No Expo, la reazione della gente contro i violenti di Milano: "Mille Diaz", "Dateli all'Isis"
Il bollettino del pomeriggio di guerriglia No Expo nel centro di Milano recita 11 feriti tra le forze dell'ordine, una decina di fermi tra i 500 manifestanti e Black bloc italiani e stranieri, due negozi bruciati, diverse auto incendiate, vetrine sfondate e tanta paura tra chi è sceso in strada pacificamente per la MayDay Parade e per contestare l'Esposizione inaugurata oggi a Rho. Protesta che è diventata quasi subito un pretesto per distruggere (LEGGI LA CRONACA). I manifestanti violenti, oltre a esprimere la propria soddisfazione, sostengono che tutto sia cominciato quando al lancio di alcuni petardi gli agenti hanno risposto con fumogeni. Scusa che non regge, perché la devastazione è andata avanti per un'ora abbondante, in modo organizzato e soprattutto premeditato. I protagonisti, parte minoritaria rispetto al grosso del corteo, erano bardati di cappucci, caschi e passamontagna e armati di molotov e bastoni dello stesso tipo di quelli sequestrati dalla Digos nel blitz in Giambellino a inizio settimana. Il loro obiettivo, sostiene la Questura, era quello di provocare la reazione della polizia e costringerla a seguire i facinorosi lasciando campo libero ai compari di dirigersi verso Piazza Duomo e Castello Sforzesco. L'ordine agli agenti è stato però quello di presidiare l'area. Il costo è alto, ma, spiegano le autorità, poteva andare peggio. Il ministro degli Interni Angelino Alfano (a cui il leghista Matteo Salvini ha chiesto nuovamente di dimettersi), via Twitter si dice soddisfatto della gestione dei manifestanti e dopo aver limitato i danni promette pugno duro con i violenti:
Angelino Alfano ✔@angealfa
#NoExpo: Abbiamo fermato molti delinquenti. Saremo durissimi contro questi farabutti col cappuccio. Nessuno si sogni di liberarli subito!
8:21 PM - 1 Maggio 2015
La reazione della gente - Se le autorità, preparate al peggio (magari Genova 2001, come auspicava anche qualche violento oggi a Milano) hanno tirato un sospiro di sollievo, la reazione di molti italiani sui social network è di condanna totale ai violenti. Giornalisti e vip (anche i "pentiti" Fedez e J Ax) hanno accusato i black bloc di oscurare con le loro azioni gli argomenti "giusti" della protesta. La gente comune, in modo meno filosofico e forse più terra terra, chiede giustizia se non vendetta. Dura, senza sconti per chi ha quasi distrutto una città in quello che doveva essere un giorno di festa.
alessandro.uda1992 @Alessandrouda19
Le vostre idee valgono così tanto che non avete neppure il coraggio di difenderle a volto scoperto. Vergogna. #NoExpo http://fb.me/3LbvDBUog
9:12 PM - 1 Maggio 2015
"Dateli all'Isis", "Mille Diaz" - Sia su Twitter sia su Facebook, i commenti di molti sono inviperiti. "Poveri figli di radical chic che li difendono", si legge tra le tante reazioni indignate, anche contro i giudici dalla mano morbida contro i fermati dei giorni scorsi. "Si sentono protetti e fanno quello che vogliono...", "Che schifo ma sono sempre gli stessi", "Possibile che il governo non prenda seri provvedimenti? Speriamo che questa volta gli arrestati li mandino in viaggio premio di solo andata in qualche campo del'ISIS, per una rapida rieducazione!". E ancora, i toni si scaldano: "Mille Diaz a queste merde", "Delinquenti e poi voglio vedere chi ha ancora il coraggio di difendere questa feccia della società civile ed inveire contro la polizia", "Delinquenti... basta con antagonisti... antagonisti di chi ...cosa? Chiamateli con il loro nome...". "Finché la Polizia non può sparare che volete?". E poi un cartello, che forse sintetizza al meglio il sentimento condiviso di gran parte degli italiani, per una volta senza distinzioni tra destra e sinistra: "Se lanci mattoni sulle vetrine di negozi di gente che lavora sodo, bruci le automobili... non sei un rivoluzionario, sei un criminale"
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