Visualizzazioni totali

domenica 7 giugno 2015

Proiettili, minacce, botte e "mazzate": i metodi della cosca di Mafia Capitale

Mafia Capitale: proiettili, minacce e botte. Così agivano Massimo Carminati e soci


di Franco Bechis 


Il 31 marzo Salvatore Buzzi, l’imputato chiave dell’inchiesta su Mafia Capitale, ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee al pm di Roma che lo aveva arrestato. Come chiunque avrebbe fatto nei suoi panni, Buzzi ha tentato di difendersi, anche a costo di arrampicarsi sui muri. Quando si è trattato di spiegare cosa lo aveva spinto al sodalizio con Massimo Carminati, che aveva una fedina penale lunga come l’autostrada del sole, il capo della coop rossa di detenuti, ne ha detta una davvero fantastica. La sintetizzano così i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere o agli arresti domiciliari 44 altri politici, dirigenti pubblici e manager di cooperative: «Quanto al Carminati, (Buzzi ndr) riteneva fosse diventato un onesto uomo di affari con l’ossessiva preoccupazione di indagini in corso». Il «Cecato» «un onesto uomo d’affari», in doppiopetto, magari frequentatore della City e dell’alta finanza. Gli inquirenti ovviamente si sono irrigiditi. Anche perché quel che da mesi andavano cercando i magistrati romani ruotava proprio intorno a Carminati.

La contestazione dell’associazione mafiosa, il 416 bis, poggiava su intercettazioni. Ma serviva qualcosa di più per affrontare un eventuale processo: la prova dei metodi di associazione mafiosa. Era difficile trovarla da Buzzi, ma la novità di questi mesi è stata quella. Il muro di omertà si è sgretolato ed è saltato fuori più di un teste chiave.

Il primo si chiama Flavio Ciambella, è un piccolo imprenditore di Castelnuovo di Porto indagato per la corruzione del sindaco della cittadina, Fabio Stefoni, nella vicenda del nuovo centro di accoglienza immigrati da aprire lì. Ciambella ha spiegato di avere provato a contattare con due mail la procura di Tivoli per rivelare fatti penali importanti. Mancavano circa due settimane agli arresti di Mafia Capitale, ma da Tivoli nessuno rispose: il procuratore capo, Luigi De Ficchy, stava per trasferirsi a Perugia, e aveva altro per la testa. Ai pm di Roma però ha portato a gennaio le prove della corruzione: mail, documenti, lettere, e il suo racconto. A metà marzo nella cassetta delle lettere Ciambella ha trovato una busta gialla con dentro un foglio scritto a stampatello: «Fatti i cazzi tuoi», e insieme un proiettile. Una intimidazione per ritrattare le dichiarazioni fatte. Una minaccia mafiosa che per gli inquirenti diventa importantissima. Ciambella tiene duro e non ritratta. E uno dopo l’altro spuntano altri testimoni, vittime di violenza e minacce, che raccontano ai pm cosa accadeva se sgarravi con Carminati.

Luigi Seccaroni, concessionario di auto, spiega di avere subito intimidazioni perché il gruppo voleva un suo terreno in via Cassia. «Cercavo di tergiversare e farli desistere, ma questo generava un radicale cambiamento di atteggiamento nei miei confronti che, col passare dei giorni, diveniva sempre più pressante e minaccioso tanto da indurmi uno stato d’ansia e preoccupazione costante di pericolo per me ed i miei cari. La mia soggezione nei loro confronti raggiungeva l’apice quando minacciarono palesemente di incendiarmi l’azienda, di picchiarmi e di far del male ai miei familiari, compresi mio fratello e mio padre. Un sabato mattina, mentre accompagnavo mia figlia a scuola, ho incrociato Carminati lungo corso Francia e lo stesso, dopo avermi seguito per un pezzo di strada, mi affiancava e mi guardava. La circostanza mi ha spaventato parecchio, tanto che sviavo lo sguardo e cambiavo corsia».

Riccardo Manattini racconta di essere stato minacciato da Carminati: «Mi disse che se facevo ancora in giro il suo nome mi avrebbe tagliato in due», e poi rivela un pestaggio subito dal gruppo per avere pagato buoni benzina con assegni non coperti: «Fui aggredito da un uomo alto circa 1,90 m che mi colpiva ripetutamente sul volto facendomi rovinare a terra e successivamente continuava a colpirmi con dei calci al costato. Nell’occasione notavo che il soggetto che mi percuoteva si accompagnava ad altri due uomini che rimanevano defilati preoccupandosi che nessuno intervenisse in mia difesa. Inoltre l’uomo che mi aveva colpito, allontanandosi e lasciandomi a terra, mi intimava con accento romano di comportarmi bene e di saldare il debito».

Maledizione Champions per la Juve Si batte, ma il Barcellona è troppo forte

Finale: Barcellona in vantaggio dopo tre minuti, Morata pari, Suarez raddoppia




Pronti, via e la finale di Champions all'Olimpico di Berlino si mette per la Juventus subito nel peggiore dei modi: il Barcellona scende con un paio di combinazioni veloci, palla a sinistra in area a Iniesta che tocca in mezzo per Rakitic, deviazione volante e palla in diagonale alle spalle di Buffon: 1-0 per il Barcellona. Si tratta del quarto gol più veloce della storia delle finali di coppa dei campioni. La Juve, che nei primi minuti aveva tenuto palla agevolmente, va nel pallone più completo e subisce di brutto.

9' pt: un gran tiro di Neymar sfiora l'incrocio dei pali a Buffon battuto

10' pt: Ammonito Vidal che qualche minuto dopo per un altro brutto fallo rischia il cartellino rosso

13' pt: Messi scende sulla sinistra e mette un cross sul quale Neymar interviene in scivolata. Palla sul fondo di una trentina di centimetri a Buffon ancora batturo

14' pt: Il portiere della Juventus si supera su un tiro a botta sicura di Dani Alves dal limite dell'area. Mentre si sta per buttare alla sua destra, col braccio sinistro riesce a schiaffeggiare il pallone alzandolo sulla traversa.

24' pt: Dopo un rimpallo al limite, la palla schizza a Morata che con un sinistro a giro da 13 mt manda la palla 3 mt a lato alla destra di Der Stegen

27' pt: Neymar raccoglie una respinta di testa di Evra e tenta il destro dal limite: conclusione debole e centrale, bloccata con facilità da Buffon

34' pt: primo calcio d'angolo per la Juventus Der Stegen esce facile

35' pt: La Juve protesta per un rigore per un intervento al limite su Pogba, ma l'arbitro lascia correre

39' pt: Suarez dal limite calcia di destro rasoterra, Buffon è superato ma la palla sfiora il palo e finisce sul fondo

40' pt: Ancora Suarez riceve in area e gira al volo di destro, Buffon alza in calcio d'angolo

41' pt: Ammonito Pogba per un fallaccio su Messi

43' pt: Buffon sbaglia il rinvio di piede e dà a Neymar, che crossa ma Suarez non riesce ad arrivare sul pallone di testa

44' pt: Marchisio arriva al limite dell'area a tira centralmente rasoterra: Der Stegen para facilmente. E' la prima conclusione della Juve nello specchio della posta blaugrana

45' pt: Messi semina in dribbling tutta la difesa della Juve, ma poi non riesce a crossare prima di uscire con la palla sul fondo.

Nella ripresa il Barcellona riparte subito fortissimo e pressa la Juve nella sua tre quarti.

3' st: Suarez tiro secco dal limite e miracolo di Buffon che nmette in angolo alla sua sinistra

10' st: La Juventus pareggia: Marchisio recupera un pallone sulla tre quarti catalana, di tacco serve Lichsteiner lungo l'out di destra, lo svizzero la mette al cestro rasoterra e Morata deve solo toccare in porta

12' st: Lancio di 50 metri di Pirlo per Evrà, che prova a mettere in mezzo, ma l'azione sfuma

15' st: Lancio di Iniesta per Messi ma la Pulce non ci arriva

17' st: Conclusione di Tevez dal limite alta sopra la traversa

24' st: Si sveglia messi che prende palla sul centrocampo e si invola in mezzo come un treno, resiste a una contrasto e dal limite spara un missile che Buffon forse ha la presunzione di voler trattenere. La palla gli sfugge e finisce sui piedi di Suarez che insacca a porta vuota. 2-1 per il Barcellona proprio nel momento in cui la Juve stava esprimendo il siuo miglio calcio.

26' st: Gol annullato a Neymar che riceve un cross dalla sinistra, impatta di testa ma la palla gli batte sulla mano destra prima di insaccarsi alle spalle di Buffon. Per la Juve sarebbe stato il colpo di grazia

33' st: Angolo della Juve dalla sinistra, Der Stegen non esce Pogba stacca alla grande ma non centra la porta-

34' st: Esce Vidal e al suo posto entra Pereyra

36' st: Piquet conclude al volo di destro, ma alto sopra la traversa al termine di un'azione insistita da parte del Barcellona

39' st: Altro cambio per la Juve, esce Moraata entra Llorente

44' st: conclusione in diagonale di Marchisio, Der Stegen si allunga e blocca

49' st: Discesa del Barca con la Juve tutta sbilanciata in avanti, da Messi a Neymar che di sinistro rasoterra batte ancora Buffon. E' il 3-1 definitivo che laurea il Barcellona campione d'Europa.

Arriva la tassa sui condizionatori: come ci fanno crepare di caldo

Roma, arriva la tassa sui condizionatori


di Davide Giacalone 


Hai un impianto di climatizzazione estiva o di riscaldamento invernale? Disgraziato, distruttore dell’ambiente, ricco profittatore, ora, per penitenza, paghi una patrimoniale e vieni ginocchioni a darmene ricevuta, dopo avere scucito l’obolo alla società privata cui assegnai il compito di vigilare sul nulla. Il burocrate più socialmente utile è quello che non fa niente, il più nocivo quello che si trova una funzione. Vediamo, dunque, questa nuova incarnazione del satanismo.

Ricevo una lettera su carta intestata del comune di Roma: «Gentile Cittadino». Bene, cominciamo bene. Ma cadiamo subito: «desideriamo informarLa che, con riferimento a quanto in oggetto …». Fanno dei corsi appositi, per compitare in tal modo? Comunque, vogliono farmi sapere che «l’ATI CON.TE, organismo tecnico, ha attivato il servizio di censimento e controllo degli impianti di climatizzazione estiva ed invernale previsto dal D.Lgs. 192/2005, così come modificato dal Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013 n. 90 del 03/08/2013». Chi siete? Che volete? Che cavolo di servizio è stato «attivato»? Che vi hanno fatto di male le virgole? Le congiunzioni non si mettono in quel modo, altrimenti ci si riferisce solo a impianti che riscaldano «ed» raffreddano.

Cerco e scopro che CON.TE è un soggetto privato cui partecipano Promoseco SME, Servizi Energia Ambiente e Italgas Ambiente. Troppo ambiente, è inquinante. Questi signori hanno vinto un appalto e ora vogliono mettere le mani sui miei impianti. E siamo già alle minacce: «Alla luce di quanto sopra, pertanto, Le richiediamo la trasmissione della dichiarazione di avvenuta manutenzione, entro e non oltre il 15 luglio 2015 (…) mediante l’invio di: 1. Rapporto di efficienza energetica (conforme all’Allegato III del Decreto Ministeriale del 10/02/2014), rilasciato da manutentore al momento del controllo; 2. Ricevuta di relativo versamento, il cui importo è stabilito in base alla potenza termica dell’impianto».
Quindi devo: a. chiamare i signori di CON.TE, altrimenti fanno senza di me; b. riceverli quando sono disponibili, perché si dà per inteso che tutti noi, come loro, non si abbia nulla da fare; c. pagarli, per il loro prezioso e per niente desiderato intervento; d. pagare una patrimoniale che sale al salire della potenza istallata. Ometto alcune spontanee considerazioni, come quella sulla burodemenza dell’«entro e non oltre». Esiste un entro che è oltre? Un oltre che è entro? Piuttosto fornisco qualche suggerimento, a gratis.

Mettiamo che siano utili questi controlli. Si fanno su impianti regolarmente installati (quelli irregolari manco li conoscono), con macchine regolarmente omologate, che ho pagato con i miei redditi, da cui sono già state detratte le imposte, con regolare fattura, quindi ho già pagato anche l’Iva. Chiedermi di pagare dell’altro è un insulto alla ragionevolezza. Poi, una volta che un manutentore autorizzato, vale a dire quelli che curano questi impianti, quasi sempre a nome dei produttori, quindi non necessariamente il vincitore di un appalto di cui non si sentiva il bisogno, viene e controlla, gli si mette a disposizione un bel sito del Comune, una bella banca dati degli impianti, sicché spunta on-line il mio nome e il mio indirizzo. Fine della trasmissione. I controlli così sono facilitati, visto che si dovrà pensare solo a chi non lo ha fatto. Questi, invece, vogliono non solo che anticipi la documentazione (e la ricevuta della patrimoniale) via fax o e.mail, ma poi devo recapitarla ai loro uffici, quelli di quei privati, e devo sempre conservarne una copia, da esibire tremulo al sopraggiungere del CONTE Tacchia.

Da diversi punti si può guardare Roma dall’alto. Fatelo con gli occhi del CON.TE: vedrete che moltissimi hanno i condizionatori o le caldaie, variamente inchiodati alle mura esterne di case e uffici, ma in alcuni punti si concentrano tumori del tetto, baluginanti impianti atti a riscaldare l’Antartide o rendere fresco il Sahara. Non vi potete sbagliare: sono uffici pubblici. Gli unici che non pagano per boccheggiare d’inverno e congelare d’estate, tanto che gli impiegati, prudentemente, tengono comunque la finestra aperta. Che manco ci sono più le mezze stagioni.

Questa storia dei bollini, infine, è una gran presa in giro. Si spaccia per utile, ma non lo è. Dice di difendere l’ambiente, ma lo peggiora. Portai la macchina a controllare i gas di scarico, così come previsto dalle norme. Arrivai, pagai e mi diedero il bollino da appiccicare al parabrezza. Scusate, chiesi, ma non controllate i gas? Il meccanico rispose, saggiamente: dotto’ ce pole mette ’n tubo e ficcarlo nell’abitacolo, così more subitamente, i gas benefici non l’hanno ancora ’nventati. Famolo sinnaco.

sabato 6 giugno 2015

Champions, presagio-horror sulla finale Il "talismano" condanna la Juve: perderà

Champions, presagio-horror sulla finale Il "talismano" condanna la Juve: perderà




A poche ore dalla finale di Champions League è l’ora di schierare i porta fortuna. E il Barcellona ne ha uno veramente invidiabile: si chiama Andres Iniesta. Il fuoriclasse, mai sopra le righe, modesto nel carattere come nell’aspetto. Niente tatuaggi, capelli sempre corti per combattere le calvizie, mai nessuna protesta e gioco sempre per la squadra. Ma Iniesta è anche l’uomo delle finali. Ne ha disputate sei nella sua carriera, e non ne ha mai persa una. E, stando a quanto ha detto lui stesso, oggi in campo ci sarà: “Non mi passa nemmeno per la testa non giocare questa finale”.

Grandi risultati - Dal 2006, dalla finale di Parigi che riportò la Champions al Barcellona dopo 14 anni di astinenza, per Iniesta è stato un crescendo continuo. Con i blaugrana o con la Nazionale Andreas è sempre stato decisivo, e ha sempre assicurato la vittoria alla sua squadra. A Vienna nel 2008 contro la Germania, a Roma nel 2009 contro lo United, a Johannesburg nel 2010 contro l’Olanda, vincendo per la Spagna il primo mondiale della sua storia e segnando anche un goal fondamentale. E ancora, nel 2011 a Wembley ancora contro lo United e a Kiev nel 2012 contro i nostri azzurri. Una percentuale del 100% per una finale all’anno, numeri impressionanti che farebbero paura a chiunque. Certo, uest’anno non ha segnato nemmeno una rete, è vero. Ma gli era capitato anche nel 2006, quando cominciò la sua ascesa inarrestabile verso l’olimpo del calcio mondiale.

Giovanni Trapattoni vuota il sacco "La truffa del calcio? Sapevo tutto"

Giovanni Trapattoni, scandalo Fifa: "Irlanda-Francia, quando incontrai Sepp Blatter mi chiese come potevamo dimenticare"




"Ricordo ogni attimo di quei secondi a Parigi e, soprattutto, la risata in faccia che mi fece il collaboratore dell'arbitro Hansson: io avevo capito subito, adesso c'è la certificazione sopra ad un tradimento...". Parole e musica di Giovanni Trapattoni, che in un'intervista a La Stampa torna su uno dei giorni più bui della sua carriera da allenatore, il 18 novembre del 1999, quando la sua Irlanda fu eliminata dalla Francia nello spareggio per la qualificazione ai Mondiali 2010 in Sudafrica. A decidere l'incontro, un - palese - doppio tocco di mano di Thierry Henry e la rete di Gallas nei supplementari. E oggi, nei giorni dello scandalo Fifa, quella partita è tornata d'attualità, poiché dall'inchiesta è emerso che i vertici del calcio mondiale, alias Sepp Blatter, offrirono una "tangente risarcitoria" alla federazione irlandese: 5 milioni di euro per dimenticare, 5 milioni di euro per non portare il caso in tribunale.

L'incontro con Blatter - Trapattoni, spiega, non ne sapeva nulla: "Mai. Non me l'ero mai immaginato. Ma alla mia età, con la barba e i capelli grigi, non posso stupirmi di niente". Ciò che "Giovannino" ricorda, invece, è quanto accadde pochi giorni dopo l'incontro: "Incontrai Blatter - prosegue nel suo racconto -. Mi disse: Vediamoci, cerchiamo insieme una via d'uscita, un modo per dimenticare. Non so cosa volesse, dove cercasse di andare. So solo che quando mi diede la mano, io non contraccambiai il saluto perché non ho due facce". Trapattoni ancora rimugina: "Perdonare Blatter? La Fifa? Che dire, sono un cattolico praticante e, i cattolici, perdonano. Diciamo così: non potrei mai più fare niente di niente". Quindi si torna su quella risata del collaboratore dell'arbitro in quel match maledetto. Trapattoni ribadisce, come un mantra, che aveva già compreso tutto, da tempo: "Prima o poi le mie certezze dovevano trovare qualche conferma. Mai avrei pensato ad un giro di soldi come questo, ma che dopo uno, due, tre o dieci anni la verità, cioè la truffa ai nostri danni, sarebbe venuta alla luce sì...", conclude.

Caivano (Na): Alle ore 17.00 Sezione PD, caseggiato con il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato

Caivano (Na): Alle ore 17.00 Sezione PD, caseggiato con il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato 



SIRICO Luigi vi aspetta oggi pomeriggio
alle ore 17.00 sede PD

Oggi pomeriggio, ore 17.00, Sede Partito Democratico, inizia il caseggiato per il candidato SIRICO Luigi, in sua compagnia il Capogruppo alla Camera Ettore Rosato. Per Rosato, ma come del resto per il neogovernatore De Luca, Caivano è una piazza importantissima, tanto è vero che il Neo Presidente De Luca, ha dichiarato ufficialmente all'incontro con i sindaci della Terra dei Fuochi che, inizierà proprio da Caivano per eliminare le eco-balle ed avviare le bonifiche promesse in campagna elettorale. Insomma, non solo Lorenzo Guerini vicesegretario nazionale Pd, ma a Caivano per SIRICO Luigi ci sono appunto, Ettore Rosato alle ore 17.00 e il neogovernatore Vincenzo De Luca martedì in piazza 1° Maggio alle ore 18.30. Non mancare, alle 17.00 sede PD. (Un evento più unico che raro). 

Ricerca e Innovazione in Medicina VIII° Premio ‘Riccardo Tomassetti’

Ricerca e Innovazione in Medicina VIII° Premio ‘Riccardo Tomassetti’

di Carlotta Donnini 



Parte anche quest’anno il Premio giornalistico ‘Riccardo Tomassetti’, giunto all’ottava edizione. Il Premio è riservato ai giovani giornalisti under 35, che con il loro lavoro contribuiscono a promuovere nel nostro Paese le tematiche relative ai progressi e all’espansione delle conoscenze bio-mediche e dello sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, che hanno portato al progressivo miglioramento dei livelli di salute, in particolar modo proprio nel campo della Ricerca e dell’Innovazione in Medicina. Il Premio, intitolato alla memoria del giornalista scientifico scomparso nel 2007 a soli 39 anni, ha l’obiettivo di riconoscere e stimolare l’impegno dei giovani giornalisti nella divulgazione della cultura scientifica in Italia e vuole essere un omaggio allo stile, al rigore e alla capacità di divulgare le notizie in campo medico-scientifico. Promosso dal Master di I Livello “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma e sostenuto da MSD Italia, il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” - Ricerca e Innovazione in Medicina, è dedicato ad articoli e servizi giornalistici, formato testo, audio o video, realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2015. Il miglior servizio si aggiudicherà un premio di 2.000 euro.

Quest’anno, nell’ambito dell’iniziativa, viene istituito il Premio speciale Nuove Prospettive in Virologia. Il miglior servizio di taglio giornalistico (testo, audio, video), che affronti con chiarezza di linguaggio e competenza di contenuti i temi relativi a innovazioni terapeutiche, ricerche scientifiche e questioni sociali connesse con la Virologia, riceverà un premio di 1.000 euro. Patrocinanti del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” quest’anno sono: Anlaids - Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids, C. I. C. A. Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS, Nadir - Hiv Treatment Group, associazione patient based, NPS Italia onlus - Network Persone Sieropositive, ed EpaC onlus - Associazione Pazienti con Epatite C. Sarà una giuria rappresentata da giornalisti esperti ad assegnare i premi entro la fine del 2015. Informazioni e bando su: www.premiotommasetti.it

Tutti uniti a tutela del paziente: “La pillola? te lo ricordiamo noi!”

Tutti uniti a tutela del paziente: “La pillola? te lo ricordiamo noi!”


di Stefano Sermonti 



Minimo rischio di ospedalizzazione, minori complicanze associate alla malattia, maggiore sicurezza ed efficacia dei trattamenti e riduzione dei costi per le terapie, il tutto a vantaggio di un Sistema Sanitario sostenibile e sempre più al servizio del paziente. Con questi obiettivi è stato presentato ieri, al Ministero della Salute, il progetto ‘Seguilaterapia’, per assicurare al meglio l’aderenza del paziente cronico e poli-trattato al trattamento terapeutico prescrittogli e che vedrà la stretta collaborazione tra medico di medicina generale e farmacista. Il progetto, reso possibile dal contributo non condizionato di Mylan, avrà la durata di due anni e raggiungerà almeno 20.000 pazienti, offrendo, in base alla preferenza, un servizio di promemoria «digitale» (SMS o Alert via APP) o telefonico (chiamata vocale registrata), con lo scopo di ricordare al paziente di assumere correttamente i farmaci del proprio piano terapeutico e di allertarlo in caso di esaurimento della confezione del medicinale. “Questo Progetto, grazie ad un software all’avanguardia, garantirà un servizio migliore al paziente, facilitandolo non soltanto nella gestione della propria patologia da un punto di vista farmacologico, ma anche nell’affrontare più facilmente la propria quotidianità. Mylan è orgogliosa di sponsorizzare questo progetto unico e innovativo che rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra tutti i principali attori del comparto per il bene del paziente. Promuovere l’aderenza è un impegno a favore di tutti: pazienti, sistema sanitario e società intera, ma soprattutto è il Nostro impegno!”. Ha spiegato Cinzia Falasco Volpin, A.D. Mylan.

“Tutto ciò che vede il malato al centro di un progetto è per il Ministero della Salute motivo di grande soddisfazione, e siamo convinti che questa iniziativa possa essere di enorme aiuto nel migliorare e di molto lo stile di vita per tutti quei pazienti, spesso di età avanzata che, affetti da più patologie, vedono tristemente le loro giornate scandite dalla paura di dimenticarsi di prendere i farmaci”. Ha affermato Marcella Marletta, Direttore Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico della Ministero della Salute. “Il pregio di questo Progetto, oltre a verificare l’efficacia di un sistema di alta tecnologia per aiutare le persone a seguire correttamente le cure, presenta il grosso vantaggio di mettere in collegamento due figure fondamentali dell’assistenza primaria, il medico e il farmacista, due professionisti la cui collaborazione può generare crescite significative dell’aderenza alla terapia e quindi dell’efficacia delle cure territoriali per la salute dei cittadini”. Ha dichiarato Giacomo Milillo, Segretario Nazionale FIMMG. “La presa in carico del paziente è un obiettivo prioritario della farmacia: accompagnare i malati nel percorso di cura consente di aumentare l’adesione alle terapie da parte dei pazienti cronici. Una maggiore aderenza alle terapie significa più salute per i cittadini e miglior utilizzo delle risorse disponibili, pubbliche e private, evitando ricadute e limitando la necessità di successivi ricoveri”. Ha aggiunto Annarosa Racca, Presidente Federfarma. “La farmacia contribuisce fortemente a sensibilizzare l’opinione pubblica all’utilizzo corretto del farmaco e dispone degli strumenti per seguire il singolo paziente, in sinergia con il medico di famiglia. Nel rapporto tra prescrittore, farmacia e cittadino – osserva la Racca – la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante per garantire la salute del paziente”.

“Da tempo l’aderenza alla terapia è il fronte principale su cui si giocano il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione ma anche la sostenibilità del servizi sanitari. La nostra professione ha imboccato questo percorso attuando sperimentazioni sul campo di modalità di intervento del farmacista a supporto del paziente e del curante e promuovendo a la formazione a tutti i livelli. E’ evidente però che anche in questa attività il supporto tecnologico è un tassello fondamentale per aumentare le possibilità di successo terapeutico e per migliorare la comunicazione tra i professionisti della salute”. Ha tenuto a precisare il senatore Andrea Mandelli, Presidente FOFI. 

"Mi vogliono uccidere, ma frego Blatter" Scandalo Fifa, altro siluro contro Sepp

Fifa, parla l'ex uomo ombra di Blatter: "Temo per la mia vita, ma voglio parlare. Neppure la morte fermerà questa valanga"




Il terremoto nella Fifa non accenna a fermarsi. Anzi, rischia di provocare un vero e proprio tsunami. E la prima onda sembra essere l'ex vice-presidente di Blatter, Jack Warner, che dalla sua Trinidad minaccia di vuotare il sacco. “Temo per la mia vita - ha dichiarato - ma neppure la morte fermerà questa valanga. Blatter sa perché è caduto. Anch'io”. Dopo il suo rimpatrio da Zurigo, l’incriminazione da parte dell’Fbi e l’esilio forzato nella sua isola caraibica, Warner sembra deciso a parlare: “voglio andare avanti fino in fondo e denunciare tutta la corruzione al vertice della Fifa, compreso Blatter, del quale sono stato a lungo l’uomo ombra”. Durante un messaggio a pagamento trasmesso dalla tv locale di Trinidad e Tobago, l'ex numero due ha promesso di portare documenti e prove che accuserebbero direttamente il presidente dimissionario. Vedremo se manterrà la sua parola.

Problemi di “stato” - La questione che più interessa alle federazioni di calcio dei vari Paesi è la scelta di chi ospiterà i mondiali di calcio. Perché, ovviamente, è lì che ruota la maggior parte dei profitti. E infatti proprio il Mondiale 2022 in Qatar è al centro del ciclone. La “questione araba” era già saltata alla ribalta per i problemi climatici difficilmente gestibili durante una partita di calcio. Dopo gli scandali delle mazzette e della corruzione, se ora il 2022 dovesse saltare c’è la fila fuori dalla porta per rimpiazzare il Qatar. Prima fra tutti l’Inghilterra, che secondo il ministro della Cultura britannico, John Whittingdale, è pronta e ha le strutture adatte per organizzare l’evento.

Riceviamo e Pubblichiamo - Caivano (Na): Io non voto Simone Monopoli perchè.......

Caivano (Na): Io non voto Simone Monopoli perchè.......


di Gaetano Cristiano 


PRIMA



DOPO

Mi chiamo Gaetano Cristiano. Non sono un tifoso da stadio. A me, dal mio futuro sindaco mi piacerebbe ascoltare proposte concrete per il mio Paese, e perchè no, anche discorsi che riguardano il futuro di noi giovani che, come nel mio caso, a 30 anni, sono ancora precario, sono ancora alla ricerca di una occupazione stabile. Io non voto Simone Monopoli perchè nella precedente campagna elettorale (Primo turno) ad oggi, non solo ha sempre rifiutato il confronto pubblico con gli altri candidati sindaci, prima inventandosi la scusa del "giornalista se era giornalista" quando poi fino a qualche giorno prima a quell'Amministratore gli aveva rilasciato oltre 20 interviste e Post, come infatti si è rivelata una scusa, una bugia, visto che in seguito ha anche rifiutato il confronto organizzato da veri giornalisti professionisti come Cronache di Napoli e Cogito. Cancella dai social network chi non la pensa come lui. Come nel caso di Nicola Semplice. Un candidato sindaco soprattutto di un Paese di oltre 40 mila abitanti come Caivano, dovrebbe ascoltare tutti anche chi politicamente non la pensa come lui, e non usare espressioni forti come: "Sarete distrutti tutti", anche se detto solo elettoralmente parlando, non mi è mai capitato di sentirlo nè da bocca a Ziello, nè da bocca a Papaccioli nè da bocca a Ciccarelli nè da bocca a Del Gaudio nè da bocca a Sirico. Viceversa Monopoli cancella, banna, spamma tutti coloro che lo criticano, a Monopoli non piace il contraddittorio, solo i monologhi. 

Video Intervista - Io non voto Simone Monopoli perchè... Perchè dalle sue video interviste se avete modo di vederle e di ascoltarle, non fa altro che criticare il suo competitor politico Sirico, chiama traditori i sostenitori di Sirico e poi...... ? E poi pubblica messaggi privati tra lui e un suo ex amico. Si, avete capito bene, messaggi strettamente privati, che nulla centrano con il bene ed il rilancio del Paese, (sapete quanto gliene frega ai caivanesi del messaggino privato?) e mentre li pubblica scrive: "Lo so che non si fa, ma li pubblico comunque", al di là del torto o della ragione, pubblicare messaggi strettamente personali tra due amici classifica in modo imprescindibile il carattere di una persona che, quando si vede alle strette, alle corde, e non sa più dove sbattere la testa punta tutta la sua rabbia sul personale. Io non voto Simone Monopoli anche per questo! Una persona colta, istruita, sa benissimo che pubblicare messaggi personali, privati, non si fa, o tanto meno sono giustificati solo perchè dopo si chiede scusa. 

Io non voto Simone Monopoli - Io non voto Simone Monopoli perchè mentre un cittadino comune, qualunque, reale o non, su Facebook gli scrive: dottore Monopoli neanche questa volta ce la fa? perchè non si ritira? Monopoli, un candidato Sindaco che dovrebbe rappresentare 40 mila cittadini, risponde: "Sarete distrutti tutti!, poi, dopo, rendendosi conto di aver scritto una bufala, corre ai ripari, ma l'arroganza non manca mai. Chiede scusa e mentre lo fa continua a puntare il dito, non accetta critiche. Io non voto Simone Monopoli perchè non accetta critiche. 

Io non voto Simone Monopoli perchè - Io non voto Simone  Monopoli perchè cerca sempre di strumentalizzare i suoi incontri pubblici. Sulla sua bacheca prima compariva un messaggio, poi come il suo solito fare viene corretto. Dà appuntamenti in chiesa in prossimità di manifestazioni dell'Unicef, poi appunto, cambia rotta e torna indietro, corregge. Io non voto Simone Monopoli. 

Io non voto Simone Monopoli perchè - Io non voto Simone Monopoli perchè mentre affiggo manifesti per un altro candidato sindaco, vengo aggredito da uno della sua coalizione che dovrebbe oggi, guardando la composizione della sua squadra di governo, governare Caivano e, nonostante gli spiegassi che per legge toccava anche a me affiggere due e sottolineo due manifesti, costui senza sapere nè come nè quando mi caccia. Io non voglio essere rappresentato da questa squadra di governo!.

Io non voto Simone Monopoli perchè - Io non voto Simone Monopoli perchè si è attorniato di sostenitori carditesi che oggi si impongono politicamente anche su Caivano e, come recita il detto: chi si assomiglia si piglia, nel momento in cui poni una critica politica costruttiva, se tutto va bene ti cancellano dai social network. Io non voto Simone Monopoli.  

Io non voto Simone Monopoli perchè - Io non voto Simone Monopoli perchè mentre lo stesso candidato nell'ultima sua apparizione all'Hotel il Roseto invita i suoi sostenitori a non cadere nelle provocazioni, cosa che fino ad oggi ha fatto solo lui e i suoi appunto fans, dopo neanche 3 minuti accusa e punta il dito contro il suo competitor Sirico, solo perchè al mercato aveva alluso che lo stesso candidato Monopoli si era attorniato di gente poco raccomandabile. Monopoli, chiedo scusa, ma non aveva invitato 3 minuti prima i suoi sostenitori a non cedere alle provocazioni dei suoi avversari? in più, e vi invito ad ascoltare il video, usa parole forti, altro che "sarete distrutti tutti!" dice di più, gridando e puntando il dito contro il suo competitor, usa espressioni come: "Il 14 giungo, al ballottaggio, il Sirico cadrà sotto la mia spada, sotto la spada di Simone Monopoli". Io non voto Simone Monopoli perchè questi paraustielli non piacciono!.


Io non voto Simone Monopoli perchè - Io non voto Simone Monopoli perchè in qualità di cittadino libero, non avrei nessuna voce in capitolo. 

IO VOTO SIRICO Luigi, perchè in SIRICO Luigi non ho mai riscontrato tutto questo sopra elencato. 


Prima
                                                             Dopo





venerdì 5 giugno 2015

ESCLUSIVA CASERTA. Il drammatico racconto di Gianpiero Zinzi: “Io e mia madre siamo arrivati a Parco Gabriella con il cuore in gola. Hanno minacciato con un coltello anche mia nipote di tre anni”

ESCLUSIVA CASERTA. Il drammatico racconto di Gianpiero Zinzi: “Io e mia madre siamo arrivati a Parco Gabriella con il cuore in gola"

di CasertaCe.net



Momenti di autentico terrore nella famiglia Zinzi. E' stata proprio la bimba a passare il telefono alla madre ferita e legata, consentendo in questo modo alla stessa di allertare il fratello e la moglie dell'ex presidente della Provincia. Ad agire almeno tre persone, tutti maschi, con chiaro accento dell'est europeo.

CASERTA – Una vicenda spaventosa, che Gianpiero Zinzi ricostruisce al telefono con voce emozionata. E’ stato lui ad arrivare per primo, insieme a sua madre, nell’appartamento di Parco Gabriella, teatro, fino a pochi minuti prima di un episodio criminale con pochi precedenti in provincia di Caserta. In pieno giorno, almeno tre persone, stando alle poche notizie che sono state fornite agli inquirenti dalle vittime sotto choc, sono riuscite ad entrare con uno stratagemma nella casa di via Giotto in cui abita Mara Zinzi, in quel momento presente insieme alla sua figlia piccola, Giulia, e alla baby sitter.

La ricostruzione che molto a fatica, con grande disponibilità, compone, è raccapricciante: “Pretendevano che la cassaforte fosse aperta immediatamente. Hanno picchiato e torturato mia sorella e la baby sitter. Sono arrivati addirittura a minacciare la piccola Giulia con un coltello. Hanno continuato a percuotere sia mia sorella sia la colf anche dopo essere riusciti a portar via alcuni oggetti dalla cassaforte.

Poi hanno insistito, ma fortunatamente hanno deciso di andare via. E’ stata la bimba a portare il telefono a mia sorella, che pur legata è riuscita a comporre il numero di casa mia e dei miei genitori. Ero con mia madre. Ci siamo precipitati e in quei lunghi minuti che hanno separato la nostra partenza da via Falcone dall’arrivo a Parco Gabriella siamo stati attraversati da pensieri angoscianti, perchè non sapevamo cosa avremmo trovato.

Abbiamo aperto il portone con un doppione delle chiavi che avevamo e abbiamo trovato Mara ferita e tumefatta, legata come la baby sitter. Ora la bimba è con noi a casa. Speriamo che questo incubo non lasci strascichi su di lei“.

L'editto bulgaro contro Salvini: il leghista "vietato" sui canali Rai

Rai, Loris Mazzetti vuole vietare le magliette di Matteo Salvini: "A mali estremi, estremi rimedi"




Crociata Rai contro Matteo Salvini. Crociata di Loris Mazzetti, capostruttura di Rai3 e dirigente di Viale Mazzini, che mette nel mirino le ormai celeberrime t-shirt del leader leghista e spiega: "Non mi risulta che vi sia un regolamento che consente a chiunque di comportarsi come fa Salvini". Pochi dubbi, insomma, per Mazzetti (che, per inciso, è anche blogger del Fatto Quotidiano: le magliette di Salvini vanno vietate. Con tutta evidenza, Viale Mazzini non ha gradito la t-shirt "ruspe in azione" con cui il segretario federale del Carroccio si è presentato in tv lo scorso martedì. Un dirigente Rai, in buona sostanza, vuole limitare la libertà d'espressione. Scrive infatti Mazzetti: "A mali estremi estremi rimedi. Il giornalista dovrebbe adottare lo stesso metodo che usa con gli sportivi quando si presentano in tv con il logo dello sponsor in evidenza sull'abito. In quel caso il logo sparisce, altrimenti non si va in onda". Un ottimo escamotage per "far fuori" Salvini dal piccolo schermo, poiché le magliette, per il leghista, sono un marchio di fabbrica. Per Matteo, soltanto giacca e cravatta: l'editto "bulgaro" di Loris Mazzetti.

ESCLUSIVA CASERTA. Brutalmente aggredita e torturata Maddalena Zinzi, figlia dell’ex Presidente della Provincia Domenico

ESCLUSIVA CASERTA. Brutalmente aggredita e torturata Maddalena Zinzi, figlia dell’ex Presidente della Provincia Domenico. 


Domenico Zinzi 

Appresa la notizia, l'Amministratore del Blog, il Notiziario sul web, Gaetano Daniele nota: "Solidarietà alla famiglia Zinzi, a Domenico e a Gianpiero da parte del Blog il Notiziario sul web Confido nelle Forze dell'ordine affinchè assicurare alla giustizia questi "MOSTRI" feroci". 


Quattro malviventi sono entrati nell'abitazione di Parco Gabriella e l'hanno torturata dalle 11.30 alle 13.30 


CASERTA - Una aggressione brutale forse a scopo di rapina quella che ha subito Maddalena Zinzi, detta Mara, figlia del Presidente emerito della Provincia Domenico e sorella del neoeletto consigliere regionale Gianpiero. Secondo una prima ricostruzione due malviventi l’avrebbero colta in casa, al Parco Gabriella, dove l’hanno letteralmente torturata e selvaggiamente picchiata. A quanto pare a subire la stessa sorte sarebbe stata anche una amica e la figlia di quest’ultima, presente in casa al momento dell’agguato. Sempre secondo le prime ricostruzioni i due aggressori avrebbero avuto l’accento rom.

Appena arrivata all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano è stata sottoposta a tac all’addome e al torace per controllare i danni interni causati dai calci e dai pugni che le sono stati inferti. Ha il volto tumefatto e non riesce ad aprire gli occhi. Come se non bastasse le sono stati bruciati gli avambracci con una piastra elettrica e, una volta che i delinquenti hanno abbandonato l’abitazione, l’hanno legata.

A trovarla, legata polsi e caviglie, sarebbe stato il padre Domenico. Sul posto immediatamente giunti Carabinieri e uomini del 118.


Fonte: CasertaCe

Cibo al piombo, allarme scatolette Ritirato un prodotto dagli scaffali

Cibo, piombo nelle scatolette: attenzione a ciò che comprate





Piombo al supermercato marchiato Nestlé. Il gigante dell’alimentare si è vista costretta a ritirare dal commercio indiano i noodle 'Maggi', un tipo di pasta dalla forma allungata. Secondo degli esami chimici, alcune scatole di noodle contengono piombo in quantità tali da mettere in pericolo la salute di chi li consuma. Nestlé ha ribadito che i suoi prodotti non sono pericolosi, ma la pressione dei media indiani l’ha costretta a togliere dagli scaffali dei supermercati l’equivalente dei nostri spaghetti. Almeno sei Stati dell’India avevano già bandito dal commercio i noodle Maggi. Il Tamil Nadu, in particolare, è il primo ad aver vietato diverse marche di noodle, compresi quelli della Nestlé. Il prodotto, venduto all’equivalente di 20 centesimi di dollaro per porzione, contribuisce poco agli enormi guadagni del gigante dell’alimentare, che ha entrate per circa 98,6 miliardi di dollari. Il gruppo vuole però contenere al minimo il danno all’immagine: il capo di Nestlé, Paul Bulcke, ha deciso di parlare direttamente ai consumatori di New Delhi per rassicurarli.

Meteo, Scipione cuoce tutt'Italia ma poi arriverà la pioggia: quando e dove

Meteo: Scipione "cuoce" l'Italia, ma poi arriveranno forti temporali



Clima bollente sull’Italia per molti giorni, ma anche temporali sulle Alpi, isole e centro-sud. L’estate è iniziata alla grande e l’anticiclone africano Scipione domina incontrastato tutte le regioni, ma permetterà anche lo sviluppo di temporali. La redazione web del sito www.ilmeto.it comunica che "il caldo di Scipione continuerà ancora per molti giorni, con temperature che in alcune zone potrebbero toccare anche i 36 gradi. La presenza di Scipione però non impedirà a rovesci e temporali di svilupparsi nelle ore pomeridiane, soprattutto sulle Alpi, Sardegna, Lucania, e zone interne tirreniche dalla Toscana meridionale fino alla Sicilia. Con il caldo l’umidità aumenterà e così anche l’afa che sarà moderata nelle grandi città". Ma quanto durerà questa ondata di caldo eccezionale? Secondo Antonio Sanò, direttore del sito www.ilmeteo.it, "anche per l’inizio della prossima settimana Scipione sarà padrone della scena meteorologica italiana, ma inizierà a indebolirsi, con temperature meno calde e un maggior sviluppo di temporali, sia sui rilievi sia sulle pianure". Scipione dovrebbe insistere, col suo caldo e sole, sull'Italia almeno fino al 10 giugno. Dopo è previsto l'arrivo di alcune perturbazioni atlantiche, più fresche che porteranno forti temporali su alcune zone e un calo delle temperature.

Se cambi l'operatore del cellulare risparmi 600 euro: come fare

Cellulari, cambiando operatore si risparmiano oltre 500 euro. Ecco come fare




La concorrenza e l’informazione dei consumatori fanno bene al mercato e alle tasche degli utenti: si potrebbero riassumere in questo modo i risultati dell’indagine condotta da Facile.it, comparatore attivo anche nel campo delle offerte telefoniche per il mobile che ha messo in evidenza come, nel corso dello scorso anno, ogni famiglia italiana sia riuscita a ridurre di oltre il 5% la spesa dei cellulari, arrivando in media a 576 euro. Facile.it ha analizzato i dati di mercato e le dichiarazioni rilasciate dai propri utenti in fase di ricerca di un nuovo contratto telefonico: a cambiare operatore nel corso del 2014 sono stati circa 14.000.000 di italiani, pari al 19% degli intestatari di una SIM personale; ciascuno di loro è riuscito a garantirsi un risparmio annuo del 21,8% rispetto al piano tariffario precedente.

Moltiplicando il risparmio individuale per il numero complessivo di individui che hanno sottoscritto un nuovo piano telefonico si arriva ad un risparmio annuo totale, in termini di costi sostenuti dagli italiani per mantenere il proprio telefono cellulare, pari a oltre 500.000.000 di euro. A beneficiare della maggiore concorrenza e della conseguente riduzione dei costi sono stati non solo gli italiani che hanno cambiato operatore, ma anche gli intestatari di una SIM personale che hanno optato per una nuova tariffa telefonica. Se si considera anche il loro risparmio, si arriva ad una cifra notevole: complessivamente, nel 2014 gli italiani hanno ridotto i costi telefonici di circa 700.000.000 di euro. 

"Il risparmio totale è così alto", ha dichiarato Paolo Rohr, Responsabile Business Unit Utilities di Facile.it, "anche perché in virtù dell’abitudine che oggi hanno gli utenti a confrontare le offerte per trovare quella più vantaggiosa sul mercato, le compagnie hanno messo in campo molte promozioni e questo ha fatto diminuire notevolmente i prezzi. Cambiando operatore, o anche solo piano telefonico, chi ha una tariffa vecchia di qualche anno può arrivare a risparmiare più del 30%".

Il cantante smaschera Giulia Innocenzi: la menzogna (in diretta) ad "Announo"

Povia contro Giulia Innocenzi: "Il Luca che porti ad Announo non è quello della canzone. Informati"




Una giornalista, Giulia Innocenzi, e un cantante, Giuseppe Povia. Cosa hanno in comune? Il mondo gay. Fra i due è scoppiata in queste ore una controversia circa il protagonista della famosa e tanto criticata canzone Luca era gay. Tutto è nato con un video di Povia, in cui accusava la Innocenzi di aver invitato nella sua prossima puntata di Announo Luca di Tolve, spacciandolo per il Luca della sua canzone. “Ho visto che farai una puntata di Announo sui gay - ha detto il cantante - ma voi che fate informazione dovreste essere i primi a essere informati sulle storie che raccontate. Ho sentito la canzone Luca era gay che gira sul promo ma Luca di Tolve non è il Luca della canzone. Io questa cosa l’ho smentita da subito, da quando è uscito il brano. Quello della canzone si chiama Massimiliano, è di Roma e oggi ha oltre 60 anni”. Il video prosegue poi con una critica diretta alla Innocenzi e al suo modello di giornalismo: “Ci sono cose altrettanto importante dei gay di qui parlare. Come ad esempio la grandissima campagna che hanno fatto per più di vent’anni Travaglio e Santoro su un ladro di galline che è Berlusconi, quando il vero potere, cioè tutte le sinistre, ci ha svenduto e ci continua a svendere al nostro nuovo Governo che si chiama Bce”.

Botta e risposta – Nonostante tutto la santorina non è sembrata troppo preoccupata dalle critiche, e ha ripostato sul suo profilo face book il video di Povia commentandolo così: “Giuseppe Povia mi manda un videomessaggio in vista di Announo di stasera: "Fai una puntata perché vorresti che i gay fossero tutelati? Anch'io vorrei essere tutelato, visto che sono stato fatto fuori, alla faccia della libertà di espressione". E la puntata non è ancora cominciata.” Nessun riferimento quindi alla vicenda di Luca, cosa che non è sfuggita a Povia che ha subito commentato il post della Innocenzi: “Il video parla di tutt'altro, ma davvero di tutt’altro argomento, che tu e Announo avete promosso dappertutto soprattutto su La7 con la mia canzone "Luca era gay" che non ha niente a che vedere con Luca di Tolve. Se metti un post con queste parole, confermi ciò che ho scritto sull'informazione giornalistica deviata e sei parte anche tu di quell'"Antisistema" creato dal sistema stesso. Non te ne sei accorta. Come farsi un autogol stando in prima serata, davvero epico. Saluta i tuoi 2 papà Santy e Travy”.

L’uomo dello scandalo - Luca di Tolve è un ex attivista dell'Arcigay, illuminato dalla Madonna a Medjugorje, che oggi dichiara che “l'omosessualità non esiste, è solo un disturbo della personalità che può essere curato”. Da quando l’uomo si è “redento” ed è “tornato” etero, è diventato un fervente attivista del mondo eterosessuale. Ed offre dei corsi per tutti quei gay che volessero “guarire dalla loro patologia”. Come riporta La Repubblica, sui monti in provincia di Brescia offre dei seminari di ciqnue giorni. “Essere gay offende Dio e lo fa soffrire - ha dichiarato - ma si può cambiare. I gay sono solo persone che hanno disturbi della personalità, magari dovuti a situazioni vissute, anche inconsciamente, soprattutto in tenera età”. In questa sua divina missione Luca si fa aiutare da altri due ex gay, da un frate e da un padre passionista.


Caivano (Na): Sirico stacca Monopoli e conquista la simpatia di altri esponenti politici di rispetto

Caivano (Na): Sirico stacca Monopoli e conquista la simpatia di altri esponenti politici di rispetto 



Al Ballottaggio l'alternativa c'è
SIRICO Luigi 

Come volevasi dimostrare è ballottaggio. Gli elettori di Caivano non hanno ancora ben chiare le idee ed infatti chi credeva di vincere al primo turno, resta fermo al palo, con l'ansia di rivedere lo stesso Film del 2010. Per Monopoli è il secondo ballottaggio in meno di 5 anni. Nel 2010 perse contro Tonino Falco Udc. Fu bocciato dall'elettorato caivanese nonostante le quote lo davano favorito, proprio come ora. Monopoli dopo aver cambiato 4 partiti, dal partito Liberale, all'Udc, all'Adc per poi finire da consigliere provinciale nelle braccia di Forza Italia, responsabili proprio nel 2011 di aver portato a Caivano 4.500 tonnellate di spazzatura nei capannoni di Ambiente e Energia ed in più di non aver pagato le bollette elettriche del Liceo Scientifico Braucci, facendo chiudere lo stesso plesso per più di 3 giorni, oggi, Monopoli, esponente di Forza Italia, è nuovamente in caduta libera. Il più favorito, colui che al primo turno ha raccolto più consensi si avvia nuovamente verso la sconfitta?. Sirico intanto, conquista anche l'elettorato di centro destra come quello di Ncd, ma anche l'elettorato moderato considerato che il Partito Democratico dal 2010 ad oggi sale nei numeri reali da 2.000 voti a 2.900 con Sirico Sindaco. Ma non solo, Monopoli pur essendo un esponente politico più conosciuto sul territorio (Per la professione di medico) rispetto a Sirico, continua a perdere consensi anche nei confronti di altri esponenti politici di rispetto, quindi nell'area socialista e in quella di centro destra, proprio come un aereo in avaria, tutti si lanciano ma al voltante resta solo il pilota. Per non parlare di chi ha dovuto ripulire Caivano dai Fac-Simili. Insomma, se guardiamo la storia degli ultimi 5 anni, Caivano ha già deciso, la coerenza dimostrata dal candidato del Partito Democratico, Sirico Luigi è stata già premiata al primo turno con circa 8.000 voti. Sirico e la sua squadra di professionisti sono già pronti per governare Caivano. Uno dei primi punti di Sirico e della sua squadra sono la tutela del Territorio, l'Ambiente e la rimozione immediata delle eco-balle portate da Forza Italia e dal centro destra negli ultimi 5 anni, disoccupazione giovanile, fare gioco di squadra Regione-Comune, giacchè il Partito Democratico ha già stravinto le elezioni regionali eleggendo il neogovernatore Vincenzo De Luca. Sirico Luigi l'alternativa ai fautori delle Eco-balle. Ai cittadini la responsabilità di scegliere. 

All'Alitalia resta solo il tricolore in coda E dentro i colori sono quelli di Etihad

Alitalia presenta i nuovi colori e le nuove cabine




Fuori, appena un ritocchino. Dentro, uno stravolgimento. Si può riassumere così la nuova immagine che stamattina a Fiumicino Alitalia ha presentato alla stampa. All'esterno, la livrea degli aerei è cambiata appena. il tricolore sulla coda resta, ma sparisce la riga orizzontale verde e il nome della compagnia da sopra i finestrini passa sotto. Un tributo forse eccessivo a un trend che nel trasporto aereo commerciale ha pure un nome: "Eurowhite" si chiama, a sottolineare la tendenza verso fusoliere quasi completamente bianche. Forse troppo. E prive di identità, come appare a dirla tutta quella di Alitalia. Gli interni, invece, sono cambiati molto, soprattutto dal punto di vista cromatico. Al grigio che ha sostituito il verde negli ultimi anni in classe economica si è aggiunto un poggiatesta color mattone con copripoggiatesta in stoffa gialla. E in "magnifica" i sedili sono diventati blu con tocchi di rosso e di giallo. Colori che richiamano più l'identità di Etihad che quella del vettore italiano.

Il nuovo virus che spaventa il mondo Cifra da panico: tasso di mortalità al 36%

Virus, la nuova Sars si chiama Mersa: 1400 persone in quarantena




L’Asia comincia a tremare per un virus che potrebbe rivelarsi la nuova Sars. Ha una mortalità del 36%, si chiama Sindrome respiratoria del Medio oriente (Mers) e per ora sta colpendo la Corea del Sud. Si contagia velocemente, è altamente letale e in pochi giorni le persone messe in quarantena sono già più di 1400. Ma il virus ha causato al momento anche tre vittime, che potrebbero aumentare nei prossimi giorni. Il paziente zero è un uomo di 68 anni, tornato da un viaggio fatto in Medio oriente ad aprile-maggio e confermato positivo ai test il 20 maggio scorso. Le prime due persone morte, una donna di 58 anni e un uomo di 71 anni, erano state ricoverate nello stesso reparto ospedaliero del "paziente zero", a dimostrazione di quanto sia facile il contagio.

Le contromisure - In altre città dell'Oriente come Pechino e Hong Kong sono state adottate intense misure di prevenzione e controllo, mentre Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato in 1.172 i casi di Mers segnalati dalle autorità sanitarie di tutto il mondo, tra cui 479 decessi correlati, a partire dalla sua individuazione nel 2012. Intanto si teme una rapidissima diffusione del virus: il governo sudcoreano è finito nel mirino per la risposta troppo lenta nel contenimento del contagio dopo gli accertamenti risultati positivi, mentre l'intero Paese è in preda a una fortissima preoccupazione.

Non solo Inzaghi: Mihailovic fa fuori altro totem milanista

Mihailovic fa fuori Tassotti: non sarà lui il suo vice




L'interista Mihajlovic fa fuori milanisti come piovesse. no, non parliamo di Inzaghi, che quello è già andato. Ma, se vogliamo, di un pezzo molto più grosso di lui, un vero e prorpio mostro sacro rossonerso. Uno che a Milanello, tra campo e panca, c'è dalla bellezza di venticinque anni. Si tratta di Mauro Tassotti, romano di nascita milanese, anzi milanista d'adozione. In maglia rossonera è arrivato nell'80, prima di appendere gli scarpini al chiodo e occuparsi di panchina: la primavera e poi, dal 2000 la prima squadra. Al posto di Alberto Zaccheroni nel marzo 2001 e quindi, dalla stagione successiva, vice. Vice di Ancelotti, vice di Allegri, vice di Seedorf, vice di Inzaghi. Sempre al fianco dei condottieri con la sua esperienza, la sua determinazione e la sua pacatezza. Ma, pare ormai per certo, che l'anno prossimo non sarà più così. Sinisa Mihajlovic, infatti, avrà al suo fianco qualcun altro. Di certo non Mauro Tassotti, che di occasioni per prenersi in mano la squadra, di vere, non ne ha forse mai avute. Un altro pezzo di quel Milan di invincibili che se ne va. Nella speranza, dei tifosi, che quello nuovo ci si avvicini anche solo.

Marò, terribile accusa di Capuozzo: quelle "carriere-lampo" in Marina...

Marò, l'accusa di Toni Capuozzo: "Qualcuno nella Marina ha fatto una carriera-lampo sulla loro pelle"




Una vicenda infinita, e intricata, e dolorosa, quella dei nostri marò prigionieri in India. E sull'odissea di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone prigionieri in India, Toni Capuozzo, ha scritto un libro: Il segreto dei marò, edito da Mursia, in uscita nei prossimi giorni. Il giornalista, intervistato da Il Tempo, si dice sicuro della loro innocenza e premette: "Non nascondo nel libro di avere un pregiudizio favorevole, in base alla conoscenza personale con Latorre, che mi ha fatto da scorta, in Afghanistan nel 2006, e in generale per la mia esperienza. Non ho mai visto né sentito di un militare italiano con il grilletto facile. Mi è capitato più volte di trovarmi in situazioni di tensione e, al contrario mi sono chiesto: ma quando sparano? I militari italiani - sottolinea Capuozzo - sono prudenti, attenti e rispondono al fuoco se attaccati".

Le accuse agli indiani - Secondo il giornalista, "non è un caso che gli indiano non siano arrivati a istruire un processo" sul loro conto. "Perché - prosegue - non c'è alcuna prova della loro colpevolezza, ci sono al contrario molte prove della loro innocenza". Sulle indagini, spiega, sono state effettuate con "molta faciloneria, una grande approssimazione e con un teorema: sono stati gli italiani, sono colpevoli. Tutto ha avuto subito un forte connotato politico: erano giorni in in cui il Partito del Congresso si giocava la maggioranza, in Kerala c'era l'elezione supplettiva per un deputato che era deceduto. L'incidente ai due pescatori rappresentava un'occasione formidabile". Per Capuozzo, dietro alla vicenda, c'è un peccato originale: "Era già decisa la colpevolezza, bisognava solo acconciare un teorema. E' stato fatto in modo facilone e maldestro".

Terribile sospetto (sull'Italia) - Ma il giornalista, poi, accusa anche l'Italia: "Siamo disastrosi. Convinti, all'inizio, che la cosa possa finire a tarallucci e vino, ci sfugge completamente la strumentalizzazione politica". Nell'intervista, si ricorda poi a Capuzzo che nel suo libro spiega che chi ha avuto a che fare questo caso, tra le sfere militari italiane, ha fatto una rapida carriera. Ed è qui che Toni mette nero su bianco la sua accusa più grave: "E' vero che alcuni posti nella Marina militare sono dei trampolini di lancio - premette -. Chi guida la Squadra Navale è chiaro che poi avrà un incarico più importante, tutte persone che avevano carriere brillanti annunciate. Il sospetto - punta il dito - è che queste carriere siano un omaggio ad un atteggiamento che ha accettato la supremazia della politica e dell'economia".

giovedì 4 giugno 2015

Il neogovernatore De Luca incontra i sindaci della Terra dei fuochi: “Ora via le ecoballe”

Il neogovernatore De Luca incontra i sindaci della Terra dei fuochi: “Ora via le ecoballe”


di Angela Marino 


Presente anche l'ex. Assessore all'Ambiente Francesco Casaburo 

Anche Caivano coinvolta. Dopo le ultime 4.500 tonnellate di spazzatura portate da Forza Italia a guida Cesaro nei capannoni di Ambiente e Energia, ora arriva lo STOP di De Luca: "Ora via le ecoballe"



Eliminazione delle ecoballe e bonifiche sono i due punti cardine del programma del presidente eletto della regione Campania Vincenzo De Luca. Lo ha annunciato oggi durante un incontro con i sindaci del territorio. L'ex sindaco di Salerno ha anche ribadito il suo no, a nuovi inceneritori.

Come annunciato in conferenza stampa subito dopo la notizia della sua elezione a governatore della Campania, Vincenzo De Luca comincia il suo programma di governo dalla Terra dei Fuochi, tema centrale nella campagna elettorale. "No ad altri termovalorizzatori. Va costituito da subito un nucleo di controllo sanitario sui territori per dare serenità - ha detto De Luca nel corso di un incontro informale con i sindaci del territorio. Bisogna intervenire immediatamente sui roghi e sulla prima messa in sicurezza delle discariche esistenti". Queste le prime linee programmatiche delineate dal neoeletto presidente della Campania Vincenzo De Luca, al termine di un incontro che ha avuto oggi con alcuni sindaci della zona al confine tra le province di Napoli e Caserta."L'eliminazione delle ecoballe e la bonifica della Terra dei Fuochi è il mio primo impegno a tutela della salute dei cittadini, per la salvaguardia dell'ambiente, per la ripresa dell'agricoltura e del turismo".

Alla riunione informale con De Luca erano presenti i sindaci Nicola Tamburrino di Villa Literno; Raffaele Lettieri di Acerra, Dimistri Russo di Castel Volturno, Raffaele Vitale di Parete, Giuseppe Salatiello di Calvizzano e Giusepe Cirillo, neo eletto a Cardito. Tra i presenti anche il vice sindaco di Qualiano e due assessori di Villaricca, oltre ai consiglieri regionali Tommaso Casillo e Lello Topo. "Abbiamo fatto una valutazione approfondita – ha spiegato De Luca – della situazione e definiremo a breve la metodologia più moderna d'intervento oltre che a tempi certi e serrati. Entro un mese si dovrà decidere tutto. Non si dovrà perdere un minuto di tempo. Le soluzioni saranno illustrate ai cittadini entro il mese di giugno. Sempre d'intesa con gli amministratori e le comunità locali".Il nuovo presidente della Campania (non ancora insediatosi) ha messo quindi al primo posto una vicenda, quella del disastro ambientale in Campania, sulla quale sono concentrate le aspettative di comitati, associazioni ambientaliste, ma soprattuto di migliaia di cittadini, gli stessi scesi più volte in piazza per il diritto alla salute e il risanamento del territorio e sulla quale sono accesi anche i riflettori della politica e dei media.

La Bbc: "La Regina Elisabetta è morta". Terremoto a Londra: poco dopo il ricovero, ecco la notizia. But...

Bbc, la giornalista: "La Regina Elisabetta è morta". Terremoto (e smentita) nel Regno Unito




"La Regina Elisabetta è morta". Così la Bbc, ovvero la "Rai del Regno Unito". Televisione super-affidabile per eccellenza, per definizione, per vocazione. Talmente affidabile che la notizia è stata subito condivisa da migliaia di utenti e ripresa dai media di mezzo mondo, dalla Cnn alla Bild, giusto per citarne due. "La Regina è morta", ha cinguettato una giornalista della Bbc su Twitter, dopo aver detto in precedenza che Elisabetta II era stata ricoverata all'ospedale King Edward VII. E un brivido è corso lungo la schiena dei sudditi british, tra i quali la sovrana gode di una stratosferica popolarità.

Cosa è successo? - Insomma, una serie di cinguettii macabri inviati da Ahmen Khwaja hanno creato il caos. Poco dopo, però, la smentita della signora, producer dell'emittente britannica, che ha detto di essere stata vittima di uno scherzo. Poco dopo, anche la nota di Buckingham Palace, in cui si spiegava che la sovrana era in ospedale, ma soltanto per una visita di routine. Allarme rientrato, dunque. Ma non per la producer: la Khawaja, infatti, spiega il Daily Telegraph, verrà sottoposta a un'azione disciplinare dopo l'incidente. Resta però il giallo: che cosa è successo veramente?

"Prove tecniche di necrologio" - Come detto, la giornalista ha parlato di uno "scherzo sciocco", uno "sgambetto" che le è stato fatto dopo aver lasciato il suo smartphone, incustodito, a casa. La Bbc, però, ha smentito questa versione. Una portavoce della rete ha spiegato che "nel corso di prove tecniche per un necrologio, sono stati postati per errore da un account di un giornalista della Bbc alcuni tweet, che dicevano che un membro della famiglia reale si è sentito male". E ancora: "I tweet sono stati immediatamente cancellati e ci scusiamo se abbiamo offeso qualcuno". Eppure, sembra che Khawaja non fosse coinvolta nella "funerea" esercitazione della Bbc.

Il precedente del dj - Il caso di Khawaja ha un precedente. Si risale fino al 2010, quando il dj Danny Kelly, dai microfoni di Bbc West Midlands, disse: "Ho un importante annuncio da fare: la regina Elisabetta II è morta". Quella del dj voleva soltanto essere una battuta, una battuta che però non è piaciuta ai vertici della tv britannica, che prese immediatamente le distanze da Kelly, scusandosi "senza riserve" per l'accaduto e per il cattivo gusto dello scherzo. Kelly conservò il posto di lavoro, ma soltanto dopo una dura reprimenda e una sospensione decisa dalla Bbc. Un destino che pare essere quello anche dell "distratta" Khawaja.

Caivano (Na): Martedì 9 Giugno ore 18.30 il presidente della Regione Campania De Luca saluta gli amici tutti in Piazza 1° Maggio

Caivano (Na): Martedì 9 Giugno ore 18.30 il presidente della Regione Campania De Luca saluta gli amici tutti in Piazza 1° Maggio, con la presenza dei consiglieri regionali, Massimiliano Manfredi della commissione antimafia della camera e con Ettore Rosato capogruppo alla camera Pd


Luigi Sirico vi aspetta martedì 9 Giugno 2015 ore 18.30
Località: Piazza 1° Maggio 

Il centro sinistra, dopo aver stravinto in Regione Campania, si appresta a vincere anche nel Comune di Caivano. Il Pd, dopo essersi classificato uno dei primi partiti di Caivano con circa 3000 preferenze, superando ogni aspettativa, si appresta appunto, a vincere anche le comunali di Domenica 14 Giugno 2015 con Sirico Luigi Sindaco di Caivano. Insieme al nuovo presidente della Regione Campania, De Luca, e agli amici Massimiliano Manfredi della Commissione Antimafia e, all'amico di sempre Ettore Rosato, Capogruppo alla Camera Pd, possiamo dare corso a tutte le riforme necessarie affinchè rilanciare Caivano, togliere definitivamente le 4.500 tonnellate di spazzatura "e non solo" portate da Forza Italia, e voltare definitivamente pagina contro lo sperpero di denaro che mortifica ogni giorno la gente umile che non arriva neanche alla seconda settimana. Cosi il candidato Sindaco del centro sinistra Sirico Luigi. E nota: "Non molliamo la presa, un ultimo sforzo per i nostri figli. Caivano non deve morire, e che il nuovo governo cittadino rappresentato da me, nasca nel pieno rispetto delle regole e nella trasparenza dell'agire politico: principi che ho sempre considerato, nella mia vita, come valori fondamentali e che, anche nelle scorse settimane hanno ispirato la condotta di tutta la coalizione che mi sostiene".