuole essere considerato un interlocutore e non la "cravatta" delle lobby che hanno affossato Caivano, iniziasse a chiedere scusa ai cittadini per quanto hanno combinato in questi anni. Poi ne riparliamo. Non mi siedo al tavolo con gente che ha già ampiamente dimostrato di essere inaffidabile. In campagna elettorale dicono delle cose e puntualmente al Municipio ne fanno altre. Ecco perché non perdo tempo con i Pinocchio. Io parlo con gli elettori. Io mi fido degli elettori.

Arch. Luigi Sirico 
La replica di Luigi Sirico a Monoppoli: Certo questo dott. Monopolo, candidato sindaco, è un comico straordinario. Io lo invito AD UN CONFRONTO PUBBLICO, per parlare dei problemi della città, ed egli anziché accettare, mi chiede di scusarmi per le presunte malefatte delle amministrazioni comunali degli ultimi dieci anni. MA IO NON C’ERO, SE NE DEVE FARE UNA RAGIONE. Ad ogni modo le scuse dovrebbe chiederle anche ai consiglieri e assessori della maggioranza Falco, che ora sono candidati nelle sue liste. Le scuse dovrebbe chiederle anche a se stesso, poichè senza saperlo: è stato assessore allo sport con il sindaco Papaccioli mentre il Campo sportivo Faraone chiudeva definitivamente ed è stato consigliere provinciale, con Gigino Cesaro, mentre la provincia scaricava a Caivano 4.800 tonnellate di munnezza e il Liceo Braucci chiudeva, perchè sempre la Provincia non pagava, da anni, la bolletta elettrica. Infine dice che vuole parlare con i cittadini e non con me. Infatti io chiedo un confronto pubblico al cospetto di tutti i cittadini. Mannaggia, cerco di non pensar male, ma i suoi mi sembrano solo pretesti: SI ABBIA ALMENO IL CORAGGIO DI AMMETTERE DI NON AVERE IL CORAGGIO.

Nonostante tutto, stando categoricamente fuori dalla diciamo diatriba tra Sirico e Monopoli, è intervenuto a sorpresa anche il dott. Giuseppe Papaccioli, una delle poche persone che, ha sempre accettato i confronti pubblici senza trovare peli nell'uovo. Anche perchè il confronto pubblico è il sale della democrazia, se manca quello manca tutto. Cosi il dott. Giuseppe Papaccioli al nostro blog il Notiziario, e nota: "Amministrare non è scrivere un intento di elenchi da promettere per avere voti, ma avere un progetto per il bene di tutti e sapere come attuarlo. Continuiamo insieme con due liste civiche, Noi per Caivano con Papaccioli e Noi con Salvini. Il sogno e la pratica per continuare a crescere senza vane promesse, ma con praticità e solidità. Mi meraviglia leggere che non si accetta il confronto per questa o per quella scusa, invito anch'io il dott. Monopoli ad un confronto pubblico, se non gli piace il Notiziario sul web, blog che fino a ieri ha inviato articoli e interviste, scelga lui, il dott. Monopoli, il luogo e l'ora, ed io in rispetto ai miei concittadini mi presenterò. Insomma, speriamo che questa volta il candidato Sindaco della destra locale accetti l'invito lanciato anche dal dott Giuseppe Papaccioli. 

Lettera aperta ai miei concittadini di Raffaele Cardamuro candidato alla Regione e a Bacoli

Lettera aperta ai miei concittadini di Raffaele Cardamuro candidato alla Regione e a Bacoli 


di Raffaele Cardamuro
   a cura di Gaetano Daniele





Lettera aperta ai miei concittadini
Cari amici Campani, sono ormai trascorsi più di tre anni dal dicembre del 2011, da quei tremendi giorni in prossimità del Natale in cui le tranquille comunità di Bacoli e Monte di Procida furono messe sotto assedio dalla Forza Pubblica intervenuta per dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di due manufatti, quello dei Cardamuro e quello dei Carannante, agendo con una violenza tale da incoraggiare successivamente altri sventurati ad auto demolire la loro casa per non patire  il sopruso di essere trattati come i peggiori dei delinquenti davanti ai propri figli oltre quello di essere privato della propria unica soluzione abitativa frutto di anni ed anni di duro lavoro e sacrifici. La mia battaglia contro le demolizioni di case di necessità è iniziata nel 2010, dopo le note vicende di Procida, Ischia, Casola , Sant’Antonio Abate, Gragnano, Pozzuoli, Giugliano e tanti altri comuni campani protagonisti di abbattimenti ai danni di gente umile, cercando di sensibilizzare la gente coinvolta dalla problematica ma ignara e di investire la politica in modo bipartisan per risolvere il problema, e continua anche oggi più forte di prima, anche per tutti quelli che purtroppo hanno già perso la loro casa e non hanno più la forza di combattere, motivato dalla convinzione che UNITI POTREMMO ESSERE UN ESERCITO IMBATTIBILE, acquisire un’identità ben definita e meritevole di ascolto e rispetto.

Come quei tragici giorni del 2011 (così come episodi analoghi avvenuti in altri comuni campani) hanno mostrato, quando arrivano le ruspe non c'è salvezza: nonostante l'abnorme solidarietà dei miei compaesani, ai quali si aggiunsero tanti venuti da altri comuni, nonostante l'attenzione dei media,  la collaborazione con le Forze dell'Ordine e la mobilitazione generale confluita in una fiaccolata molto partecipata, a solo tre ore dalla stessa, con l'impiego di 600 uomini, lo Stato è tornato per imporre il suo potere, per “ripristinare la legalità”, uno Stato forte coi deboli e debole coi forti che  ha ripristinato solo una giustizia di facciata, compiendo un vero e proprio atto di GIUSTIZIALISMO. Mi preme che sappiate che la mia battaglia è quella di dare dignità e rispetto agli abusivi di necessità, abusivi, cioè, diventati tali non perchè delinquenti, furbi o legati alla malavita, come piace a tanti finti perbenisti (gli stessi che poi hanno fruito del condono in altre regioni) definirci, abusivi invece per la mancanza di piani regolatori e regole certe in materia, per le inadempienze di chi ha amministrato i nostri territori ed ha tratto addirittura beneficio dall’abusivismo stesso.

Il condono del 2003, a causa di un deliberato bassoliniano, dichiarato oltretutto incostituzionale per ben due volte, non è valso in Campania, la nostra regione insomma è stata ancora una volta discriminata, non ha potuto fruire, a differenza del resto d'Italia, di un condono nazionale. Per giunta la Procura, conclusasi la gestione di Bassolino, durante la quale è sorto il gran numero dei manufatti abusivi, ha deciso di attuare gli ordini di demolizione fino ad allora congelati e di operare una scelta degli stessi  senza alcun comprensibile criterio.

SAPPIATE CHE IL CONDONO CHE ABBIAMO PAGATO VALE CARTA STRACCIA grazie alla volontà non solo di Bassolino ma anche dell'allora assessore all'urbanistica Marco DI LELLO, attualmente Onorevole dei SOCIALISTI  che vanta l’onore di essere, insieme all'ala ambientalista del PD e ai GRILLINI, tra gli oppositori più acerrimi alla Camera del DDL FALANGA (un disegno di legge che non fa altro che dare un ordine a tali demolizioni in modo da salvaguardare temporalmente i manufatti di necessità dando priorità a strutture non terminate e dunque non abitate, pericolanti, sorte su suolo demaniale o riconducibili alla camorra, ecc..) ed oggi egli stesso è candidato alla regione al fianco di DE LUCA, cosa aspettarsi di buono su questo fronte allora??

LA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL CONDONO 2003 è di vitale importanza: è una questione di GIUSTIZIA e di EQUITA'... è inaccettabile che l'Italia intera ne abbia fruito e la Campania ne sia stata esclusa…...è inaccettabile che il termine CONDONO faccia paura proprio a quelle filiere politiche che hanno determinato il fenomeno dell'abusivismo.....è inaccettabile che tra quelli che si indignano anche solo a pronunciare il termine condono ce ne siano tantissimi che a tempo debito hanno fatto la corsa all'apposito sportello per regolarizzare il loro abuso.......è inaccettabile soprattutto che a fronte di 70000 RESA (ordini di demolizioni da eseguire) la politica per etica, per principio, per salvaguardarsi l'elettorato non campano, per mera vergogna o pura ipocrisia ecc.. non riconosca che il problema c'è, che riguarda migliaia di famiglie e che in qualche modo IL FENOMENO VA AFFRONTATO E RISOLTO RAZIONALMENTE.

Il PDL prima e Forza Italia oggi, non ha voltato le spalle alla Campania, si è fatto carico di questo dramma spinoso mettendoci la faccia con i pro e i contro che ne derivano. La mia candidatura con Forza Italia è mirata a dare un'ENTITA’ al fenomeno, sempre censurato dai media (ad eccezione di quando si verificano episodi particolari) e una DIGNITA’ agli abusivi. Rappresento una vittima che non si è piegata all’immane ingiustizia patita, che non dimentica e non si arrende, che con le ferite ancora sanguinanti ha la rabbia, la determinazione e la competenza necessarie per pretendere ascolto e risoluzione di quel problema che coinvolge migliaia di famiglie di onesti lavoratori. Innanzitutto VERITA' sul fenomeno, sì quella verità che viene storpiata dai politici e dai media, strumentalizzata o ancor peggio affossata dai più.

BASTA UTOPIA DEMAGOGIA E FALSO PERBENISMO, NON SIAMO ROM NE’ IMMIGRATI IN CERCA DI ASILO POLITICO e pertanto non godiamo della solidarietà del resto del paese e nemmeno di quella delle nostre maggiori cariche istituzionali, tuttavia è bene che tutti sappiano che SIAMO FIGLI DI QUESTA TERRA E PRETENDIAMO IL DIRITTO SACROSANTO ALLA CASA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA. RICORDATE che li abbiamo messi noi stessi quei politici su quelle poltrone a cui sono tanto affezionati ......... quegli stessi politici che oggi rinnegano la natura e le radici del dramma campano auspicando che tutto venga demolito …… UTILIZZATE AL MEGLIO IL VOSTRO VOTO…....... non lasciate che il potere politico vi ricatti o vi inganni.......... votate in sincera libertà........... il 31 maggio votate uno di voi perché così facendo  avrete votato voi stessi.

Calcioscommesse, 50 arresti Le squadre coinvolte nello scandalo

Calcioscommesse, 50 arresti. Coinvolte squadre di Lega Pro e Serie D





Maxi retata della polizia per un giro di partite truccate e collusione con esponenti della 'ndrangheta. Sono oltre 70 gli indagati e 50 i fermi emessi dai magistrati di Catanzaro. Gli agenti stanno eseguendo arresti e perquisizioni in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia. Le indagini della squadra mobile di Catanzaro avrebbero accertato decine di combine di partite di calcio dei campionati in corso di Lega Pro e Lega D.

L'inchiesta della procura antimafia di Catanzaro ha scoperto una rete di associati, fra calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi, che coinvolgerebbe oltre 30 squadre. Il fermo, di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, rispettivamente attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso giro di scommesse in Italia e all'estero.

Coinvolte nel giro di partite truccate sarebbero, tra le altre: Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lametia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas; San Severo.

Per Expo già venduti 11 milioni di biglietti e un italiano su due dice che ci andrà

Per Expo già venduti 11 milioni di biglietti e un italiano su due dice che ci andrà





L'amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala ha comunicato l'altroieri che i biglietti venduti per l'esposizione internazionale hanno toccato quota 11 milioni. L'obiettivo resta a quota 24 milioni e con l'arrivo della stagione estiva ci si aspetta una nuova spinta delle vendite. Molti arrivano e arriveranno dall'estero, ma la gran parte dei visitatori sarà fatta da milanesi e italiani, che l'Expo ce l'hanno in casa. E le prospettive, da questo punto di vista paiono decisamente buone, almeno stando a una indagine condotta da Duepuntozero Doxa per conto di Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online d'Italia: dall'indagine emerge che il 43% degli italiani dichiara di essere sicuro di non volersi perdere Expo 2015, mentre  il 34% si è dichiarato indeciso. Il 4% ne sarebbe attratto ma fa prevalere la paura delle grandi manifestazioni. Sul fronte milanese arriva invece al 73% la percentuale di coloro che dichiarano di essere sicuri di visitare la manifestazione, mentre il 20% si dichiara indeciso e l’8% dei milanesi, invece,  dice che non ci andrà. 

La Fiorentina asfalta il Parma e vede l'Europa. Napoli, che sofferenza contro Cesena

Serie A, Fiorentina passeggia 3-0 contro il Parma e vede l'Europa. Napoli soffre ma strappa il 3-2 contro il Cesena





Il Napoli ha battuto 3-2 il Cesena nel posticipo delle 21 della 36ma giornata di Serie A. Romagnoli avanti con Defrel al 15’. Rimonta dei partenopei con Mertens (19’) e Gabbiadini (20’). Ancora Defrel firma il provvisorio 2-2 al 47’. Nella ripresa, padroni di casa nuovamente in vantaggio con Mertens (12’).

A Firenze - Obiettivo centrato per la Fiorentina nel penultimo posticipo della 36esima giornata di Serie A. Al ’Franchì i viola evitano la contestazione della Fiesole per l’eliminazione in semifinale di Europa League per mano del Siviglia e battono il già retrocesso Parma per 3-0. Tre punti che permettono ai toscani di scavalcare il Genoa al quinto posto e restare in corsa per un posto nella prossima Europa League. La prima occasione del match, al 5’, capita sui piedi di Palladino ma i padroni di casa vanno in vantaggio al 13’ con Gonzalo Rodriguez, abile a battere di testa Mirante. Salah e Pasqual sfiorano il bis, Neto al 29’ è superlativo su Palladino e tocca a Gilardino, al 30’, raddoppiare con uno stacco da angolo. Allo scadere è ancora l’ex milanista a sfiorare il gol su assist di Ilicic. Nella ripresa, a chiudere definitivamente i conti ci pensa Salah, che timbra l’angolino basso all’11’. Ghezzal impegna Neto al 17’, iniziano i cambi e Donadoni mette in mostra giovani interessanti, almeno in prospettiva futura, come Haraslin e Broh. Spazio anche per Diamanti e Badelj, poi debutta in A anche Bagadur. Il resto dell’incontro scorre via con ritmi blandi ed emozioni col contagocce. Una la regala, a 7’ dalla conclusione, Jorquera con una gran botta che termina a lato. L’altra, al 43’, Diamanti con una sberla deviata sulla traversa da Mirante. Sugli spalti l’atmosfera è serena, anche i pochi tifosi ducali applaudono i proprio beniamini, che nonostante il pesante ko hanno onorato la maglia e questo finale di una stagione da dimenticare

Bollette meno salate? Si può con 5 regole I trucchetti giusti per non farsi spennare

Bollette, 5 consigli per risparmiare centinaia di euro l'anno su luce e gas





Risparmiare centinaia di euro sulle bollette di luce e gas non è un’impresa impossibile. Basta seguire i 5 trucchi consigliati da Facile.it per avere un risparmio fino a 181 euro l’anno per i singole e 349 euro per le famiglie numerose.

Variare tariffa - Utenti diversi hanno esigenze diverse e pertanto, oggi che il mercato lo consente, è bene scegliere con cura la tariffa più adatta. Chi è single e passa in casa poco tempo e principalmente nelle ore serali dovrebbe preferire le cosiddette tariffe biorarie che prevedono notevoli riduzioni di costo dopo le 19; il risparmio annuo sarebbe di 27 euro. Le famiglie numerose, al contrario, è bene prediligano la tariffa opposta, mono-oraria, che garantirebbe un risparmio annuo di 53 euro.

Un piatto caldo - Come fare a scaldare il cibo prima di mettersi in tavola? Anche in questo caso single e famiglie numerose dovrebbero mettere in atto strategie di risparmio differenti. I primi possono trovare un valido alleato nel forno a microonde che, utilizzato per scongelare o riscaldare i cibi consente di risparmiare 23 euro all’anno rispetto ad un forno elettrico. Sarebbero invece 22 gli euro annui risparmiati in bolletta dalle famiglie numerose se preferissero le pentole a pressione rispetto a quelle tradizionali. La cottura dei cibi non ne risente, ma il portafogli ne trarrebbe un certo beneficio.

Focolare domestico - Ancora una volta la razionalità e l’uso di piccole tecnologie di base possono consentire notevoli risparmi sulla bolletta, tanto per le famiglie numerose quanto per chi vive da solo. Inutile riscaldare nello stesso modo e per lo stesso numero di ore tutta la casa, meglio scegliere con cura dove e quando veicolare il tepore casalingo: utilizzando dei termostati che consentono un riscaldamento selettivo, anche in base ai diversi momenti della giornata, un single può arrivare a risparmiare 48 euro all’anno, una famiglia numerosa addirittura 157 euro.

Evitare il freddo - Il discorso appena fatto per il caldo ha un risvolto simile anche per il freddo. Contrariamente a quanto pensino in tanti, non conviene avere un unico split per l’aria condizionata, consumerebbe troppo e non rinfrescherebbe a sufficienza. Meglio mettere più split e rinfrescare selettivamente: ciò consente alle famiglie di risparmiare fino a 51 euro all’anno. Per evitare docce fredde, anche quando si guarda la bolletta, meglio scegliere uno scaldabagno a gas invece che uno elettrico. Così facendo ai single rimarrebbero in tasca 71 euro all’anno.

Elettrodomestici - Quasi tutti ormai abbiamo in casa elettrodomestici energeticamente efficienti, ma siamo certi di usarli in maniera altrettanto efficiente? Un single che fa in modo di utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, riesce a far abbassare la bolletta di circa 12 euro. Una famiglia numerosa, con più tv e apparecchi tecnologici in funzione, dovrebbe prendere l’abitudine di staccare la spina della TV e del lettore DVD quando non in funzione: è possibile risparmiare circa 66 euro all’anno.

Da 250 a 750 euro: il decreto sui rimborsi delle pensioni

Pensioni: tutti gli scaglioni dei rimborsi





Et voilà, il bonus pre-elettorale è servito. Come prima delle europee 2014 Renzi aveva calato l'asso 80 euro, ora fa il bis con l'una tantum pensioni: 500 euro il prossimo primo agosto a 4 milioni di pensionati. E' vero che tutti coloro che prendono una pensione lorda superiore a 3.200 euro non otterranno nulla a compensazione della mancata indicizzazioni introdotta nel "Salvaitalia" dalla Fornero (che ha bloccato le pensioni per due anni), ma è altrettanto vero che 4 milioni di pensionati riceverano un rimborso e tanto potrebbe bastare al premier e al Pd per rivitalizzare un po' un elettorato che negli ultimi mesi sta "battendo in testa".

Oggi, al termine del Consiglio dei ministri, Renzi ha datto scaglione per scaglione le cifre di quanto prenderanno i pensionati vittime della Fornero: "Se prendi 1.700 euro lordi di pensione - ha spiegato - il primo agosto il bonus Poletti darà 750 euro, se prendi 2.200 euro sarà di 450 euro, se prendi 2.700 sarà di 278 euro. Si tratta di un una tantum", ha aggiunto. Se il Governo avesse pagato subito tutto quello che prevedeva la sentenza della Consulta sulla legge Fornero il rapporto deficit/Pil sarebbe schizzato al 3,6%. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Questo, ha aggiunto, a Bruxelles avrebbe portato una "immediata rimozione della clausola delle riforme, il mancato rispetto della regola del debito e tutto ciò avrebbe chiesto una ulteriore aggiustamento dei conti pubblici", che avrebbe compromesso la debole ripresa. Il ministro dell'Economia ha poi spiegato che a partire dal 2016 sarà introdotto un meccanismo di indicizzazione "più generoso rispetto a quello del passato". E le pensioni saranno paagate il giorno 1 di ogni mese a tutti gli aventi diritto. Ah, miracoli del voto...

L'intervista di Giacomo Amadori Parla l'uomo arrestato per le coop: "Perché ho preso il vino di D'Alema"

Cpl Concordia, parla l'ex consulente Francesco Simone: "Ho comprato vino e libri di D'Alema e la sua agenda si è subito liberata"

intervista a cura di Giacomo Amadori 



Dopo trentanove lunghissimi giorni passati tra il carcere di Poggioreale e quello di Modena, Francesco Simone, ex consulente per le relazioni istituzionali della Cpl è tornato nella sua casa romana, dalla moglie e dalle due figlie piccole. Il gip di Modena, con parere favorevole della procura, lo ha liberato, sottoponendolo solo all’obbligo di dimora nella Capitale. «Anche per farmi riprendere il nuovo lavoro e accudire la prole» dice Simone a Libero. All’incontro è presente anche l’avvocato Michele Andreano, felice di aver riportato a casa il suo cliente: «Negli uffici giudiziari di Modena abbiamo trovato un’inaspettata attenzione agli atti, ma anche un rispetto per le regole e per i diritti sacrosanti della persona». Simone ci tiene a sottolineare l’umanità dei compagni di prigionia: «Purtroppo da quella cella buia non si vedeva il cielo e secondo me il cielo non si deve negare a nessuno, nemmeno ai peggiori criminali. Ora per fortuna sono tornato dalle mie bambine». Dietro alle sbarre ha riflettuto sui propri errori ed è arrivato alla conclusione che la principale fonte dei suoi guai siano state alcune «supercazzole» telefoniche e una certa «sboroneria» che potrebbe essere stata fraintesa dagli investigatori che lo intercettavano.

Però lei e la Cpl continuate a essere accusati di alcuni precisi reati. 

«Per me quell’azienda resta un gioiello. Piuttosto bisognerebbe fare un ragionamento sull’evoluzione della cooperazione in Italia: siamo passati da una storia di assistenza, mutuo soccorso e solidarietà a un’attualità fatta di potentissime holding che utilizzano la legge sulla cooperazione per pagare meno tasse e avere dividendi defiscalizzati, oltre che per garantire il futuro dei parenti, in aziende e partecipate. Quello delle coop è diventato un sistema in gran parte nepotistico».

Lei ha ammesso di avere riportato in Italia 77mila euro di fondi neri della Cpl. A cosa servivano?

«Questo non lo so e non l’ho mai domandato. Mi aveva chiesto di farlo il presidente Roberto Casari e io, per amicizia e amore della Cpl, non ho detto di no. Non pensavo nemmeno di commettere un vero reato. Comunque non creda che sia in questo modo che sono state pagate eventuali tangenti ai politici. Oggi si utilizzano metodi più raffinati, come le consulenze, i subappalti, le assunzioni».

Quali erano i politici più insistenti?

«I big non erano mai troppo insistenti e il consiglio d’amministrazione si riuniva e deliberava i contributi in maniera trasparente e bipartisan». 

Lei esclude episodi diffusi di corruzione, però è difficile credere che nel nostro ceto politico non ci siano i profittatori…

(Ride) «Beh, se devo essere sincero penso che qualche viaggetto gratis qualcuno se lo sia fatto. La Cpl ha una bella foresteria in uno dei quartieri più esclusivi di Buenos Aires. Più di un parlamentare ci ha passato le ferie. Ricordo un noto esponente del centrosinistra che ci ha trascorso le vacanze di Natale con la compagna».

Di chi sta parlando?

«Il nome non lo può scrivere perché non ho le ricevute di pagamento e lui potrebbe sostenere di aver acquistato il volo, anche se non credo che sia successo. In ogni caso, parlando di scrocconeria, il ceto peggiore è quello politico-amministrativo: sindaci, assessori, consiglieri comunali. Sono delle piattole. Domandano di tutto, dall’aceto balsamico, al contributo elettorale alla sponsorizzazione per la squadra di calcio del paese. Visto che la Cpl era proprietaria del Modena calcio, c’era persino chi chiedeva un provino per amici e parenti». 

Tra i politici di levatura nazionale lei ha parlato di Massimo D’Alema. Ha detto che sa mettere le mani nella m…

«Io sono stato un grande ammiratore di Bettino Craxi e suo amico personale durante l’esilio tunisino. D’Alema con lui non è stato garantista e non ho motivo di difenderlo, ma è un politico vero, che si occupa di questioni concrete».

La Cpl ha versato alla sua fondazione ItalianiEuropei 60mila euro. Chi lo ha deciso?

«Il cda. Nel mondo della cooperazione D’Alema è ancora molto amato».

Come siete entrati in confidenza con il lìder Massimo?

«L’avevo conosciuto ai tempi in cui era ministro degli Esteri e io facevo il consigliere di Bobo Craxi alla Farnesina, ma i nostri rapporti si limitavano ai convenevoli. Poi, nel 2014, insieme con Casari ho partecipato a un paio di seminari di ItalianiEuropei e siamo andati nel suo ufficio, credo che fosse una visita di cortesia, alla vigilia del rinnovo dell’iscrizione alla fondazione».

Come nasce la trasferta a Ischia, nel feudo elettorale del sindaco Pd Giosi Ferrandino, arrestato con l’accusa di corruzione nell’inchiesta Cpl (avrebbe intascato mazzette per la metanizzazione dell’isola da parte della coop ndr)?

«Con Ferrandino, in tempi recenti, avevo instaurato rapporti amichevoli e quando venne a sapere che avevo incontrato D’Alema mi disse: “Perché non fissiamo un appuntamento pure per me, lo stimo molto anche se sono nel consiglio nazionale del Pd in quota Renzi…”. Io alzo il telefono e chiamo la segretaria della fondazione. Per me era facilissimo ottenere udienza a nome dell’azienda. A questo punto riesco a organizzare l’incontro e porto Giosi insieme con suo fratello Massimo nella sede di ItaliaEuropei. Ferrandino stabilisce subito un rapporto cordiale con D’Alema. Durante la visita abbiamo parlato della sua candidatura alle europee e anche del nuovo corso del partito. D’Alema si disse seccato per la “finta rottamazione” di Renzi».

Poi Ferrandino le chiede di portare D’Alema a Ischia per la sua campagna elettorale…

«Per questo contatto l’addetta stampa dell’ex premier, mi pare si chiami Daniela, e lei mi dice che la trasferta è impossibile, che il principale ha l’agenda piena. A questo punto ho il colpo di genio. Mi viene in mente che la moglie e i figli di D’Alema hanno un’azienda vitivinicola e penso di sfruttare la cosa. L’occasione capita alla presentazione al teatro Adriano di Roma del libro di D’Alema Non solo euro (era il 18 marzo 2014, ndr). Quel giorno è presente anche la moglie Linda Giuva che io conoscevo solo di vista. La invito a Ischia e le propongo di unire la presentazione del libro a quella dei loro vini. Alla signora l’idea piace subito e mi dice: “I week end di mio marito li gestisco io, vedrò di ritagliare un paio di giorni”». 

In effetti il 10 e 11 maggio i due coniugi scendono a Ischia, ma prima voi comprate centinaia di libri e di bottiglie di vino. In un’intercettazione del 21 marzo 2014 lei chiama la fondazione per acquistare 500 copie del volume e ad aprile, come ha ammesso con Libero la stessa Giuva, la Cpl acquista altro vino della famiglia D’Alema…

«Dieci cartoni con sessanta bottiglie di rosso e di spumante li abbiamo portati a Ischia per la presentazione nell’albergo di Ferrandino, il resto lo abbiamo inserito nei cesti natalizi dei dipendenti o nella lista vini dell’albergo della Cpl di Concordia sul Secchia».

Ha fatto acquistare bottiglie e libri di D’Alema per riuscire a portare l’ex segretario dei Ds al cospetto di Ferrandino, ma sapeva che, secondo gli investigatori, i rapporti tra la Cpl e il sindaco non erano di semplice cordialità?

«Assolutamente no, anche perché non mi sono mai occupato dei problemi progettuali, gestionali e realizzativi delle reti del gas né a Ischia, né negli altri comuni».

Ma perché Ferrandino ci teneva tanto ad avere D’Alema a Ischia?

«Ne aveva bisogno perché il suo maggior competitor alle elezioni europee era Andrea Cozzolino, un dalemiano doc: Ferrandino cercava di coprirsi in quell’area per ridurre al minimo il danno».

La Cpl non ha acquistato solo il libro di D’Alema. Avete comprato anche quelli di Giulio Tremonti e Renato Brunetta, ex socialisti come lei…

«Per questo tipo di pubbliche relazioni ho sempre privilegiato il mio mondo di provenienza laico-socialista. Recentemente abbiamo presentato e acquistato l’ultima fatica editoriale di Claudio Martelli, un altro politico a cui mi legano stima e amicizia personale».

Che cosa farà adesso che non lavora più per la Cpl?

«Devo mantenere 4 figli e quindi qualcosa dovrò inventarmi. Probabilmente lo farò con dei progetti nel Maghreb, dove da molti anni amo lavorare. Mi sto occupando di turismo invernale per la terza età in Tunisia, sto organizzando la maratona di Cartagine e mi piacerebbe individuare opportunità per le imprese italiane nel Nord Africa. Ma vorrei rassicurare su eventuali pericoli di fuga i magistrati: io e la mia famiglia adoriamo Roma e l’Italia e non potremmo mai scappare da qui».

lunedì 18 maggio 2015

L'intervista a Matteo Salvini: "Ho i nomi di chi mi assale" La vendetta del leghista: cosa farà

Matteo Salvini: "Ho i nomi di chi mi assale. Denuncio tutti"


intervista a cura di Matteo Pandini 



L’altro giorno gli scontri, gli sputi e gli insulti in Toscana. Ieri le contestazioni in Liguria. Matteo Salvini si muove e i centri sociali si scatenano. In mezzo, le forze dell’ordine. Fumogeni e petardi. Sassi e uova. Manganellate.

Salvini, dica la verità: lei è contentissimo. Passa per vittima e tutti parlano di lei.

«Non auguro a nessuno di dover schivare petardi, sassi, uova. Io voglio guadagnare voti per i successi e per le idee della Lega, e non perché ci sono quattro disadattati da rieducare che vengono a fare casino».

Il governatore della Toscana, Enrico Rossi del Pd, la accusa di provocare e di violentare la sua regione.

«Lui è tra i peggiori! Ringrazio i pochi di sinistra che hanno condannato queste violenze. Se tirassero un pop corn contro Renzi, Alfano o la Boldrini non esiterei a difenderli subito. La violenza va condannata senza se e senza ma. Rossi è squallido, la sinistra ha paura e fa pure di peggio, perché sponsorizza e tollera questa gentaglia. Alcuni centri sociali ricevono finanziamenti pubblici».

Ormai contestarla è diventata una moda. È preoccupato?

«Ho visto 700 persone a Cecina e 500 a Lucca. Poi tutti parlano dei delinquenti di Massa, ma io ho incontrato e sto incontrando migliaia di cittadini. Per questo la sinistra ha paura. Teme di perdere in Liguria, Umbria, Toscana. Mi auguro che tutti gli elettori non di sinistra votino il 31 maggio. Spero che neanche un lettore di Libero resti a casa. Sarà un referendum. Possiamo mandare a casa il governo».

È più scocciato con Alfano, che le rinfaccia i tanti poliziotti che devono scortarla, o con Tosi che la accusa di provocare?

«Non parlo né di uno né dell’altro. Sono il nulla».

Be’, uno è ministro dell’Interno e l’altro è il sindaco di Verona nonché aspirante governatore veneto…

«Il 31 maggio si vince, Alfano va a casa e carabinieri e polizia tornano a fare il loro lavoro visto che ci sono direttive dall’alto che li bloccano».

Non è così facile gestire l’ordine pubblico.

«Per prima cosa vanno sgomberati i centri sociali, che sono covi di delinquenti. Non ci vuole una scienza. Poi, certo, ci sono anche questori più capaci e altri meno capaci».

Durante il suo tour toscano, con gli scontri a Massa e Viareggio, qualche dirigente locale della Lega ha contestato l’operato delle forze dell’ordine. Conferma?

«A Massa il questore è stato in gamba».

E a Viareggio com’è andata?

«Non aggiungo altro, se non che ho fermato il comizio quando ho visto un bimbo di 4 anni sulle spalle del papà e che piangeva, perché era in mezzo a venti delinquenti che tiravano di tutto. Se gli fosse successo qualcosa non me lo sarei perdonato».

Non si sente protetto a sufficienza?

«Come nella scuola, ci sono insegnanti per bene e altri incapaci. Così accade in tutte le altre categorie professionali».

Non l’ha chiamata nessuno dal centrosinistra?

«No. Eppure il mio cellulare ce l’hanno almeno 3-4mila persone. Mi chiedo: ma è normale che un segretario politico debba subire tutto questo? C’è un altro Paese civile dove succedono queste cose? L’altra sera, a Pisa, nonostante le minacce abbiamo incontrato 500 persone».

È vero che fate fatica a trovare spazi per i vostri comizi?

«Per un aperitivo in Versilia abbiamo contattato quattro locali diversi: tutti temevano scontri. A Pisa un albergatore ha dovuto negarci la sala perché ha detto di aver subìto minacce. Sarebbero venuti a distruggergli il locale».

Non crede, come scrive Repubblica, di raccogliere quello che semina e cioè odio?

«La tesi di Repubblica non regge. A Imperia ci hanno tirato le uova urlandoci razzisti, ma noi eravamo là per incontrare gli operai dello storico pastificio Agnesi, ricorda la pubblicità “silenzio parla Agnesi”?, perché rischiano di perdere il posto. Eravamo lì per parlare di lavoro, chiamati dai lavoratori, e questi qui ci insultavano. E anche a Porto Recanati, quando andammo in un hotel zeppo di clandestini che poi non ci hanno fatto avvicinare, eravamo stati invitati dagli inquilini perbene africani che subiscono lo spaccio sul pianerottolo e sono stufi».

E cosa significa?

«Significa che potrei anche inaugurare una scuola materna o andare all’Avis, ma troverei sempre venti rompicoglioni che spesso sono figli di papà e che disturbano. Sono anche figli di magistrati, avvocati, gente con un ottimo conto in banca».

Come fa a saperlo?

«Alcuni li denuncio! Almeno 3 o 4 tra Umbria, Marche e Toscana. La polizia ne ha fermati di più, vedrò cosa fare. So nomi e cognomi».

Non pensa di cambiare strategia, abbassare i toni, dimenticare le ruspe?

«Nooo! Anzi, la gente mi dice di andare avanti, a Ventimiglia una signora mi ha raccontato di essere scesa in cantina per prendere l’olio e s’è ritrovata un clandestino che stava dormendo. È ora di dire basta».

Maroni, da ex ministro dell’Interno, non la sta consigliando?

«Domani (oggi, ndr) ci sarà il consiglio federale e parleremo anche di questo. Oltre che di Pontida - la faremo il 21 giugno - e di elezioni».

Ma davvero crede di vincere le regionali?

«In Liguria e in Umbria si può vincere. In Toscana possiamo andare al ballottaggio, perché se nessuno prende almeno il 40% è previsto il secondo turno. Per questo Rossi è spaventato».

Veramente dice che lei è sempre in tv e quindi invoca la par condicio.

Risata fragorosa. «Scappa, è spaventato!».

Lo schiaffo di Matteo Renzi ai sindacati Nelle scuole arriva il preside-sceriffo

Scuola, approvato l'artico sui "presidi sceriffi"





Certo, dice che è "pronto ad ascoltare" insegnanti e sindacati. Come no. Ma intanto il governo, come da cronoprogramma, sta andando avanti nella tanto contestata riforma della scuola. E oggi Renzi ha fatto approvare dalla Camera uno dei punti più contestati della "buona scuola": quello sul nuovo ruolo che i presidi avranno all'interno degli istituti. L'aula di Montecitorio, con 224 voti favorevoli, 100 contrari e 11 astenuti, ha dato il via libera all’articolo 9 del ddl  che appunto riguarda le competenze del dirigente scolastico (tra le quali c'è la valutazione degli insegnanti e la conseguente attribuzione di premi)  e attribuisce ai presidi il potere di chiamata diretta dei docenti dei  propri istituti. Ovvero, quelli che sono stati soprannominati "presidi sceriffi". Il voto finale è previsto per mercoledì.

La valanga che travolge Berlusconi Quanti parlamentari perde/Le cifre

Scissione in Forza Italia: quanti parlamentari perderà Silvio Berlusconi





"Forza Italia è un capitolo chiuso", "stiamo lavorando ad un centrodestra che abbia una prospettiva diversa". Parola di Raffaele Fitto che ieri domenica 17 maggio ospite di Lucia Annunziata a In mezz'ora ha annunciato di aver lasciato il Ppe e chiesto l'ingresso nel gruppo dei Conservatori riformisti inglesi. Ma che ricadute avrà la rottura con Silvio Berlusconi su Forza Italia? La scissione di Fitto e il suo nuovo gruppo che si chiamerà Conservatori e riformisti avrà delle conseguenze pesanti sul partito. Perché i numeri - anche se tra i fittiani ci sono delle perplessità su modalità e tempi della rottura - parlano chiaro. Secondo Repubblica, infatti, c'è già un elenco degli scissionisti che vuole 14 deputati e 13 senatori certi, 9 deputati e 4 senatori ancora da convincere. 

I parlamentari pronti a uscire sono scritti neri su bianco nei quaderni di Daniele Capezzone, ex portavoce di Forza Italia. I deputati sono i sette pugliesi (a esclusione di Sisto e Savino) e il nucleo "storico" di dissidenti: Romano, Galati, Bianconi, Castiello, Latronico e Laffranco. Che con Capezzone fanno 14. Ancora indecisi Antonio Marotta, Alberto Giorgetti e Massimo Corsaro. Al Senato ci sono 13 certezze: Bonfrisco, Zizza, Lettieri, Perrone, Liuzzi, Longo, Pagnoncelli, Milo, Falanga, Ruvolo e Scavone. 

Non mancano i contatti con i verdiniani, ovviamente. Un compromesso con Denis Verdini, infatti, permetterebbe di allargare il consenso a Montecitorio. E in questo momento per Fitto i numeri sono importanti: gli servono infatti venti deputati per far nascere un gruppo e i numeri ballerini non rappresentano il passo giusto per cominciare. Anche se Fitto ostenta sicurezza: "Berlusconi vedrà quanta gente riuscirò a convincere"

Caivano (Na): Le interviste rilasciate da Monopoli per il Notiziario sul web

Caivano (Na): Le interviste rilasciate da Monopoli per il Notiziario sul web



di Gaetano Daniele 


Il candidato Sindaco dott. Simone Monopoli
ad un Convegno organizzato dal nostro blog il Notiziario

  • Domenica 16 Dicembre 2012 il dott. Simone Monopoli ci rilascia la seguente intervista



  • Mercoledì 24 luglio 2013 il dott. Simone Monopoli ci rilascia la seguente intervista 



  • Venerdì 25 ottobre 2015, il dott. Simone Monopoli ci rilasciava la seguente intervista: 



  • Martedì 24 Febbraio 2015 il dott. Simone Monopoli interviene sul nostro blog il Notiziario 



  • Giovedì 5 Marzo 2015 il candidato Sindaco del centro destra Simone Monopoli ci rilascia la seguente Intervista 



  • Venerdì 13 febbraio 2015, il candidato Sindaco di Forza Italia Simone Monopoli interviene sul nostro blog 


Il dott. Monopoli ad un altro convegno
organizzato dal blog, il Notiziario sul web

Sono tantissime le interviste, i Post e i commenti che, l'attuale, ahimè.., candidato Sindaco di Caivano, dott. Simone Monopoli ci ha inviato, ultime le interviste di Marzo 2015. Quindi parliamo veramente di pochi giorni fa. Tante le email dei cittadini di Caivano che non si spiegano il perchè, Monopoli, legatissimo al nostro blog, abbia rifiutato il confronto pubblico organizzato appunto dal nostro portale d'informazione il Notiziario, ricordandomi, i lettori che, lo stesso Monopoli, interveniva appunto sul blog, il Notiziario sul web, una settimana sì e pure l'altra e, all'improvviso, senza motivo alcuno, senza giustificazione, ha deciso di girarci le spalle. Forse sarà stata qualche domanda scomoda? non lo sappiamo. E' difficile stare dietro al candidato Sindaco Simone Monopoli. Allo stato attuale, non siamo in grado di dare una risposta chiara e precisa ai lettori, non che la cosa mi dispiaccia più di tanto: tutti servono ma nessuno è indispensabile, chi latita i convegni, anche se organizzati da un cittadino comune senza nè titoli nè Don, sbaglia, al di là che ad invitare Monopoli al confronto pubblico sono stati anche Papaccioli e Sirico. Chi ha la responsabilità e la presunzione di rappresentare un Paese intero, ha l'obbligo civile e morale di presentarsi e rispondere, non tanto per rispetto dell'interlocutore, ma nel rispetto dell'intera collettività. E' troppo facile, quasi da immaturi, dopo dire: no, ma a me quello o questo non piace, o peggio addirittura accusare, sputando appunto, nel piatto in cui si è mangiato per tanto tempo. Chi non rispetta la collettività non rispetta se stesso e quindi secondo la nostra visione delle cose non può rappresentare Caivano. Il blog il Notiziario, è aperto a tutti i cittadini, in democrazia, non bisogna essere laureati nè avere titoli per esprimere il proprio pensiero, lo ha fatto appunto, anche il dott. Simone Monopoli sul nostro portale d'informazione fino a quando ha ritenuto che il blog, in qualche modo gli poteva tornare utile, sia sotto il punto di vista di visibilità, sia sotto altri punti di vista, perchè il dott. Monopoli, prima di essere un politico candidato alla carica di Sindaco è un cittadino come tutti gli altri. Non vogliamo, non voglio, fossilizzarmi sul dott. Simone Monopoli, i suoi comportamenti non nutrono la mia stima, i cittadini sapranno accordargli o meno la fiducia, non posso però, fare a meno di ricordare ai lettori del blog, e ne sono tantissimi, che, un politico, qualsiasi politico ha appunto, l'obbligo morale di rispondere sempre alle domande che gli vengono poste, anche da Andrea Capechiuv.... ,(Buonanima), se sente sulle sue spalle il peso e il senso di responsabilità di rappresentare l'intera comunità, e non scappare, o peggio nascondersi dietro le accuse perchè si è capito in ritardo di non avere più proposte da fare al Paese. Per qualcuno la miglior difesa è l'attacco! Ahimè, la politica è una cosa serissima e non si può ridicoilizzarla in questo modo, e mi rivolgo in generale, limitarsi solo ed esclusivamente all'inciucio di salotto solo per pochi ristretti, familiari, anche perchè gli inciuci di salotto, prima o poi presentano in politica un conto piuttosto salato. 

Caivano (Na), Politica, Papaccioli: "Informatica e wi-fi libero per una Caivano all’avanguardia"

Caivano (Na), Politica, Papaccioli: "Informatica e wi-fi libero per una Caivano all’avanguardia"

Il candidato a sindaco strizza l’occhio alle nuove tecnologie

a cura di Gaetano Daniele 


Metti una X su PAPACCIOLI 

Ai giovani e ai Caivanesi dico: Il progresso ed il futuro di Caivano non possono prescindere dall’implemento degli strumenti informatici a disposizione dei cittadini. Per questo non poteva mancare un occhio di riguardo a queste problematiche nel programma elettorale del candidato a sindaco Giuseppe Papaccioli, detto Pippo.

Competizione Elettorale - L’ex primo cittadino Pippo PAPACCIOLI, si presenta alla competizione elettorale di fine mese con le idee ben chiare: “Dobbiamo attivare immediatamente -spiega Papaccioli - almeno dieci punti di accesso gratuito di wi-fi oltre a quelli già esistenti come ad esempio nella biblioteca. Solo così si può offrire ai giovani e a quelli che non hanno grandi possibilità di essere sempre on-line e quindi in contatto con il mondo interno ed esterno. Saranno gli stessi giovani a suggerire in quali luoghi può essere utile liberalizzare questo servizio. Insomma vogliamo una Caivano sempre più avanti”.

Amministrative 31 Maggio - Pippo PAPACCIOLI è candidato alla carica di sindaco per il voto del 31 maggio con due liste al seguito “Noi con Papaccioli” e “Noi con Salvini”.

Postazioni esistenti - Chiaro che anche le postazioni esistenti devono essere potenziate: “Partiremo da quelle già esistenti in biblioteca ed anche incrementando la dotazione di pc che potranno essere utilizzati gratuitamente da quanti ne avranno la necessità”. Non ci saranno spese ulteriori per la collettività: “Ci avvarremo - conclude PAPACCIOLI - dei  sistemi operativi liberi e gratuiti con cui attivare anche la circolazione della documentazione tra istituzioni, e, tra istituzioni e cittadini. Organizzeremo delle giornate di alfabetizzazione informatica per consentire a tutti di imparare ad utilizzare ogni tipo di software”.

"Occhio, se non c'è quel timbro..." Tasse, le cartelle da non pagare

Fisco, la cartella di Equitalia è nulla se non passa dalle Poste Italiane





Fate attenzione a chi vi spedisce la cartella di Equitalia che vi impone un pagamento: se non arriva tramite raccomandata che passa dalle Poste Italiane, non dovete sganciare un euro. E' quanto stabilisce una sentenza della Ctp di Reggio Emilia, la 199/03/2015, in cui si spiega che è nulla e non sanabile la cartella di pagamento emessa da Equitalia e notificata con raccomandata a/r a mezzo di un'agenzia privata di recapito. Un sistema di consegna privato, dunque, annulla l'atto e "salva" i vostri risparmi.

Il ricorso - Il caso era stato sollevato da un contribuente che aveva impugnato una cartella di pagamento, ritenendola nulla per inesistenza della notifica, poiché - come spiega Il Sole 24 Ore - l'agente della riscossione non aveva utilizzato per l'invio della raccomandata a/r le Poste Italiane, così come previsto dalla legge (al contrario era stata scelta un'agenzia privata di recapito). In giudizio, Equitalia ha sostenuto che si era avvalsa legittimamente del servizio privato in base al criterio dell'offerta economica più vantaggiosa, e sempre Equitalia ha sostenuto che di tale procedura era stata data pubblicità nelle forme di legge.

Il verdetto - La Ctp, però, ha dato ragione al contribuente, facendo proprio un principio espresso dalla Cassazione secondo il quale quando il legislatore prescrive, per l'esecuzione di una notificazione, il ricorso alla raccomandata con avviso di ricevimento non può che fare riferimento al "servizio postale universale" fornito dall'Ente Poste sull'intero territorio nazionale. Dunque, se il compito viene affidato a un'agenzia privata è da considerarsi non conforme e non idoneo al perfezionamento del procedimento notificatorio.

La "rapina" dal produttore al consumatore Quanto aumentano pane, latte, frutta...

Coldiretti: dal produttore al consumatore prezzi su di cinque volte





Carovita e caroprezzi. Sopratutto nelle città e al nord Italia, i prezzi dei prodotti alimentari, anche di quelli di largo consumo, toccano vette vertiginose. E per sfatare l'inevitabile scarico sui produttori, la Coldiretti ha aggiornato le tabelle che periodicamente diffonde su quanto il cibo subisca rincari nelle fasi successive alla produzione. Il caso più classivo e incredibile è quello del pane: un chilogrammo di grano tenero viene venduto a 21 centesimi di euro, un chilogrammo di pane in media viene venduto a 2,75 euro (ma a Napoli 1,90 e a Bologna a 3,95): dal campo al fornaio il prezzo del prodotto lievita, del 1200%. Se si parla di frutta va un po' meglio, ma tutto tranne che bene: le mele dal contadino al fruttivfendolo aumentano del 172%, le patate del 300%, le pesche del 386%, l'uva del 367%, la lattuga del 467%, le carote del 1.280%, le susine del 249%. E che dire del latte, altro alimento di larghissimo consumo? +317%. Tra le carni, basti il dato Coldiretti sulla carne di coniglio: +200%. In media, l'associazione dei coltivatori stima che nella filiera alimentare dal produttore al consumatore, i prezzi salgano in media del 488%, ovvero quasi cinque volte tanto. Osservando la distribuzione del prezzo finale, il 60% è intercettato dalla distribuzione commerciale, il 23% all’industria della trasformazione e appunto solo il 17% serve a remunerare il produttore agricolo.

Oggi Berlusconi a Saronno con l'On. Lara Comi

Oggi Berlusconi a Saronno con l'On. Lara Comi Ecco il programma 


di Gaetano Daniele 




Oggi, lunedì 18 maggio, Silvio Berlusconi sarà a Saronno per sostenere la candidatura a Sindaco di Pierluigi Gilli. Lo accompagnerà nel tour per le vie e i luoghi simbolo della città la saronnese Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia. Con loro lo stesso Gilli, il consigliere regionale di Fi Luca Marsico e l'alleato nella corsa alle elezioni comunali Gianfranco Librandi. Il programma è intenso e prevede la visita a due aziende top come la TCI Led, esempio di innovazione internazionalizzazione, e la storica ILLVA che produce il mitico amaretto Di Saronno, il liquore più famoso del mondo. Berlusconi visiterà anche il Milan Club Femminile Stella, il primo fun club rosa del mondo e, momento di particolare emozione, la casa di papà Luigi, saronnese, dove lo stesso Silvio Berlusconi è vissuto per qualche anno. Il leader azzurro riceverà in dono il certificato di nascita del padre e si tratterrà sul luogo dell'abitazione del genitore in un quartiere popolare della città. Alle 14 è atteso al gazebo di via Portici per uno scambio di opinioni con i pensionati e i simpatizzanti di Forza Italia. Argomento: le pensioni, tema caldo dopo la decisione della Consulta che impone il rimborso ai pensionati e lo shock del Governo tenuto a provvedere. Una visita dai ritmi serrati, dalle 11.30 alle 15, con una serie di tappe importanti, dal tour nelle aziende ai luoghi del cuore, Milan e casa paterna, per culminare dopo pranzo nel confronto con i simpatizzanti in via Portici dove Berlusconi chiuderà la trasferta e saluterà Saronno.