"Sparite, state muti e lontani da lui": Silvio Berlusconi demolisce i big di Forza Italia
di Salvatore Dama
«È bene che alla convention di Parisi non vadano politici o si rischia di perdere la forza innovativa del progetto, se poi in prima fila ci sono le solite facce». Silvio Berlusconi sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza a Villa Certosa. E dalla Sardegna arrivano le direttive al partito sul come organizzarsi in vista della due giorni preparata da Stefano Parisi per presentare la sua nuova "cosa" di centrodestra. Lunedì il Cavaliere ha ricevuto l' ex manager nella sua tenuta di Porto Rotondo.
La visita è stata l'occasione per fare il punto sulla conferenza programmatica che si terrà a Milano il 16 e 17 settembre. Parisi, intanto, ha esibito all' interlocutore i numeri della pre-convention di inizio mese, al Teatro San Carlo. Quattrocento partecipanti in una Milano ancora mezza vuota, senza la spinta organizzativa di un partito, vogliono dire che «la credibilità» accumulata in campagna elettorale dal candidato sindaco del centrodestra «non è andata dispersa». E che gli elettori moderati saranno anche annoiati e rintanati nell'area del non-voto, ma appena si muove qualcosa rispondono con curiosità. È vero che ai suoi tempi, ricorda Silvio con nostalgia, «si bloccavano le città e si fermava il traffico», ma lui è lui. E Parisi è Parisi. Uno che comunque sta cominciando col piede giusto. Ora l' importante, ha insistito il Cav, è non deludere questo entusiasmo. Silvio ha chiesto che alla convention del Megawatt di Milano non si presentino politici della vecchia guardia. Solo volti nuovi della politica. E questa è la direttiva che hanno avuto i dirigenti azzurri dalla Costa Smeralda: non cedere alla curiosità, né provare a mettere il cappello sull' iniziativa parisiana per finalità correntizie. Tentativi che Silvio ha già individuato e redarguito in questi giorni. Al tempo stesso all'ex premier non piace la dialettica di chi quotidianamente denigra Parisi e il suo tentativo di allargare il perimetro del centrodestra. È il solito spirito, ha criticato, «di chi tenta di difendere il proprio orticello» invece di pensare al bene del partito. E della coalizione.
Berlusconi guarda l'attualità politica dal suo osservatorio "smeraldo" e l'avvitarsi dei Cinquestelle a Roma gli suggerisce la strada da imboccare. Il "nuovo" in politica, se non cammina sulle gambe di persone preparate e capaci, va a sbattere.
Come sta succedendo nella capitale. Però l'editto berlusconiano imposto i suoi («Alla larga dal Megawatt») potrebbe non essere un assist per Parisi. Il quale teme che, se si presentassero soltanto esponenti del Ncd (hanno già confermato Maurizio Lupi e Gabriele Albertini), la sua platea apparirebbe troppo sbilanciata al centro. Mentre lui vuole dialogare con tutti. Anche con Lega e Fratelli d' Italia.
È top secret la lista di professionisti selezionati da Parisi e che l'ex direttore di Confidustria ha mostrato a Berlusconi durante l'incontro dell' altro giorno. Ma è tutta gente di livello, spiegano, che in questi anni non si sono mai avvicinati al Pdl-Forza Italia «a causa della logica esclusiva della sua classe dirigente», si è lamentato ancora il presidente azzurro. Ieri, intanto, Parisi è intervenuto alla Summer School di Confartigianato per ribadire il no al referendum e per annunciare la sua «alternativa liberare e popolare» all' anti-politica.