Debora Serracchiani: 3.500 euro agli immigrati per tornare a casa
Debora Serracchiani lancia la sua proposta per alleggerire il carico dei migranti sull'Italia: dare 3.500 euro a quegli stranieri che, invece di chiedere una forma di protezione internazionale, accettano di tornare nel loro Paese d'origine. In pratica ai richiedenti asilo sbarcati sulle nostre coste e ospitati nei centri di accoglienza del Friuli Venezia Giulia, la Regione di cui Serracchiani è presidente, sarebbe proposto un accordo per una sorta di «rimpatrio volontario».
La pratica non è nuova: già oggi la Regione mette a disposizione dei migranti 2.500 euro - 2mila statali e 500 regionali - per il ritorno a casa. Adesso, però, il Friuli ha deciso di alzare la posta: l'assessore all'Immigrazione, Gianni Torrenti, ha deciso di aggiungere altri mille euro al bonus. «Spendere mille euro per un rimpatrio fa risparmiare alla collettività», si è difeso l'assessore. L'accordo originario era stato sottoscritto dalla Regione lo scorso novembre con il dipartimento dell'Immigrazione del Ministero dell'Interno e l'Oim, l'Organizzazione intergovernativa per le migrazioni. L'accordo, ha spiegato l'assessore friuliano, sarà applicato «per migranti che sono già da tempo nella nostra regione e comunque arrivati prima della firma del documento». «Confidiamo», ha aggiunto Torrenti, «che questa iniziativa funzioni. Il Dipartimento statale ha messo a disposizione fondi per mille rimpatri. Ci sembrano tanti. Tuttavia, se i primi casi avranno successo, potrà essere uno strumento che funziona».
Una decisione che arriva nel giorno cui alla Camera è stata bocciata una mozione di Fratelli d'Italia per introdurre per legge «l'obbligo per le cooperative che gestiscono l' accoglienza degli immigrati di rendicontare come spendono i soldi pubblici». La denuncia è di Giorgia Meloni, presidente del partito: «Il Pd ha votato contro e il M5S si è astenuto: tra le due facce della sinistra non c'è nessuna differenza».
Intanto i dati sugli sbarchi diffusi dal ministero dell'Interno non lasciano scampo. Dal 1° al 18 gennaio sono stati 2.393 i migranti arrivati sul nostro territorio. Nello stesso periodo dello scorso anno, quello che poi ha sancito il record di arrivi di 181.436 unità, sono stati 1.073 gli sbarchi. «Purtroppo si prevede un 2017 in linea con l'eccezionale flusso migratorio registrato nel 2016», mette le mani avanti Federico Gelli, presidente della Commissione d' inchiesta migranti della Camera (Pd).
La Commissione ascolterà il ministro dell'Interno, Marco Minniti, «il prossimo 8 febbraio in audizione per confrontarci su come il governo intenda attuare il nuovo piano di accoglienza migranti annunciato le scorse settimane e valutare l'opportunità di ogni decisione. È bene dare un segnale forte di discontinuità rispetto al passato».