Caivano (Na): E' ancora polemica sui rifiuti Emione replica al funzionario Coppola
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Architetto Francesco Emione Consigliere Comunale Civica Liberi Cittadini |
E' ancora polemica tra il Consigliere comunale più votato a Caivano, Francesco Emione e il funzionario del V° Settore Vito Coppola, in merito alla questione rifiuti, ma soprattutto perchè a scendere in campo questa volta a difesa dell'operato del Sindaco Monopoli è stato non un politico di maggioranza nè di opposizione ma bensì un funzionario comunale. Una cosa inusuale che ha scosso tutta la parte politica anche quella di maggioranza, visto che proprio ieri, l'Avv. Domenico Acerra, noto professionista e persona perbene, sostenitore del dott. Monopoli alle scorse elezioni comunali, ha protocollato un documento dove appunto, chiedeva delucidazioni al primo cittadino e principalmente che sanzioni intende adottare per tale atteggiamento. Di seguito la lettera inviata dal consigliere comunale Francesco Emione al direttore di Napoli Metropoli
Egregio Direttore di Napolimetropoli
La invito a pubblicare nelle stesse modalità grafiche l’articolo di seguito secondo i precetti della legge n. 47 del 1948 (art. 8) e legge n. 69 del 1963 (art. 2), istitutiva dell'Ordine dei giornalisti.
In particolare ritenendo lesiva della mia dignità l’articolo “Fatti, atti, numeri e circostanze. Coppola mette Emione in un angolo”, La esorto a pubblicare la seguente: Replica alla lettera al quotidiano scritta dal funzionario comunale Vito Coppola, responsabile del settore ambiente del Comune di Caivano e pubblicata sul sito Napolimetropoli.
Tutto mi sarei aspettato da quest’amministrazione tranne che venisse sovvertito il normale svolgimento del confronto democratico tra maggioranza e minoranza. Avevo capito che una coalizione di partiti e liste facenti capo all’attuale sindaco avesse vinto le elezioni. Non avevo mai creduto però che avessero avuto l’autorevolezza e la esatta concezione delle Istituzioni.
Non credevo che tanto dilettantismo uscisse fuori così presto. Né che il sindaco, i consiglieri e gli assessori cedessero il ruolo politico ad un funzionario comunale, nella fattispecie a Vito Coppola. Questo funzionario, con una lettera aperta, si è assunto un ruolo politico che le Leggi non gli consentono di esercitare nello stesso Comune in cui è dipendente. Così facendo, ha messo a nudo l’insussistenza politica del sindaco e degli assessori, che se avessero compreso la gravità dell’atto, oggi stesso dovrebbero dimettersi per manifesta inettitudine. Mai è capitato nella storia politica di Caivano che un funzionario replicasse ad iniziative politiche di un consigliere comunale.
Mai era accaduto che un funzionario comunale scendesse in campo in prima persona per offendere rappresentanti istituzionali di una parte politica a lui avversa. Mai era accaduto che pubblicamente un funzionario comunale tirasse in ballo le scelte operate - nel pieno rispetto della legalità – dal Commissario Prefettizio. Anziché rispondermi in Consiglio Comunale, la politica ha pensato bene di farmi rispondere su un giornale da un funzionario comunale. Chiederò al Presidente del Consiglio Comunale, avv. Lello Del Gaudio, di garantire le funzioni dei consiglieri.
La reazione spropositata e farneticante di Vito Coppola è scaturita, chiaramente, dalle mie interrogazioni consiliari. Ho chiesto all’assessore all’Ambiente spiegazioni su alcune determine di spesa. Evidentemente ho trovato il nervo scoperto: la gestione del settore rifiuti. Il funzionario Vito Coppola ha speso, in soli due mesi, oltre cinquantamila euro per fare lavori già compresi nel capitolato di appalto per la raccolta dei rifiuti insieme ad un incarico di consulenza ad un avvocato (20.000 euro) per farsi scrivere il nuovo capitolato.
Quanto alla raccolta dell’amianto ho chiesto perché non si svolgesse una gara pubblica invece di fare tanti affidamenti. Evidentemente le mie iniziative hanno aperto uno squarcio su alcuni lavori affidati fuori appalto. E soprattutto ho messo il naso in un settore che dovrà provvedere alla gara per la raccolta di rifiuti per 30 milioni di euro. Ho chiesto all’assessore al ramo, avv. Claudio Castaldo, di sapere come venissero spesi i soldi dei cittadini, gli stessi che pagano la TARI più alta della provincia ed il suo stipendio.
Per tutta risposta sono stato insultato da un funzionario che usurpa un ruolo che non gli compete, ma con le offese non si nasconde la verità. Vito Coppola, mi accusa di essere andato con un cittadino nel suo ufficio per chiedere la rimozione dei rifiuti all’esterno della sua abitazione. Non vedo il problema. I cittadini pagano per il servizio di raccolta dei rifiuti e possono lamentarsi civilmente quando e dove vogliono. Sono gli unici a poterlo fare.
Lo stipendio di Vito Coppola è pagato anche dal cittadino che ho accompagnato nell’ufficio comunale. Se Coppola non vuole avere a che fare con i cittadini, cambi lavoro. L’amministrazione comunale deve stare al servizio dei cittadini. Coppola dice di non avere le risorse per ripulire l’area antistante l’abitazione del cittadino che munito di telecamera ha documentato gli sversamenti abusivi. E’ una clamorosa bugia. Pochi giorni prima, aveva speso più di 50 mila euro per interventi straordinari (sic!). Ho il sospetto che il netto rifiuto al cittadino sia dipeso dall’appartenza politica.
Credo fermamente che i soldi dei cittadini debbano essere spesi con parsimonia, soprattutto in un momento in cui le famiglie non sono in grado di pagare la tassa sui rifiuti. Il funzionario e l’amministrazione forse non hanno la concezione del numero di famiglie che rateizzano la Tari o che non possono pagare. Eppure s’ infierisce con pignoramenti sui conti correnti..
Non entro nel merito della missiva farneticante di Coppola perché i consiglieri comunali non devo spiegare nulla ai funzionari. Però alcuni chiarimenti devo farli. Non al funzionario, ma al novello politico Vito Coppola.
Capisco che, a causa dei suoi trascorsi, Vito Coppola abbia avuto una qualche difficoltà ad abituarsi al rispetto della democrazia e dei diritti sanciti dalla Costituzione Italiana, però sappia che i consiglieri comunali sono eletti dal popolo ed hanno legittimazione ad indirizzare e controllare l’azione amministrativa. Sono i consiglieri comunali a dover controllare la gestione amministrativa, non viceversa.
Tra l’altro, io sono stato per ben due volte il primo eletto in Consiglio Comunale, dunque sono rappresentativo di un’ampia fascia di elettorato e di istanze sane che provengono dalla società. Se un giorno dovessi proporre la mia candidatura per cariche elettive più alte, chiederò il consenso dei caivanesi, non cercherò di impormi con le armi o sovvertendo l’ordine democratico come avrebbero voluto fare i terroristi. Fortunatamente, in Italia, il clima degli anni di piombo, è trascorso da un pezzo. L’Italia ha saputo mettere al bando la feccia terrorista ed hanno trionfato la libertà e la democrazia. Dunque nessuno toglierà a me oppure a qualsiasi cittadino il diritto di parola. Men che meno Vito Coppola.
Le esternazioni di Vito Coppola possono essere ribaltate una per una. Innanzitutto, Coppola dice che sul costo del servizio pesa il personale che andrebbe diminuito almeno di 20 unità. Lui è il responsabile del procedimento e dell’appalto. Spetta a lui scrivere un capitolato mettendo in esubero 20 unità. Anzi, se effettivamente non servono può metterli in esubero anche domani, eppure mi risulta che la ditta abbia assunto per via interinale altri 12 operai.
Il funzionario dice che anche le precedenti amministrazioni hanno dato una consulenza per scrivere il capitolato di appalto, tirando in ballo la gestione commissariale. Se queste consulenze non sono servite a nulla, non vedo perché continuare. L’attuale sindaco dai palchi parlava di discontinuità o mi sbaglio?