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venerdì 9 giugno 2017

FORZA, CORSARO Tragedia Max Biaggi, gravissimo incidente in moto "È in codice rosso". Terrore per il trauma spinale

Biaggi, incidente in moto: "È molto grave". Trasportato con l'elisoccorso



Terrore per Max Biaggi, vittima di un grave incidente a Latina, sulla pista del Sagittario: il pilota si è schiantato ed è stato ricoverato in codice rosso. In mattinata erano previste le prove per gli internazionali di Supermoto previsto per l'11 giugno. Il Corsaro è stato trasportato con l'elicottero Pegaso 44 all'ospedale San Camillo di Roma. Stando alcune indiscrezioni, riportate dal Messaggero.it le sue condizioni sarebbero gravi, per quanto non sarebbe in pericolo di vita. Il pilota infatti sarebbe stato trasportato in ospedale in codice rosso con un trauma toracico. Ciò che preoccupa e che deve essere ancora valutato è però un trauma spinale.

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Biaggi è stato quattro volte campione del mondo nella classe 250 (consecutivamente dal 1994 al 1997) e due volte campione mondiale Superbike (2010 e 2012). Il Corsaro ha il primato assoluto di titoli conquistati nella 250 ed è stato il primo italiano a trionfare in questa categoria.

Il ritiro di Max dall'attività agonistica risale al 2012. Nel 2013 è diventato commentatore per le gare di Superbike su Mediaset. Nel 2015 è nuovamente tornato in sella come collaudatore del Team Aprilia Racing. E sempre nel 2015 è tornato a competere nel mondiale Superbike arrivando sul podio nella gara in Malesia. Nel 2016 l'ultima tappa di una eterna carriera: è diventato team manager del Max Racing Team che corre nel campionato italiano velocità Moto3.

GRAVIANO DAL CARCERE Il boss: "Le stragi di mafia? Me le ha chieste Berlusconi" Fango estremo, dove si spinge

Il boss Graviano intercettato in carcere: "Berlusconi dietro le stragi del 1992/93"



Una intercettazione clamorosa, da prendere con le molle: Silvio Berlusconi sarebbe stato il mandante delle stragi di mafia del 1992-93. A sostenerlo, intercettato in carcere con il detenuto Umberto Adinolfi, è stato il boss di Cosa Nostra Giuseppe Graviano, il 10 aprile 2016. "Berlusca mi ha chiesto questa  cortesia... per questo è stata l'urgenza di... come mai questo qua, poi che successe, ero convinto che Berlusconi vinceva le elezioni in Sicilia, Berlusconi...". Gli atti delle intercettazioni sono adesso finiti nel dibattimento per la trattativa tra Stato e mafia. "Lui voleva scendere - dice ancora Graviano al suo interlocutore - però in quel periodo c'erano i vecchi e lui mi ha detto ci vorrebbe una bella cosa...". Le accuse di collusione con la mafia rivolte a Berlusconi (e al suo storico braccio destro in Forza Italia Marcello Dell'Utri) sono note, ma il "salto di qualità" in questo caso è notevole.

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Graviano ripercorre poi a modo suo la carriera del Cavaliere: "Berlusconi ha iniziato negli anni '70 con i piedi giusti, mettiamoci la fortuna da solo e si è ritrovato ad essere quello che è. Quando lui si è ritrovato ad avere, grazie a diversi... un partito così nel ’94... si è ubriacato. Perché lui dice Non posso dividere quello che ho con chi mi ha aiutato. Pigliò le distanze e ha fatto il traditore...".  "Al Signor Crasto gli faccio fare la mala vecchiaia", è la minaccia finale del boss a Berlusconi. "Trenta anni fa mi sono seduto con te, 25 anni fa mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere, 24 anni fa mi arrestano e tu cominci a pugnalarmi". E ancora: "Tu lo sai che mi sono fatto 24 anni, ho la famiglia distrutta... alle buttane glieli dà i soldi ogni mese. Io ti ho aspettato fino adesso... e tu mi stai facendo morire in galera senza che io abbia fatto niente". "Ma pezzo di crasto - continua lo sfogo di Graviano - ma vagli a dire come sei al governo. Che hai fatto cose vergognose, ingiuste...".

Con Adinolfi Graviano ha sottolineato anche come la mafia, con quelle stragi, non c'entrasse: "...Poi nel 1993 ci sono state altre stragi ma no che era la mafia, la mafia, iddi ricinu (loro dicono, ndr) che era la mafia, allora che fa il governo senza, ha deciso di allentare il 41bis, poi c'è la situazione che hanno levato pure i 450...". In un'altra intercettazione, il 17 settembre 2016, Graviano parla della notte del 27 luglio 1993, quella degli attentati al Pac di Milano e alla basiliche di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro a Roma. Quella sera i telefoni di Palazzo Chigi rimasero isolati per alcune ore. "...Quella notte si sono spaventati, un colpo di Stato, e Ciampi (l'allora premier, ndr) è andato subito a Palazzo Chigi assieme ai suoi vertici, fanno il colpo di Stato. Loro, loro hanno voluto nemmeno la resistenza, non volevano nemmeno resistere. Avevano deciso già... In quel periodo il 41 bis è stato modificato e 300 di loro...". Il riferimento è ai detenuti di Cosa Nostra per cui nel novembre 1993 l'allora ministro della Giustizia Giovanni Conso decise di non prorogare il "carcere duro".

Caivano (Na): BOOM Forza Italia alla porta Franchi tiratori all'interno della maggioranza? Salta l'accordo Daniele: "Anche questo era previsto"

Forza Italia, primo partito, messo alla porta Daniele: "Era previsto"


di Antonio Folle


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Per la maggioranza è notte fonda. Ennesima riunione finita a schifio. Ma questa volta il dato che emerge è incontrovertibile. Da indiscrezioni, Monopoli, non cede le deleghe e spezza le ali ad un gruppo politico, il suo, Forza Italia. 

Daniele, perchè ad oggi la maggioranza non riesce a trovare una quadra sulla nuova Giunta Politica? 

Evidente..mente, al Sindaco Simone Monopoli, non conviene. 

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Perchè?

Ma le pare che il Sindaco Simone Monopoli, dopo essersi costruito ad hoc la giustificazione del non fare nulla, pur di non commettere errori politici e quindi puntare sempre il dito contro le passate amministrazioni, e dopo che elegantemente, senza far succedere grossi guai all'interno della maggioranza, mandando a casa una Giunta politica democraticamente eletta dai partiti, per poi nominarne una a propria immagine e somiglianza, oggi, sia così stupido da azzerarla per nominarne una politica per poi vivere di patemi? Impensabile. Questo significherebbe governare il Paese, e Monopoli non è all'altezza. 

Quindi secondo lei non azzererà la Giunta?

Non credo. Poi la speranza è sempre l'ultima a morire, meglio tardi che mai. La Villa comunale Falcone-Borsellino, ad esempio, attende ancora gli spazzini. 

Qual è il suo punto di vista?

Il mio conta poco. Anzi nulla. Ma secondo me, questa amministrazione è nata per non fare nulla. Anzi no. Una si. Criticare le passate amministrazioni. Qualcuno si assuma la responsabilità di dire a Monopoli che è stato eletto Sindaco. 

Perchè Monopoli mette piede avanti a Forza Italia? 

La paura dei consensi. Non lo so. Che poi non ne capisco il senso. E' il suo partito di riferimento. E' stato il primo partito a Caivano. Grazie ai voti di Forza Italia, Monopoli ha vinto le elezioni al ballottaggio contro il futuro Sindaco di Caivano, Luigi Sirico. Infatti, senza quei voti, Monopoli, ad oggi, poteva solo mantenere coerente l'unica cosa che gli riesce bene fare, l'oppositore. Tutta la maggioranza, in un modo o nell'altro, ha ottenuto qualcosa, e quando tocca a Forza Italia, che succede? 

Secondo lei come finirà?

La politica, il politico, viene eletto per governare. Simpatie, gelosie e personalismi devono restare a casa. Altrimenti si affossa un'intera comunità. Come sta accadendo. Gli incarichi esistono per essere distribuiti alla maggioranza di governo, per governare il Paese, non per tenerli chiusi nel cassetto, e sono leciti. Bisogna saperli distribuire seguendo un metro di valutazione democratico. La politica si misura, purtroppo, attraverso i numeri. Se non li hai non puoi pretendere. Ed è inutile strumentalizzare, facendo passare un messaggio distorto come se chiedere un assessore oppure un'altra delega sia  quasi mostruoso. 

Secondo Lei Forza Italia cosa deve fare?

Se fossi il Segretario di Forza Italia, uscirei con un comunicato forte, e chiederei le dimissioni, questa volta irrevocabili, del Sindaco Monopoli. 

Addirittura?

Mi perdoni. Il Comune è in dissesto finanziario. Le tasse sono ai massimi storici. La spazzatura è alle stelle. L'unico punto di riferimento per gli anziani e i ragazzi, la Villa Comunale, quando non è frequentata da tossicodipendenti, è invasa dai rifiuti. La politica, questa maggioranza, una settimana si e l'altra pure, litiga e non riesce a portare a casa nemmeno un friariello. Gli assessori: chi l'ha visti? Le faccio io una domanda: mi sa dire qual è la differenza tra questa amministrazione ed un commissario prefettizio? o vogliamo ancora credere alle balle della trasparenza? 

Caivano (Na): "Degrado e Rifiuti" alla Villa Comunale Si aspetta il "Miracolo"

"Degrado e Rifiuti" alla Villa Comunale Si aspetta il "Miracolo"


di Gaetano Daniele


Villa comunale "Falcone-Borsellino"

La Villa Comunale "Falcone e Borsellino", le periferie, e anche alcune zone centrali, soffrono di un sudiciume che è una vergogna per la Città. Come si evince dalla foto, la Villa Comunale è piena di rifiuti. Insomma, chi viene per trovare un po di refrigerio, scappa a gambe elevate. L'area verde fu ripulita agli inizi di maggio in occasione dei festeggiamenti della Festa di Campiglione. Dopo, tutto come prima. 

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Adesso, come lamentano i cittadini caivanesi ma soprattutto gli anziani e i ragazzi frequentatori della Villa Comunale, "tutto è come prima" anzi. Solo con il Commissario Contarino, la Villa comunale era un punto di ritrovo ben custodito". 

Eppure il Comune di Caivano, guidato dal Sindaco Simone Monopoli, verserebbe alla ditta appaltatrice ben 40,000,00 euro (quarantamila,00) al mese, per curare il verde pubblico. Ma la situazione, purtroppo, non riesce a decollare. Perchè?. 

In breve, come ricordavamo nell'ultimo Post, la situazione appare evidente, ad esempio, che il Sindaco di Caivano, Simone Monopoli, ha dovuto tenere conto delle richieste dei partiti che lo sostengono pur di restare abbracciato mani e piedi alla sedia. A fare cosa? Se non riesce nemmeno a garantire l'ordinaria amministrazione?

E citando nuovamente gli Inglesi, e non me ne vogliano per tutto quello che stanno passando, per sapere se il budino è buono bisogna assaggiarlo, e ai caivanesi ha fatto acido. 

La verità sulla salute di Riina L'agente intercettato in cella: sputtanato chi lo vuole fuori

Riina, secondo il pm Di Matteo: "È lucido e orientato nel contesto"



Il sospetto che Totò Riina sia ancora una minaccia diventa ogni giorno sempre più una certezza dopo le dichiarazioni di chi lo ha visto e affrontato più da vicino negli ultimi tempi. Il dibattito scatenato dalla sentenza della Cassazione, che ha stabilito il diritto per i detenuti a una morte dignitosa, ha riportato i riflettori sul boss mafioso, condannato al 41 bis, anche se di fatto ricoverato da due anni in una stanza speciale dell'ospedale Maggiore di Parma. Riina sarebbe gravemente malato, ma non smette di partecipare a tutti i processi che lo riguardano. Si collega in videoconferenza, interviene, rilascia dichiarazioni.

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Il procuratore Nicola Gratteri per primo aveva messo in guardia sulla pericolosità di Riina, uno che potrebbe impartire un comando anche con un cenno degli occhi, secondo il magistrato. Il pm Nino Di Matteo non ha nessun dubbio sulle condizioni del boss mafioso, dopo aver raccolto testimonianza preziosissime: "Riina è perfettamente lucido e orientato nel contesto - ha detto Di Matteo - Abbiamo depositato in segreteria la relazione di servizio di un agente penitenziario su alcune esternazioni in carcere del boss".

Riina non si perde una udienza dei processi che lo riguardano, neanche quella sulla trattativa Stato-mafia: "In concomitanza con l'udienza del 30 marzo scorso - ha aggiunto Di Matteo - Riina ha parlato dei rapporti tra Ciancimino e Licio Gelli, dei suoi rapporti con Provenzano e della morte dell'ex vice del Dap, Francesco Di Maggio".

Marcianise (Ce): Esclusiva il Notiziario Carabinieri in azione nella notte Preso un rapinatore, probabile appartenente alla banda del buco Le indagini continuano a tutto campo

Carabinieri in azione nella notte Preso un rapinatore, probabile appartenente alla banda del buco Le indagini continuano a tutto campo



I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise, da indiscrezioni, nella notte, dopo un lungo e tortuoso inseguimento, hanno fermato un giovane ragazzo, ancora in fase identificativa, anche se da una prima ricostruzione, pare si tratti di un Rom, che potrebbe appartenere alla banda del Buco, che ieri, 8 Giugno, ha messo a segno un colpo di poche centinaia di euro al Supermercato Licito, di Capodrise. Insomma, ancora un ottimo lavoro da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Marcianise. A breve tutte le news. 

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Video Esclusiva Riina a Di Matteo: "Lo faccio finire peggio del giudice Falcone"

Riina a Di Matteo: "Lo faccio finire peggio del giudice Falcone"



di Gaetano Daniele


Il Giudice Nino Di Matteo

Ecco il Video, di quando il Capo dei Capi, Totò Riina, parlando a Lorusso, confessa la volontà di voler eliminare anche il PM, Nino Di Matteo. 




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