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lunedì 2 giugno 2014

Alitalia, la lettera di Ethiad: "L'accordo ci sarà"

Alitalia, la lettera di Ethiad: "L'accordo ci sarà"




Alitalia? Potrebbe parlare arabo. Dopo una lunga attesa la telenovela sul futuro della nostra compagnia di bandiera si sblocca. "Siamo lieti di poter andare avanti con questa operazione e confidiamo di raggiungere la positiva conclusione della transazione proposta ad Alitalia", ha affermato il numero uno di Etihad, James Hogan, in un comunicato firmato anche da Alitalia. Gabriele Del Torchio, ad di Alitalia, definisce l'ingresso degli arabi nel capitale del gruppo "un'eccellente prospettiva. Questo investimento assicurerà una stabilità finanziaria ed è la conferma del ruolo chiave di Alitalia quale asset infrastrutturale strategico per lo sviluppo del settore dei viaggi e del turismo nel nostro Paese".

I nodi - Non tutto, però, è ancora stato delinato, restano dei nodi da sciogliere. La lettera con condizioni e criteri per gli investimenti non è infatti stata ancora spedita, spiega Etihad, che poi tratteggia una road map verso l'accordo: "Dopo l’approvazione con la conferma dell’accettazione delle condizioni da parte del Consiglio di Amministrazione di Alitalia e dei suoi stakeholder, le compagnie aeree procederanno alla preparazione della documentazione finale per completare l’operazione proposta, in linea con le regole dell’Unione Europea e gli altri requisiti normativi". Per Colaninno, presidente di Alitalia, comunque "Etihad Airway rappresenta per Alitalia un partener strategico ideale per rafforzare le prospettive di crescita a lungo termine della Compagnia". Il ministro Maurizio Lupi, che per primo aveva diffuso la notizia della lettera, ha parlato di "un giorno importante per Alitalia, direi decisivo per la nostra compagnia di bandiera di bandiera e per l’intero trasporto aereo italiano".

Gli esuberi - Sullo sfondo restano i sindacati, in attesa di comprendere che cosa possa comportare l'operazione da un punto di vista occupazionale. Marco Veneziani della Uiltrasporti commenta: "La lettera? Una buona notizia, che aspettavamo da giorno". Certo, in arrivo ci sono dei tagli, ma anche il sindacalista riconosce che oggi non ci sono alternative. "Il momento per il settore dei trasporti è brutto e non vediamo altre possibilità. Gli esuberi? Siano il meno possibile - si auspica -, gestibili con gli strumenti che metterà in campo il governo. Mi auguro di vedere il piano industriale già nei prossimi giorni", ha concluso.

L'operazione - Per quello che si è appreso fino ad ora, l'operazione porterà alla nascita di una newco: gli Emirati sono disposti a investire circa 500 milioni di euro per una quota di Alitalia tra il 40 e il 49%, per restare così di poco sotto ai vincoli europei all'ingresso di operatori stranieri. Etiahd, tra le condizioni, indicherà come vincolante la gestione degli esuberi, che potrebbero essere 2.500. Per gli esuberi sarà necessario un doppio passaggio: l'intesa sindacale e l'intervento del Governo per quel che concerne gli ammortizzatori sociali da utilizzare. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha spiegato che solo quando sarà noto il progetto, e dunque quando saranno chiari i numeri dell'impatto occupazionale, il governo valuterà come intervenire. Ma, ha concluso, "lo farà sicuramente, come è stato sempre fatto per tutte le imprese".

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