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sabato 2 maggio 2015

Violenti No Expo, rabbia sul web: "Cento, mille Diaz", "Dateli all'Isis"

No Expo, la reazione della gente contro i violenti di Milano: "Mille Diaz", "Dateli all'Isis"





Il bollettino del pomeriggio di guerriglia No Expo nel centro di Milano recita 11 feriti tra le forze dell'ordine, una decina di fermi tra i 500 manifestanti e Black bloc italiani e stranieri, due negozi bruciati, diverse auto incendiate, vetrine sfondate e tanta paura tra chi è sceso in strada pacificamente per la MayDay Parade e per contestare l'Esposizione inaugurata oggi a Rho. Protesta che è diventata quasi subito un pretesto per distruggere (LEGGI LA CRONACA). I manifestanti violenti, oltre a esprimere la propria soddisfazione, sostengono che tutto sia cominciato quando al lancio di alcuni petardi gli agenti hanno risposto con fumogeni. Scusa che non regge, perché la devastazione è andata avanti per un'ora abbondante, in modo organizzato e soprattutto premeditato. I protagonisti, parte minoritaria rispetto al grosso del corteo, erano bardati di cappucci, caschi e passamontagna e armati di molotov e bastoni dello stesso tipo di quelli sequestrati dalla Digos nel blitz in Giambellino a inizio settimana. Il loro obiettivo, sostiene la Questura, era quello di provocare la reazione della polizia e costringerla a seguire i facinorosi lasciando campo libero ai compari di dirigersi verso Piazza Duomo e Castello Sforzesco. L'ordine agli agenti è stato però quello di presidiare l'area. Il costo è alto, ma, spiegano le autorità, poteva andare peggio. Il ministro degli Interni Angelino Alfano (a cui il leghista Matteo Salvini ha chiesto nuovamente di dimettersi), via Twitter si dice soddisfatto della gestione dei manifestanti e dopo aver limitato i danni promette pugno duro con i violenti:

Angelino Alfano ✔@angealfa
#NoExpo: Abbiamo fermato molti delinquenti. Saremo durissimi contro questi farabutti col cappuccio. Nessuno si sogni di liberarli subito!
8:21 PM - 1 Maggio 2015

La reazione della gente - Se le autorità, preparate al peggio (magari Genova 2001, come auspicava anche qualche violento oggi a Milano) hanno tirato un sospiro di sollievo, la reazione di molti italiani sui social network è di condanna totale ai violenti. Giornalisti e vip (anche i "pentiti" Fedez e J Ax) hanno accusato i black bloc di oscurare con le loro azioni gli argomenti "giusti" della protesta. La gente comune, in modo meno filosofico e forse più terra terra, chiede giustizia se non vendetta. Dura, senza sconti per chi ha quasi distrutto una città in quello che doveva essere un giorno di festa.

alessandro.uda1992 @Alessandrouda19
Le vostre idee valgono così tanto che non avete neppure il coraggio di difenderle a volto scoperto. Vergogna. #NoExpo http://fb.me/3LbvDBUog 
9:12 PM - 1 Maggio 2015

"Dateli all'Isis", "Mille Diaz" - Sia su Twitter sia su Facebook, i commenti di molti sono inviperiti. "Poveri figli di radical chic che li difendono", si legge tra le tante reazioni indignate, anche contro i giudici dalla mano morbida contro i fermati dei giorni scorsi. "Si sentono protetti e fanno quello che vogliono...", "Che schifo ma sono sempre gli stessi", "Possibile che il governo non prenda seri provvedimenti? Speriamo che questa volta gli arrestati li mandino in viaggio premio di solo andata in qualche campo del'ISIS, per una rapida rieducazione!". E ancora, i toni si scaldano: "Mille Diaz a queste merde", "Delinquenti e poi voglio vedere chi ha ancora il coraggio di difendere questa feccia della società civile ed inveire contro la polizia", "Delinquenti... basta con antagonisti... antagonisti di chi ...cosa? Chiamateli con il loro nome...". "Finché la Polizia non può sparare che volete?". E poi un cartello, che forse sintetizza al meglio il sentimento condiviso di gran parte degli italiani, per una volta senza distinzioni tra destra e sinistra: "Se lanci mattoni sulle vetrine di negozi di gente che lavora sodo, bruci le automobili... non sei un rivoluzionario, sei un criminale"

venerdì 1 maggio 2015

Caivano (Na), Papaccioli: "Mettere in campo iniziative concrete per rilanciare l'occupazione"

Caivano (Na), Papaccioli: "Mettere in campo iniziative concrete per rilanciare l'occupazione"



di Giuseppe Papaccioli 





Oggi è il primo maggio, la Festa dei lavoratori, visti gli ultimi dati ISTAT ed i dati sulla disoccupazione, soprattutto quella giovanile, ci sarebbe ben poco da festeggiare! L'auspicio è quello di poter mettere in campo iniziative concrete a sostegno ed incentivo per aumentare l'offerta di lavoro non solo per i giovani. 

La lista "Con Papaccioli" si propone come alternativa al malaffare che ha imperato in questi ultimi anni a Caivano, noi proponiamo una progettazione per riscoprire la formazione dei giovani per arti e mestieri, per mettere gli artigiani al servizio della formazione giovanile ad integrazione del sistema scolastico è che sia occasione per inserire nel proprio "curriculum" le capacità realmente acquisite, insomma,  aggiungere al " sapere" il "saper fare". 

Collegare la formazione giovanile alla richiesta del mercato del lavoro operando sinergie tra la zona industriale, il mondo agricolo e la domanda di lavoro. Il lavoro è dignità, il lavoro è il futuro ma soprattutto il presente!

Andiamo avanti "Con Papaccioli" Buon Primo Maggio a tutti!

La Boschi da Vespa a "Porta a porta": "Verdini nel Pd..."

Maria Elena Boschi: "Verdini non entrerà nel Pd"





Voci che si rincorrono, smentite, dubbi. Che il rapporto tra Denis Verdini e Forza Italia sia in crisi dopo il fallimento dell'operazione-Nazareno, è cosa nota e certa. E negli ultimi mesi più volte sono girate ipotesi di un passaggio del "big" azzurro sull'altra sponda, quella di Renzi. Una ipotesi che la ministra Maria Elena Boschi, ha però smentito intervenendo ieri sera da vespa a "Porta a porta" su Rai1: "Verdini non entrerà nel Pd, questo  rischio non c’è. Voglio tranquillizzare tutti, a partire da Speranza" ha detto il ministro delle Riforme.

giovedì 30 aprile 2015

Fedez difende i vandali anti-Expo Salvini: pagali tu i danni. E Facci...

Expo, dopo le devastazioni dei NoExpo rissa su Twitter tra Fedez, Salvini e Facci





Come uno strascico delle devastazioni dei No Expo alla vigilia dell'inaugurazione del 1 maggio dell'esposizione, su Twitter scoppia la rissa tra il rapper Fedez, il segretario della Lega Matteo Salvini e un terzo sopraggiunto nella mischia, il giornalista di Libero Filippo Facci. A poche ore da una mattinata difficile per Milano, con negozianti e cittadini impegnati a quantificare i danni dopo il passaggio del corteo, Fedez pubblica un elenco degli obiettivi colpiti dai manifestanti. Secondo il rapper, il fatto che ci siano la sede della Consob, di diverse banche, dell'Inps e dell'agenzia Manpower spiegherebbe: "perché - quelli dei manifestanti - sono atti di protesta e non di vandalismo".

A stretto giro la reazione di Salvini: "Fedez difende quelli che oggi hanno danneggiato e imbrattato strade e vetrine, palazzi e negozi? Paga di tasca tua i danni, fenomeno!". L'artista accusa Salvini di strumentalizzare tutto e poi si lancia in un: "Vi faccio così paura?" e in uno slancio di megalomania si rivolge agli artisti che devono inaugurare la manifestazione, Andrea Bocelli e Antonella Clerici, e chiede a un cantante e a una presentatrice: "Cosa ne pensate delle infiltrazioni mafiose e del lavoro sottopagato?".

Tra le critiche a Fedez sono arrivate a bomba anche quelle di Filippo Facci che ha scritto un tweet lapidario: "È ufficiale: Fedez è un cretino". La risposta del rapper riporta il clima ai tempi delle medie: "Detto da chi si fa le foto in giacca e cravatta dentro il Naviglio mentre parla al telefono - ha scritto - lo prendo come un complimento".

Jobs Act, il fallimento è totale: la disoccupazione cresce ancora

Jobs Act, nessun beneficio: la disoccupazione continua a crescere





Un fuoco di paglia. Il Jobs Act di Matteo Renzi non sembra aver portato i benefici promessi: dopo la lieve crescita di febbraio, a marzo il tasso di disoccupazione in Italia sale ancora di 0,2 punti percentuali, arrivando al 13%. Lo rileva l’Istat. I disoccupati aumentano su base mensile dell’1,6% (+52 mila). Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 4,4% (+138 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,5 punti. Contemporaneamente calano anche gli occupati: a marzo 2015 sono diminuiti dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese precedente, tornando sul livello dello scorso aprile. Il tasso di occupazione, pari al 55,5%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a marzo 2014, l’occupazione è in calo dello 0,3% (-70 mila) e il tasso di occupazione di 0,1 punti. A marzo il numero di occupati diminuisce rispetto a febbraio sia per la componente maschile (-0,4%) sia, in misura minore, per quella femminile (-0,1%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 46,7%, rimane invariato.

Inattività - In termini tendenziali, tra gli uomini si osserva un calo del tasso di occupazione (-0,2 punti) a fronte di una crescita del tasso di disoccupazione (+0,2 punti) mentre il tasso di inattività resta stabile. Per la componente femminile, la crescita del tasso di disoccupazione (+0,9 punti) si accompagna al calo del tasso di inattività (-0,5 punti) e ad un lieve calo del tasso di occupazione (-0,1 punti). Nella media del periodo gennaio-marzo, il tasso di occupazione maschile risulta stabile rispetto ai tre mesi precedenti, mentre quello femminile mostra un calo (-0,1 punti percentuali). Sempre su base trimestrale, la disoccupazione diminuisce sia per gli uomini (-0,2 punti) sia per le donne (-0,3 punti). L’inattività è in crescita per entrambe le componenti di genere, con il tasso di inattività che sale per gli uomini di 0,2 punti percentuali e per le donne di 0,3 punti.

Disoccupazione giovanile - Secondo i dati snocciolati dall'Istat a marzo vola la disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni italiani, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 43,1%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. I giovani disoccupati under 25 sono 655 mila. Su base annua il tasso di disoccupazione giovanile si è invece ridotto di 0,4 punti percentuali.

Corteo No Expo, disordini in strada L'assalto dei black bloc alla città

No Expo, rischio infiltrazioni nel corteo. I fermati possono partecipare





A poche ore ormai dall’avvio di Expo i controlli della polizia nei confronti degli antagonisti che hanno annunciato proteste e manifestazioni, si infittiscono con l’obiettivo di evitare disordini il giorno in cui l’Italia avrà gli occhi del mondo puntati addosso. C’e infatti grande attenzione per segnali concreti di effervescenze interne legate all’area del disagio sociale, agli ambienti antagonisti e alla galassia anarco-insurrezionalista. Lo avrebbe riferito il direttore generale del Dis, Giampiero Massolo, nel corso di una audizione davanti al comitato parlamentare di sicurezza della Repubblica. Non ci sarebbero allarmi concreti nè preoccupazioni particolari, ma l’intelligence monitora costantemente la situazione anche attraverso un'attenta analisi dei messaggi pubblicati sui social network che preannunciano una "chiamata", come si legge su Repubblica, ai black bloc internazionali. E così sono attesi gli antagonisti di Francia, Germania, Grecia, ma anche dai Paesi Balcani che avrebbero intenzione di "trovare rifugio" nel corteo dei NoExpo. Un corteo che i vertici milanesi delle forze dell'ordine definiscono "di difficile lettura", non diviso in spezzoni, una massa di almeno 20mila persone che si muove lungo un percorso lineare, "da cui potrebbero staccarsi gruppi che sfasciano e poi tornano a nascondersi tra la folla".

I fermati parteciperanno al corteo - La Questura di Milano ha avuto difficoltà ad identificare, in collaborazione con le autorità francesi, la quindicina di cittadini d’Oltralpe che erano stati portati in via Fatebenefratelli dopo il blitz della Digos di ieri nel quartiere Giambellino. Nei loro confronti è stato preso un provvedimento ordinario di espulsione e avranno quindi dieci giorni per lasciare l’Italia. Potranno quindi partecipare alla manifestazione No Expo del primo maggio. La legge prevede infatti che l’identificazione debba essere effettuata entro 24 ore per poter chiedere l’espulsione d’urgenza con accompagnamento alla frontiera, così come è stato fatto per tre tedeschi che, poi, ieri, il giudice Olindo Canali ha ritenuto di non dover convalidare. Su un analogo provvedimento di espulsione, ripresentato nei loro confronti, i giudici milanesi decideranno oggi.

Caivano (Na): Sabato 2 Maggio 2015 Sirico e l'On. Pittella saluteranno i candidati al consiglio comunale

Caivano (Na): Sabato 2 Maggio 2015 Sirico e l'On. Pittella saluteranno i candidati al consiglio comunale 


di Gaetano Daniele 





Sabato alle 16.30 nella sede del PD di Caivano l’on. Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo e il candidato sindaco Luigi Sirico saluteranno i candidati al Consiglio Comunale, per augurare loro una campagna elettorale vincente e proficua per Caivano e per i caivanesi. Sarà un momento di festa corale tra tutti i candidati dei partiti della coalizione che sostengono la mia candidatura. Così il candidato sindaco Sirico ai nostri microfoni, e nota: Ma come è nel nostro stile, sarà anche una occasione di riflessione politica e di informazione tecnica per i candidati. Infatti con l’eurodeputato Pittella si farà il punto della situazione sui fondi strutturali messi a disposizione dalla Comunità Europea per i prossimi anni per i comuni. Infatti queste risorse comunitarie rappresenteranno una occasione irripetibile per lo sviluppo e la crescita economica e sociale dei nostri territori.

La stoccata - Noi - continua Sirico - in questa campagna elettorale continueremo a parlare di cose concrete da fare e di occasione di crescita da cogliere, lasciando ad altri candidati le solite chiacchiere e le solite polemiche personali. Come al solito chi non ha argomenti, chi non ha una idea e una visione del futuro, chi non è attrezzato culturalmente, chi non ha competenze sufficienti, cerca di nascondersi dentro un polverone di parole in libertà, di trascinarci sul terreno inutile dello scontro a tutti i costi. Noi ai cittadini proponiamo i fatti, delle chiacchiere non sanno che farsene. C’è infatti un candidato, un certo dott. Monopoli, che da oltre dieci anni svolge attività politica senza saperlo. Bisognerebbe che qualcuno lo informasse che in questi dieci anni, mentre io facevo tutt’altro, egli è stato consigliere e assessore a  Caivano, consigliere provinciale negli ultimi cinque anni, cambiando cinque o sei partiti. Con quali risultati?

Memorie - Glielo ricordiamo visto che continua a svolgere attività politica a sua insaputa? Il campo sportivo Faraone chiuso dal 2008 mentre era assessore allo sport. A Caivano nel 2011 la provincia scarica 4.800 tonnellate di spazzatura mentre era consigliere provinciale di maggioranza con il famoso presidente Luigi Cesaro (Forza Italia). Il liceo Braucci di Caivano chiude perché la provincia a cui è affidata la gestione non paga la bolletta della corrente. La provincia da anni non mette a bilancio e non paga al Comune di Caivano quanto dovuto per la presenza dello stir. Ora però basta. Voglio solo parlare del futuro, di quello che si può fare per questo paese. Tutto il resto sono fesserie che durano il tempo di una campagna elettorale. Abbiamo qualche idea per la rigenerazione urbana del Parco Verde; abbiamo qualche idea per lo sviluppo commerciale a partire dal risanamento dell’SS 87 da Caivano a Marcianise; abbiamo qualche idea sull’agricoltura; abbiamo qualche idea sull’utilizzo dei FSE per il sostegno alle famiglie, abbiamo qualche idea per le agevolazioni fiscali per le nuove attività commeciali. Di questo vogliamo parlare. Per questo non perderò altro tempo a parlare di persone che neanche conosco.

Invito - Invito infine tutti i candidati sindaci ad un dibattito pubblico per discutere dei problemi di Caivano, e conoscendo la correttezza , l’educazione e la preparazione di Papaccioli, di  Del Gaudio  e di Peppe Ziello e di eventuali altri che si aggiungeranno, so che accetteranno di buon grado. Perché sono convinto che loro come me sapranno posporre la polemica politica al bene del paese. Ovviamente è invitato anche Monopoli, anche se fino ad oggi si è sempre negato.