Visualizzazioni totali

lunedì 22 dicembre 2014

L'11esimo comandamento: fare soldi Ecco quanto vale il patrimonio di Benigni

Benigni, un patrimonio tra società, case, terreni e latte in polvere




Fa ascolti, incassi e soldi Roberto Benigni. Soldi che sa anche investire molto bene. Perché il comico/attore/regista ha un ottimo senso degli affari. Con la moglie Nicoletta Braschi, infatti, Roberto Benigni ha un piccolo impero: riporta il Giornale che il bilancio 2013 della Melampo Cinematografica, società più importante della famiglia, al 50% di Roberto e al 50 di Nicoletta, attraverso la quale passano anche i contratti con la Rai ha chiuso con un utile di 2.741.828 euro (più del doppio del bilancio precedente). E alla voce "ricavi delle vendite e delle prestazioni" si trova l'importo di oltre sei milioni di euro che è molto probabilmente riconducibile al cachet pagato dalla tv di Stato al premio Oscar.

La Hollywood umbra - Tant'è. Un altro affare che hanno fatto i Benigni riguarda la vendita della Spitfire alla Cinecittà Studios. La Spitfire si chiamava Cinecittà Papigno dal nome del borgo umbro dove Benigni creò il lager de La vita è bella. Il progetto era di farne poi una piccola Hollywood ma, nonostante i finanziamenti degli enti locali, non è mai decollato e oggi gli studi sono abbandonati. Ma i coniugi sono riusciti a venderli lo stesso per 1 milione e 400mila euro. 

Case e latte - Ma non solo. Oltre alla Melampo e ad altre società, fra cui la Tentacoli Edizioni musicali che detiene i diritti delle colonne sonore dei film, i Benigni hanno anche una società immobiliare, ventuno case, venti terreni, una villa esclusiva nell'arcipelago della Maddalena, e persino una società, la Sicura srl di Cesena che vende latte in polvere per neonati e che ha fatturato un milione e mezzo di euro. 

M5s, i grillini occupano l'aula: sette espulsi, lasciano due senatori e un deputato

M5s, i grillini occupano l'aula: sette espulsi, lasciano due senatori e un deputato




Sette deputati del Movimento cinque stelle sono stati espulsi dal vice presidente della Camera Roberto Giachetti per aver occupato i banchi del governo. Davide Tripiedi, Ferdinando Alberti, Massimo Baroni, Luca Frusone, Gianluca Rizzo, il capogruppo Alessio Villarosa e Tatiana Basilio sono stati allontanati per il loro "grave comportamento". I deputati pentastellati hanno occupato i banchi mentre era in discussione la legge di stabilità.

"I presidenti delle Camere dovrebbero rendere onorevole il loro ruolo: vengono dati milioni alla difesa e vengono tolti i soldi per gli sgravi. A questo punto siamo pronti a tutto", spiega Villarosa. E protesta anche un altro espulso, Davide Tripiedi, che denuncia il fatto che la maggioranza "ha tagliato persino il fondo per i lavori usuranti". Rincara la dose Frusone: "E' il metodo utilizzato che fa capire che il Parlamento non esiste più: in America la chiamerebbero una dittatura morbida, con istituzioni solo apparentemente elette e che sono una parvenza di democrazia".

Intanto nel M5S continua il terremoto interno. Dopo il tesoriere pentastellato Giuseppe Vacciano, anche la senatrice Ivana Simeoni ha rassegnato le dimissioni a Palazzo Madama. E anche nel suo caso la lettera è già stata inviata al presidente del Senato, Pietro Grasso. Verso l’addio anche Cristian Iannuzzi, figlio della Simeoni, eletto alla Camera.

"Diventiamo uno Stato degli Usa" Ecco il piano per salvarci dall'Euro

Il commento di Pelanda: "Per salvare l’Italia dall’euro diventiamo uno Stato Usa"

di Carlo Pelanda 


Il sistema mondiale, dopo la fine della Pax Americana (1944 - 2008) si sta frammentando in blocchi regionali, ciascuno con la strategia di creare una sfera di influenza organizzata come area economica centrata sulla nazione aggregante. Il fare impero travestendolo da mercato regionale dipende dall’analisi del perché gli imperi del passato sono implosi: troppi costi economici e di dissenso. 

La nuova formula permette alla nazione aggregante sia di evitare tali costi sia di ottenere un megaprofitto da signoraggio geoeconomico, per esempio la Germania dopo l’aggregazione dell’Eurozona. L’America sta tentando di integrare le democrazie sia asiatiche (negoziato TTP) sia atlantiche (negoziato TTIP) in un unico mercato con al centro l’America stessa ed il dollaro. L’opzione di riserva o ancillare è quella di controllare l’America meridionale, vero motivo della recente apertura verso Cuba per rafforzare il nucleo della sua sfera di influenza che include le democrazie anglofone del Commonwealth. La Cina sta costruendo un’ampia area di influenza (Greater China) perseguendo due strategie: (a) formazione di un mercato integrato sinocentrico comprendente le nazioni asiatiche geograficamente prossime; (b) penetrazione economica in tutto il resto del mondo per scopi di condizionamento geopolitico. La prima azione è molto contrastata da Giappone, Vietnam, Filippine, ecc., nonché da un’azione strategica statunitense di contenimento sistemico, pur "leggero", dell'espansione cinese. 

La seconda non ha finora trovato contrasti importanti in Africa e, soprattutto, nell'Europa in crisi alla caccia di capitali. Ma li sta per trovare in America latina dove la penetrazione cinese è in frizione diretta con l'espansione statunitense. La Russia sta tentando di riorganizzare le nazioni ex-sovietiche rimaste nella Csi in un’area di mercato integrato, ma è il blocco regionale più a rischio di implosione per sua debolezza. Tale nuovo gioco multiplo, alla fine, verrà semplificato come competizione tra due potenze principali, America e Cina, che conquisteranno le altre: Russia, Europa, Indonesia, Giappone. Per gli attori principali ora è utile tenere aperto il mercato globale. Ma l’architettura geopolitica in formazione predispone il sistema a chiudersi in mercati regionali alla prima crisi. Inoltre, l’export sta diventando sempre più politico. Il punto: per l’Italia, potenza esportatrice, conviene essere parte di un mercato globale delle democrazie oppure di un’Europa neutrale che spera così di commerciare con tutti o di un’Eurasia con Russia e Cina guidata da Pechino? La Germania mostra al momento una posizione confusa, ma tende al neutralismo. La Francia punta ad un’Eurasia dove poter mantenere una posizione di privilegio e tenta un convergenza con la Russia sia per sostituire Berlino sia per mostrare a Pechino che in una possibile alleanza euroasiatica Parigi conterà. Londra è assente, Roma ferma. 

In questa situazione è probabile che l’Europa divisa e, per questo passiva, sarà terreno di scontro tra gli imperi americano e cinese in formazione, la Russia già quasi conquistata da Pechino per errori sia dell’America sia di Putin. Vi aggiornerò sullo scenario in sviluppo, ma devo subito avvertire che per l’interesse nazionale italiano il massimo vantaggio è già ben chiaro nelle simulazioni che combinano sicurezza, business e stabilità finanziaria: (a) formazione di un mercato euroamericano a sua volta parte di un mercato globale delle democrazie; (b) mediazione tra America e Russia per non lasciare la seconda, cliente primario per l'Italia, nelle mani di Pechino (qui il Vaticano dovrà aiutare con la Chiesa ortodossa come sembra aver già iniziato). Realismo? Senza l’Europa l'America, anche se le riuscisse il dominio dell'America latina, sarà sconfitta dalla Cina e ciò rende rilevante l'Europa stessa agli occhi dei due competitori. E se non fosse possibile portare la Ue verso tale scenario nonché renderla sufficientemente compatta per negoziare alla pari con la tipicamente etncentrica diplomazia statunitense? Penso che Roma dovrà agganciarsi, probabilmente con Londra e Madrid, all'America, cercando autonomia e rilevanza offrendo in cambio una missione di presidio proconsolare del Mediterraneo, opzione utile anche per predisporre il passaggio al dollaro nel caso non escludibile che l’euro imploda. Ma utile anche per segnalare a Francia e Germania, per dissuaderle, che l’Italia non le seguirà nel caso scegliessero l’Oriente o il neutralismo. 

Il papà di Renzi davanti ai pm in segreto Ecco cosa ha detto e sul figlio....

Tiziano Renzi interrogato a Genova




Il papà del premier, Tiziano Renzi, è stato interrogato nelle scorse settimane, in gran segreto, a Palazzo di Giustizia di Genova. Secondo quanto scrive il Secolo XIX. Tiziano è riuscito a dribblare i cronisti nascondendosi sotto un grande cappello. E' stato sentito nell'ambito dell’inchiesta sul fallimento della sua ex società “Chil Post”, fascicolo in cui è accusato di bancarotta fraudolenta. Il verbale dell'interrogatorio è stato secretato ma una cosa è emersa: Tiziano ha detto che suo figlio "non c'entra niente". 

"Non ti legge nessuno, ti porto in tribunale, guarda che io...". Caprarica scatenato: ecco con chi ce l'ha...

Antonio Caprarica ad Aldo Grasso: "Io snobbone? Ti leggono in dodici"




Dopo l'addio ad Agon Channel di Antonio Caprarica e le accuse di Aldo Grasso sul Corriere che lo ha definito uno "snobbone" arriva la risposta velenosa dell'ex corrispondente Rai. "Aldo Grasso un critico? Ma lo leggono in dodici, per fare una citazione manzoniana. Se continua a dirmi che a Londra ho fatto lo snobbone e mi sono concesso chissà quali lussi, questa è la volta che lo querelo. Ce l’avessi io la rendita di posizione di cui gode Grasso", ha affermato Caprarica a La Zanzara su Radio 24. Poi la stoccata finale: "Ha una colonna quotidiana per sparare a zero contro tutti i suoi nemici e salvare regolarmente tutti i suoi amici. Questa in alcune zone d’Italia viene definita mentalità di un certo genere". Insomma tra Caprarica e Grasso è guerra aperta. 

Revisioni auto videosorvegliate: Così il Grande Fratello stana i furbetti

Revisione auto: sarà videosorvegliata dal 2015




Il "Grande Fratello" arriva anche nei centri autorizzati per le revisioni di auto e moto. Dal primo gennaio saranno dotati di sistemi di videosorveglianza per monitorare in tempo reale il corretto svolgimento delle attività di controllo. La revisione, che deve essere eseguita obbligatoriamente per la prima volta dopo quattro anni dalla data d'immatricolazione e successivamente ogni due, dal 2015 sarà quindi filmata con una telecamera. La tariffa per l'operazione resterà invariata a 65,68 euro. L'installazione di videocamere, decisa dal governo, serve per evitare che vengano eseguite particolari “promozioni” di vetture o moto non perfettamente a norma di legge. Le videocamere quindi riprenderanno le operazioni di manutenzione e le comunicheranno in real time alla Motorizzazione Civile, come sancito dal nuovo protocollo per le revisioni denominato “Mctcnet2”.

I costi - Ma questo cambiamento non è una buona notizia per i meccanici e i centri di revisione. Il nuovo sistema di controllo previsto dal nuovo protocollo però non sembra ben visto dai centri di revisioni in quanto hanno dovuto affrontare immancabili aumenti di costi e nuovi adempimenti burocratici da esplorare. I centri autorizzati hanno infatti già sostenuto una spesa di almeno 10.000 euro per l'adeguamento dei macchinari e dei software, a fronte di una tariffa ministeriale che, ricorda la Cgia, è ferma da oltre 7 anni. "La nuova normativa, innanzitutto, comporterà - spiega Roberto Bottan, Presidente sia degli Autoriparatori sia della Cgia - una maggiore sicurezza dei dati, un'imparzialità dei risultati e uno stop alle frodi sulle revisioni". 

Bancomat e carte a rischio truffatori: Le tecniche per la clonazione

Natale, truffe a bancomat e alle carte di credito: ecco come difendersi




Natale, tempo di acquisti ma anche di truffe. Gli italiani in questi giorni si riversano nei negozi per gli acquisti per le feste e usano molto spesso il bancomat o le carte per pagare. Il periodo ideale per i truffatori per agire e clonare le carte per svuotare i conti correnti. La Polizia di Stato ha diffuso un video con qualche consiglio per evitare amare sorprese sotto l'albero. La clonazione delle carte di credito e dei bancomat è un fatto molto preoccupante, che sempre di più innervosisce i possessori e gli utilizzatori delle carte magnetiche per i pagamenti. Sempre più frequenti sono i casi di clonazione di carte di credito o di bancomat. 

Le tecniche - I malviventi, infatti, hanno come obiettivo quello di acquisire le informazioni contenute nella banda magnetica della carta ed il codice pin che serve per autorizzare qualsiasi operazione bancaria. Per questo negli sportelli bancomat modificati viene inserito innanzitutto uno “Skimmer”, ovvero un lettore di codici che registra i dati della carta e che si può vedere controllando per bene l’alloggio nel quale si inserisce la carta.

Come difendersi - Altro elemento da considerare per quanto riguarda il pin è la presenza di un foro proprio in direzione della tastiera, che potrebbe nascondere una telecamera, e la manomissione della tastiera. Muovendo un po’ i tasti, infatti, se c’è stata una manomissione si può notare lo spostamento dell’intera tastiera, che ha ricoperto quella originale. Per proteggere il proprio pin dalla telecamere occorre sempre coprire la tastiera con la mano. Piccoli accorgimenti che però possono sventare tentativi di clonazione di carte di credito o bancomat. In ogni caso il video rimanda al 113 per qualsiasi dubbio possa sorgere sull’eventuale manomissione dello sportello. 

Badanti,baby sitter, barista e camerieri I "mini-lavori" che ti danno uno stipendio

Badanti. baby sitter, camerieri: i minilavori che danno stipendio




Si stanno diffondendo sempre più i "lavori a chiamata": badanti, baby sitter e camerieri. Secondo la Cgia di Mestre cresce sempre di più, nel 2014, il ricorso al “lavoro a chiamata”, diffuso nei settori del commercio, della ristorazione/turismo e dei servizi e solitamente retribuito con “voucher”. Da quando questo sistema di pagamento è entrato in vigore, nel 2012, il loro utilizzo è più che triplicato, passando dalle 23 milioni 800 mila ore vendute a 71 milioni 600 mila ore stimate per il 2014. Con questo metodo di pagamento si è notevolmente ridotto il ricorso al "nero". Questo tipo di lavoro,  in assenza di un accordo scritto tra committente e prestatore d’opera, garantisce a quest’ultimo una copertura assicurativa e il pagamento dei contributi previdenziali per la durata del lavoro a chiamata.

La dichiarazione - Il presidente della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, ha infatto detto: “Grazie all’introduzione di questa formula è stato possibile far emergere una quota di sommerso che altrimenti sarebbe stata difficile da contrastare.In più, chi viene assunto per poche ore con questi buoni può menzionare nel suo curriculum questa esperienza. Inoltre, per limitare l’utilizzo improprio di questi buoni, il legislatore ha stabilito che ognuno di questi deve essere orario, datato e numerato progressivamente. Tuttavia, la possibilità di aggirare la norma non manca: purtroppo, questa possibilità è presente in qualsiasi caso, figuriamoci quando si tratta di un accordo che, come in questa fattispecie, è di natura verbale”.

Manovra, ultimo esame della Camera Può saltare un bonus: ecco chi rischia

Legge di stabilità all’ultimo esame della Camera




La commissione Bilancio della Camera non ha ancora terminato le votazioni degli emendamenti presentati al testo. In commissione sono state presentate circa 130 proposte di modifica, 50 sono state dichiarate inammissibili. Il governo non dovrebbe porre la questione di fiducia sulla legge di stabilità nell'ultimo passaggio per l'approvazione definitiva a Montecitorio. Se il governo non porrà la fiducia i tempi del passaggio in aula potrebbero essere più brevi e dunque il via libera definitivo arriverebbe già domani. I gruppi parlamentari hanno comunque avvertito i deputati di tenersi pronti anche ad arrivare a martedì.

I nodi da sciogliere - I tecnici della Camera hanno espresso cautela sulla scelta di concedere il credito d'imposta ai piccoli imprenditori senza dipendenti, previsto nella legge di stabilità. Nella loro relazione scrivono: "Andrebbe acquisita la valutazione del Governo circa la compatibilità con la normativa europea, al fine di evitare eventuali procedure di infrazione, tenuto conto che il beneficio è limitato a specifiche categorie di contribuenti". Per i tecnici della Camera andrebbe anche valutato "se possano determinarsi effetti connessi a possibili comportamenti elusivi (lavoro sommerso) adottati al fine di fruire del predetto credito d'imposta".

"Figa vero? Ora mi metto a urlare!". Quagliariello manda via la sorella di Carminati e rovina un matrimonio: ecco perché...

Quagliariello manda via la sorella di Carminati e rovina un matrimonio

di Franco Bechis 


Il 18 maggio scorso Massimo Carminati, il Nero di Mafia Capitale, telefona al titolare di Unibar, Giuseppe Ietto. E – intercettato come sempre- gli passa la sorella Micaela, che sta cercando lavoro. Lei spiega: “Mah… Io adesso sto lavorando, ma credo che a fine maggio finisco. Finisco, ma sono tanti anni che sto lì, a una fondazione- Magna Carta, quella di Quagliariello. Capito? E solo che ormai il lavoro c’è poco e che di conseguenza, insomma…”E in effetti il segretario Ncd Gaetano Quagliariello pochi giorni dopo chiude il rapporto con Micaela Carminati, che per anni aveva lavorato in segreteria alla sua fondazione con uno stipendio di circa 950 euro al mese. Lei trova subito lavoro all’Unibar di Ietto, dove si occupa di relazioni esterne. Quel che il politico attento ai valori non negoziabili non può sapere è che mandando via la sorella del Nero diventa responsabile indirettamente di una crisi coniugale. A scoprirla sono gli investigatori qualche giorno dopo, grazie a una cimice piazzata sulla Mercedes di Ietto. Quell’assunzione di Micaela non va proprio giù alla moglie di Ietto, Livia, che in auto fa una scenataccia di gelosia. Livia chiede al marito: “Ma chi è questa? E’ una mega figa? Eh? E’ una mega figa??”. Lui prova a schermirsi: “Io non prendo le mega fighe”. Ma Livia insiste e attacca. E Ietto si fa serio: “Non fare la ragazzina!”. La moglie chiede più particolari su quell’assunzione, insospettita dal riserbo assoluto del coniuge: “Adesso me lo dici… No, adesso me lo dici, se no mi incavolo! Guarda, adesso mi metto ad urlare”. E ancora: “Ecco perchè non mi porti più in giro!! Ho capito! Adesso porti lei, giusto?”. Lui cede solo sul nome: “Si chiama Micaela”, e dice di avere fatto un favore a un amico, di fidarsi. Lei non cede: “Ma io non mi fido mica, sai! Non mi fido proprio…”. E va a finire male, con una scenataccia. 

domenica 21 dicembre 2014

LA NUOVA MAPPA DELL'ITALIA Ecco il piano per tagliare le regioni

Regioni, ipotesi accorpamento in un disegno di legge Pd: come cambia la mappa

di Luca Forcini 

Clicca sopra la cartina per ingrandire l'immagine

Via 8 regioni, ne resteranno solo 12. Se l'idea così com'è stata concepita dai parlamentari Pd Roberto Morassut e Raffaele Ranucci andasse in porto, dovremmo prepararci a dire addio alla cartina dell'Italia per disegnarne una nuova. Niente più Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Un accorpamento per far nascere la regione Alpina. Via anche Marche, Abruzzo e Molise, nella nuova mappa ci sarà un'unica grande macchia con il nome di Adriatica.

La proposta di legge - La proposta di legge presentata alla Camera è realtà, e secondo quanto riporta oggi il Messaggero - si inserisce in un dibattito aperto direttamente dal presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino che - scrive il quotidiano - sarebbe favorevole a un accorpamento e avrebbe anzi chiesto al presidente Renzi un incontro urgente per discutere "di prospettive e ruolo delle Regioni". E siccome per i soli consigli regionali si spendono circa 1160 milioni di euro, dall'aggregazione potrebbero arrivare soltanto da questo capitolo risparmi per almeno 400 milioni di euro.

La mappa - Ecco dunque la nuova mappa. A Nord, l'unica amministrazione a rimanere inalterata sarebbe la Lombardia. Al suo fianco, oltre all'Alpina, nascerebbe il Triveneto, unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Al centro Italia, l'Emilia guadagnerebbe dalle Marche la provincia di Pesaro e accanto alla già citata Adriatica, nascerebbe l'Appenninica, unione di Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio scomparirebbe, diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale, lasciando le province meridionali alla neonata regione Tirrenica, insieme alla Campania. Sempre al Sud, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata - soppressa - la provincia di Matera, trasformandosi in Levante. Mentre la Calabria. Immutate, infine, Sicilia e Sardegna.

Presepe gay al centro commerciale La Lega: "Inaccettabile". E' bufera...

Piacenza, presepe gay al centro commerciale: furia dei clienti




Due San Giuseppe che vegliano Gesù Bambino. E' questo il presepe messo in vendita in un centro commerciale della periferia di Piacenza. L'insolita rappresentazione della Natività non ha lasciato indifferenti i clienti che avrebbero protestato. Polemiche in Rete: "E' inaccettabile", affermano alcuni utenti. A lanciare la polemica è stato il neo consigliere regionale piacentino della Lega Nord, Matteo Rancan, che ha pubblicato la foto sulla sua pagina di Facebook la foto del presepe contestato: "Sicuramente è stato un disguido, vero? Mi dicono anche che è stato prontamente rimosso dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di seri cittadini. Bene così! La tradizione deve rimanere viva! Manteniamola tale".

NDRANGHETA, COMI (F.I): "Bene Campagna Klaus Davi. A disposizione per diffondere cultura e legalità"

NDRANGHETA, COMI (F.I): "Bene Campagna Klaus Davi. A disposizione per diffondere cultura e legalità"



di Gaetano Daniele 


"La mafia tenta di infiltrarsi nel tessuto economico lombardo intravvedendo la possibilità di lauti guadagni. Un vero e proprio cancro che va combattuto in tutti i modi, con la magistratura e le forze dell'ordine, ma anche diffondendo una cultura della legalità. E' quanto sta facendo il giornalista Klaus Davi che lunedì prossimo sarà a Fino Mornasco, in provincia di Como, per girare un video contro il pizzo e la ‘ndrangheta. L'iniziativa di Klaus Davi - continua l'On. Lara Comi - coinvolge anche altri centri lombardi. Obiettivo: squarciare il velo dell'omertà, far venire allo scoperto il fenomeno in tutta la sua gravità. E' un impegno coraggioso, che ammiro. I media possono essere un alleato molto efficace nella lotta alla criminalità. Per questo, da cittadina lombarda e da europarlamentare - conclude L'europarlamentare Comi - sono a disposizione e offro la mia collaborazione perché le mafie siano combattute anche con le armi dell'informazione, della denuncia, del coinvolgimento della società civile e auspico che la sua campagna sia sostenuta anche dalle istituzioni e dalle associazioni."

Parla la giornalista smascherata da Striscia: "Ma che sceneggiata, vi racconto come è andata"

Parla la giornalista smascherata da Striscia: "Ma che sceneggiata, vi racconto come è andata"




E' stata travolta da uno tsunami di critiche e attacchi Alessandra Borgia, la giornalista di Videonews finita sotto le grinfie di Striscia la Notizia che ha trasmesso dei suoi fuorionda della sua intervista a Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpicinio del povero Loris. Un servizio che denunciava come la giornalista avesse "organizzato la sceneggiata" dell'incontro casuale con Fidone. La Borgia, spiega la sua versione, al sito Blogo. "Non c'è stata la costruzione di una sceneggiata, di una fiction, di nulla! A me dispiace che dalle immagini di Striscia sia venuta fuori un'altra cosa, un modo di lavorare che non mi appartiene. Dal punto di vista cronologico sono stati montati dei pezzi in maniera non contestualizzata... Quando dico 'fermatelo' non è quando dovevo intervistarlo ma all'inizio, prima di conoscerlo". La Borgia fa notare come il senso di un servizio cambia anche a seconda del montaggio. 

La versione della Borgia -  "Dieci minuti prima della messa in onda ero lì a fare le prove. Dietro le telecamere i miei operatori mi dicono 'Alessandra, sta passando il cacciatore'. C'è stato anche un momento in cui non ricordavo neanche il suo nome. Allora dico 'fermatelo, fermatelo', lui stava passeggiando con un amico. Io l'ho raggiunto, anzi è venuto lui alla mia postazione. Ci siamo messi dietro la telecamera e gli ho detto: 'Stiamo per andare in onda, se ha voglia potrebbe dire delle cose'. Oltre ai miei tecnici c'erano altri giornalisti. Lui mi disse: 'Abbiamo deciso con il mio avvocato che non avrei mai fatto l'ospite nelle trasmissioni, però, siccome io non ho niente da nascondere, se dovesse vedermi in giro e magari vuole una dichiarazione, vuole farmi una battuta... se ho voglia di rispondere, in base alle domande che mi fa, io non ho nessun problema'. Quindi lui è andato via e io mi sono rimessa. All'inizio non volevo dire nulla. Ho dovuto metabolizzare il tutto. Questa roba non mi appartiene. Onestamente non ho fatto nulla e non pensavo di dovermi difendere su una questione non chiara dalle immagini ma che pensavo si risolvesse dopo. A me queste cose non mi piacciono. Ne sono rimasta fuori, non ho scritto nulla. Avrei potuto cavalcarle, ma a me non me ne frega. Il mio lavoro deve parlare. Non voglio visibilità, non voglio avere un caxxo. Ho 40 anni, non sono mai stata assunta. Chiedetevelo perché!". 

Presente e futuro - "Sono sempre stata corretta, le persone che ho incontrato possono testimoniarlo" dice Alessandra Borgia che  aggiunge: "Ho seguito tantissimi casi, ho sempre lavorato con correttezza. Oggi mi ritrovo a dover rispondere di un qualcosa che non è avvenuto così. E che non mi appartiene. Sarei stata la prima a dire 'ho sbagliato'. Nei fuori onda uno può dire di tutto. La mia leggerezza è stata questa forse.... siccome non avevo nulla da nascondere, è partito di tutto. Quando uno è sotto stress può scappare un sorriso inopportuno, una battuta, ci può stare tutto. Ma non perché non sei sensibile. Ma stiamo scherzando? Chiedetelo all'azienda: io non vado mai con le telecamere ai funerali! Oggi invece sono attaccata come se organizzassi situazioni... Ma a che pro? Che scoop sarebbe stato questo? Non serviva a un cavolo fare una cosa del genere. Né alla trasmissione né a me. È una roba ridicola. Dopo 15 anni di lavoro a Mediaset, mi metto a fare queste cose? La frase di Striscia "attrice che recita la parte della giornalista" mi è molta dispiaciuta. Ma stiamo scherzando? Dopo tanti anni che faccio questo mestiere!  E sul suo futuro, quando il giornalista le risponde se continuerà a lavorare con Videonews, risponde: "Mi auguro di sì (ride, Ndr). Non ho fatto niente di male, perché non dovrei più lavorare? Sono dal '99 in questa azienda, ma non sono mai stata assunta, mi rinnovano i contratti ogni 6 mesi. Se mi devo tutelare, lo devo fare da sola.

Manovra stravolta dal governo Tutte le novità nella legge di stabilità

Legge di stabilità, ecco tutte le "marchette" e le "porcate" sventate all'ultimo




"Abbiamo stoppato l'assalto alla diligenza". Esulta, Matteo Renzi, per l'approvazione al Senato della legge di stabilità. Pazienza se il voto (di fiducia, la quarantesima da quando c'è lui è a Palazzo Chigi) sia arrivato soltanto alle 5 di sabato mattina, dopo una giornata di imbarazzi e difficoltà per il suo governo. E soprattutto, pazienza se "l'assalto alla diligenza" sembrano averlo condotto proprio uomini dell'esecutivo, visto che sono stati loro a presentare 80 emendamenti e ingorgare in questo modo discussione e votazione, allungando i tempi in modo più tragico che comico. 

Tutte le "marchette" sventate - E dire che nel pomeriggio di venerdì Renzi, fiutata l'aria che tirava a Palazzo Madama, aveva indicato la priorità: "Intervenire perché la legge di stabilità non sia quel monstrum con magari le varie leggi marchetta". Spulciando nel maxi-emendamento, in effetti, è interessante scoprire le "porcate" (per dirla alla Movimento 5 Stelle) sventate all'ultimo momento, un po' dal governo e un po' dai senatori. Un comma della manovra prevedeva l'assunzione di un dirigente di seconda fascia del Mef, addetto ai fondi strutturali con stipendio di 130mila euro lordi. La manina che aveva scritto il "suggerimento", evidentemente, proveniva proprio dal Tesoro. E poi ci sono le pressioni "localistiche" e "lobbistiche": c'è chi chiedeva di sbloccare l'appalto della strada di Telese, tra Caianello e Benevento, o di riprendere in mano l'idea della ferrovia tra Roma e Pescara (il relatore, Giorgio Santini, è del Pd). 

Dal Gran Paradiso a... Chiamparino - Ancora: un comma chiedeva la riforma di enti e uffici studi del Ministero dell'Agricoltura, che il governo vorrebbe viceversa eliminare del tutto. Un altro prevedeva nuove assunzioni per il Parco del Gran Paradiso, saltate, mentre il governo ha posto il veto alla creazione dell'albo per i promotori finanziari e al progetto di affidare alle Regioni l'incasso delle imposte sull'estrazione degli idrocarburi. Giusto per restare alle regioni, con il "Salva-Piemonte" Sergio Chiamparino è di fatto nominato commissario di se stesso. Ah no, questa non è stata sventata all'ultimo.

Schiaffo di Marchionne a Montezemolo Salta la nomina: ecco cosa è successo

Luca di Montezemolo ancora umiliato da Sergio Marchionne: ecco cos'è accaduto tra i due




La guerra tra Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne continua. Dopo essere stato silurato dalla guida della Ferrari, all'indomani del disastroso weekend monzese, Montezemolo ha subito una nuova umiliazione da parte del nuovo presidente della scuderia di Maranello.

Il caso - Due giorni fa, infatti, dopo settimane di movimenti e trattative sotto banco, Montezemolo era pronto ad annunciare, con un comunicato stampa, di essere diventato il nuovo presidente della F1 Group, la società che detiene i diritti del Circus e di cui Bernie Ecclestone è stato nominato amministratore delegato. Tutto era pronto, intorno a mezzogiorno: poi è arrivato il clamoroso stop, che secondo Repubblica (che riprende fonti inglesi e tedesche), è da imputare proprio a Marchionne. L'amministratore delegato di Fca si è opposto alla nomina di Montezemolo: la Ferrari non vuole più dare ruolo e potere ad un manager con oltre vent'anni di esperienza, ma soprattutto ritenuto non più amico. Da Maranello la notizia non viene commentata, mentre Ecclestone ha scelto di ridimensionare il ruolo di Montezemolo, che si è accontentato di un ruolo non esecutivo nel consiglio d'amministrazione.

Province, tagliati metà dei dipendenti E intanto loro "okkupano" gli uffici

Legge di stabilità, tagli a Regioni e Sanità. Province, il 50% dei dipendenti in esubero, stipendio pieno fino al 2017




Sono quattro i miliardi di euro in meno che il governo verserà alle Regioni, con conseguenze prevedibili sulla sanità pubblica. In più, ci sono gli esuberi dalle Province in via di dismissione. La legge di stabilità approvata al Senato all'alba di sabato dichiara in esubero il 50% dei dipendenti delle province e il 30% di quelli delle città metropolitane. Le liste di chi "resta" deve essere consegnata dagli enti entro l'1 aprile 2015. Lo stipendio attuale per tutti i dipendenti è garantito fino al 2017, poi scatterà la "disponibilità" di due anni con taglio del 20% in busta paga. Le cessazioni partiranno dal 30 aprile 2019.

La rivolta nelle Province - Le migliaia di dipendenti delle Province a rischio mobilità non hanno atteso il voto di fiducia per scatenare la protesta. Firenze ha guidato la sommossa, con i lavoratori che hanno letteralmente occupato le stanze del palazzo della Provincia. Cartelli, bandierine, sacchi a pelo e brande per passare la notte. "Qua saltano posti e servizi", lamentano allarmati dipendenti e sindacati: "Chi si occuperà della manutenzione delle strade, della sicurezza degli edifici scolastici, dei centri per l'impiego, della tutela ambientale?", domanda un "ribelle" dalle pagine di Repubblica. 

Partecipate e Regioni - A proposito di tagli alla spesa, il governo chiude le micro-società partecipate che hanno più amministratori che dipendenti e le "aziende doppione". Come detto, alle Regioni vengono tagliati 4 miliardi di euro. Un provvedimento che quasi sicuramente avrà ripercussioni sulla Sanità, visto che questa voce ricopre l'80% delle uscite delle Regioni. Piove sul bagnato, visto che i 4 miliardi si sommano ai 2,3 già tolti nei mesi scorsi.

Il Papa nomina il nuovo braccio destro Ecco chi sarà il suo uomo ombra

Papa Francesco nomina il nuovo Camerlengo: è il cardinale Jean-Louis Tauran




Giro di poltrone in Vaticano. Il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, è il nuovo camerlengo di Santa Romana Chiesa. Lo ha nominato Papa Francesco. Settantuno anni, cardinale dal 2003 (Giovanni Paolo II), il francese Tauran prende il posto del cardinale Tarcisio Bertone, che per sette anni è stato il camerlengo. E' stato proprio Turan ad annunciare l'elezione di Papa Francesco il 13 marzo 2013. Affetto dal morbo di Parkinson, con evidenti difficoltà nell'esprimersi, faticò non proprio a pronunciare la frase dell'Habemus Papam. Ma nonostante le difficoltà riuscì a compiee sino in fondo il proprio dovere. Vice camerlengo è stato nominato il presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, monsignor Giampiero Gloder, arcivescovo titolare di Telde (sull'isola di Gran Canaria). I compiti principali del Camerlengo sono quello di amministrare i beni temporali quando il Papa è assente. Inoltre deve  presiedere la sede vacante alla morte del Santo Padre o, come accaduto con Benedetto XVI, in caso di sua rinuncia al soglio pontificio. In caso di morte del Santo Padre il primo dovere del camerlengo è verificare che il Papa sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo.

Allarme sui conti correnti online Vi rubano tutto con una e-mail...

Chthonic, il virus che svuota i conti correnti online




Occhio ai conti correnti online. La nuova minaccia malware che colpisce i sistemi di banking online e i loro clienti si chiama Trojan-Banker.Win32.Chthonic, o in breve Chthonic. L'hanno scoperta gli analisti di sicurezza di Kaspersky Lab che l'hanno paragonata al celebre Trojan ZeuS. Finora ha creato problemi a più 150 banche e 20 sistemi di pagamento in 15 Paesi. Sembra che prenda maggiormente di mira le istituzioni finanziarie situate negli Stati Uniti, in Spagna, Russia, Giappone e anche Italia. Chthonic sfrutta le funzioni del computer, tra cui la webcam e la tastiera, per rubare le credenziali dei clienti del banking online. I criminali possono anche connettersi da remoto al computer e controllarlo per effettuare transazioni.

Il virus  - Le principali armi di Chthonic, tuttavia, sono gli injector web che permettono al Trojan di inserire il suo codice e le sue immagini nelle pagine bancarie caricate dal browser del computer, consentendo ai cybercriminali di ottenere il numero di telefono della vittima, le sue password temporanee e i PIN, oltre a tutti i dettagli del login e delle password inserite dall'utente. Le vittime vengono infettate tramite link o documenti, come racconta Repubblica.it, con estensione .DOC allegati nelle email che installano una backdoor per il codice nocivo.

Come difendersi - Fino ad ora Kaspersky Lab ha scoperto moduli che possono raccogliere informazioni di sistema, rubare le password salvate, registrare i tasti digitati, permettere l'accesso da remoto e registrare video e suoni tramite la webcam o il microfonoi. Il Trojan, in questo caso, crea un iframe che copia, mantenendo le stesse dimensioni, la finestra originale del sito. "La scoperta di Chthonic conferma che il Trojan ZeuS si sta ancora evolvendo attivamente. I writer dei malware fanno ampio uso delle tecniche più recenti aiutati dalla diffusione del codice sorgente di ZeuS. Chthonic è l'evoluzione di ZeuS: usa il criptaggio di ZeuS AES, una macchina virtuale simile a quella usata da ZeusVM e KINS e il downloader di Andromeda - per prendere di mira sempre più istituzioni finanziarie e clienti ignari con metodi sempre più sofisticati. Siamo sicuri che in futuro incontreremo nuove varianti di ZeuS e continueremo a registrare e analizzare ogni minaccia per trovarci sempre un passo avanti rispetto ai cybercriminali", ha commentato Yury Namestnikov, Senior Malware Analyst at Kaspersky Lab e ricercatore che ha effettuato un'indagine sulla minaccia. Insomma durante queste feste state molto attenti quando usate il vostro conto online. Il rischio di passare il Natale con le casse a secco è dietro l'angolo. A portata di click. 

Mafia Capitale, l’ultima intercettazione: “Ahmadinejad? Faceva il mio autista”

Mafia Capitale, l’ultima intercettazione: “Ahmadinejad? Faceva il mio autista”

di Franco Bechis 


E’ l’ultima sorpresa che emerge dalle intercettazioni di Mafia Capitale: molti anni prima di diventare presidente dell’Iran, Ahmadinejad faceva l’autista di un personaggio intercettato con Massimo Carmignani, detto il Nero o il Cècato, l’uomo chiave dell’inchiesta che sta facendo tremare la capitale. A rivelarlo è Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica, che a Carminati racconta la sua esperienza in Iran e l’amicizia nata negli anni conAhmadinejad, che definisce “ragazzo serio”, ottenendo l’approvazione di Carminati: “Eh, ma si vede…, solo che per cose di cattiva stampa…”

Ecco il passaggio di quella intercettazione ambientale del 13 giugno 2013:

Pozzessere- Allora pensa che il mio agente in Iran…

Carminati- … sono belle poi, eh, le persiane… sono belle, eh?

Pozzessere- … poi c’hanno una voglia di occidentale, che se le porta via, poi insomma devi entrare nel giro giusto (…) ma a parte quello, lì che ci stava l’agente nostro era il braccio destro di Khomeini, quando ci fu la guerra Iran-Iraq… c’era l’embargo, questo comprava le armi con…

Carminati- Faceva le trinagolazioni, le cose…

Pozzessere- Uno dei ragazzi che studiava, che lavorava dentro il suo ufficio era Ahmadinejad, che era quello che mi portava la sera in albergo, no, con la macchina…

Carminati- Ah…

Pozzessere- Semo pure amici

Carminati- Guardiano de… guardiano della rivoluzione…

Pozzessere- Ragazzo serio!

Carminati- Eh, ma si vede!

Pozzessere- Ragazzo serissimo…

Carminati- Solo che per cose di cattiva stampa… Vengono rappresentati, vengono rappresentati ovviamente…

Pozzessere- Ragazzo che alle cinque del pomeriggio, lui dove stava si buttava per terra a pregà, cioè uno di quelli seri, hai capito?

Carminati- Ahò, ma lo sai che è… quella è una cosa rispettabile là…

Pozzessere- e ci siano sentiti fino a 7-8 anni fa, poi ovviamente…

Carminati- la congiuntura, vai a sapere (…)

La lista segreta per la corsa al Quirinale Ecco tutti i nomi "nascosti" per dopo-Re Giorgio

Quirinale, i nomi in corsa per il dopo Napolitano




Dopo l'annuncio delle "imminenti dimissioni" di Giorgio Napolitano, si infiamma la corsa per il Quirinale. I nomi in campo sono tanti, ma i partiti stentano a trovare un accordo per un candidato che possa trovare la convergenza di tutti. Così le candidature esplicite e non si susseguono in un turn over di nomi senza sosta. E così tra i pretendenti al Colle spunta anche il nome di Piero Grasso che è pronto già per il flash accanto ai corazzieri quando dovrà sostituire Re Giorgio nei momenti della sede vacante quando il presidente farà un passo indietro: "Affronterò quei giorni di supplenza nel pieno rispetto della prassi costituzionale e con il massimo impegno", spiega durante la cerimonia degli auguri di Natale. Il presidente del Senato è la seconda carica della Repubblica e quindi entra di diritto nell'elenco teorico dei candidati. Ma altri nomi cominciano ad emergere nelle stanze quirinalizie. 

I nomi - Il primo è quello di Giuliano Amato che aveva proposto anche Silvio Berlusconi. Bisogni capire quanti consensi possa raccogliere la sua candidatura. A seguire c'è la cinquantenne costituzionalista lombarda Marta Cartabia, appena nominata vicepresidente della Consulta. E' invece di ieri, secondo quanto racconta il Corriere, la "nomination" per Sergio Mattarella. Figlio del Piersanti presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia, ministro della Dc e poi dell'Ulivo, ex giudice della Corte Costituzionale, inventore del Mattarellum, il sistema elettorale semi-maggioritario degli anni '90. Infine l'altro nome che è entrato prepotentemente nel Toto-Colle è quello di Sabino Cassese, giurista, ex membro della Consulta, ministro della Funzione pubblica del governo Ciampi. 

SALVINI NON SI FERMA PIU' Ecco quanto vale il Carroccio del sud

Matteo Salvini, il sondaggio sulla Lega al Sud: "E' già al 5 per cento"




"Noi con Salvini", il partito della Lega Nord lanciato da Matteo Salvini per il Centro-Sud, vale tra il 2 e il 5%. I numeri sul nuovo movimento del Carroccio Coesis Research. "Molto dipende da che cosa si associa a quel logo e da quale sarà il programma e l'atmosfera. Noi con Salvini insieme alla Lega Nord può portare il valore complessivo di Salvini a livello nazionale tra il 16 e il 20%, sommando appunto le due formazioni politiche", spiega Alessandro Amadori ad affaritaliani. Quanto alla distribuzione su base regionale, "la Sicilia ha un voto più mobile - abbiamo visto i 5 Stelle primo partito e l'elezione di un Governatore gay - quindi Noi con Salvini potrebbe arrivare addirittura al 10%. Interessante anche il dato in Puglia. Mentre sono più tradizionaliste e quindi più difficili per Salvini la Campania, la Calabria, l'Abruzzo, il Molise e la Basilicata".

La sfida in tv - Con queste proiezioni nelle intenzioni di voto, Matteo Salvini prepara la sua sfida a Renzi: "Voglio sfidare Renzi in diretta tv. Già da domattina sono pronto a confrontarmi con lui su tasse, immigrazione, euro, su tutto". Lo afferma il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, intervenendo a Sky Tg 24. "Il presidente della Repubblica è l'ultima delle mie preoccupazioni e degli italiani. Basta che non sia un vecchio rottame della sinistra, come Prodi o Amato". "Renzi è pericoloso. Votare una legge finanziaria alle 5 della mattina con tasse occulte non capitava neppure in Unione Sovietica. Prima se ne va a casa e meglio è. Presto vedremo quanto pagheranno di più gli italiani sulla casa e sull'elettricità. Mentre Renzi fa i compiti di Bruxelles, gli italiani passeranno un Natale meno felice". Secondo Salvini, infatti, la manovra "è una porcata. Hanno votato una legge di stabilità - ha aggiunto - piena di errori e di tasse occulte. Noi non ci arrendiamo, questi non solo sono incapaci ma sono anche pericolosi".

sabato 20 dicembre 2014

Manovra, mutui bloccati per 3 anni Imu e Tasi, tasse sulla casa congelate

Legge di stabilità, tutte le novità: Irap, fondi pensione, cuneo fiscale, Tasi, Imu e tagli alla spesa pubblica





Tra pasticci e ripensamenti, la stabilità è legge dopo una seduta fiume al Senato. Come da costume italiano, gli ultimi giorni hanno rischiato di stravolgere il volto della manovra a suon di "marchette" e "assalto alla diligenza". Alla fine il governo è riuscito più o meno a limitare i danni, confermando il profilo fondamentale dei provvedimenti: 16 miliardi di tagli alla spesa (ma il rischio è che diventino lineari, poco mirati, e dunque più dannosi che utili) e 6,5 miliardi di euro di interventi a favore di lavoro e nuove assunzioni. L'impressione generale e condivisa, però, è che questa legge di stabilità non sia risolutiva e non riesca nel suo unico obiettivo: aiutare l'Italia ad uscire la crisi. La fotografia, sbiadita, l'ha scattata anche il Sole 24 Ore, il principale quotidiano economico italiano, che non è riuscito a mascherare lo scetticismo. 

Mutui sospesi per tre anni - Anticipata qualche settimana fa, viene confermata nel testo approvato a Palazzo Madama la sospensione per tre anni della quota capitale delle rate dei mutui., introdotta grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle. Scatterà dunque la moratoria su mutui e finanziamenti per famiglie e piccole e medie imprese. con l'obiettivo di congelare il pagamento della quota capitale delle rate per tutto il triennio 2015-2017.

Tasi e Imu - Niente maxi-aumento delle tasse sulla casa nel 2015. In attesa della nuova tassa comunale unica (la local tax), sono state prorogate le aliquote Imu e Tasi del 2014 scongiurando l'innalzamento del tetto al 6 per mille per Imu e Tasi rispetto all'attuale 2,5 per mille per la Tasi sulla prima casa. Senza local tax, però, i problemi (e il caos) restano.

Irap e cuneo fiscale - L'intervento più efficace e di maggior realizzabilità secondo il Sole è quello sul taglio al cuneo fiscale: il governo ha confermato la totale deducibilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro per gli assunti a tempo indeterminato, con variazione però rispetto al Dl sul bonus Irpef. I soggetti Irap privi di autonoma organizzazione avranno diritto a un credito d'imposta del 10% sull'Irap. Misura quest'ultima che "neutralizza" l'aumento delle aliquote dal 3,5% al 3,9% e che avrebbe esposto milioni di autonomi con partita Iva al rischio di pagare più tasse.

Split payment - Nota dolente è l'entrata in vigore dall'1 gennaio 2015 dello split payment, il meccanismo per cui l'Iva dei fornitori della Pubblica amministrazione verrà versato all'Erario direttamente dalle singole amministrazioni. L'ingorgo è dietro l'angolo: il sistema infatti non si applica ai compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte e per i soggetti con i rimborsi delle eccedenze Iva. Occhio, avverte il Sole, perché senza l'ok della Commissione Ue dal 30 giugno 2015 potrebbe scattare un aumento dei carburanti per "coprire" i 988 milioni di euro previsti (ma non sicuri) dalla lotta all'evasione dell'Iva.

Partite Iva - Niente agevolazioni del nuovo regime dei "minimi" per le partite Iva (aliquota del 15% e soglie diversificate a partire da 15mila euro) i soggetti con redditi di lavoro dipendenti e assimilati prevalenti rispetto ai redditi oggetto di agevolazione. Si salva chi ha redditi sotto i 20mila euro.

Fondi pensione e previdenza - Crediti d'imposta del 9% e del 6% per i fondi pensione e le casse di previdenza, a fronte però di un aumento delle tasse sui rendimenti dall'11,5% al 20% per i fondi e dal 20% al 26% per le casse.

Bonus bebè e 80 euro - Confermato e "strutturale" il bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 26mila euro. Capitolo bonus bebè: l'assegno di 960 euro all'anno per ogni figlio avuto o adottato dall'1 gennaio 2015 verrà erogato solo se l'Isee familiare non supera i 25mila euro.

Pensioni, tetto sugli assegni più alti - Tetto alle pensioni: gli assegni non potranno essere più alti di quanto sarebbe stato liquidato secondo le regole precedenti alla riforma Fornero. Niente penalizzazioni per chi anticipa il pensionamento prima dei 62 anni (a patto che abbia 42 anni di contributi), ma solo per chi maturerà l'anzianità contributiva per l'accesso alla pensione al 31 dicembre 2017.

Mobilità nelle Province - Dichiarato in esubero il 50% dei dipendenti delle province e il 30% di quelli delle città metropolitane. Le liste di chi "resta" deve essere consegnata dagli enti entro l'1 aprile 2015. Lo stipendio attuale per tutti i dipendenti è garantito fino al 2017, poi scatterà la "disponibilità" di due anni con taglio del 20% in busta paga. Le cessazioni partiranno dal 30 aprile 2019.

Partecipate - A proposito di tagli alla spesa, il governo chiude le micro-società partecipate che hanno più amministratori che dipendenti e le "aziende doppione".

Tagli alle Regioni (e alla Sanità) - Alle Regioni vengono tagliati 4 miliardi di euro. Un provvedimento che quasi sicuramente avrà ripercussioni sulla Sanità, visto che questa voce ricopre l'80% delle uscite delle Regioni. Piove sul bagnato, visto che i 4 miliardi si sommano ai 2,3 già tolti nei mesi scorsi.

"Lui m'ha impedito di portarli a casa" Marò, ecco chi è il big sotto accusa

Vinod Sahai: "Potevo portare a casa i marò ma il ministro mi ha fermato"




"Potevo far tornare i marò in Italia ma il ministro mi ha fermato": l'accusa arriva da Vinod Sahai,rappresentante degli oltre 200mila indiani che vivono in Italia ed è pubblicata da Il Giornale in edicola oggi, sabato 20 dicembre. In sostanza, il mediatore afferma di aver più volte prima con il ministro di Monti Giampaolo di Paola e poi con Federica Mogherini di aver proposto una soluzione extragiudiziale alla vicenda dei marò ma di essere stato bloccato dal primo e ignorato dalla seconda.  La proposta italiana che attualmente è sul tavolo del governo indiano potrebbe prevedere di far rientrare i marò in patria in attesa del processo a Delhi. Un giudizio in un Paese terzo oppure il processo immediato con condanna da scontare in Patria. Ma questa stessa soluzione era stato prospettata svariati mesi dagli indiani d'Italia e non è mai stata presentata per il niet o per il disinteresse di Roma. Lunedì Sahai torna a Delhi per la riunione annuale delle comunità indiane all'estero. "Lo spazio - dice il mediatore a Il Giornale - c'è ancora ma vanno lasciati da parte i politici. Ci vorrebbe un incontro tra il capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il suo omologo indiano che posso favorire. E' meglio che in questa fase parlino i militari per poi arrivare alla Corte suprema".  In India Sahai è conosciuto come l'uomo che apre tutte le porte e nel mese di maggio aveva inviato una e-mail alla Mogherini in cui spiegava che aveva preparato un'ìstanza alla Corte suprema indiana per autorizzare una soluzione extragiudiziale che riportasse a casa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.  Ma non ha mai ottenuto risposta. Secondo il suo racconto gli aveva risposto il ministro della Difesa di Monti e lui si era già attivato ma poi è stato stoppato. Il motivo? Secondo quanto scrive Il Giornale il governo Monti temeva di fare brutta figura nel caso la vicenda si fosse risolta con l'aiuto degli indiani d'Italia.

Cresce il pubblico del blog il Notiziario sul web: "330 mila visualizzazioni in meno di 7 mesi"

Cresce il pubblico del blog il Notiziario sul web: "330 mila visualizzazioni in meno di 7 mesi"

A cura di Massimo Veronesi 

Gaetano Daniele, amministratore de il Notiziario sul web

Il 29 Maggio 2014, ringraziavamo il pubblico de il Notiziario sul web, per l'ottimo successo ottenuto: 480 mila click di blogger associate alle 660 mila visualizzazioni di Google+. A distanza di 7 mesi circa, il Notiziario sul web, registra una crescita notevole: 559 mila click di blogger, e le 855 mila visualizzazioni di Google+. "330 mila click-visualizzazioni" in meno di 7 mesi di attività. Leggono il blog e Google+, circa 1800 lettori al giorno. 

L'Amministratore, Gaetano Daniele: "Grazie ancora per la fiducia che mi accordate quotidianamente". La vostra fiducia nel preferire e leggere il blog, il Notiziario, sono la forza che alimenta le mie idee. L'enorme successo de il Notiziario sul web e Google+, è dovuto, al di là del duro lavoro quotidiano dei tanti collaboratori del blog, che fanno sì, che le notizie prendono forma, a voi lettori, grazie di cuore. 

Un grande successo, un trionfo. Il Notiziario sul web di blogger, supera le 558 mila click, con il supporto di Google+ che raggiunge le 855 mila visualizzazioni. Un grandissimo successo targato Gaetano Daniele. Questo l'ulteriore commento a freddo dell'Amministratore del blog, Gaetano Daniele: "Un grazie di cuore a tutti i lettori de il Notiziario su web, un ringraziamento a titolo personale ad ogni singolo lettore. I vostri click - continua l'amministratore Gaetano Daniele - sono la forza che alimenta le mie idee. L'enorme successo - rimarca l'amministratore del blog - è dovuto soprattutto ai lettori che, giorno dopo giorno si affidano al blog, il Notiziario sul web, per informarsi di fatti che vanno dalla Politica allo Sport, dalla Cronaca al Gossip. Un sentito ringraziamento va anche ai tantissimi collaboratori de il Notiziario che con la loro passione contribuiscono ad arricchire fatti e notizie". Grazie!. 

Lecce, in mostra 40 ritratti della società italiana tra '600 e '700

Lecce, in mostra 40 ritratti della società italiana tra '600 e '700

di Carlo Franza 


Nel Palazzo Ducale dei Castromediano di Cavallino di Lecce, la mostra Ritratto e figura. Dipinti da Rubens a Cades. Curata da Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia, la rassegna, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cavallino, grazie all’impegno dell’onorevole Gaetano Gorgoni e alla collaborazione del Principe Fulco Ruffo di Calabria, si pone in continuità ideale ed è una prosecuzione in termini didattici e storico-artistici delle precedenti mostre Dipinti del Barocco romano da Palazzo Chigi in Ariccia e Dipinti tra Rococò e Neoclassicismo da Palazzo Chigi in Ariccia e da altre raccolte, tenutesi a Cavallino nel 2012 e nel 2013. La mostra presenta 40 ritratti di principi, cardinali e figure di spicco della società italiana tra Seicento e Settecento, oltre a filosofi, santi, artisti e figure popolari, suddivisi in due sezioni, in gran parte formate da opere inedite o mai esposte al pubblico. Oltre a dipinti provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche (Ariccia, Palazzo Chigi; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Corsini; Roma, Accademia Nazionale di San Luca), vengono presentate anche opere poco note appartenenti a collezioni private, caratterizzate da qualità molto elevata e firmate dai massimi ritrattisti attivi tra primo Seicento e fine Settecento. 

Nella prima sezione sono riuniti “ritratti reali”, raffiguranti personaggi di cui si conosce in molti casi l’identità e che gli artisti ritrassero dal vero, cogliendone la fisionomia e la psicologia. Accanto a questa produzione esiste una ritrattistica più intima e individuale, che prende avvio dalla ritrattistica naturalistica di tradizione caravaggesca. Sono comprese in questa sezione anche “teste di carattere”, cioè studi fisiognomici di volti, nati come studi autonomi o in funzione propedeutica a composizioni più grandi di soggetto sacro e profano. Alcuni ritratti sono riconducibili piuttosto a tipologie sociali, spesso di estrazione popolare, che a personaggi individuabili, e sono realizzati seguendo modelli reali, in parte trasfigurati, sconfinando spesso nella pittura di genere. La seconda sezione è costituita da “ritratti ideali e allegorici”, raffiguranti personaggi realmente vissuti, ma le cui effettive fisionomie non sono note e furono create dagli artisti sulla base di testimonianze scritte o di interpretazioni iconografiche consolidate. Rientrano in questa tipologia ritratti di santi, come san Pietro o san Paolo, o ritratti di filosofi dell’antichità. Se il fine dell’arte barocca è quello di educare, convincere e commuovere attraverso gli strumenti della tecnica e dell’immaginazione, facendo ricorso all’allegoria e alla metafora celebrativa, i ritratti di pontefici, monarchi e principi eseguiti nel corso di due secoli rientrano appieno in tale categoria estetica. Sono “ritratti monumento”, destinati a eternare i personaggi in posa, destando ammirazione e nel contempo soggezione, a essere un monito per chi li ammira, nell’esaltazione del prestigio e del potere assoluto di una sola classe sociale: l’aristocrazia. 

Ambientazioni opulente e fastose, ostentate senza alcuna remora morale, la ricchezza della materia e il gusto per il particolare decorativo, furono chiamati a collaborare al fine di esprimere le esigenze di prestigio e un potere che doveva sembrare caduto dal cielo, per volontà divina. Interessante è la presenza dell’unico ritratto dal vero sino ad oggi rintracciato di San Camillo de Lellis,per la prima volta esposto al pubblico e riferibile ad un ignoto pittore caravaggesco (secondo Röttgen identificabile con Antiveduto Gramatica), specializzato in teste di uomini celebri, nella cui bottega lavorò il Caravaggio appena giunto a Roma. Tra i dipinti più ragguardevoli il Ritratto di vecchio della (Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini, Roma), modello per la figura di Gaspare nella Adorazione dei Magi del Museo del Prado, opera di Pietro Paolo Rubens, recentemente restaurato e portato all’attenzione degli studi e un inedito “Ritratto di uomo” di stretto ambito di Anton van Dyck, forse realizzato da un seguace genovese (collezione privata). Di notevole interesse iconografico ed artistico il Ritratto di Padre Niccolò Riccardi di Andrea Sacchi, ritenuto sino ad oggi perduto.

Tra i ritratti ideali si segnala un Filosofo astrologo del periodo riberesco di Luca Giordano e un Sant’Andrea riferibile al periodo veneziano dello stesso artista, qui particolarmente influenzato da Tintoretto e da Tiziano. Inedito anche un Giobbe di Mattia Preti, opera mai esposta al pubblico, come pure una delicatissima Madonna di Carlo Maratta. Di grande sensualità è una nordica Maria Maddalena del pittore tedesco Ignazio Stern e un monumentale Venere e Adone di Francesco Trevisani (Collezione Lemme), l’opera profana di maggior respiro del grande pittore veneziano. Spiccano per qualità nell’ambito della pittura del ‘700 un sontuoso Ritratto di gentiluomo di Francesco Solimena e un San Filippo Neri di Corrado Giaquinto, proveniente da collezione privata inglese, anch’esso presentato in anteprima in questa occasione, oltre a virtuosistiche “teste di carattere” di Jacopo Chimenti detto L’Empoli e di Pietro Paolini, “figure allegoriche” di Andrea Casali, Giuseppe Maria Crespi, Marco Benefial, Giuseppe Cades. Oltre a quelle già citate in mostra figurano opere di Marcello Bacciarelli, Pietro Bellotti, Louis Gabriel Blanchet, Bernardino Capitelli, Carlo Cesi, Guglielmo Cortese, Placido Costanzi, Ercole Ferrata, Giovan Battista Gaulli, detto “il Baciccio”, Artemisia Gentileschi, H. Douglas Hamilton, Pier Francesco Mola, Antonio Odazzi, Pasqualino Rossi, Giusto Sustermans, Ferdinand Voet. Mostra storica di grande prestigio con opere eccelse che danno sicura misura della valenza del ritratto tra '600 e '700.

L'oroscopo dei viaggiatori per il 2015 Dove vai in vacanza? Dipende dal segno...

Oroscopo 2015, il viaggio adatto ad ogni segno




Il sito di viaggi low cost, Zingarate, ha stilato l'Oroscopo del Viaggio 2015, in cui ad ogni segno zodiacale è associato il viaggio adatto per l'anno a venire. Eccoli tutti:

Ariete - Gli astri parlano chiaro, il 2015 è l'anno d'oro per l'Ariete ed è quindi il momento giusto per organizzare il viaggio della vita. Che ne di un viaggio epico on the road? Il Salar de Uyuni, in Bolivia, si ricopre durante la stagione delle piogge di una pellicola d'acqua che lo trasforma nello specchio più grande del mondo.

Toro - Gli astri prevedono un 2015 tranquillo e al riparo da novità impegnative. Vi consigliamo di cavalcare l'onda e godervi viaggi rilassanti e poco avventurosi, ma non per questo meno interessanti. Questo sarà l'anno in cui approfondirete le vostre conoscenze di street food in giro per l'Europa, affinerete il palato sulle strade del vino o della grappa, coccolerete il vostro senso estetico alla scoperta dei migliori riad di Marrakech o delle terme di Budapest.

Gemelli - Ai Gemelli le stelle consigliano prudenza, ma il 2015 è anche l'anno delle nuove sfide. Complice la smania di movimento e la curiosità, nel 2015 esplorerete nuovi cammini. Se siete particolarmente avventurosi e anche ben allenati camminerete lungo l'Appalachian trail oppure alla scoperta di entusiasmanti percorsi dietro l'angolo. 

Cancro - Al Cancro il 2015 porta fortuna e forza, ovvero tanta energia per vedere i posti che gli piacciono davvero. Il Cancro subisce il fascino del passato e del malinconico. Ti vediamo già a caccia di luoghi abbandonati, alla scoperta dei mosaici romani in una città turca lungo l'Eufrate, i Mosaici di Zeugma o ad Aveyron, il paese francese dove fare un viaggio nel passato.

Leone - Al Leone le stelle raccontano storie di fortuna e stabilità. Il 2015 è il momento giusto per dare fondo a tutta la vostra voglia di glamour. A Parigi degusterete il meglio del gourmet nei ristoranti più belli ma anche economici della Ville Lumière ed i migliori cocktail nei bar segreti dove si entra solo conoscendo la parola d'ordine. Se vi piace il campeggio vi dedicherete al glamping, come il campeggio glamour in una yurta in Norvegia.

Vergine - Per la Vergine il 2015 è l'anno in cui tagliare i rami secchi e dedicarsi con devozione alle piccole cose che fanno stare bene. Gli astri suggeriscono la scoperta d luoghi magici e segreti come St Paul, il paesino nascosto nel cuore di Parigi. Se avrete la possibilità di fare un viaggio Oltre Oceano, la California sarà il posto giusto per voi: visiterete il concept store ispirato a Wes Anderson in una vecchia pompa di benzina o i motel e i diner vintage della West Coast.

Bilancia - Oltre alla stabilità tanto attesa, durante il 2015 avrete un'inusuale tendenza all'adattabilità e all'elasticità mentale. E' il momento giusto per viaggiare come non avete mai fatto prima d'ora: imparerete a farlo da soli o in gruppo e scoprirete luoghi insoliti e cucine esotiche dell'Asia. Di ritorno dalle vacanze alcune delle stranezze che ancora non conoscete del Giappone vi sembreranno molto più familiari.

Scorpione - Segno caratterizzato da positività nel 2015. Prima dell'inizio di agosto, la fortuna non sarà ancora dalla vostra parte: meglio aiutare gli astri visitando Istanbul e le colonne di Hagia Sophia e gli altri posti fortunati del mondo. Da agosto in poi vi dedicherete all'adrenalina e ai viaggi da brivido che vi piacciono tanto, scalando la cima del Monte Hua Shan in Cina dove una serie di sentieri ripidissimi collegano le 5 vette sacre cinesi.

Sagittario - Le stelle lo dicono a chiare lettere: voi Sagittario siete viaggio-dipendenti. Nel 2015 vi immaginiamo come novelli Don Chisciotte lungo le strade di La Mancha, tra mulini a vento e colline brulle, oppure in India alla scoperta degli angoli meno conosciuti del paese.

Capricorno - Anche al Capricorno gli astri regalano tanta rinnovata energia, ottime news al lavoro ed armonia. Ma si sa, siccome l'equilibrio si vede da sé ma non arriva da solo, vi consigliamo di battere il ferro finché è caldo con un po' di sano trekking spirituale. Visiterete l'eremo di San Bartolomeo in Legio in Abruzzo o l'incredibile tempio del Valadier a Frasassi. Chi si sente in vena di voli internazionali potrà visitare il Tempio dorato di Dambulla con le immagini dei Buddha affrescati nei millenni e sorseggiare tè verde in una bio-farm dello Sri Lanka.

Acquario - Per l'Acquario il 2015 non è un anno facile, almeno fino a settembre quando, con il beneplacito degli astri, potrete realizzare qualche sogno. Avete sempre sognato un safari? Nella seconda metà del 2015 potrete addirittura dormire in un lodge in Sudafrica con enormi vetrate dove si affacciano gli animali selvatici. Se questo vi sembra un po' troppo, niente paura, potrete visitare i fiordi più belli della Norvegia oppure il paese svedese che sembra fatto con i Lego.

Pesci - Nel 2015 la necessità dei Pesci di lavorare su se stessi e trovare la concentrazione necessaria si farà ancora più impellente. Solleticherete le vostre intuizioni filosofiche al Giardino della Speculazione Cosmica ed entrerete in contatto con il vostro lato spirituale davanti alle Moschee più belle dell'Iran. Quando il vostro mood non sarà dei più solari potrete visitare le città più belle con la pioggia, perché il grigio non è necessariamente un colore da evitare.