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giovedì 6 luglio 2017

DOTTORE, ADESSO PARLO IO! Un nuovo strumento dà voce ai pazienti oncologici italiani

Un nuovo strumento dà voce ai pazienti oncologici italiani



di Matilde Scuderi



Il questionario americano per la valutazione degli effetti collaterali 'Patient reported outcomes - common terminology criteria for adverse event' (Pro-Ctcae) da oggi è disponibile in lingua italiana.

Nato sotto il segno dell'empowerment del paziente, il questionario americano 'Patient reported outcomes - common terminology criteria for adverse event' (Pro-Ctcae) è uno strumento di valutazione che permette agli individui colpiti da neoplasie di segnalare gli effetti collaterali delle terapie in piena autonomia, svincolandosi dalla mediazione del medico e fornendo dati utili alle ricerche cliniche. Fino ad oggi il Pro-Ctcae era disponibile solo in lingua inglese ma adesso, dopo due anni di intenso lavoro, è stata resa disponibile sul sito web del National cancer institute anche la versione italiana. Per mantenere intatta la funzionalità dello strumento è stato necessario verificare la sua adattabilità al contesto culturale e di linguaggio, assicurandosi mediante interviste cognitive con i pazienti che i termini usati fossero compresi e significassero per tutti la stessa cosa; e tutto questo è stato fatto tenendo conto di molteplici fattori: genere, età, grado di cultura. Insomma, una cosa non facile ma che è stata resa possibile grazie a una alleanza tra pazienti e ricercatori; alleanza che ha portato alla costituzione, nel 2014, dell’Italian Pro-Ctcae study group formato da: Federazione delle associazioni di volontariato oncologico (Favo), Istituto nazionale dei tumori di Napoli, Fondazione Smith Kline, ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, dell’Università statale di Milano, dell’ospedale policlinico San Martino di Genova e dell’università di Torino per l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), dell’ospedale di Cremona per il Gruppo oncologico italiano di ricerca clinica (Goirc) e del San Matteo di Pavia. La definizione della metodologia di validazione e l’analisi statistica dei dati è stata effettuata da Caterina Caminiti, ricercatrice dell'azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di oltre 200 pazienti in 15 centri oncologici italiani, che hanno partecipato alle fasi di verifica della comprensione e validazione dello strumento da oggi disponibile, che ha richiesto la realizzazione di oltre 100 interviste dei pazienti a cura di Silvia Riva, dell’Università statale di Milano. “Abbiamo reso un servizio all’oncologia medica Italiana, dal momento che i Pro-Ctcae sono e saranno sempre più spesso usati negli studi clinici nazionali ed internazionali sui nuovi farmaci e la mancanza di una traduzione validata avrebbe di fatto escluso i centri Italiani dal contesto della ricerca più avanzata nei prossimi anni - spiega Francesco Perrone dell’Istituto nazionale tumori di Napoli - inoltre speriamo di superare la tendenza alla sottostima da parte dei medici delle tossicità con maggiore componente soggettiva. Non per negligenza, ma per le dinamiche tipicamente  insite nella relazione tra paziente e medico, che solo uno strumento apposito può superare”.

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Nei prossimi mesi, grazie alla collaborazione tra l’Italian Pro-Ctcae study group e la Federazione dei gruppi oncologici cooperativi italiani (Ficog) vedrà la luce un ampio studio che consentirà di validare ulteriormente lo strumento Italiano nelle diverse forme di tumore e con le diverse classi di farmaci antitumorali. “E soprattutto abbiamo uno strumento che migliora il rispetto per la persona malata poiché gli consente di essere al centro del processo valutativo dei nuovi farmaci, riportando in maniera diretta quanto gli effetti collaterali delle terapie oncologiche possono pesare sulla vita di tutti i giorni a livello relazionale, psico-fisico e in tutti i versanti dell’esistenza - afferma l’avvocato Elisabetta Iannelli, segretario generale Favo - grazie alla rilevazione effettuata mediante il  Pro-Ctcae, la rilevanza e la tollerabilità degli effetti collaterali di chemioterapia ed altre terapie oncologiche non saranno segnalati indirettamente dal curante ma direttamente dalla persona che li vive sulla propria pelle. Potrebbe accadere, infatti, che effetti come nausea o difficoltà di concentrazione possano essere avvertiti dal singolo paziente come fortemente invalidanti e pregiudizievoli per la propria qualità di vita  - conclude Iannelli - mentre per il curante gli stessi effetti potrebbero essere ritenuti meno rilevanti o gravi dal punto di vista strettamente clinico. È importante che ora il Pro-Ctcae venga utilizzato in tutte le sperimentazioni cliniche in ambito oncologico come strumento standard e ci auguriamo che le agenzie regolatorie e l'intera comunità scientifica ci aiutino a realizzare questo obiettivo”

SCHIAVI DEGLI SPECULATORI? Alta finanza, le relazioni pericolosissime del M5s Chi c'era al vertice / Foto

M5s, al loro convegno l'uomo di George Soros: sono al guinzaglio?


di Francesco De Dominicis 



Non è la prima volta che il Movimento Cinque Stelle flirta con l’alta finanza italiana e quella internazionale. E tra gli interlocutori privilegiati dei parlamentari pentastellati ci sono sempre gli alti funzionari di Mediobanca, una delle principali istituzioni finanziarie del nostro Paese. Sta di fatto che pezzi da novanta della finanza mondiale erano presenti, lunedì scorso, al super convegno organizzato dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, incidentalmente in corsa per indossare la giacca da candidato premier M5S.

Un evento assai lungo, dalle 8 e 30 della mattina fino alle 19, nel corso del quale hanno potuto dire la loro personaggi di spicco come il banchiere italiano Rainer Masera. Occhi puntati, in particolare, su Antonio Foglia, un nome non noto al grande pubblico, ma assai importante. Si tratta del fondatore della Banca del Ceresio, un super fondo con sede principale in Svizzera e diramazioni articolate anche a Londra. Foglia, tra altro, è al vertice di Quantum Endowment, uno dei fondi speculativi più importanti su scala globale, riconducibile a George Soros, che ha base nelle Antille Olandesi e nelle Isole Cayman, due paradisi fiscali.

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Secondo quanto risulta da fonti ben informate, tutte le principali banche italiane hanno mandato segugi e sherpa a seguire i lavori. L’evento è stato centrale. Tra i relatori, anche un manager assai noto nella finanza globale, come Jens Nordig, oggi amministratore delegato di Exante Data, con un passato nel colosso giapponese Nomura e nella major americana Goldman Sachs. I contatti tra l’alta finanza mondiale e il gotha dei Cinque Stelle deve sorprendere fino a un certo punto. Certo, per la base grillina tenere relazioni con gli avvoltoi finanziari, ritenuti i principali colpevoli della bufera e della crisi che va avanti dal 2008 è più di un affronto. Tuttavia, il Movimento fondato da Beppe Grillo è un soggetto politico ormai centrale nel panorama italiano e, a guardarla dal punto di vista dei cosiddetti poteri forti, non può essere ignorato né come (attuale) forza d’opposizione né come (futuro) pilastro di una possibile maggioranza di governo.

Eppure a novembre dello scorso anno, scattò la rivolta interna quando si seppe che due parlamentari grilline piuttosto in vista, Carla Ruocco e Barbara Lezzi, furono invitate a cena in un ristorante di Roma da alti dirigenti di Mediobanca (la più importante banca d’affari italiana), interessati a conoscere la «visione di governo» delle prime linee pentastellate. Uno studio dettagliato, quello del panorama politico del Belpaese, che portò gli analisti di Piazzetta Cuccia, già a marzo del 2016, a tratteggiare quella che - ancora oggi resta una delle possibili alleanze post elettorali: ovvero fondere assieme la borghesia inferocita capeggiata dalla Lega Nord di Matteo Salvini e il populismo che contraddistingue gli elettori «grillini».

Lo stesso Davide Casaleggio, punto di riferimento del Movimento, è ormai abituato a conversare con imprenditori, banchieri, esponenti della finanza. A maggio, per dire, si è seduto accanto ai megadirigenti di Microsoft, Ibm e Airbnb a un evento, nella Capitale, su internet organizzato dall’agenzia di stampa, tutt’ora di proprietà del gigante di Stato Eni. Contatti ben avviati anche con l’Enel, sempre per restare nel settore energetico, tra convenzioni firmate dai sindaci pentastellati e visite all’estero. I buoni rapporti coi salotti del Nord si sono concretizzati anche con le nomine del sindaco di Roma: Virginia Raggi ha piazzato il milanese Bruno Rota - un lungo trascorso a comandare l’azienda di trasporti di Milano, Atm - alla guida dell’Atac. Mentre ha lavorato in A2A (energia), Stefano Donnarumma, ora a capo di Acea. Qualcuno parla di scelta determinata solo dall’esperienza e la competenza. Altri azzardano manovre sottobanco e lottizzazioni.

LO SFOGO DELL'AVVOCATO Bossetti, il sospetto atroce: la prova che può salvarlo? Pazzesco, perché spunta ora

Brescia, la difesa di Bossetti attacca la procura di Bergamo: "Sul processo..."



Un sospetto che da tempo aleggia sul processo a carico di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio adesso sta diventando una certezza secondo il suo avvocato difensore, Claudio Salvagni. L'arringa che domani sarà fatta in aula per il processo di Appello a Brescia non avrà i toni polemici che tutti si aspettano: "Sarà violenta - assicura l'avvocato - Bossetti è una vittima sacrificale".

Da giorni si parla del colpo a sorpresa da parte della difesa, quella foto satellitare del campo di Chignolo, dove era stato trovato il corpo di Yara. Da quello scatto realizzato il 24 gennaio 2011 non risulterebbe la presenza del corpo di Yara. L'accusa ha sempre sostenuto che Yara fosse morta la stessa sera in cui è scomparsa, il 26 novembre 2010, proprio in quel campo. Il suo corpo sarebbe stato trovato a febbraio 2011, ma un mese prima in quell'area non risulterebbe nulla. Per questo i difensori di Bossetti sono certi che tutto l'impianto accusatorio sia destinato a saltare.
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Ma c'è un altro colpo di scena, ben più preoccupante che l'avvocato Salvagni ha lanciato. Il sospetto diventato certezza non è tanto il ritrovamento della foto, ma "il fatto che della stessa fotografia la procura di Bergamo fosse già in possesso e ne abbia sempre negato l'esistenza, impedendo alla difesa di Bossetti di prenderne visione. Ce l'hanno nascosta. Salta fuori solo quando hanno saputo che l'avevamo. Come mai non era nel fascicolo del processo e neppure in quello del pm Letizia Ruggeri? Ecco perché - attacca l'avvocato - io oggi posso insinuare che in questa inchiesta ci sia stato un depistaggio".

Corea, frase atomica di Trump La minaccia dalla Russia Il caos: rischio guerra totale

La Russia minaccia Trump: "Soluzione militare in Nordcorea avrebbe..."



jean H. Lee è una ex inviata per l'Associated press a Pyongyang e oggi lavora come analista al Wilson center. Pochi come lei si intendono di Nordcorea e l'intervista che ha rilasciato a La Repubblica all'indomani del test balistico eseguito con successo dal governo di Pyongyang non lascia presagire nulla di buono. Sopratutto perchè, spiega, "Trump continua a invocare l'aiuto della Cina: ma è complicato. Che tipo di controllo ha davvero Pechino sul pericoloso vicino? Non è chiaro. E poi: chi potrebbe mai volere a Pechino il collasso di uno Stato pronto a inondare la regione di profughi? Oltretutto, per i predecessori di Kim Jong-un la Cina era tutto: protezione e sicurezza. Lui invece si sente più autonomo con la bomba". Certo, per la Nordcorea, la Cina continua ad essere un partner commerciale importante, come rivela il tweet diffuso oggi dal presidente Trump, che conferma in tutto i timori della lee riguardo al ruolo della Cina: "Il commercio tra Cina e Corea del Nord è cresciuto di quasi il 40% nel primo trimestre. Tantissimo per la Cina che lavora con noi. Ma dovevamo provarci!», ha scritto Trump.

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Una frase, quel "dovevamo provarci" che sembra lasciar intendere un seguito, con gli Stati Uniti che ormai da mesi apertamente minacciano un intervento armato contro il regime nordcoreano. Intanto, oggi, Russia e Cina presenteranno al Consiglio di sicurezza Onu la loro iniziativa congiunta per la soluzione della crisi nella penisola coreana, firmata ieri in occasione della visita a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. Ma il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov non ha perso tempo nel lanciare un monito che suona quasi una minaccia agli Stati Uniti: "Per Russia e Cina è assolutamente chiaro che ogni tentativo di giustificare una soluzione bellica, usando le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu come pretesto, è inaccettabile e porterà a conseguenze imprevedibili nella regione», ha ammonito Lavrov. Nella loro dichiarazione, Mosca e Pechino chiedono a Pyongyang lo stop ai test missilistici e a Washington e Seul di mettere fine alle esercitazioni militari congiunte.

mercoledì 5 luglio 2017

Cardito (Na): L’avv. Marco Mazza con un tackle al 90° cerca di contrastare l’assunzione dei due staffisti

L’avv. Mazza con un tackle al 90° cerca di contrastare l’assunzione di...


di Gaetano Daniele



In data 04.07.2017, l’avv. Marco Mazza, consigliere del Partito Democratico, lo stesso partito del Sindaco Cirillo, invia una pec al segretario comunale ponendo alcuni dubbi sulla legittimità degli atti predisposti per la selezione di altri due staffisti. 

Il consigliere l’ha mandato a dire alla maggioranza e al Sindaco anche mediante facebook con il seguente post: “Il Bando per le due persone da assumere al Comune, prevede che costoro debbano svolgere:

- le competenze proprie dell'Ufficio Pubbliche Relazioni;
- l’ orientamento dei cittadini sui percorsi amministrativi;
- l’ informazione e comunicazione sulle iniziative dell'Ente indirizzata ai media e alla cittadinanza.

Tuttavia, il Bando stesso non richiede particolari competenze in dette attività, seppur esse siano, in questi tempi, di fondamentale importanza per la cittadinanza.

Dovremmo annullare la procedura, ripeterla da capo e chiedere scusa a tutti gli oltre 30 partecipanti.”

 Anche se la pec sembra finalizzata a rimuovere i vizi degli atti amministrativi, in realtà l’avv. Marco Mazza, noto professionista carditese, più volte ha preso le distanze sull’assunzione di altre due figure “C” da mettere a disposizione del Sindaco e della giunta con mansioni da semplici portaborse, uscieri o acchiappa elettori. Infatti, giova ricordare che il consigliere ha sempre sostenuto l’utilità di assumere personale in possesso di qualifiche di alta professionalità volta a colmare le lacune della pianta organica comunale. 

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Nella pec il consigliere - l’unico tra le fila della maggioranza a prendere le distanze dall’amministrazione quando l’atto o l’azione politica è indecorosa, a differenza di chi osanna solo  - rammenta poi che per le mansioni di segreteria del Sindaco già è stato assunto una figura “C” e quindi, implicitamente, denuncia l’inopportunità di assumerne altri due staffisti.

L’intenzione del legislatore, nel prevedere con l’art. 90 del TUEL un’eccezione alla regola generale dell’assunzione nella P.A. mediante concorso pubblico, era quella di consentire ai membri delle giunte (Sindaci ed assessori) di avere al loro fianco personale di fiducia che potesse coadiuvarli nell’azione di programmazione e di controllo politico. Una sorte di assessori con specifiche professionalità da affiancare a quelli squisitamente politici. C’è da dire anche che nei piccoli comuni come quello di Cardito, le stanze degli assessorati coincidono con gli uffici comunali. Per fare un esempio: l’assessore ai lavori pubblici quando va al Comune si siede - ove fosse necessario - dietro la scrivania del funzionario dell’ufficio. Quindi, se stessimo parlando di un grande Comune dove gli assessori hanno loro uffici distinti e separati da quelli degli uffici di gestione (come prescrive tra l’altro anche la riforma del 2014 dell’art. 90 del TUEL), oppure di uno staff composto da tre o quattro figure di alto profilo professionale (di ctg. “D”), allora servirebbero e come due o tre persone da coadiuvarli nelle mansioni di segreteria. 

La polemica accesa innanzitutto dai consiglieri di opposizioni (Pisano e Santucci), muove proprio su queste motivazioni. Spendere 180 mila euro circa per tre anni, per tre segretari con mansioni da portaborse, autista, o uscieri, in un comune come quello di Cardito sono davvero tanti. Indipendentemente dalla pezza a colori che qualcuno non mancherà di mettere. Eppure chi critica o denuncia cerca di dare una mano a chi amministra, a differenza di chi fa finta di essere sempre d’accordo, oppure ha paura di sedersi nelle fila delle opposizioni.

Cardito (Na): I cori pro Cirillo e l'asse Barra-Saviano

 I cori pro Cirillo e l'asse Barra-Saviano



di Sossio Barra




Siamo ormai agli sgoccioli, manca poco tempo per le vacanze. E di questi tempi la politica si avvia verso il riposo. Ma a Cardito, invece, arriva la controtendenza perché lo scenario locale offre molti spunti di riflessione alla cittadinanza. Ma passiamo ai fatti. 

Già diverse settimane il Partito Socialista dello storico leader Rocco Saviano si è spaccato in due fazioni. Nel partito è rientrato l'ex vicesindaco ed ex delfino dello stesso Saviano, Luigi Iorio, che alle scorse elezioni si è candidato a sindaco con una lista civica contro il centrosinstra dell'attuale sindaco Peppe Cirillo. 

LA PROSPETTIVA SVIZZERA SULLE OBBLIGAZIONI.

Obbligazione a Tasso Fisso Step Up Callable in Dollari USA. 



Sul versante opposto Rocco Saviano ha portato con sé una grossa parte dell'ex componente socialista che ha deciso di seguirlo nella nuova avventura targata Articolo Uno, il nuovo movimento politico guidato da D'Alema e Bersani nato dalla scissione dal Pd. L'ex consigliere comunale, da politico navigato, ha portato al centro del dibattito il rapporto sul piano politico di Articolo Uno con la coalizione di governo targata Pd. Ora anche i bambini sanno che Saviano alle scorse elezioni ha sostenuto Cirillo sindaco con la lista del Psi racimolando circa 1300 voti ed esprimendo in Assise due consiglieri comunali: Pasquale Chiacchio e Michele Fusco. Sappiamo la storia com'è andata a finire. Fusco e Chiacchio abbandonarono poco tempo dopo il partito per questioni che ancora oggi non sono chiare. Ma alla fine o ti chiami Partito Socialista, o ti chiami Articolo Uno, rimane la scelta di campo fatta nel 2015. In virtù di tutto questo Saviano, forte del suo impegno pro Cirillo,  ha avviato una serie di riunioni col primo cittadino per rimarcare la sua posizione nei confronti della maggioranza richiedendo un posto in Giunta. 

Il sindaco nel frattempo aveva già deciso di confermare gli assessori in carica chiedendo ad Andrea Russo di nominare l'ultimo membro dell'esecutivo dopo le famose dimissioni di Giuseppe Di Micco. Ma non è tutto. Nel pomeriggio di martedì 4 luglio Saviano ha avuto un incontro col gruppo di Peppe Barra. Va detto che questo incontro era nell'aria da qualche settimana e pare che l'abbia voluto fortemente il leader del decennio, il quale ha raggiunto tutti poco dopo. Alla base della riunione ci sarebbe l'ipotesi per mettere in campo un'asse collaborativa per il futuro proprio fra Articolo Uno e i barriani. Ed è una presa di posizione molto forte che proveremo a chiarire ulteriormente nei prossimi giorni

A Caserta, al Bar "Il Bacio", il Maestro-Pasticciere, Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale

A Caserta, al Bar "Il Bacio", il Maestro-Pasticciere, Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale


di Giuseppe Topa





"Bar il Bacio" Una delle migliori cornetterie di Caserta e provincia. In oltre 10 anni abbiamo testato un gran numero di cornetterie del casertano e dopo numerosi assaggi, ma soprattutto dopo aver ascoltato il parere di numerosi clienti, provenienti anche da altre zone, siamo arrivati alla conclusione che uno dei cornetti più buoni di Caserta, lo si può assaggiare appunto al "Bar Il Bacio", dove il Maestro-Pasticciere, Giuseppe De Luca, continua a stupire con il "Cornetto" a lievitazione naturale.

  • È morbido, grande e a mezza sfoglia;
  • Non è friabile (nel senso che non si frantuma in mille pezzi dopo un morso);
  • È altamente digeribile;
  • È buono anche se lo si farcisce con pietanze salate (affettati, creme salate da spalmare, ecc.) e non necessariamente con cioccolato e creme dolci;

Il sapore e la morbidezza rimangono pressappoco intatti anche se lo si mangia a distanza di tre o quattro giorni. Insomma, una realtà golosa che tende a crescere nel tempo. 


La Cornetteria "Il Bacio" la trovi in Piazza Gianturco, 59 - Afragola (Na). La Grafferia "Il Bacio" in Piazza Vanvitelli, aperta tutta la notte; e la Caffetteria "Il Bacio" in Via Roma. 


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