Buddy Fox, l'oroscopo finanziario: dieci dritte per investire in Borsa nell'anno che verrà
di Buddy Fox
Il 2014 è finito e, come da tradizione, è il momento dei bilanci. Dodici mesi fa, esattamente in questi giorni, avevo fatto il mio oroscopo finanziario sull’anno che stava per iniziare. Vediamo com’è andata. Le previsioni azzeccate e le delusioni. Ricordando come avvertenza preliminare che il denaro si trasferisce da un’intuizione ad un’altra. Un anno fa quando Byron Wein (Blakstone) profetizzò l’indice S&P a 2.300 punti fu preso per pazzo. Oggi che l’obiettivo è vicino , ascoltando le previsioni molto ottimistiche dei colleghi, la sua previsione sembra quasi dettata da somma prudenza. Qui sotto le nostre previsione. E in grassetto come è andata.
Come è andata nel 2014:
1) Piazza Affari: tutte le congiunzioni astrali di dodici mesi fa sembravano puntare su Milano, come regina del 2014. Basterà una piccola ripresa economica per scatenare il Toro, era scritto negli oroscopi. La ripresa non c'è stata. Rilanciamo nel 2015.
2) Usa: l’ultima revisione del Pil ha segnato un miglioramento a +4,1%. La locomotiva ha ripreso a sbuffare. Il pronostico parlava del ritorno del dollaro forte. Così è stato.
3) Giappone: Ventidue anni ha impiegato per risvegliarsi e non si fermerà proprio ora. Difficile immaginare un rialzo come quello del 2013, ma, come indicazione avevamo dato almeno 18,000 dell’indice Nikkei. Ci siamo arrivati Ora alziamo l'asticella.
4) L'Euro cade, ma non si rompe. Il calo delle quotazioni, potrà agevolare le esportazioni europee. La moneta unica sta calando come da previsioni, ed è solo l'inizio.
5) Il 2014 sarà l'anno del cavallo. E se fosse Pegaso? Possibile decollo per la borsa di Atene. Tramite Etf si compra Grecia e si vola sulle ali di Pegaso. Totalmente cannata. Riproviamo nel 2015
6) Materie prime: se l'economia riparte le materie prime potrebbero tornare a salire.Puntavamo su grano e frumento. Anche qui un buco nell'acqua.
7) I lupi di Wall Street: nel 2014 sono tornati e hanno molta fame, ma non di cibo: denaro e guadagni sono le prede. Rispetto a dodici mesi fa sono molti di più gli ottimisti, è infatti ipotizzabile uno S&P500 a 2,500 punti. Non ci siamo arrivati. Ma se prima nessuno ci credeva, ora ci sperano in molti. L'illusione sta diventando realtà.
8) Apple: Fra i lupi più affamati di Wall Street c’è una vecchia conoscenza come Karl Icahn. Si era fatto conoscere già negli Novanta assaltando la Rjr Nabisco e poi facendola a pezzi. Ora si sta interessando ad Apple: vuole succhiare liquidità dalla polpa della mela L'anno scorso ero ribassista, quest'anno invece vado al rialzo. +42% per il gruppo fondato da Steve Jobs. Oggi tutti vogliono mangiare la mela.
9) Francia: Parigi è sempre Parigi. E’ l’ago della bilancia per l'Europa e l'Euro.
10) Azioni italiane: Fiat, Telecom, Bet, Esprinet e Ferrovie Nord Milano. Cinque titoli, scrivevo, che avrebbero acceso il turbo nelll’anno. La media fa +38%, contro il +1% dell'indice generale. Non male.
Dieci occasioni per il 2015:
1)"Fatta a mano" era lo spot che accompagnava il lancio della Ritmo in Usa, da loro chiamata "Strada" più di 30 anni fa. Tempi gloriosi per l'Italia e la Fiat. Renzi ci riprova. “Ritmo" è lo slogan ch ha adottato per svegliare l'Italia. Tassi ai minimi, Euro basso, petrolio in caduta e l'Expo: un poker per dare ritmo all'Italia. In in più il jolly Draghi. E' la volta buona. Si punta su Piazza Affari. Invadiamo con il made in Italy, o saremo invasi.
2) La pazienza è la virtù dei forti, e la Yellen ne ha molta. La stessa dote che si deve avere nel gioco dello shangai: ogni bastoncino equivale a un rialzo dei tassi, precisione e riflessione prima di ogni mossa. I bond non saranno l'investimento migliore, ma il crollo è ancora lontano.
3) Profilo, Mediolanum e Banca Generali : l'Italia è ricca e chi gestisce i risparmi farà buoni profitti.
4) Per i mercati potrebbe essere l’anno della colomba. In primavera, in vista della Pasqua, possibili sorprese: dal labirinto del quantitative easing potrebbe uscire vincente il Draghitauro, figura mitologica del rialzo: metà Draghi e metà Toro.
5) Yoox, Ratti, Stefanel: la moda che non ha bisogno dei russi.
6) Vix, probabile il ritorno di volatilità con oscillazioni degli indici del l 30%.
7) Ai mercati piacciono le ricorrenze. Il 10 marzo rivedremo il Nasdaq a 5,100? E questa volta non sarà bolla.
8) A Tokyo è nato un altro messia ed ha la faccia di Kuroda (governatore della Boj) che moltiplica gli yen. Potrebbe portare il Nikkei a 24,000.
9) Oro e Argento, ritorno di luce? Puntiamo su Nem e Cde possibili sorprese.
10) Be, Fnm, Ctic, Alerion, Fidia, Nokia e Prysmian: i magnifici 7 per il 2015.