Caivano (Na): Preso a schiaffi il Sindaco Monopoli, colpito alla faccia da un ceffone
Il Sindaco di Caivano dott. Simone Monopoli, è stato aggredito stamattina da un signore disoccupato A. D. caivanese. Difatti, si è avvicinato al primo cittadino e gli ha tirato un ceffone. Le cause non le conosciamo ma le possiamo immaginare. "Sono contro la violenza, questi sono atti vili che vanno condannati, le istituzioni vanno rispettate sempre, anche se a volte, dopo i tanti fatti accaduti in questi ultimi mesi a livello nazionale e a livello locale, che non c'entrano nulla con Caivano, da Mafia Capitale alla mala gestione di altri comuni proiettati ormai quotidianamente dalle Tv nazionali, portano, appunto, come nel caso di questo signore disoccupato, a gesti estremi che però, rimarco, vanno sempre fermati e condannati. Solidarietà al Sindaco di Caivano, e vicinanza alla famiglia dell'aggressore che da domani oltre alle mille difficoltà economiche devono anche occuparsi di una situazione legale che comporta altre spese". Così l'amministratore del blog, Gaetano Daniele, e nota: voglio ripercorrere alcuni momenti di questo signore, come ricordavo poc'anzi, la violenza va sempre condannata, anche difronte alla totale ragione, ma, da genitore, posso solo capire e non giustificare lo stato d'animo di questo signore, che appunto, in mancanza di un lavoro serio e stabile, preso dalle mille preoccupazioni, ha deciso in malo modo di tirare un ceffone al primo cittadino. Non conosciamo l'aggressore ne i trascorsi tra A.D e il Sindaco Simone Monopoli, ma da una recente ricerca abbiamo visto che in diverse occasioni A.D, ha richiesto anche tramite social network un aiuto lavorativo, come nel caso del 29 maggio 2015, A.D: "io ho difficoltà serie x la sopravvivenza.. fra le tante amicizie che mi sono state accettate, cè qualcuno che è disposto ad aiutarmi con un lavoro...grazie di cuore..".
Comunicato del Sindaco Monopoli
L’aggressione che ho subito questa mattina al Municipio, nell’esercizio delle mie funzioni, rappresenta l’ennesima conseguenza non solo della disperazione della gente ma di una strategia della tensione che alcuni settori politici, da mesi, portano avanti sui social e in città utilizzando un linguaggio di stampo mafioso ed atteggiamenti ai limiti dell’intimidazione. Di fronte a questo becero e vergognoso modo di intendere il confronto politico, rispondiamo e risponderemo con il nostro stile, con il nostro impegno volto alla risoluzione dei problemi. In questa città non permetteremo al male di riemergere dalle ceneri; né consentiremo ai colpevoli del degrado del nostro territorio, protagonisti negli anni di una politica affaristica, clientelare e legata ad interessi personali, di alimentare e strumentalizzare ulteriormente, con offese, menzogne e atteggiamenti antidemocratici, la disperazione dei disagiati col fine subdolo di ostacolare un percorso di buon governo, di legalità e di sani valori alternativo al malaffare che ha caratterizzato ampi settori della politica degli anni scorsi. Caivano resta una comunità sana, formata da persone oneste. Le forze sane sapranno prendere le distanze da chi utilizza la violenza e da chi la fomenta cercando di sopperire all'assenza di contenuti.
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