"Immigrati scansafatiche? No, grazie". Radical chic in rivolta, parla l'ex comunista
Finora la variegata comunità radical chic dei vacanzieri di Capalbio ha fatto sentire solo qualche borbottio dopo la notizia dell'arrivo di alcune decine di immigrati nel comune Toscano. Una disdetta nel bel mezzo delle vacanze che rischia di rendere sgradevole il periodo di relax di intellettuali e boiardi di Stato. Tra di loro però c'è anche Chicco Testa, uno che non ha mai abbracciato il politicamente corretto, che al Corriere della sera spiega quale sia la sua posizione: "Sì all'arrivo dei 50 migranti in paese - ha detto - se lavorano, no alla loro presenza se devono bighellonare tutto il giorno".
Presidente di Assoelettrica, il manager Testa è stato pur sempre parlamentare comunista e poi del Pds. Se le stesse cose le avesse dette un leghista, è assai probabile che si sarebbero scatenate accuse di razzismo. Nel suo caso Testa è sicuro della bontà della sua linea: "Non è ovviamente una considerazione razzistica, io la penso più o meno come Claudio Petruccioli, ma con la differenza se pur sostanziale, di dare un'occasione a questi ragazzi. Che magari hanno anche abilità particolari, sono bravi in alcuni mestieri. La discriminante è il lavoro. E capisco chi, a Capalbio, esprime perplessità nell'accogliere gente che magari sta a soggiornare senza riuscire a fare niente".
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