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venerdì 2 gennaio 2015

Eruzioni, addio all'Ue e al Colle... Le 10 profezie (nere) del 2015

Saxo Bank e le 10 profezie sul 2015




Cosa possa accadere nel futuro è spesso un tema che scalda il dibattito tra gli economisti. L'anno che sta per cominciare di certo per l'Italia sarà un passaggio chiave. Il Paese stremato dal peso fiscale e da una crisi a cui il governo Renzi non riesce a porre rimedio non fanno ben sperare per il futuro. Così con l'avvicinarsi del 2015 gli economisti provano a capire se quello che sta per arrivare è un anno su cui scommettere oppure un altro periodo per difendersi da tempeste e movimenti sui mercati che possano svuotare le tasche. A fare una profezia sul 2015, come ogni anno, c'ha pensato Saxo Bank, banca danese specialista in investimenti, che puntualmente a dicembre redige un elenco di avvenimenti catastrofici che potrebbero verificarsi per l'anno a venire. Lo scopo, come ricorda Quifinanza, è di far testare agli investitori le proprie previsioni per il futuro e le conseguenze che eventi gravi e improvvisi potrebbero avere sui propri investimenti. Ma quali sono gli eventi catastrofici che potrebbero scatenarsi nel 2015? 

I cigni neri - "Il 2015 sarà un anno difficile, ma potrebbe, addirittura, essere l'anno da ricordare per averci fatto toccare il fondo", ha commentato l'edizione 2015 de "I Cigni Neri" Steen Jakobsen, chief economist di Saxo Bank. "L'inflazione è scesa ai livelli più bassi degli ultimi decenni, i tassi di interesse l'hanno seguita di pari passo e i prezzi dell'energia sono relativamente stabili. La mancanza di volatilità nei dati e nei mercati ha dato agli investitori un falso senso di sicurezza, che potrebbe portare ad un forte scompiglio del 2015. Abbiamo vissuto un'anteprima durante una caotica settimana nel mese di ottobre del 2014. Se il trend rimanesse lo stesso, per il 2015 possiamo già considerarci in coda per un giro sulle montagne russe". "Dopotutto, è bene ricordare che, sebbene le previsioni delineino scenari di mercato piuttosto estremi, nel corso degli anni, un certo numero di queste si sono avverate". 

Allarme in Russia - Secondo la prima delle 10 previsioni choc per il 2015 il crollo dei prezzi del petrolio e il peso delle tensioni geopolitiche renderanno le grandi aziende e il governo russo inadempienti nei confronti del debito estero. E così come nel 1998, il default potrebbe risolvere la situazione, oltre ovviamente a una soluzione diplomatica della questione Ucraina. 

Il vulcano - La seconda profezia riguarda il vulcano islandese Bardarbunga che potrebbe eruttare nel 2015, causando un enorme rilascio di biossido di zolfo e altri gas nocivi che offuscano i cieli d'Europa. L'eruzione potrebbe stravolgere i modelli meteorologici e creare timori per uno scarso raccolto in tutta Europa: i prezzi del grano raddoppiano proprio mentre la ricaduta reale del vulcano risulta più modesta di quanto temuto.

Giappone  - Un altro evento che potrebbe turbare gli equilibri dei mercati l'inflazione galoppante in Giappone. La Bank of Japan stampa incessantemente denaro, schiacciando la fiducia sullo Yen. Intanto la politica del suo primo ministro Abe importa inflazione, e il Giappone potrebbe perdere il controllo della sua moneta.

Draghi via dalla Bce - Alta tensione anche per i movimenti tellurici che potrebbero toccare l'equilibrio della Bce. Draghi, secondo le previsioni della banca svedese si farà da parte per consentire alla Banca Centrale Europea di procedere al Quantitative Easing con un nuovo presidente, Jens Weidmann della Bundesbank. A spingerlo verso l'Italia anche il presidente Napolitano, che lo vorrebbe nei giochi per la corsa al Quirinale. 

Corporate bond - Occhio anche ai corporate bond. Dopo un cambio di sentiment sulle obbligazioni ad alto rendimento, gli investitori diretti verso l'uscita nel 2015 scopriranno scarsa liquidità e un ripido calo dei prezzi. Con un washout massimo del credito ad alto rendimento, l'onda d'urto, secondo Saxo Bank, sarà così forte da scuotere le fondamenta della debolezza dell'economia europea. 

Attacchi hacker - Non ci sono buone notizie nemmeno per chi fa acquisti online. Nel 2015 si fanno sempre più aggressivi gli attacchi ai maggiori operatori di e-commerce, con onde d'urto che si spargono fino ai fornitori di servizi web e cloud. Amazon.com potrebbe subire un calo del 50% per un attacco al mercato che ne riduce la crescita.

Bomba cinese - Un'altra profezia riguarda la Cina che va alla ricerca di un modo per alleggerirsi dalle enormi pressioni deflazionistiche che sono il rovescio della medaglia di un boom del credito. Si unisce quindi al Giappone e agli altri paesi nella sua lotta per importare l'inflazione creando tensioni sui mercati. 

Allarme alimentare - E le profezie nere riguardano anche la tavola. Con i prezzi che subiscono la preoccupazione per il virus Ebola e il ritardo negli investimenti nelle regioni chiave di produzione dell'Africa occidentale, il mondo si ritrova a consumare molto più cacao di quanto ne sta producendo. Questo porta ad un prezzo record per il cacao sopra 5.000 USD per tonnellata nel 2015.

Slavina immobiliare - Arriverà una slavina anche sul fronte immobiliare. Il mercato del Regno Unito, in particolare nella città di Londra, comincia a entrare in crisi. In aggiunta, l'imminente rialzo dei tassi da parte della Bank of England vede il Regno Unito subire di un crollo immobiliare nel 2015 con una diminuzione dei prezzi fino al 25%. 

Gb fuori dall'Ue - Infine sul fronte politico e su quello internazionale, secondo Saxo Bank, il 2015 sarà l'anno in cui il Regno Unito avvierà la procedura per abbandonare l'Unione Europea. Secondo le previsioni l'UK Independence Party (UKIP) potrebbe conquistare il 25% dei voti nazionale alle elezioni generali del 7 maggio 2015 in Gran Bretagna, diventando clamorosamente il terzo partito in parlamento. L'UKIP potrebbe unirsi ai conservatori di David Cameron in un governo di coalizione e chiedere un referendum per rivedere l'adesione della Gran Bretagna nella UE nel 2017. 

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