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giovedì 8 settembre 2016

"Regeni? È stato usato come lavagna". Torture, l'ultima abominevole scoperta

"Regeni? È stato usato come lavagna". Torture, l'ultima abominevole scoperta



Il corpo senza vita di Giulio Regeni è pieno di segni, forse lettere dell'alfabeto incise sul cadavere. Il suo corpo "usato come una lavagna": queste le parole devastanti usate della mamma Paola e dal legale della famiglia, l'avvocato Alessandra Ballerini.

Questi i risultati dall'autopsia svolta in Italia, che la Procura di Roma ha messo a disposizione dei Regeni e ha consegnato nell'aprile scorso ai magistrati egiziani. Elementi che smentirebbero, una volta di più, la tesi della rapina degenerata in omicidio ad opera della banda criminale annientata nel marzo scorso, nel blitz da cui saltarono fuori il passaporto e altri effetti personali del giovane ricercatore friulano.

I medici legali Vittorio Fineschi e Marcello Chiarotti hanno individuato sul corpo del ragazzo di Trieste sono ferite superficiali che sembrano comporre alcune lettere dell'alfabeto, apparentemente slegate tra loro, in punti diversi. Tagli e marchi che potrebbero avere un significato. Probabilmente tracciate con un coltello, o un oggetto acuminato. La più chiara è quella tracciata sulla schiena, "regione dorsale, tratto toracico, a sinistra della linea spondiloidea".

Lo sfregio all'Italia devasta Charlie: "Fai schifo". La rissa in redazione

Lo sfregio all'Italia devasta Charlie: "Fai schifo"



La vergognosa vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto che ha massacrato il centro Italia finisce per spaccare anche la redazione del settimanale satirico. A prendere carta e penna è Robert McLiam Wilson, collaboratore del Charlie, che mette nero su bianco tutto il suo disgusto per quel disegno. "Ho visto le vignette in questione per la prima volta domenica sera - premette -. Ero assente, lontano dai giornali e lontano da internet. Non avevo letto l’edizione settimanale di Charlie — perché il mondo non gira attorno a Charlie, anche se sei un articolista di Charlie. Ho acceso il computer. Ho visto la vignetta".

Dunque, l'attacco frontale: "Effettivamente si tratta di spazzatura, non c’è ombra di dubbio. Capisco che abbiano scatenato tanta rabbia e risentimento, anzi, mi meraviglio che non ci siano state reazioni più violente. Quelle vignette non hanno alcun merito, di nessun genere. Sarebbe questa la satira? Che genere di satira? Dove? In quale dettaglio? No, è uno schiaffo in faccia, una provocazione crudele e insensibile. Non raggiunge alcuno scopo qualsivoglia, politico, polemico o morale. È un gigantesco nulla, un vuoto sgradevole e inutile".

"Non conosco l’autore delle vignette, tale Felix - prosegue Wilson -. Non conosco le sue intenzioni. Voleva forse prendere di mira la mafia? In tal caso non è riuscito nel suo intento, e io non sono certo stupido". Dunque, aggiunge: "Non posso difendere questa aggressione vuota, offensiva e deplorevole. Non ho pensato alle reazioni rabbiose degli italiani, quando ho visto le vignette. La rabbia si sazia di se stessa. Ho pensato invece a tutti coloro che sono rimasti sconcertati e feriti da quelle immagini. Soprattutto quanti sono rimasti offesi".

Una presa di posizione particolare, soprattutto perché arriva dall'interno. Infatti Wilson spiega che "non parlo a nome di Charlie Hebdo, non ho il diritto di farlo". E ancora: "So bene che il protocollo in questi casi suggerisce la discrezione e serrare i ranghi a fianco dei colleghi". E poiché "difendo con tutte le mie forze il concetto di libertà di espressione", "difendo anche il mio diritto alla libertà di espressione. Se ce l'hanno loro, ce l'ho anch'io. E qui dico che sono molto dispiaciuto per quanto accaduto, e mene vergogno. Hai fatto una versa schifezza, Charlie. Ero così fiero di scrivere per te. Eppure, per nessun motivo, ti hai offeso tante persone senza alcuno scopo". Touché.

"Sparite, state muti e lontani da lui" Il Cav demolisce i big di Forza Italia

"Sparite, state muti e lontani da lui": Silvio Berlusconi demolisce i big di Forza Italia


di Salvatore Dama



«È bene che alla convention di Parisi non vadano politici o si rischia di perdere la forza innovativa del progetto, se poi in prima fila ci sono le solite facce». Silvio Berlusconi sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza a Villa Certosa. E dalla Sardegna arrivano le direttive al partito sul come organizzarsi in vista della due giorni preparata da Stefano Parisi per presentare la sua nuova "cosa" di centrodestra. Lunedì il Cavaliere ha ricevuto l' ex manager nella sua tenuta di Porto Rotondo.

La visita è stata l'occasione per fare il punto sulla conferenza programmatica che si terrà a Milano il 16 e 17 settembre. Parisi, intanto, ha esibito all' interlocutore i numeri della pre-convention di inizio mese, al Teatro San Carlo. Quattrocento partecipanti in una Milano ancora mezza vuota, senza la spinta organizzativa di un partito, vogliono dire che «la credibilità» accumulata in campagna elettorale dal candidato sindaco del centrodestra «non è andata dispersa». E che gli elettori moderati saranno anche annoiati e rintanati nell'area del non-voto, ma appena si muove qualcosa rispondono con curiosità. È vero che ai suoi tempi, ricorda Silvio con nostalgia, «si bloccavano le città e si fermava il traffico», ma lui è lui. E Parisi è Parisi. Uno che comunque sta cominciando col piede giusto. Ora l' importante, ha insistito il Cav, è non deludere questo entusiasmo. Silvio ha chiesto che alla convention del Megawatt di Milano non si presentino politici della vecchia guardia. Solo volti nuovi della politica. E questa è la direttiva che hanno avuto i dirigenti azzurri dalla Costa Smeralda: non cedere alla curiosità, né provare a mettere il cappello sull' iniziativa parisiana per finalità correntizie. Tentativi che Silvio ha già individuato e redarguito in questi giorni. Al tempo stesso all'ex premier non piace la dialettica di chi quotidianamente denigra Parisi e il suo tentativo di allargare il perimetro del centrodestra. È il solito spirito, ha criticato, «di chi tenta di difendere il proprio orticello» invece di pensare al bene del partito. E della coalizione.

Berlusconi guarda l'attualità politica dal suo osservatorio "smeraldo" e l'avvitarsi dei Cinquestelle a Roma gli suggerisce la strada da imboccare. Il "nuovo" in politica, se non cammina sulle gambe di persone preparate e capaci, va a sbattere.

Come sta succedendo nella capitale. Però l'editto berlusconiano imposto i suoi («Alla larga dal Megawatt») potrebbe non essere un assist per Parisi. Il quale teme che, se si presentassero soltanto esponenti del Ncd (hanno già confermato Maurizio Lupi e Gabriele Albertini), la sua platea apparirebbe troppo sbilanciata al centro. Mentre lui vuole dialogare con tutti. Anche con Lega e Fratelli d' Italia.

È top secret la lista di professionisti selezionati da Parisi e che l'ex direttore di Confidustria ha mostrato a Berlusconi durante l'incontro dell' altro giorno. Ma è tutta gente di livello, spiegano, che in questi anni non si sono mai avvicinati al Pdl-Forza Italia «a causa della logica esclusiva della sua classe dirigente», si è lamentato ancora il presidente azzurro. Ieri, intanto, Parisi è intervenuto alla Summer School di Confartigianato per ribadire il no al referendum e per annunciare la sua «alternativa liberare e popolare» all' anti-politica.

Colpaccio-Signorini, pizzica Garko in barca: occhio, cosa fa con l'amichetto al sole... / Guarda

Colpaccio di Signorini, pizzica Garko in barca: occhio, cosa fa con l'amichetto al sole... / Guarda



"Felicità è stare al sole con l'amico", titola Chi. Il servizio fotografico raffigura Gabriel Garko in vacanza in barca con un amico a Porto Ercole (Grosseto). Della fidanzata Adua Del Vesco, impegnata sul set, nemmeno l'ombra.

“Probabilmente i due sono amici di vecchia data, perché hanno la rilassatezza e la confidenza di chi si conosce da tempo - si legge sul settimanale -. Ed evidentemente hanno anche le stesse abitudini 'marinare': prendono il sole nelle medesime posizioni, chiacchierano amabilmente, si scattano fotografie ricordo appoggiati ai parabordi come sui set fotografici delle campagne pubblicitarie”. L'attore, che evidentemente ha qualche fastidio inguinale, visti i continui movimenti nelle parti basse, in autunno sarà impegnato in teatro con lo spettacolo Odio Amleto, di Andrew Rally.

L'Aifa ritira questo farmaco dal mercato: "Difettoso". Occhio a non usarlo / Guarda

L'Aifa ritira questa medicina dal mercato, "Difetto di qualità", il farmaco vietato / Foto



Ritirato un farmaco per diabetici. L'agenzia italiana del farmaco ha comunicato il ritiro a scopo precauzionale di 3 lotti di GlucaGen© HypoKit, un farmaco per il trattamento di episodi di ipoglicemia grave da utilizzarsi in pazienti diabetici in caso di perdita di coscienza e di incapacità di assunzione di una fonte di zucchero. Lo ha annunciato Aifa in seguito a una notifica di allerta diramata a livello europeo. L'azienda Novo Nordisk A/S aveva segnalato un difetto di qualità: un minimo numero di aghi (lo 0,006% pari a 1 ago ogni 16.666 siringhe) in alcuni lotti sono risultati distaccati dalla siringa contenuta nella confezione. In Italia, i lotti coinvolti sono: FS6X16631/05/2018; FS6X59331/08/2018; FS6Y02531/10/2018. Chi usa questo farmaco deve verificare il numero di lotto e restituire il prodotto in farmacia.  L'Aifa ha comunque precisato che i pazienti interessati dalla restituzione del farmaco ritirato riceveranno in cambio un'altra confezione.

Ecco l'iPhone 7 (e plus): mai così potente La data d'arrivo in Italia e quanto costerà

Ecco il nuovo iPhone 7 e 7 plus. Doppia fotocamera, batteria potenziata e addio al filo delle cuffie


di Giovanni Ruggiero



Chissà quanto serve dirlo ogni volta, ma a quelli della Apple piace e ce lo prendiamo così com'è: l'ultimo iPhone sfornato, il 7, è il più potente smartphone mai creato finora. Se aspettavate da mesi di cambiare il vostro telefonino con qualcosa di più performante, dovrete aspettare solo il 9 settembre per i preordini e il 16 per l'arrivo anche in Italia. Se avete già provveduto e vi sentite un po' stupidi a non aver aspettato, non siete i soli. Ma non dovreste buttarvi giù, perché l'iPhone 7 rispetto al suo predecessore è indubbiamente migliore, ma non avete ancora un catorcio tra le mani. L'iPhone 6 e il 6s restano in commercio, considerati ancora più che affidabili una volta che il 13 settembre arriverà l'aggiornamento a iOs 10. Anche qui il più grande aggiornamento mai fatto, come sempre a ogni cifra tonda.

E il prezzo? Negli Stati Uniti il prezzo dell'iPhone 7 è fissato da 659 dollari a salire, con tagli da 64 gb, 128 gb e 256 gb. Già in passato il cambio euro-dollaro non è stato rispettato, non lo sarà neanche stavolta. Basti pensare che l'iPhone 6s in Italia parte dal prezzo di 689. E infatti per i prezzi saranno a partire da 799 euro per il taglio da 32 gb, 909 euro per quello da 128 gb e 1019 per quello da 256 gb. Per l'iPhone 7 plus naturalmente si sale un altro po':  939 euro per quello da 32 gb, 1.049 euro per quello da 128 fb e 1.159 euro per quello da 256 gb. Dimenticate i colori sgargianti: c'è solo nero.

Oltre al fisiologico aggiornamento del processore, della batteria, dei materiali, ci sono almeno tre cambiamenti radicali che meriterebbero l'attenzione dei meno curiosi. Per prima cosa questo iPhone è finalmente impermeabile. Per seconda non ha più il jack per le cuffie, l'ingresso per far tutto sarà il solo ligthning. E naturalmente da Cupertino hanno già pensato a un adattatore apposito. Sempre se non volete dire addio per sempre ai fili aggrovigliati e rovinati: Apple ha lanciato in questa occasione anche gli Airpods, le cuffie senza fili che negli Stati Uniti costeranno 159 dollari. Fate voi. Terzo, ma non meno importante, la fotocamera posteriore è doppia nell'iPhone 7 plus (nel 7 e basta è stata tanto migliorata, anche nella stabilizzazione): il che permette di scattare con una fotocamera a zoom fisso e un'altra telescopica. Cosa vuol dire? Che la possibilità di ingrandire la foto una volta realizzata sono di almeno dieci volte senza perdita di qualità.

Ragazzo italiano accoltellato e ucciso Orrore a Parigi dopo giorni di agonia

Ragazzo italiano accoltellato e ucciso. Orrore a Parigi dopo giorni di agonia



Uno studente molisano, Ciro Ciocca, è morto a Parigi dopo essere stato accoltellato. Lo si apprende da fonti locali. L'aggressione risale allo scorso fine settimana. Lo studente era partito da Riccia (Campobasso), per l'Erasmus. Dopo l'accoltellamento - secondo le fonti - era stato ricoverato in ospedale. Le sue condizioni sono poi peggiorate fino al decesso avvenuto nelle ultime ore. Sull'episodio sono in corso le indagini della gendarmeria francese. La notizia ha gettato nello sconforto la comunità di Riccia.