Lettera aperta ai miei concittadini di Raffaele Cardamuro candidato alla Regione e a Bacoli
di Raffaele Cardamuro
a cura di Gaetano Daniele
Lettera aperta ai miei concittadini
Cari amici Campani, sono ormai trascorsi più di tre anni dal dicembre del 2011, da quei tremendi giorni in prossimità del Natale in cui le tranquille comunità di Bacoli e Monte di Procida furono messe sotto assedio dalla Forza Pubblica intervenuta per dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di due manufatti, quello dei Cardamuro e quello dei Carannante, agendo con una violenza tale da incoraggiare successivamente altri sventurati ad auto demolire la loro casa per non patire il sopruso di essere trattati come i peggiori dei delinquenti davanti ai propri figli oltre quello di essere privato della propria unica soluzione abitativa frutto di anni ed anni di duro lavoro e sacrifici. La mia battaglia contro le demolizioni di case di necessità è iniziata nel 2010, dopo le note vicende di Procida, Ischia, Casola , Sant’Antonio Abate, Gragnano, Pozzuoli, Giugliano e tanti altri comuni campani protagonisti di abbattimenti ai danni di gente umile, cercando di sensibilizzare la gente coinvolta dalla problematica ma ignara e di investire la politica in modo bipartisan per risolvere il problema, e continua anche oggi più forte di prima, anche per tutti quelli che purtroppo hanno già perso la loro casa e non hanno più la forza di combattere, motivato dalla convinzione che UNITI POTREMMO ESSERE UN ESERCITO IMBATTIBILE, acquisire un’identità ben definita e meritevole di ascolto e rispetto.
Come quei tragici giorni del 2011 (così come episodi analoghi avvenuti in altri comuni campani) hanno mostrato, quando arrivano le ruspe non c'è salvezza: nonostante l'abnorme solidarietà dei miei compaesani, ai quali si aggiunsero tanti venuti da altri comuni, nonostante l'attenzione dei media, la collaborazione con le Forze dell'Ordine e la mobilitazione generale confluita in una fiaccolata molto partecipata, a solo tre ore dalla stessa, con l'impiego di 600 uomini, lo Stato è tornato per imporre il suo potere, per “ripristinare la legalità”, uno Stato forte coi deboli e debole coi forti che ha ripristinato solo una giustizia di facciata, compiendo un vero e proprio atto di GIUSTIZIALISMO. Mi preme che sappiate che la mia battaglia è quella di dare dignità e rispetto agli abusivi di necessità, abusivi, cioè, diventati tali non perchè delinquenti, furbi o legati alla malavita, come piace a tanti finti perbenisti (gli stessi che poi hanno fruito del condono in altre regioni) definirci, abusivi invece per la mancanza di piani regolatori e regole certe in materia, per le inadempienze di chi ha amministrato i nostri territori ed ha tratto addirittura beneficio dall’abusivismo stesso.
Il condono del 2003, a causa di un deliberato bassoliniano, dichiarato oltretutto incostituzionale per ben due volte, non è valso in Campania, la nostra regione insomma è stata ancora una volta discriminata, non ha potuto fruire, a differenza del resto d'Italia, di un condono nazionale. Per giunta la Procura, conclusasi la gestione di Bassolino, durante la quale è sorto il gran numero dei manufatti abusivi, ha deciso di attuare gli ordini di demolizione fino ad allora congelati e di operare una scelta degli stessi senza alcun comprensibile criterio.
SAPPIATE CHE IL CONDONO CHE ABBIAMO PAGATO VALE CARTA STRACCIA grazie alla volontà non solo di Bassolino ma anche dell'allora assessore all'urbanistica Marco DI LELLO, attualmente Onorevole dei SOCIALISTI che vanta l’onore di essere, insieme all'ala ambientalista del PD e ai GRILLINI, tra gli oppositori più acerrimi alla Camera del DDL FALANGA (un disegno di legge che non fa altro che dare un ordine a tali demolizioni in modo da salvaguardare temporalmente i manufatti di necessità dando priorità a strutture non terminate e dunque non abitate, pericolanti, sorte su suolo demaniale o riconducibili alla camorra, ecc..) ed oggi egli stesso è candidato alla regione al fianco di DE LUCA, cosa aspettarsi di buono su questo fronte allora??
LA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL CONDONO 2003 è di vitale importanza: è una questione di GIUSTIZIA e di EQUITA'... è inaccettabile che l'Italia intera ne abbia fruito e la Campania ne sia stata esclusa…...è inaccettabile che il termine CONDONO faccia paura proprio a quelle filiere politiche che hanno determinato il fenomeno dell'abusivismo.....è inaccettabile che tra quelli che si indignano anche solo a pronunciare il termine condono ce ne siano tantissimi che a tempo debito hanno fatto la corsa all'apposito sportello per regolarizzare il loro abuso.......è inaccettabile soprattutto che a fronte di 70000 RESA (ordini di demolizioni da eseguire) la politica per etica, per principio, per salvaguardarsi l'elettorato non campano, per mera vergogna o pura ipocrisia ecc.. non riconosca che il problema c'è, che riguarda migliaia di famiglie e che in qualche modo IL FENOMENO VA AFFRONTATO E RISOLTO RAZIONALMENTE.
Il PDL prima e Forza Italia oggi, non ha voltato le spalle alla Campania, si è fatto carico di questo dramma spinoso mettendoci la faccia con i pro e i contro che ne derivano. La mia candidatura con Forza Italia è mirata a dare un'ENTITA’ al fenomeno, sempre censurato dai media (ad eccezione di quando si verificano episodi particolari) e una DIGNITA’ agli abusivi. Rappresento una vittima che non si è piegata all’immane ingiustizia patita, che non dimentica e non si arrende, che con le ferite ancora sanguinanti ha la rabbia, la determinazione e la competenza necessarie per pretendere ascolto e risoluzione di quel problema che coinvolge migliaia di famiglie di onesti lavoratori. Innanzitutto VERITA' sul fenomeno, sì quella verità che viene storpiata dai politici e dai media, strumentalizzata o ancor peggio affossata dai più.
BASTA UTOPIA DEMAGOGIA E FALSO PERBENISMO, NON SIAMO ROM NE’ IMMIGRATI IN CERCA DI ASILO POLITICO e pertanto non godiamo della solidarietà del resto del paese e nemmeno di quella delle nostre maggiori cariche istituzionali, tuttavia è bene che tutti sappiano che SIAMO FIGLI DI QUESTA TERRA E PRETENDIAMO IL DIRITTO SACROSANTO ALLA CASA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA. RICORDATE che li abbiamo messi noi stessi quei politici su quelle poltrone a cui sono tanto affezionati ......... quegli stessi politici che oggi rinnegano la natura e le radici del dramma campano auspicando che tutto venga demolito …… UTILIZZATE AL MEGLIO IL VOSTRO VOTO…....... non lasciate che il potere politico vi ricatti o vi inganni.......... votate in sincera libertà........... il 31 maggio votate uno di voi perché così facendo avrete votato voi stessi.
Cari amici Campani, sono ormai trascorsi più di tre anni dal dicembre del 2011, da quei tremendi giorni in prossimità del Natale in cui le tranquille comunità di Bacoli e Monte di Procida furono messe sotto assedio dalla Forza Pubblica intervenuta per dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di due manufatti, quello dei Cardamuro e quello dei Carannante, agendo con una violenza tale da incoraggiare successivamente altri sventurati ad auto demolire la loro casa per non patire il sopruso di essere trattati come i peggiori dei delinquenti davanti ai propri figli oltre quello di essere privato della propria unica soluzione abitativa frutto di anni ed anni di duro lavoro e sacrifici. La mia battaglia contro le demolizioni di case di necessità è iniziata nel 2010, dopo le note vicende di Procida, Ischia, Casola , Sant’Antonio Abate, Gragnano, Pozzuoli, Giugliano e tanti altri comuni campani protagonisti di abbattimenti ai danni di gente umile, cercando di sensibilizzare la gente coinvolta dalla problematica ma ignara e di investire la politica in modo bipartisan per risolvere il problema, e continua anche oggi più forte di prima, anche per tutti quelli che purtroppo hanno già perso la loro casa e non hanno più la forza di combattere, motivato dalla convinzione che UNITI POTREMMO ESSERE UN ESERCITO IMBATTIBILE, acquisire un’identità ben definita e meritevole di ascolto e rispetto.
Come quei tragici giorni del 2011 (così come episodi analoghi avvenuti in altri comuni campani) hanno mostrato, quando arrivano le ruspe non c'è salvezza: nonostante l'abnorme solidarietà dei miei compaesani, ai quali si aggiunsero tanti venuti da altri comuni, nonostante l'attenzione dei media, la collaborazione con le Forze dell'Ordine e la mobilitazione generale confluita in una fiaccolata molto partecipata, a solo tre ore dalla stessa, con l'impiego di 600 uomini, lo Stato è tornato per imporre il suo potere, per “ripristinare la legalità”, uno Stato forte coi deboli e debole coi forti che ha ripristinato solo una giustizia di facciata, compiendo un vero e proprio atto di GIUSTIZIALISMO. Mi preme che sappiate che la mia battaglia è quella di dare dignità e rispetto agli abusivi di necessità, abusivi, cioè, diventati tali non perchè delinquenti, furbi o legati alla malavita, come piace a tanti finti perbenisti (gli stessi che poi hanno fruito del condono in altre regioni) definirci, abusivi invece per la mancanza di piani regolatori e regole certe in materia, per le inadempienze di chi ha amministrato i nostri territori ed ha tratto addirittura beneficio dall’abusivismo stesso.
Il condono del 2003, a causa di un deliberato bassoliniano, dichiarato oltretutto incostituzionale per ben due volte, non è valso in Campania, la nostra regione insomma è stata ancora una volta discriminata, non ha potuto fruire, a differenza del resto d'Italia, di un condono nazionale. Per giunta la Procura, conclusasi la gestione di Bassolino, durante la quale è sorto il gran numero dei manufatti abusivi, ha deciso di attuare gli ordini di demolizione fino ad allora congelati e di operare una scelta degli stessi senza alcun comprensibile criterio.
SAPPIATE CHE IL CONDONO CHE ABBIAMO PAGATO VALE CARTA STRACCIA grazie alla volontà non solo di Bassolino ma anche dell'allora assessore all'urbanistica Marco DI LELLO, attualmente Onorevole dei SOCIALISTI che vanta l’onore di essere, insieme all'ala ambientalista del PD e ai GRILLINI, tra gli oppositori più acerrimi alla Camera del DDL FALANGA (un disegno di legge che non fa altro che dare un ordine a tali demolizioni in modo da salvaguardare temporalmente i manufatti di necessità dando priorità a strutture non terminate e dunque non abitate, pericolanti, sorte su suolo demaniale o riconducibili alla camorra, ecc..) ed oggi egli stesso è candidato alla regione al fianco di DE LUCA, cosa aspettarsi di buono su questo fronte allora??
LA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL CONDONO 2003 è di vitale importanza: è una questione di GIUSTIZIA e di EQUITA'... è inaccettabile che l'Italia intera ne abbia fruito e la Campania ne sia stata esclusa…...è inaccettabile che il termine CONDONO faccia paura proprio a quelle filiere politiche che hanno determinato il fenomeno dell'abusivismo.....è inaccettabile che tra quelli che si indignano anche solo a pronunciare il termine condono ce ne siano tantissimi che a tempo debito hanno fatto la corsa all'apposito sportello per regolarizzare il loro abuso.......è inaccettabile soprattutto che a fronte di 70000 RESA (ordini di demolizioni da eseguire) la politica per etica, per principio, per salvaguardarsi l'elettorato non campano, per mera vergogna o pura ipocrisia ecc.. non riconosca che il problema c'è, che riguarda migliaia di famiglie e che in qualche modo IL FENOMENO VA AFFRONTATO E RISOLTO RAZIONALMENTE.
Il PDL prima e Forza Italia oggi, non ha voltato le spalle alla Campania, si è fatto carico di questo dramma spinoso mettendoci la faccia con i pro e i contro che ne derivano. La mia candidatura con Forza Italia è mirata a dare un'ENTITA’ al fenomeno, sempre censurato dai media (ad eccezione di quando si verificano episodi particolari) e una DIGNITA’ agli abusivi. Rappresento una vittima che non si è piegata all’immane ingiustizia patita, che non dimentica e non si arrende, che con le ferite ancora sanguinanti ha la rabbia, la determinazione e la competenza necessarie per pretendere ascolto e risoluzione di quel problema che coinvolge migliaia di famiglie di onesti lavoratori. Innanzitutto VERITA' sul fenomeno, sì quella verità che viene storpiata dai politici e dai media, strumentalizzata o ancor peggio affossata dai più.
BASTA UTOPIA DEMAGOGIA E FALSO PERBENISMO, NON SIAMO ROM NE’ IMMIGRATI IN CERCA DI ASILO POLITICO e pertanto non godiamo della solidarietà del resto del paese e nemmeno di quella delle nostre maggiori cariche istituzionali, tuttavia è bene che tutti sappiano che SIAMO FIGLI DI QUESTA TERRA E PRETENDIAMO IL DIRITTO SACROSANTO ALLA CASA GARANTITO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA. RICORDATE che li abbiamo messi noi stessi quei politici su quelle poltrone a cui sono tanto affezionati ......... quegli stessi politici che oggi rinnegano la natura e le radici del dramma campano auspicando che tutto venga demolito …… UTILIZZATE AL MEGLIO IL VOSTRO VOTO…....... non lasciate che il potere politico vi ricatti o vi inganni.......... votate in sincera libertà........... il 31 maggio votate uno di voi perché così facendo avrete votato voi stessi.
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