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lunedì 24 agosto 2015

STANGATA D'AUTUNNO Ci rimetteremo 1.760,23 euro Ecco cosa dovremo pagare

Stangata da 1760 euro per le famiglie italiane in autunno, fra spese e tasse




Dopo le vacanze il ritorno alla realtà può rivelarsi più traumatico della più drammatica delle previsioni. L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato l'ammontare delle spese cui vanno incontro le famiglie italiane all'approssimarsi della stagione autunnale. Una vera e propria stangata di circa 1700 euro. Per la precisione si tratta di 1760,23 euro, che costituiscono la somma di tasse, spese e tariffe. La spesa non include quelle per abbigliamento e alimentazione, che costituiscono sempre una voce importante in un bilancio famigliare.

Nel dettaglio - Sono molte le voci cui gli italiani dovranno fare attenzione in autunno. Spese su spese che graveranno sul loro portafogli. Per libri e corredo scolastico le famiglie italiane si preparano a spendere 788,70 euro, per la seconda rata della Tasi 117,03 euro, per le bollette di acqua, luce, gas e telefono 455 euro, per la seconda rata della Tari 143,00 euro e per il riscaldamento (prima rata) 256,50 euro: il totale è quel clamoroso 1760,23 euro cui si accennava prima. "La stangata autunnale rappresenterà un grave colpo per i bilanci delle famiglie e si ripercuoterà pesantemente sui consumi e sull'intero sistema produttivo" hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. A questo si aggiunge che il potere d'acquisto degli italiani si è ridotto del 13,4% dal 2008, che i livelli di disoccupazione rimangono preoccupanti.

Marò, arriva un'altra sentenza beffa ecco l'ultima decisione dei giudici

Marò, la sentenza del Tribunale del Mare: Girone e Latorre non rientreranno in Italia, processo con corte internazionale


di Giovanni Ruggiero 



La sentenza del Tribunale internazionale del Mare delude le aspettative di quanti in Italia speravano in una decisione nel merito sul rientro di Salvatore Girone, ancora detenuto in India, e sulla permanenza di Massimiliano Latorre, temporaneamente in Italia per curarsi dopo un ictus. Proprio per il fuciliere tarantino, il Tribunale di Amburgo non ha ritenuto valide le motivazioni di urgenza che secondo l'Italia giustificassero la permanenza del marò, visto che ha già usufruito da parte dell'India di una proroga di sei mesi. Respinta poi la richiesta italiana che avocava a sè la giurisdizione sul caso trattandosi di un incidente che ha coinvolto due membri delle proprie forze armate. Secondo i giudici, presieduti da Vladimir Golitsyn, i due militari non possono godere dell'immunità da parte della giustizia indiana, visto che non stavano prestando servizio su una nave militare, ma su un mercantile.

La decisione - Con 15 voti a favore e 6 contrari, la corte di Amburgo ha quindi stabilito che il giudizio sull'incidente dell'Erica Lexie dovrà essere espresso da un tribunale terzo, da costituirsi ad Amburgo, al quale le parti dovranno presentare un proprio rapporto entro il 24 settembre prossimo. Nel frattempo i giudici hanno chiesto all'Italia e all'India di sospendere ogni procedimento in corso.

Caivano (Na): Il Caso - La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico Lucio Laurenza?

Caivano (Na): La Città e le ombre Dopo De Cicco e Coppola, anche l'amico del Sindaco Monopoli, Lucio Laurenza? 




Continua la immediata elargizione di prebende da parte del Sindaco Simone Monopoli, che, dopo l'incarico di Capo di Staff con paga da funzionario D1  a spese dei contribuenti all'amico di merenda carditese, Giovanni De Cicco, e la delega all'ambiente al fedele amico del V° Settore, Vito Coppola, ora anche l'Ingegnere Lucio Laurenza? Insomma, Monopoli per il Paese non riesce a risolvere nessun problema, l'immondizia è ancora per le strade, la puzza nauseabonda aumenta in maniera eccessiva provocando quasi problemi respiratori e, non solo il problema tutto viene rimandato a settembre, ma si affidano appunto, incarichi e prebende, ad amici e amici di amici, quindi, si convoca immediatamente un consiglio comunale per corrispondere all'Ingegnere Lucio Laurenza, uno dei suoi fedelissimi sostenitori, un compenso tra i debiti fuori bilancio, ecco la continuità nella discontinuità. Dopo De Cicco e Coppola, adesso tocca ad "alcuni" debiti fuori bilancio, quelli più simpatici? e gli altri? quelli che non hanno santi in paradiso? 

Yara, colpo di scena: verità nel cellulare Bossetti, la perizia-bomba che lo salva

Processo Yara, il perito della difesa Ezio Denti: "Il corpo della Gambirasio spostato sul campo pochi giorni prima del ritrovamento"




L'analisi della sim nel cellulare di Yara Gambirasio da parte dei periti della difesa di Massimo Bossetti hanno scoperto un dettaglio che potrebbe minare l'impianto accusatorio contro il muratore di Brembate, basato sulla prova del Dna ritrovato sul corpo della 13enne bergamasca compatibile con quello dell'imputato. Secondo Ezio Denti, consulente degli avvocati che difendono Bossetti: "La sim telefonica del cellulare di Yara Gambirasio svela che il suo corpo fu trasportato sul campo incolto di Chignolo d'Isola solo poco prima del ritrovamento, avvenuto il 26 febbraio 2011". Secondo gli avvocati difensori, quest'ultimo dettaglio aggiunge un tassello al mosaico di elementi finora raccolti che dimostrano l'innocenza di Bossetti. In una dichiarazione all'Adnkronos, il perito ha aggiunto: "È sufficiente fare una prova empirica per capire che una sim telefonica lasciata all'aperto non avrebbe l'aspetto di quella trovata, avvolta in un guanto umido, nella tasca destra del giubbotto di Yara. La parte in cui esistono i contatti in rame non ha nessuna patina, sembra immacolata e questo non si concilia con un corpo rimasto per tre mesi alle intemperie, neve compresa".

Le impronte - Il consulente della difesa sostiene che per giustificare l'assenza della patina di umido sulla sima non regge neanche usare l'argomento del guanto usato come protezione: "Il gesto volontario di toglierla dovrebbe portare a trovare una sua impronta, oppure di chi l'ha fatto al suo posto, invece chi ha maneggiato la sim è come se avesse ripulito il tutto". Finora il perito ha visto la sim solo in fotografia, ma sarà presentata un'instanza perché possa vederla dal vivo: "In modo da eliminare ogni dubbio".

L'analisi - Grazie a una verifica materiale sugli oggetti trovati accanto al corpo di Yara, il perito sostiene di poter dedurre numerosi dettagli: "Si potrebbe capire se la vittima sia stata sopresa mentre ascoltava musica e se qualcuno abbia quindi tentato di strappargli via gli auricolari o l'ipod. Nulla emerge su questo dall'inchiesta".

Il campo - La deduzione del perito si aggiunge a quanto già emerso dalle ricerche nei giorni successivi alla scomparsa: "A pochi giorni, un elicottero sorvolò quell'area e non vide nulla, le ricerche non hanno trascurato la zona, la posizione della vittima è di chi viene trascinata da due persone, lo stato di conservazione non combacia con un corpo abbandonato per tre mesi".

"Famiglia? È mamma, papà, e bimbi" Bagnasco spacca la maggioranza

Angelo Bagnasco: "Famiglia è mamma, papà e bambini"




"Famiglia è papà, mamma, bambini. Scorretto applicare gli stessi diritti ad altre relazioni". Così afferma il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana in un’intervista rilasciata al Corriere della sera sulle unioni civili. "Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione - dice Bagnasco - è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e, quindi, un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale".

Immigrati - Nell’intervista, il cardinale tocca anche il tema dell’immigrazione. In particolare Bagnasco ribadisce l’accusa di immobilismo lanciata nei giorni scorsi all’indirizzo dell’Onu. "La tragedia di gente che muore dentro a una stiva, in una valigia, cacciata in mare - afferma - è talmente grave e complessa che non può essere risolta né da un singolo Paese e neppure dall’Europa che, comunque, deve fare molto di più. La sede è a livello mondiale, perché si tratta di accogliere e anche di dare possibilità di futuro, tenendo conto dei contesti. Nel contempo, è urgente da una parte aiutare i Paesi di provenienza e, dall’altra, perseguire con rigore scafisti e altri oscuri decisori che speculano sulla pelle dei disperati".

Le reazioni - Immediate le reazioni politiche alle affermazioni di Bagnasco. Ivan Scalfarotto, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e alle Riforme replica così: "Va ricordato a Bagnasco che già nel 2010 la Corte costituzionale ha sottolineato che non è sufficiente riconoscere i diritti individuali ai conviventi, ma ha stabilito che i diritti delle coppie omosessuali, che sono formazioni sociali riconosciute e protette dall’articolo 2 della Carta fondamentale, devono essere equiparati a quelle delle coppie eterosessuali sposate. E la Corte ha espresso un monito al Parlamento a legiferare “con estrema sollecitudine” - dice testualmente- in tal senso- Bagnasco, quindi, è oggettivamente fuori dal tempo e vuole lasciarci in compagnia di quei paesi che non rispettano i diritti umani. Infatti, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia, precisando che la nostra realtà, in assenza di un riconoscimento delle coppie omosessuali, costituisce una violazione dei diritti dell’uomo", conclude . La pensa come lui il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso: «Bagnasco si deve mettere l’anima in pace, perché la Corte costituzionale con la sentenza del 2010 ha detto che in queste Paese ci vuole una legge che riconosca pari diritti alle coppie omosessuali".  Perfettamente in linea con il pensiero di Bagnasco, invece, Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd: "Sul tema delle unioni civili il cardinale Bagnasco ha colto il punto. Il problema non è negare alcun diritto ma diversificare situazioni che sono diverse e, per questo, avere la certezza di sbarrare la strada a pratiche insopportabili per chi laicamente crede nella dignità della donna, come l’utero in affitto. Se queste considerazioni possono diventare consapevolezza comune, non è difficile trovare una soluzione, anche di tipo legislativo"

Clamoroso: Balotelli può tornare al Milan Il sì dopo un incontro tra Miha e Raiola

Incontro tra Sinisa Mihajolovic e Mino Raiola: sì a un ritorno di Mario Balotelli al Milan




Il bonus del Liverpool per incentivare Mario Balotelli a non partire, ma col rischio di guardare la Premier dalla panchina, non frenano le voci su un possibile ritorno di Supermario in Italia dove più di un club sarebbe disponibile ad accoglierlo a braccia aperte. Alla vigilia della prima giornata di serie A l'agente del bresciano, Mino Raiola, ha incontrato a Firenze Sinisa Mihajlovic per sondare il terreno in casa milanista. Secondo indiscrezioni quello col tecnico del Milan è stato un incontro positivo: Balotelli potrebbe vestire in rossonero con la formula del prestito secco. In attesa che il nodo su Ibrahimovic si sciolga.

Juve e Milan, che disastro la prima Inter e Fiorentina sono in testa

Juve e Milan, che disastro, Inter e Fiorentina in testa




Un inizio campionato pieno di sorprese. La Juventus sconfitta alla prima di campionato dall'Udinese (è la prima volta che la Signora perde in casa nella prima giornata). Sconfitte anche il Milan e il Napoli contro Fiorentina e Sassuolo. Bene invece l' Inter, il Palermo e il Toro nei match serali della 1a giornata della serie A. Domani  potrebbe arrivare Balotelli, ma intanto il Milan di Mihajlovic perde a Firenze. Doppio giallo a Rodrigo Ely dopo 38’, sulla conseguente punizione eurogol di Alonso che ha mandato in visibilio il Franchi. Nella ripresa, raddoppio gigliato con Ilicic su rigore dopo l’atterramento subito dallo sloveno ad opera di Romagnoli. L’Inter batte 1-0 in extremis (al novantesimo)  l’Atalanta, rimasta anche in dieci negli ultimi minuti per il rosso a Carmona, grazie alla rete di Jovetic.

Milan - La prima al Franchi porta bene alla Fiorentina, che all’esordio in campionato batte il Milan per 2-0. Al 6’, contropiede viola con Ilicic, Diego Lopez non si lascia sorprendere. I rossoneri rispondono con Bacca, che al 15’ conclude alto di poco. Miracolo del portiere ospite al 20’ su Kalinic, al 29’ Bonaventura si fa vedere con una conclusione di poco alta.Cresce la Fiorentina, che al 36’ si ritrova in superiorità numerica: Ely guadagna la seconda ammonizione da Valeri e lascia i suoi in dieci. I viola ne approfittano e al 38’ passano in vantaggio con una punizione impeccabile di Alonso. In avvio di ripresa il Milan alza il baricentro ma è ancora Diego Lopez, all’8’, a salvare la sua rete su Ilicic. I padroni di casa passano però ancora all’11’: fallo in area di Romagnoli su Ilicic, Valeri indica il dischetto e l’ex palermitano sigla il 2-0. La partita in pratica finisce qui, perchè si susseguono i cambi e, per la cronaca, c’è solo da registrare un contatto sospetto tra Bonaventura e Gonzalo Rodriguez, con il direttore di gara che lascia correre. Nel finale di gara i viola tengono palla e si godono la festa dei tifosi, mentre i rossoneri non riescono a realizzare quella rete che avrebbe riaperto il match.

Inter - Una partita all’arrembaggio, il gol vittoria nel recupero: Stevan Jovetic torna in Italia e si ripresenta così all’Inter, gol decisivo e primi tre punti che, in mancanza di spazi per tutta la partita, infrange con un gran destro a giro il fortino alzato dall’Atalanta rimasta in dieci nell’ultima mezzora.Vittoria meritata, per quanto l’Atalanta abbia rinunciato sistematicamente a giocare puntando tutto sul contropiede e comunque senza mai sognare oltre il punticino. Mancini punta tutto su Brozovic riadattato a trequarti, con Kondogbia mezzala assieme a Gnoukouri e Medel regista (male) e filtro (meglio) davanti alla difesa, in avanti coppia Palacio-Icardi. L’argentino si fa male subito e viene sostituito dopo un quarto d’ora proprio dal montenegrino che risulterà decisivo nel finale. 

Napoli - Parte bene il Napoli che dopo 2’ passa a Reggio Emilia con Hamsik, ma il Sassuolo si conferma squadra collaudata e pareggia con l’ex Floro Flores. Nel finale, arriva anche la rete di Sansone a condannare i partenopei e far partire male Sarri.