Angelo Bagnasco: "Famiglia è mamma, papà e bambini"
"Famiglia è papà, mamma, bambini. Scorretto applicare gli stessi diritti ad altre relazioni". Così afferma il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana in un’intervista rilasciata al Corriere della sera sulle unioni civili. "Applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione - dice Bagnasco - è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente e, quindi, un’omologazione impropria. I diritti individuali dei singoli conviventi, del resto, sono già riconosciuti in larga misura a livello normativo e giurisprudenziale".
Immigrati - Nell’intervista, il cardinale tocca anche il tema dell’immigrazione. In particolare Bagnasco ribadisce l’accusa di immobilismo lanciata nei giorni scorsi all’indirizzo dell’Onu. "La tragedia di gente che muore dentro a una stiva, in una valigia, cacciata in mare - afferma - è talmente grave e complessa che non può essere risolta né da un singolo Paese e neppure dall’Europa che, comunque, deve fare molto di più. La sede è a livello mondiale, perché si tratta di accogliere e anche di dare possibilità di futuro, tenendo conto dei contesti. Nel contempo, è urgente da una parte aiutare i Paesi di provenienza e, dall’altra, perseguire con rigore scafisti e altri oscuri decisori che speculano sulla pelle dei disperati".
Le reazioni - Immediate le reazioni politiche alle affermazioni di Bagnasco. Ivan Scalfarotto, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e alle Riforme replica così: "Va ricordato a Bagnasco che già nel 2010 la Corte costituzionale ha sottolineato che non è sufficiente riconoscere i diritti individuali ai conviventi, ma ha stabilito che i diritti delle coppie omosessuali, che sono formazioni sociali riconosciute e protette dall’articolo 2 della Carta fondamentale, devono essere equiparati a quelle delle coppie eterosessuali sposate. E la Corte ha espresso un monito al Parlamento a legiferare “con estrema sollecitudine” - dice testualmente- in tal senso- Bagnasco, quindi, è oggettivamente fuori dal tempo e vuole lasciarci in compagnia di quei paesi che non rispettano i diritti umani. Infatti, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia, precisando che la nostra realtà, in assenza di un riconoscimento delle coppie omosessuali, costituisce una violazione dei diritti dell’uomo", conclude . La pensa come lui il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso: «Bagnasco si deve mettere l’anima in pace, perché la Corte costituzionale con la sentenza del 2010 ha detto che in queste Paese ci vuole una legge che riconosca pari diritti alle coppie omosessuali". Perfettamente in linea con il pensiero di Bagnasco, invece, Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd: "Sul tema delle unioni civili il cardinale Bagnasco ha colto il punto. Il problema non è negare alcun diritto ma diversificare situazioni che sono diverse e, per questo, avere la certezza di sbarrare la strada a pratiche insopportabili per chi laicamente crede nella dignità della donna, come l’utero in affitto. Se queste considerazioni possono diventare consapevolezza comune, non è difficile trovare una soluzione, anche di tipo legislativo"