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lunedì 24 agosto 2015

Yara, colpo di scena: verità nel cellulare Bossetti, la perizia-bomba che lo salva

Processo Yara, il perito della difesa Ezio Denti: "Il corpo della Gambirasio spostato sul campo pochi giorni prima del ritrovamento"




L'analisi della sim nel cellulare di Yara Gambirasio da parte dei periti della difesa di Massimo Bossetti hanno scoperto un dettaglio che potrebbe minare l'impianto accusatorio contro il muratore di Brembate, basato sulla prova del Dna ritrovato sul corpo della 13enne bergamasca compatibile con quello dell'imputato. Secondo Ezio Denti, consulente degli avvocati che difendono Bossetti: "La sim telefonica del cellulare di Yara Gambirasio svela che il suo corpo fu trasportato sul campo incolto di Chignolo d'Isola solo poco prima del ritrovamento, avvenuto il 26 febbraio 2011". Secondo gli avvocati difensori, quest'ultimo dettaglio aggiunge un tassello al mosaico di elementi finora raccolti che dimostrano l'innocenza di Bossetti. In una dichiarazione all'Adnkronos, il perito ha aggiunto: "È sufficiente fare una prova empirica per capire che una sim telefonica lasciata all'aperto non avrebbe l'aspetto di quella trovata, avvolta in un guanto umido, nella tasca destra del giubbotto di Yara. La parte in cui esistono i contatti in rame non ha nessuna patina, sembra immacolata e questo non si concilia con un corpo rimasto per tre mesi alle intemperie, neve compresa".

Le impronte - Il consulente della difesa sostiene che per giustificare l'assenza della patina di umido sulla sima non regge neanche usare l'argomento del guanto usato come protezione: "Il gesto volontario di toglierla dovrebbe portare a trovare una sua impronta, oppure di chi l'ha fatto al suo posto, invece chi ha maneggiato la sim è come se avesse ripulito il tutto". Finora il perito ha visto la sim solo in fotografia, ma sarà presentata un'instanza perché possa vederla dal vivo: "In modo da eliminare ogni dubbio".

L'analisi - Grazie a una verifica materiale sugli oggetti trovati accanto al corpo di Yara, il perito sostiene di poter dedurre numerosi dettagli: "Si potrebbe capire se la vittima sia stata sopresa mentre ascoltava musica e se qualcuno abbia quindi tentato di strappargli via gli auricolari o l'ipod. Nulla emerge su questo dall'inchiesta".

Il campo - La deduzione del perito si aggiunge a quanto già emerso dalle ricerche nei giorni successivi alla scomparsa: "A pochi giorni, un elicottero sorvolò quell'area e non vide nulla, le ricerche non hanno trascurato la zona, la posizione della vittima è di chi viene trascinata da due persone, lo stato di conservazione non combacia con un corpo abbandonato per tre mesi".

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