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giovedì 29 ottobre 2015

Numeri da brividi sulle pensioni: cosa succede nei prossimi 10 anni

Inps, conti in rosso e allarme pensioni: "Perderemo 10 miliardi l'anno fino al 2025"




Una bomba sotto le nostre pensioni. Nei prossimi dieci anni l'Inps rischia di perdere 10 miliardi di euro l'anno. A lanciare l'allarme è stato il presidente del Civ (Consiglio di Indirizzo e vigilanza) dell'Istituto di previdenza, Pietro Iocca, in audizione alla Camera. "Le proiezioni sui bilanci Inps - ha spiegato - non sono rassicuranti. È una situazione che va attenzionata e monitorata. Dalle previsioni effettuate dai bilanci tecnici attuariali al primo gennaio 2014 si vede che l'istituto nei prossimi 10 anni realizzerà sistematicamente dei risultati di esercizio negativo nell'ordine di 10 miliardi l'anno". Oltre al progressivo invecchiamento della popolazione e la difficoltà per i più giovani di trovare un lavoro stabile e, dunque, pagare i contributi, si aggiunge il peso delle vecchie pensioni legate al sistema retributivo e i "debiti" pregressi. Nel 2014, infatti, l'esercizio negativo per 12,8 miliardi è stato causato da un rosso di 5 miliardi del comparto lavoratori dipendenti e e 7,3 miliardi delle altre gestioni previdenziali, mentre la situazione patrimoniale netta attestatasi a 18,4 miliardi risente dell'effetto congiunto del risultato economico negativo e del ripianamento al disavanzo della gestione ex Inpdap per 21,6 miliardi.

Il reato di omicidio stradale ora è legge: alcol e droga al volante, le nuove pene

La Camera approva il reato di omicidio stradale: pene fino a 18 anni di carcere




La Camera dei deputati ha detto sì al disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale. Il testo è stato approvato con 276 voti a favore, 20 contrari e 101 astenuti. Avendo subito delle modifiche a Montecitorio, il testo tornerà ora al Senato. Fi e M5s si sono astenuti, mentre Sel è stato l'unico partito a votare contro il ddl.

Il disegno di legge - L’omicidio stradale colposo diventa un reato a sé, nel caso venga commesso sotto l’effetto di droghe o alcol si ha un inasprimento delle pene. Il reato viene diviso in tre categorie: la prima è già presente oggi e prevede pene da 2 a 7 anni quando la morte viene causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischia da 8 a 12 anni di carcere. Sanzione che può arrivare fino a 18 anni in caso di omicidio stradale di più persone. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità come eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio. Stretta anche per le lesioni stradali. L'ipotesi di base rimane invariata ma pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. 

Aggravanti - Norme specifiche sono previste per i conducenti dei mezzi pesanti. L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. Le sanzioni aumentate anche per l'omissione di soccorso dopo l'incidente. Se il conducente fugge scatta la pena sarà aumentata da un terzo a due terzi e non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si guida senza patente o senza assicurazione. Non applicabile l'equivalenza o prevalenza delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti. La pena viene invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima.

Revoca della patente - In caso di condanna o patteggiamento, anche con la condizionale, per omicidio o lesioni stradali scatta automaticamente la revoca della patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni per l'omicidio o 5 anni per le lesioni. i tempi sono però superiori nei casi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. Raddoppiati i termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso di tasso alcolemico elevato o droga. Negli altri casi l’arresto è facoltativo. 

Arriva una tassa sul cellulare Costi, tariffe, roaming: stangata

Il roaming va in pensione, ma arriva una tassa sul cellulare




Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo pacchetto di norme per il mercato delle telecomunicazioni. Tra le misure, la riduzione dal 30 aprile 2016 dei costi in più per chi usa il cellulare all'estero, in pratica il roaming decade dal giugno 2017.

La norma, però, concede agli operatori che riusciranno a dimostrare di non essere in grado di coprire le minori entrate internazionali, e dunque minacceranno di rivalersi sui clienti domestici, di negoziare con le autorità locali la possibilità di far pagare comunque il traffico transfrontaliero entro limiti da circoscrivere.

Le norme dunque potrebbero costituire un "regalo" agli operatori della telefonia. Secondo il testo adottato a Strasburgo dal 15 giugno 2017 saranno vietate le tariffe roaming nell’Ue per le chiamate, gli sms e per l’utilizzo di Internet. Dal 30 aprile 2016, le maggiorazioni rispetto ai contratti nazionali non dovranno superare 0,05 euro al minuto per le chiamate vocali effettuate; 0,02 per ogni sms; 0,05 per ogni megabyte di navigazione su internet.

Ma c'è la potenziale fregatura. Scatterebbe se una compagnia dimostra di aver perso ricavi e di essere costretta ad aumentare i prezzi interni perché l’autorità del suo paese possa concederle di reintrodurre il roaming, comunque nell’ambito di soglie da definire a Bruxelles. I deputati hanno chiesto che le agenzie abbiano titolo per modificare o respingere le eventuali sovrattasse.

mercoledì 28 ottobre 2015

Frattamaggiore (Na): Il Sindaco Del Prete si dimezza lo stipendio Schiaffo morale ai sindaci meno virtuosi

Frattamaggiore (Na): Il Sindaco Del Prete si dimezza lo stipendio Schiaffo morale ai sindaci meno virtuosi 


di Gaetano Daniele



Non ho mai fatto politica per arricchirmi. La volontà di questa amministrazione è di non lasciare nessuno indietro. Così il Sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete. E su chi gli domanda: Perchè gli altri non lo fanno, risponde: ognuno è libero di agire come meglio crede, certo, dare l'esempio non è mai sbagliato!. Insomma, un bell'esempio quello del Sindaco Del Prete che si dimezza lo stipendio e lo mette a disposizione dei contribuenti, dei più disagiati. Uno schiaffo morale a chi si appiglia a cavilli burocratici affinchè papparsi l'intera indennità o gettone di rpesenza, soprattutto, a chi recita che chi spreca del tempo al servizio della comunità ha diritto ad essere retribuito. Certo, perchè chi spreca del tempo per dedicarsi alla salvaguardia del proprio Paese, spreca del tempo prezioso, quindi va pagato. Per dirla in breve, Del Prete c'è, il Paese apprezza e gli da fiducia. Che sia di esempio anche agli altri Comuni limitrofi dell'hinterland a nord e a sud di Napoli.  

Caivano (Na): 41 mila euro in un giorno? Sì, è possibile, ma l'assessore Falco non ci sta e parla di discontinuità

Caivano (Na): 41 mila euro in un giorno? Sì, è possibile, ma l'assessore Falco non ci sta e parla di discontinuità





Somme urgenze? Affidamenti diretti? lavoretti a fratelli di consiglieri comunali? piccoli appaltucci a mogli di assessori? Sì, tutto questo è possibile, ma la colpa è delle passate amministrazioni. Si, avete capito bene. In sintesi, tutto questo è accaduto nell'arco-tempo che va da Maggio ad Ottobre 2015, proprio quando si è insediato il neo Sindaco Simone Monopoli, ma a sentir loro, il Sindaco e la maggioranza, è tutto regolare, anzi, non è niente vero. Sono tutte bufale nonostante le delibere e gli atti. Bufale costruite ad hoc dai giornali, dai blogger, e quindi l'amministrazione comunale cammina sulle proprie gambe, e dunque è anche inutile scrivere di queste cose, perchè tanto ormai basta una semplice riflessione su Facebook, oppure altrove per mettere a tacere la verità. Anche quella incontrovertibile. Tanto i fan che ne sanno, a loro cosa interessa, ai Fan interessa fare solo Olè olè olà da stadio, al resto? e chissenefrega! Insomma, all'improvviso ecco comparire un'altra nota del consigliere comunale di Liberi Cittadini, Francesco Emione, questa volta però, non è olè olè olà, è semplicemente la verità. La riportiamo di seguito: 

41 mila euro spesi solo in un giorno. Ho già detto cosa è accaduto il 14 agosto, ora vediamo cosa hanno fatto tre giorni prima, l'11 agosto. Ecco dimostrato che Forza Italia pensa solo agli incarichi com'è stato ammesso pure dal sindaco stesso. Gli atti non si possono smentire. 

Non lo possono fare né i padri, né i figli, nè gli avi.
E’ stato un agosto infuocato per gli affidamenti senza gara, infatti, mentre tutti erano al mare, o quasi tutti, c'era chi si prodigava…

1) l’11 agosto con determina N. 1436 il settore manutenzioni, gestito dall’assessore di Forza Italia Luigi Falco, stante la necessità contattava, per le vie brevi, la ditta D’Ambr.. Costru. ed impegnava la spesa di € 5.075,20 per interventi riguardanti opere murarie, manutenzione dell’impianto idraulico ed elettrico ed installazione di alcune porte in ferro da eseguire presso la ludoteca del Parco Verde; 

2) Sempre l’11 agosto, sempre il settore manutenzioni, sempre gestito dall’assessore di Forza Italia, con determina n. 1432, stante la necessità di eseguire con urgenza i lavori di manutenzione ordinaria e straordinariacontattava, per le vie brevi, la ditta F.lli Pelu di G & CO. ed impegnava la spesa di € 25.132,00; 

3) Sempre l’11 agosto, sempre il settore manutenzioni, sempre l’assessore di Forza Italia Luigi Falco, con determina n. 1430, approvava l’offerta presentata dalla ditta Ami… per un importo complessivo di € 1.841,35 per lavori di taglio e rimozione di rami di scuola nel P.co Verde. 

4) Non è uno scherzo, sempre l’11 agosto, con determina 1415, sempre il settore manutenzioni, sempre gestito dall’attivissimo assessore di Forza Italia, venivano approvati lavori per un importo complessivo € 3.352,56 ad integrzione di altri lavori fatti a gennaio per € 4.155,70 per i lavori di sistemazione dei locali comunali di Via G. Battista Vico (ex VV.UU.) e veniva incaricata la ditta Am..(la stessa che nello stesso giorno veniva impegnata per i rami nel Parco verde). Naturalmente lavori affidati senza gara. 

Nella stessa giornata, lo stesso settore affidava con due diverse determine, due lavori alla stessa ditta uno addirittura come integrazione di un altro di gennaio. 

5) E mica è finita. L’11 agosto, con determina n. 1413, veniva dato pure un incarico, che non manca mai, dal settore dei lavori pubblici dell’assessore arch. Mascolo, ad un tecnico per la progettazione, il coordinamento della sicurezza e la direzione dei lavori di un fabbricato in via Carioli confiscato alla criminalità organizzata per un totale di 6000 euro (senza bando). 

TOTALE AFFIDAMENTI SENZA GARA DEL 11 AGOSTO: 35 mila 401 euro + 6000 di incarico professionale a consulente. TOTALE SPESE SOLO IL 4 AGOSTO: 41 mila 401 euro.

Insomma, però a sentire uno degli assessori competenti, Luigi Falco, esiste una short list, e quindi si è mantenuto solo il regolare svolgimento dell'affidamento. Ed in più, è stato doveroso farlo, visto che lo stato delle scuole ed altro, era versato in condizioni pietose. Il sottoscritto, continua l'assessore Falco ai nostri microfoni, lavora per il bene comune e dei cittadini caivanesi, rimettendoci anche di tasca propria. Ed è spinto soprattutto da un grande spirito di sacrificio, conclude, per il bene del Paese e della collettività. 

SOLDI NOSTRI PAGA IL COMUNISTA IN TV Più di mille euro al minuto L'ultima vergogna di Fazio

Fabio Fazio, 24mila euro a Yanis Vaorufakis per l'ospitata a "Che tempo che fa"




Più di mille euro al minuto per parlare nel salottino di Fabio Fazio. Soldi nostri, va da sè. Yanis Varoufakis sputtana Che tempo che fa. L'ex ministro greco, nel mirino della polemica poiché (presunto) conferenziere strapagato, per spegnere le accuse ha pubblicato una lunga lista di tutti gli interventi fatti all'estero, con modalità di viaggio e compensi ricevuti. Una lunga lista, in cui l'importo più ricorrente è "zero": neppure un euro, né un dollaro, per dire la sua. Poche, pochissime eccezioni. Tra queste, appunto, l'ospitata da Fabio Fazio: 22 minuti di chiacchierata, per la quale è stato pagato a Varoufakis un cachet di 24mila euro, oltre al viaggio in First Class. Soldi nostri, bene ricordarlo. Un teatrino tra comunisti stra-pagato con soldi pubblici. Per inciso, nella lista pubblicata da Varoufakis, l'altro appuntamento pagato era una conferenza internazionale a Singapore, per la quale ha ricevuto 28mila euro.

Il caso - La vicenda sorge dall'accusa rivolta al fu ministro centauro dal Daily Telegraph, che citando il settimanale ellenico Proto Thema, aveva messo le mani su una email di un'agenzia di Londra specializzata nell'offrire - a pagamento, of course - interventi di ex leader politici. Varoufakis ha smentito, pubblicando la lista che ha finito per smascherare Fazio.

Sondaggio: com'è il politico ideale? Va bene anche incapace, basta che sia...

Il politico dei sogni degli italiani? È un incapace. Ma è onestissimo


di Francesco Borgonovo




Non c' è da sorprendersi troppo di fronte ai risultati del sondaggio realizzato da Arnaldo Ferrari Nasi. Semmai si sente un brivido lungo la schiena quando si legge che il 68 per cento degli italiani intervistati ha come prima preoccupazione quella di avere una classe politica «onesta e trasparente» piuttosto che una «che abbia esperienza e sappia fare le cose, come proteggere gli Italiani dall' immigrazione e da certe leggi europee». Non ci si deve stupire, dicevo, perché da alcuni anni l' insofferenza popolare nei confronti della politica ha raggiunto i massimi storici: lo spirito del tempo è quello dell' ostilità nei confronti dei partiti e in particolare dei loro rappresentanti in Parlamento.

È indicativo che persino alcuni dei dipendenti del Comune di Sanremo saliti alla ribalta in questi giorni ce l' avessero con la Casta. Costoro approfittavano allegramente dei soldi pubblici evitando di presentarsi al lavoro ogni volta che potevano. Hanno ingannato gli italiani (che pagavano i loro stipendi) mostrando totale disprezzo per la cosa pubblica, tanto che in parecchi sono finiti dietro le sbarre.

Eppure, su Facebook o al bar (durante pause caffè a spese dei contribuenti) berciavano improperi all' indirizzo dei politici ladri e corrotti. Questo per dire quanto sia radicato l' astio verso la politica, tanto che persino il travet più negligente si sente in diritto di denigrarla.

Intendiamoci subito: gli italiani hanno innumerevoli e sacrosante ragioni per detestare chi dovrebbe rappresentarli al governo e in Parlamento.

In questi anni i politici hanno dato il peggio di se stessi. Anzi, il dramma è che forse hanno dato il meglio. La classe dirigente che affolla i palazzi è per lo più incompetente e inconsistente, dunque il suo comportamento rispecchia la sua essenza. Basti pensare a Ignaro Marino e allo spettacolo pietoso che ha offerto destreggiandosi fra scontrini di cene a spese nostre, sotterfugi e clamorose balle. Ma allora perché, davanti al sondaggio di Ferrari Nasi, bisogna avvertire un senso di disagio, una ventata di gelo? Perché l' odio diffuso verso i politici ha conseguenze nefaste. In quest' epoca scura bisogna avere il fegato di separare la politica da chi la esercita. E anche fra i politici bisogna sapere distinguere. Non tutti sono ladri e saprofiti. Tanti, specie a livello locale, sono validi e pronti a dare il sangue. Se non ci fossero, tutti noi saremmo più deboli ed esposti a poteri ben più marci e più spietati.

A soffiare sul fuoco dell' antipolitica non ha cominciato Beppe Grillo, bensì il Corriere della Sera, attraverso il bestseller di Stella e Rizzo intitolato appunto la Casta. Un fenomeno editoriale che ha avuto plurime imitazioni e alcuni seguiti. Nulla da dire sul contenuto, ovviamente. Ma da allora in poi, la considerazione della politica non ha fatto altro che peggiorare. E ne hanno guadagnato le forze, come i Cinquestelle, che gridavano «tutti a casa». Già, ma se tutti vanno a casa, che succede? Lo abbiamo visto, purtroppo. Arrivano i tecnici, i commissari, i funzionari. I volti incolori dell' Unione Europea e della Troika. E da questi, chi ci difende?

Il passo è breve: si parte dicendo che la politica va rinnovata nel profondo e si finisce a dire che la politica va eliminata. Siamo partiti con la Casta (Rizzoli) e siamo finiti con il libro di Stefano Feltri del Fatto intitolato La politica non serve a niente. Invece serve eccome. Perché altrimenti ci si trova al governo una disgrazia epocale come Mario Monti. O si finisce a non votare per ben tre volte.

Uno come Feltri, che lavora per il giornale più antipolitico che ci sia, alla fine fa il gioco dei poteri forti (quelli forti davvero) che vorrebbero affidare alle banche la gestione dei Paesi, e chi se ne frega se poi la gente si impicca. C' è persino un giornalista pluripremiato come David van Reybrouck il quale sostiene che le elezioni andrebbero abolite (nel saggio Contro le elezioni, edito da Feltrinelli). Visto che i politici selezionati tramite gli attuali sistemi elettorali sono scadenti - sostiene - meglio affidarsi al sorteggio.

Un po' come fanno i grillini che si affidano per ogni cosa a Internet. E infatti selezionano una marea di onestissimi incapaci. A parte il fatto che l' onestà va misurata nel momento in cui un uomo sfiora il potere, la politica non può essere trasparente. Come non può esserlo la vita delle persone. Gli arcana imperii, una volta svelati, rendono la politica impotente. Maggiore chiarezza, specie sulle spese, e maggiore condivisione delle decisioni sono auspicabili.

Ma la politica ha bisogno degli anfratti, del fango e dell' oscurità oltre che dei vetri e del sole. E noi abbiamo bisogno della politica soprattutto oggi. David Runciman, studioso molto moderato, lo spiega in un bel libro uscito da Bollati Boringhieri e intitolato semplicemente Politica. Mostra l' impatto che hanno sui Paesi le scelte politiche: fanno la differenza nella vita delle persone. Eliminata la politica, appunto, restano tecnici e banchieri. Qualcuno dice che in alcuni casi basta il mercato a fare le veci dei governi. Ma non è vero: il mercato non esiste in natura, è una creazione della politica. Robert Reich, economista liberal pentito, ha scritto un libro proprio per difendere questo assunto e per ribadire che, senza i politici, sono altre forze a dominare il mercato. Forze trasparentissime. Talmente tanto da essere invisibili. Forze che non sono disoneste, sono semplicemente disinteressate alla vostra vita.