Visualizzazioni totali

lunedì 15 agosto 2016

L'intervista - La data che smaschera Mattarella: Salvini: "Renzi cade tra 4 mesi e..."

Salvini smaschera Ue e Mattarella: "Renzi cadrà presto e loro...."


intervista a cura di Marco Gorra 



A «Il campionato ricomincia oggi». Matteo Salvini è appena giunto a Ponte di Legno per l'inizio della tradizionale kermesse leghista che suona il rompete le righe della politica in vacanza e dà il via alla ripresa della stagione.

Ben arrivato, segretario.

«Ben arrivato sì. Ho trovato un tempo meraviglioso e tanti nostri militanti».

Ha trovato anche Umberto Bossi, che a Ponte di Legno non si faceva vedere da cinque anni...

«Cosa che mi fa estremo piacere, conto di vederlo tra poco per un aperitivo».

Un bel segnale di unità per la Lega.

«Sì. Si vince solo uniti. Come Lega non ci sono problemi...».

E come centrodestra?

«Li qualche problema c' è, e bisognerà risolverlo in tempi brevi».

Che fretta c' è?

«C' è che bisogna fare presto ad attrezzarsi per governare. Il tormentone dell' estate dice "Andiamo a comandare"? Bene, il nostro è "Andiamo a governare"».

E con l' attuale inquilino di Palazzo Chigi come la mettiamo?

«Renzi è cotto. Non arriva a Natale».

Addirittura.

«Si sta sgonfiando a tutta velocità. Anzi, ormai il problema rischia di non essere nemmeno più lui...».

Se non lui, chi?

«Quello che stanno già scegliendo per installare il quarto governo di fila non eletto da nessuno».

E chi lo starebbe scegliendo?

«Quelli che hanno scelto i tre precedenti: Bruxelles, Quirinale, gotha della finanza...».

Si profila un altro giro all' opposizione per la Lega.

«Sicuramente. Abbiamo detto no ai primi tre burattini, diremo no al quarto».

E, pare di capire, direte no anche a chi non dice no insieme a voi...

«Le condizioni per avere un dialogo con la Lega sono il no al referendum e a qualsiasi governo non eletto».

Punto sul quale voi e Fratelli d' Italia offrite solide garanzie. E Berlusconi?

«Ultimamente l' ho sentito molto determinato, abbiamo un impegno a trovare un programma comune in tempi brevi».

Programma comune in cui si dovrà sciogliere l' annoso nodo dell' Europa.

«Di buono c' è che il fallimento di questa Europa è sotto gli occhi di tutti e la ricerca di un' uscita di sicurezza ha smesso di essere vista come una battaglia velleitaria di Salvini».

Bene. E su cosa si fa una battaglia non velleitaria?

«Per esempio riducendo il numero di materie su cui far toccare palla all' Unione europea».

Approccio "poche ma buone", dunque. E quali sarebbero queste materie?

«Sicurezza e protezione dei confini innanzitutto. Questa dovrebbe essere la priorità, ma è anche dove la Ue agisce di meno. E poi bisognerebbe uniformare i settori della giustizia, con attenzione particolare ai comparti civile e penitenziario. Il tutto per tacere quello di cui l' Europa dovrebbe proprio smettere di occuparsi».

Ovvero?

«L' economia, comparto nel quale storicamente ovunque la Ue abbia mai messo le mani ha fatto soltanto danni: fiscal compact, vincolo del 3% tra deficit e pil, austerità... Non se ne salva una. Detto questo, si riuscisse a farli smettere di occuparsi anche di agricoltura e pesca sarebbe un gigantesco passo avanti».

Insomma, le idee ci sono e bisogna solo metterle giù.

Siamo un pezzo avanti anche lì: le proposte su temi centrali come lavoro, tasse, economia e immigrazione ci sono. Vanno soltanto tradotte in realtà.

Vasto programma...

«Ma che qualcuno dovrà pur fare. Noi abbiamo le nostre idee, le offriamo agli altri perché è sulle proposte concrete che si fanno le alleanze per vincere le elezioni».

E le elezioni si vincono meglio con il listone o con la coalizione?

«Con i voti. Quale che sia la legge elettorale, noi siamo pronti a votare anche domani mattina».

Un assetto e un candidato vi serviranno pure.

«Il candidato lo troviamo e l' assetto, fintanto che la Lega mantiene la propria identità, non è un problema. Ripeto: le elezioni si vincono con i voti, e quelli arrivano se ci sono proposte concrete».

Nessun commento:

Posta un commento