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giovedì 29 ottobre 2015

Arriva una tassa sul cellulare Costi, tariffe, roaming: stangata

Il roaming va in pensione, ma arriva una tassa sul cellulare




Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo pacchetto di norme per il mercato delle telecomunicazioni. Tra le misure, la riduzione dal 30 aprile 2016 dei costi in più per chi usa il cellulare all'estero, in pratica il roaming decade dal giugno 2017.

La norma, però, concede agli operatori che riusciranno a dimostrare di non essere in grado di coprire le minori entrate internazionali, e dunque minacceranno di rivalersi sui clienti domestici, di negoziare con le autorità locali la possibilità di far pagare comunque il traffico transfrontaliero entro limiti da circoscrivere.

Le norme dunque potrebbero costituire un "regalo" agli operatori della telefonia. Secondo il testo adottato a Strasburgo dal 15 giugno 2017 saranno vietate le tariffe roaming nell’Ue per le chiamate, gli sms e per l’utilizzo di Internet. Dal 30 aprile 2016, le maggiorazioni rispetto ai contratti nazionali non dovranno superare 0,05 euro al minuto per le chiamate vocali effettuate; 0,02 per ogni sms; 0,05 per ogni megabyte di navigazione su internet.

Ma c'è la potenziale fregatura. Scatterebbe se una compagnia dimostra di aver perso ricavi e di essere costretta ad aumentare i prezzi interni perché l’autorità del suo paese possa concederle di reintrodurre il roaming, comunque nell’ambito di soglie da definire a Bruxelles. I deputati hanno chiesto che le agenzie abbiano titolo per modificare o respingere le eventuali sovrattasse.

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