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lunedì 15 agosto 2016

Ferragosto amaro per Matteo Renzi spunta il sondaggio che lo gela

Ferragosto amaro per Matteo Renzi: i numeri che lo gelano



Ferragosto amaro per Matteo Renzi. Secondo un sondaggio realizzato da Scenari Politici Winpoll per HuffingtonPost il numero di elettori che vogliono votare "no" al referendum costituzionale previsto per il prossimo autunno supera quello che intendono avallare i suoi cambiamenti. ". Il 53% degli intervistati è infatti deciso ad andare a votare contro la riforma voluta dal governo presieduto da Matteo Renzi. Mentre solo il 47% del campione sceglierà di promuovere la nuova Costituzione. Il sondaggio ha rilevato anche il dato sull'affluenza che racconta di un 49% degli italiani è sicuro di recarsi alle urne. Il 26% si dice ancora indeciso. Mentre il 25% è certo di non votare. 

Tragedia sulla giostra alla festa di paese Muore un 15enne: cosa stava facendo

Tragedia sulla giostra alla festa di paese. Muore un 15enne: cosa stava facendo



È morto a 15 anni dopo aver battuto il torace contro il passamano di una giostra, il Tagadà. È successo a un ragazzo ieri sera ad Alezio, in provincia di Lecce, nel luna park allestito per i festeggiamenti della madonna della Lizza. Il ragazzo avrebbe perso l'equilibrio mentre era sulla giostra. Trasportato al vicino ospedale Fazi di Lecce, è morto poco dopo l'arrivo.

EMERGENZA IMMIGRAZIONE "Immigrati scansafatiche? Qui no" Rivolta dei Vip di sinistra: la bordata

"Immigrati scansafatiche? No, grazie". Radical chic in rivolta, parla l'ex comunista



Finora la variegata comunità radical chic dei vacanzieri di Capalbio ha fatto sentire solo qualche borbottio dopo la notizia dell'arrivo di alcune decine di immigrati nel comune Toscano. Una disdetta nel bel mezzo delle vacanze che rischia di rendere sgradevole il periodo di relax di intellettuali e boiardi di Stato. Tra di loro però c'è anche Chicco Testa, uno che non ha mai abbracciato il politicamente corretto, che al Corriere della sera spiega quale sia la sua posizione: "Sì all'arrivo dei 50 migranti in paese - ha detto - se lavorano, no alla loro presenza se devono bighellonare tutto il giorno".

Presidente di Assoelettrica, il manager Testa è stato pur sempre parlamentare comunista e poi del Pds. Se le stesse cose le avesse dette un leghista, è assai probabile che si sarebbero scatenate accuse di razzismo. Nel suo caso Testa è sicuro della bontà della sua linea: "Non è ovviamente una considerazione razzistica, io la penso più o meno come Claudio Petruccioli, ma con la differenza se pur sostanziale, di dare un'occasione a questi ragazzi. Che magari hanno anche abilità particolari, sono bravi in alcuni mestieri. La discriminante è il lavoro. E capisco chi, a Capalbio, esprime perplessità nell'accogliere gente che magari sta a soggiornare senza riuscire a fare niente".

"Quella rapina dell'Inps agli italiani" Giordano svela il trucco sulle pensioni

"Le rapine agli italiani dell'Inps", Giordano svela il trucco sulle pensioni Ecco la verità



Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla missiva di un lettore.

Caro Giordano, negli anni Novanta l' Inps incamerò "enne" anni di contributi da lavoratori che, come me, impiegata di concetto per 10 anni in un' azienda a suo tempo monopolista in Italia si vide annullare tali importi perché "troppo vecchi". Possibile? Ma se c' è gente che riscuote pensioni per 40 anni relative a versamenti molto più agée… Ma c' è di più: chi voleva, poteva proseguire a versare contributi volontari fino al raggiungimento dell' età pensionabile (pari a 120 euro mensili attuali) mentre per coloro che, come me, non si sono fatti convincere, gli importi versati in moneta legale sono stati fagocitati dalle casse Inps. Preciso che non pretendo la pensione con il sistema contributivo, come ora si predica, ma semplicemente la restituzione di quanto versato, maggiorato, logicamente degli interessi maturati in 44 anni, periodo nel quale l' Inps li ha usati come ha voluto… Lo Stato, quando il cittadino non versa quanto richiesto, provvede al sequestro dei beni, mentre il cittadino servo della gleba deve abbozzare e stare zitto nel caso sia lo Stato a non osservare le norme relative ai contributi. Bel Paese che pretende di esportare altrove la democrazia… Quale democrazia? Ma mi faccia il piacere, come diceva Totò…

Carla Gattico - Torino

La questione è nota, ma non per questo meno urticante: il fatto che l'Inps abbia trattenuto i contributi versati dalle persone che non hanno raggiunto la soglia minima per avere la pensione è una rapina. Non ci sono altri modi per definirla. Se si comportasse in questo modo un gestore di risparmi privati verrebbe arrestato, non crede signora Carla? C'è solo una cosa che lei sbaglia: non è vero che lo Stato "non osserva la norme". Lo Stato le norme, in casi come questo, le osserva eccome. Peccato che le norme non stiano proprio dalla parte dei cittadini. Non di tutti, almeno. Perché non le sarà sfuggito, amica di Torino, che proprio mentre lei perdeva tutti i suoi contributi c'erano persone che sono riuscite ad avere la pensione pur avendo lavorato assai meno anni di lei. Le faccio un esempio? Il 1 agosto 1983 andò in pensione una bidella di Lissone. Aveva 32 anni e aveva lavorato nella scuola appena 11 mesi. Appena assunta, infatti, aveva fatto il ricongiungimento con contributi versati nel settore artigianale a Messina (dove pare si fosse occupata di tappezzeria) e questo fece scattare la famosa clausola delle baby pensione (14 anni, 6 mesi, 1 giorno). Da allora la signora vive felicemente con un assegno mensile. Anche grazie ai soldi suoi. Ed è tutto perfettamente, maledettamente legale, mi creda.

I Kim Jong-Un è andato su tutte le furie. La crudele vendetta contro gli atleti a Rio

Olimpiadi, Kim Jong-Un è su tutte le furie. La sua crudele vendetta sugli atleti



Prima di partire per il Brasile, tutti gli atleti della Corea del Nord erano stati avvertiti dal leader Kim Jong-Un su tutto quello che avrebbero potuto e non potuto fare. Il governo aveva diramato un vademecum dettagliato distribuito ai 31 nordcoreani in gara a Rio, un elenco di regole con una base fondamentale: non sono ammesse interazioni con atleti provenienti da altre nazioni, se non per lo stretto necessario. Qualcuno ha provato a sfuggire alla morsa del regime, come le atlete della ginnastica artistica che si sono azzardate a fare un selfie con le colleghe della Corea del Sud. Chissà cosa accadrà loro al ritorno in patria. Ma quel che più ha irritato il regime nordcoreano è stato il gesto della coreana Samsung che sui Giochi ha investito tanto. L'azienda ha voluto regalare a tutti i partecipanti delle Olimpiadi oltre 11 mila smartphone e tablet per un'enorme operazione di marketing. Ma secondo Radio Free Asia, ripresa da Repubblica, appena arrivata la notizia ai funzionari del governo presenti a Rio, uno di loro si è fiondato allo stand dell'azienda per sequestrare i 31 apparecchi. Solo i maligni hanno pensato che quegli apparecchi siano finiti nelle tasche dei dirigenti del partito dei lavoratori nordcoreano.

L'intervista - La data che smaschera Mattarella: Salvini: "Renzi cade tra 4 mesi e..."

Salvini smaschera Ue e Mattarella: "Renzi cadrà presto e loro...."


intervista a cura di Marco Gorra 



A «Il campionato ricomincia oggi». Matteo Salvini è appena giunto a Ponte di Legno per l'inizio della tradizionale kermesse leghista che suona il rompete le righe della politica in vacanza e dà il via alla ripresa della stagione.

Ben arrivato, segretario.

«Ben arrivato sì. Ho trovato un tempo meraviglioso e tanti nostri militanti».

Ha trovato anche Umberto Bossi, che a Ponte di Legno non si faceva vedere da cinque anni...

«Cosa che mi fa estremo piacere, conto di vederlo tra poco per un aperitivo».

Un bel segnale di unità per la Lega.

«Sì. Si vince solo uniti. Come Lega non ci sono problemi...».

E come centrodestra?

«Li qualche problema c' è, e bisognerà risolverlo in tempi brevi».

Che fretta c' è?

«C' è che bisogna fare presto ad attrezzarsi per governare. Il tormentone dell' estate dice "Andiamo a comandare"? Bene, il nostro è "Andiamo a governare"».

E con l' attuale inquilino di Palazzo Chigi come la mettiamo?

«Renzi è cotto. Non arriva a Natale».

Addirittura.

«Si sta sgonfiando a tutta velocità. Anzi, ormai il problema rischia di non essere nemmeno più lui...».

Se non lui, chi?

«Quello che stanno già scegliendo per installare il quarto governo di fila non eletto da nessuno».

E chi lo starebbe scegliendo?

«Quelli che hanno scelto i tre precedenti: Bruxelles, Quirinale, gotha della finanza...».

Si profila un altro giro all' opposizione per la Lega.

«Sicuramente. Abbiamo detto no ai primi tre burattini, diremo no al quarto».

E, pare di capire, direte no anche a chi non dice no insieme a voi...

«Le condizioni per avere un dialogo con la Lega sono il no al referendum e a qualsiasi governo non eletto».

Punto sul quale voi e Fratelli d' Italia offrite solide garanzie. E Berlusconi?

«Ultimamente l' ho sentito molto determinato, abbiamo un impegno a trovare un programma comune in tempi brevi».

Programma comune in cui si dovrà sciogliere l' annoso nodo dell' Europa.

«Di buono c' è che il fallimento di questa Europa è sotto gli occhi di tutti e la ricerca di un' uscita di sicurezza ha smesso di essere vista come una battaglia velleitaria di Salvini».

Bene. E su cosa si fa una battaglia non velleitaria?

«Per esempio riducendo il numero di materie su cui far toccare palla all' Unione europea».

Approccio "poche ma buone", dunque. E quali sarebbero queste materie?

«Sicurezza e protezione dei confini innanzitutto. Questa dovrebbe essere la priorità, ma è anche dove la Ue agisce di meno. E poi bisognerebbe uniformare i settori della giustizia, con attenzione particolare ai comparti civile e penitenziario. Il tutto per tacere quello di cui l' Europa dovrebbe proprio smettere di occuparsi».

Ovvero?

«L' economia, comparto nel quale storicamente ovunque la Ue abbia mai messo le mani ha fatto soltanto danni: fiscal compact, vincolo del 3% tra deficit e pil, austerità... Non se ne salva una. Detto questo, si riuscisse a farli smettere di occuparsi anche di agricoltura e pesca sarebbe un gigantesco passo avanti».

Insomma, le idee ci sono e bisogna solo metterle giù.

Siamo un pezzo avanti anche lì: le proposte su temi centrali come lavoro, tasse, economia e immigrazione ci sono. Vanno soltanto tradotte in realtà.

Vasto programma...

«Ma che qualcuno dovrà pur fare. Noi abbiamo le nostre idee, le offriamo agli altri perché è sulle proposte concrete che si fanno le alleanze per vincere le elezioni».

E le elezioni si vincono meglio con il listone o con la coalizione?

«Con i voti. Quale che sia la legge elettorale, noi siamo pronti a votare anche domani mattina».

Un assetto e un candidato vi serviranno pure.

«Il candidato lo troviamo e l' assetto, fintanto che la Lega mantiene la propria identità, non è un problema. Ripeto: le elezioni si vincono con i voti, e quelli arrivano se ci sono proposte concrete».

Bolt, terzo lampo d'oro: è record E ora? Ecco cosa ha deciso di fare

Il fulmine Bolt riscrive la Storia. Terzo oro nei 100: che farà ora



Il lampo che ha illuminato le notti di Pechino e Londra è stato avvistato anche a Rio. La star più attesa dei Giochi Olimpici non ha tradito. La caccia ai nove ori olimpici di Usain Bolt è iniziata nell'unico modo che il giamaicano conosce: vincendo, possibilmente stracciando gli avversari. La finale più attesa dell'atletica, quella dei 100, è ancora sua. Il Re fattosi divinità non regala quel record che il pubblico gli chiede ad ogni sua apparizione: chiude 'solo' in 9.81, ma tanto basta per confermarsi irresistibile e mettere tutti in fila, a partire dal suo grande rivale Justin Gatlin. L'ennesima finale senza storia.

La strada verso la leggenda, lungo la terza magica tripletta consecutiva, a quel record di nove ori del finlandese Paavo Nurmi e il Figlio del Vento Carl Lewis, in questo momento ha forse più bisogno di risultati che di regalare vero spettacolo ad un pubblico che comunque vada gli tributa standing ovation in ogni angolo del globo. Anche il Re della velocità ha bisogno di dosare le energie: magari studia l'ultimo, spettacolare botto prima di appendere definitivamente le scarpette da corsa al chiodo. Sicuramente vorrà stupire nei 200, la sua distanza prediletta. Fatto sta che la partenza del giamaicano, che in semifinale aveva fermato le lancette su 9.95, non è stata esaltante. Ai 50 metri era ancora in quinta posizione, la corsa macchinosa, il consueto controllo degli avversari prima della solita accelerata. Il solito, micidiale diesel che ha sfornato un tempo tutto sommato 'umano' per gli standard ai quali ci ha abituato. Del resto a Bolt, da otto anni a questa parte, basta davvero il minimo indispensabile per balzare sul gradino più alto del podio. Le facce, a tratti sconsolate, degli avversari inquadrate prima dello start sono profetiche. Forse l'unico, nella calda notte di Rio, a pensare di poter contrastare davvero l'uomo più veloce del mondo era Gatlin: il nervoso americano, però, si è dovuto accontentare dell'argento, rischiando pure di perderlo nel finale, con il tempo di 9'89. Sul podio, alle sue spalle, il canadese Andre De Grasse in 9.91.

Primo atleta a dominare la distanza regina in tre Giochi consecutivi, la corsa di Bolt verso l'eternità prosegue. Messi in saccoccia i 100, il prossimo titolo da difendere è quello dei 200, cui seguirà la staffetta 4x100. "Ancora due medaglie poi diventerò immortale", dice. "Non sono andato così veloce ma sono felicissimo di aver vinto. Lo avevo detto che ci sarei riuscito". E il copione non pare prevedere un destino diverso nelle finali dei prossimi giorni, se ne facciano una ragione i suoi avversari. Che però una notizia buona forse ce l'hanno: "Questa sarà la mia ultima olimpiade", ha infatti confermato il giamaicano. "Forse non mi ritirerò totalmente, ma ho vinto tutto quello che volevo vincere". Trionfi firmati con imprese sovrumane, record incendiari, gesti da fantascienza che scinderanno imprescindibilmente l'atletica moderna in due ere distinte: il prima e il dopo Bolt.