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sabato 8 aprile 2017

"Se non lo fate in 90 minuti morirete" Trump, drammatico ultimatum ai russi

"Avete 90 minuti per ripararvi o fuggire", il drammatico ultimatum ai russi



"Riparatevi o fuggite". È stato questo il drammatico ultimo messaggio inviato da Donald Trump ai soldati russi di stanza nella base di al-Shayat, in Siria. Novanta minuti per scappare prima della pioggia dei 59 missili americani sulla postazione da cui le truppe del presidente Bashar Assad avrebbero fatto partire l'attacco con armi chimiche che ha fatto strage di civili a Idlib.

"Take shelter or flee", riferisce il New York Times. Era l'unico modo per evitare un "catastrofico" contatto diretto tra le truppe russe e i razzi Usa.  Quella linea diretta utilizzata da Trump e da Vladimir Putin ora è stata sospesa dal Cremlino come rappresaglia contro l'azione unilaterale del Pentagono. Un modo per frenare eventuali nuovi raid: troppo alto il rischio di innescare un conflitto militare e non più solo strategico-diplomatico tra Mosca e Washington. La nave da guerra russa nel Mediterraneo è il segnale che i rapporti tra le due superpotenze nucleari, per usare le parole del premier russo Dmitri Medvedev, "hanno toccato il fondo".

Napoli: Bagno di folla per l'associazione "Napoli in Sinergia" di Armando Coppola

Napoli: Bagno di folla per l'associazione "Napoli in Sinergia" di Armando Coppola all'Hotel Caracciolo


di Gaetano Daniele



Napoli - "Hotel Caracciolo". Più di mille persone prendono parte all'inaugurazione della nuova associazione "Napoli in Sinergia" del Presidente dott. Armando Coppola, già consigliere comunale della IV Municipalità. Un Successo. Nel corso del Convegno è stato proiettato un Video-Denuncia circa la situazione di degrado nel Centro Storico della Città. All'incontro, hanno preso parte l'On. Mara Carfagna, il parlamentare Paolo Russo, il Vice Presidente della Regione Campania, dott. Ermanno Russo ed il consigliere regionale, Armando Cesaro, oltre appunto agli interventi mirati del Presidente Armando Coppola. "Il nostro programma – spiega Armando Coppola – prevede una serie di proposte per una reale valorizzazione e riqualificazione di Napoli partendo dal centro storico, la nostra risorsa più importante. Mentre de Magistris afferma che è merito suo se oggi ci sono turisti a Napoli, studi internazionali e indipendenti lo smentiscono categoricamente. I turisti devono essere una risorsa a lungo termine, non ci si può soffermare a numeri che oggi ci sono e domani potrebbero non esserci. In quest’ottica riteniamo che sia di fondamentale importanza affrontare in maniera decisa i problemi della città, a cominciare dalla sicurezza passando per i temi della vivibilità e del decoro urbano». Insomma, "Napoli in Sinergia" è una grandissima realtà, ma soprattutto una fantastica opportunità di rilancio sociale del territorio. 

La classifica delle migliori colombe Non rovinatevi la Pasqua: quale scegliere

La classifica delle migliori colombe. Quale scegliere al supermercato



Come il panettone, la colomba ha origini lombarde e nasce come pane arricchito: gli ingredienti sono quelli, farina, zucchero, uoma e burro fatto lievitare naturalmente. Ma la colomba nella ricetta tradizionale, non ha le uvette e ha una glassa fatta con granella di zucchero e mandorle. Ovviamente, le colombe artigianali sono le migliori, ma se non si vuole spendere molto si può ricorrere a quelle industriali. La rivista Il Salvagente, riporta dissapore.com, ha stilato una classifica delle migliori colombe che si possono trovare al supermercato. Eccola. Al primo posto troviamo Le tre Marie, costa 13,90 euro al chilo e non contiene additivi. Al secondo posto c'è la colomba Bauli (5,40 euro al chilo, contiene aromi e conservanti), al terzo quella di Battistero (3,99 euro al chilo, contiene aromi), al quarto Balocco (4,50 euro al chilo, contiene aromi) e al quinto Motta (4,90 euro al chilo, contiene aromi e conservanti). Seguono Melegatti (4,90 euro al chilo, contiene aromi e conservanti), Paluani (4,65 euro al chilo, contiene aromi e conservanti nei canditi) e Maina (4,90 euro al chilo, contiene aromi). 

Occhio al Minniti "ammazza-Isis": l'Italia diventa Stato militarizzato

Italia, ministro Minniti dopo l'attacco di Stoccolma: "Dobbiamo far di tutto per tenere lontano i camion killer"



Continuano gli attentati in Europa e l’Italia non si sente affatto esonerata da possibili attacchi da parte di potenziali lupi solitari. Il livello di allerta è massimo e l'intelligence non smette di monitorare le realtà che risultano sospette: nell'ultimo anno ci sono state 355 espulsioni. All'indomani dell'attentato di Stoccolma, che si è svolto nella stessa modalità di quelli di Nizza, Berlino e Londra - un veicolo che si lancia a folle velocità contro la folla di persone nei centri delle città - l’Italia ha una sola priorità: tenere lontano i camion killer dalle zone considerate a rischio.

Ieri, durante un Comitato di analisi strategica antiterrorismo convocato d’urgenza e presieduto dal prefetto Franco Gabrielli, sono state predisposte, come riporta Il Messaggero, "difese passive con transenne e barriere new jersey, zone di rispetto e prefiltraggio" e blocco della circolazione dei mezzi pesanti. Il ministro Marco Minniti ha voluto ribadire l’impossibilità di intercettare eventuali attacchi realizzati senza alcun tipo di pianificazione: “Siamo in una fase complicata. Abbiamo una minaccia terroristica ad alta imprevidibilità. Si ruba il camion e con quel camion si ammazzano cittadini inermi”. Minniti, negli ultimi incontri al Viminale con gli 007 e le forze di polizia, ha parlato della possibilità di gesti emulativi e ha sottolineato come siano fondamentali il controllo del territorio e l’attività di prevenzione, oltre che le misure di restrizioni e dei blocchi della circolazione. 

Renzi, c'è un sondaggio da paura: "Al 9%", la cifra oltre ogni incubo

Renzi, il sondaggio da paura di Pagnoncelli: "9%", la cifra oltre ogni incubo



Vincerà le primarie, Matteo Renzi, ma lo farà nel disinteresse degli elettori, compresi quelli del Pd. Il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera fotografa al meglio il clima di stanchezza che si respira a sinistra. Dopo la prima tornata nei circoli l'ex premier e segretario è nettamente in testa (66,7%) su Andrea Orlando (25,3%) e Michele Emiliano (8%), ma non può sorridere pensando alla seconda tornata, quella del voto libero nei gazebo.

La sconfitta pesantissima al referendum costituzionale del 4 dicembre esigerebbe un bagno di folla elettorale, che però non ci sarà. Due elettori su tre (66%) conoscono il voto interno al Pd, solo uno su quattro (28%) si dice interessato. E anche tra i simpatizzanti del Pd appena il 63% si dice coinvolto dall'evento. Il 4,6% degli elettori ha annunciato che voterà in piazza, a cui si aggiunge un 3% di incerti: la stima parla di 2,2 milioni di votanti, contro i 2,8 del 2013, quando Renzi sconfisse Gianni Cuperlo.

Molto interessante il dato del sondaggio sulle intenzioni di voto. Tra i simpatizzanti del Pd il 72% voterebbe Renzi, il 17% per Orlando e il 4% per Emiliano. Drammatico invece il dato per il premier tra gli elettori fuori dall'area Pd ma interessati dalle primarie: il 29% non saprebbe chi scegliere, il 37% voterebbe per Orlando, il 25% per Emiliano e solo il 9% per Renzi. Un disastro per chi, oltre a essere segretario del partito, vorrebbe anche essere candidato premier. Per diventarlo, non guidando più il partito di maggioranza relativa, servirebbe attirare voti extra. Tra 2013 e 2014 era questa capacità il vanto di Renzi. Oggi non lo è più. 

Vittoria dei tassisti, stop a Uber La sentenza dei giudici: cosa cambia

I taxi vincono il ricorso contro Uber



Il Tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso per concorrenza sleale proposto dalle maggiori sigle sindacali e strutture economiche del settore taxi e noleggio con conducente contro il gruppo Uber per il servizio di noleggio con conducente Uber Black. La sezione imprese del Tribunale di Roma, aderendo alle tesi rappresentate in giudizio da un team di legali coordinato dall'avvocato Marco Giustiniani ha accertato "la condotta di concorrenza sleale posta in essere sul territorio italiano dalle parti resistenti Uber B.V., Uber Italy srl, Uber International B.V., Uber International Holding B.V.".

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I giudici romani hanno anche vietato al gruppo Uber "di porre in essere il servizio di trasporto pubblico non di linea con l'uso della app Uber Black e delle analoghe app Uber-Lux, Uber-Suv, Uber-X, Uber-XL, UberSelect, Uber-Van, disponendo il blocco di dette applicazioni con riferimento alle richieste provenienti dal territorio italiano, nonché di effettuare la promozione e pubblicizzazione di detti servizi sul territorio nazionale".
Uber dovrà poi versare una penale di 10mila euro e ogni autista di 100 euro per ogni giorno di ritardo nell'adempimento dell'ordinanza dopo il decimo giorno successivo alla comunicazione della decisione del Tribunale. I giudici di Roma, infine, hanno condannato Uber al pagamento delle spese del giudizio. "A seguito di questa decisione del Tribunale di Roma, che segue a distanza di poche settimane quella del Tribunale di Torino che ha confermato il blocco del servizio noto come Uber Pop - fanno sapere i legali dei tassisti in una nota - il gruppo Uber rischia di dover interrompere tutte le proprie attività in Italia, in quanto i servizi ad oggi offerti sono stati riconosciuti in contrasto con il diritto italiano".

Giovanni Rana, è un gesto pazzesco: che cos'ha fatto per gli italiani poveri

Giovanni Rana, che cuore: dona oltre 3 milioni di piatti di pasta a 370mila famiglie italiane povere




Il gran cuore di Giovanni Rana: l'imprenditore alimentare ha donato oltre 3 milioni di pasta fresca ripiena a Banco Alimentare, grazie alla seconda edizione del progetto di solidarietà Duetto. Il Pastificio Rana da novembre 2016 a gennaio 2017 ha pensato di aiutare la famiglie italiane più in difficoltà, destinando una confezione di pasta ripiena al Banco ogni confezione di linea di ravioli Duetto acquistata dai clienti. Il risultato: 3.354.936 piatti di pasta a oltre 370mila famiglie bisognose, il 40% nel Mezzogiorno (557mila persone), il 24% nel Centro Italia e il 36% nel Nord.