Italia, ministro Minniti dopo l'attacco di Stoccolma: "Dobbiamo far di tutto per tenere lontano i camion killer"
Continuano gli attentati in Europa e l’Italia non si sente affatto esonerata da possibili attacchi da parte di potenziali lupi solitari. Il livello di allerta è massimo e l'intelligence non smette di monitorare le realtà che risultano sospette: nell'ultimo anno ci sono state 355 espulsioni. All'indomani dell'attentato di Stoccolma, che si è svolto nella stessa modalità di quelli di Nizza, Berlino e Londra - un veicolo che si lancia a folle velocità contro la folla di persone nei centri delle città - l’Italia ha una sola priorità: tenere lontano i camion killer dalle zone considerate a rischio.
Ieri, durante un Comitato di analisi strategica antiterrorismo convocato d’urgenza e presieduto dal prefetto Franco Gabrielli, sono state predisposte, come riporta Il Messaggero, "difese passive con transenne e barriere new jersey, zone di rispetto e prefiltraggio" e blocco della circolazione dei mezzi pesanti. Il ministro Marco Minniti ha voluto ribadire l’impossibilità di intercettare eventuali attacchi realizzati senza alcun tipo di pianificazione: “Siamo in una fase complicata. Abbiamo una minaccia terroristica ad alta imprevidibilità. Si ruba il camion e con quel camion si ammazzano cittadini inermi”. Minniti, negli ultimi incontri al Viminale con gli 007 e le forze di polizia, ha parlato della possibilità di gesti emulativi e ha sottolineato come siano fondamentali il controllo del territorio e l’attività di prevenzione, oltre che le misure di restrizioni e dei blocchi della circolazione.
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