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mercoledì 27 gennaio 2016

Caivano (Na): Qerelle Forza Italia Il Capo Gruppo Gaetano Ponticelli: Pensare al bene del Paese e rispettare i ruoli politici

Caivano (Na): Qerelle Forza Italia Il Capo Gruppo Gaetano Ponticelli: Pensare al bene del Paese e rispettare i ruoli politici 


di Gaetano Daniele


Gaetano Ponticelli
Capogruppo Forza Italia

Incontriamo sorridente il Capogruppo e leader di Forza Italia, Gaetano Ponticelli. Cerchiamo di capire cosa abbia spinto alcuni dei non eletti vicesindaco compreso, a consegnare nelle mani del Sindaco Monopoli quella missiva dal sapore personale e non politico. Ecco, consigliere Ponticelli, secondo lei, cosa ha spinto ieri, alcuni esponenti di Forza Italia compreso quello del vicesindaco Bellastella, a consegnare nelle mani del sindaco quella missiva dove appunto, la cita in maniera negativa? 

Innanzitutto, grazie sempre per lo spazio che mi concede sul Blog il Notiziario sul web, e ne approfitto per mandare un caloroso ed affettuoso saluto a tutti i lettori. Quello che sta succedendo nelle ultime ore all'interno di Forza Italia, definisce due cose. La prima, che all'interno del Partito esiste e vige una democrazia, dove appunto, tutti possono dire la loro. Ma bisogna avere rispetto dei ruoli istituzionali. Anche se in democrazia "a volte" due asini valgono più di un cavallo. Ma tralasciando l'aspetto ironico, comprendo che qualcuno abbia aizzato la folla cercando di mettermi in cattiva luce, ma questo qualcuno, che naviga costantemente sott'acqua e contro il Paese, deve capire che all'interno dei partiti esiste anche il rispetto dei ruoli.

Cioè?

Rispetto dal primo all'ultimo sostenitore di Forza Italia. Massimo rispetto e considerazione nei riguardi di tutta la lista. Da chi ha portato un solo voto a chi come me ne ha presi quasi 600, ma appunto, ci sono delle regole da rispettare. La fase 2 non è stata decisa da me, ma concordata insieme al Sindaco Monopoli, e tale regola deve essere rispettata. Bisogna pensare alla politica come bene comune, e per fare cio', non dobbiamo costantemente essere contrariati dal primo che capita, perchè cosi facendo, corriamo il rischio di essere travolti dal non fare. 

A breve formerete la nuova giunta? 

Si. Infatti, a breve devono essere fatti i nomi dei nuovi assessori, concordati dai vari partiti, per questo chiedo più rispetto a tutti, perchè senza una seria compagnie politica, il Paese rischia l'immobilismo, e non possiamo permettercelo. Le invasioni di campo non hanno portato mai da nessuna parte. Si rispittano i ruoli e le istituzioni e si pensi a Caivano. 

Il Seminario Vescovile di Aversa incontra le scuole del territorio

Il Seminario Vescovile di Aversa incontra le scuole del territorio


di Gaetano Daniele


Don Carlo Villano
Coordinatore Didattico 

 A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni al “Caracciolo”, il Seminario accoglie i giovani interessati ad un cammino di crescita umana, culturale e spirituale

La comunità del Seminario, con la sua scuola vescovile, si prepara ad accogliere i nuovi alunni, gli adolescenti e i giovani interessati ad un cammino di crescita umana, culturale e spirituale.

A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni al primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado e dei Licei Classico e Scientifico dell’Istituto “I. Caracciolo”, dalla metà di gennaio sono previsti anche “momenti distinti di orientamento, sia per la scuola sia per il seminario”, spiega il Rettore Mons. Stefano Rega.

“Per quanto riguarda la scuola, i nostri docenti e i nostri educatori visiteranno le scuole del territorio presentando il nostro progetto formativo e invitando gli alunni a trascorrere una giornata presso di noi, per visitare gli ambienti, conoscere le persone e per prendere contatto con la nostra realtà educativa. Per il Seminario, invece, attraverso degli incontri mensili distinti per adolescenti e giovani puntiamo a far conoscere la comunità e la proposta formativa. Per coloro che sono interessati possono contattarci presso il Seminario o chiedere ai propri parroci.”

Il coordinatore didattico, don Carlo Villano, auspica che “l’Istituto Innico Caracciolo sia sempre più una presenza significativa sul territorio come luogo di formazione umana per le nuove generazioni”.

Il servizio dell'animazione spirituale, frutto della sinergia con l'equipe educativa del Seminario, punta ad accompagnare gli alunni nella loro crescita spirituale, individualmente e in gruppo, fino alla maturazione delle scelte fondamentali della vita secondo lo spirito del Vangelo, sostenendo famiglie e docenti nel proprio impegno di educatori in una visione cristiana.

Per informazioni: Seminario Vescovile Aversa (Piazza Normanna 10, Aversa), Tel. 081/8901991, Fax 081/8906589, Sito web: www.seminarioaversa.com, E-mail: info@seminarioaversa.com, Facebook: Aversa Seminario Vescovile.

Unioni gay, Quel (duro) pensiero di Bergoglio

Quel pensiero di Bergoglio sulle unioni tra omosessuali




Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tutti i costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà.

Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro e per le loro famiglie che il Signore li visiti, li rafforzi e li consoli. Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria.

Il disegno di legge sarà discusso in Senato dopo il 13 luglio. Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio». Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio.

Grazie per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi.

Con affetto
Jorge Bergoglio

Lettera scritta il 22 giugno 2010 dall’allora arcivescovo di Buenos Aires alle suore dei 4 monasteri cittadini in occasione della discussione della legge sui matrimoni e l’adozione gay al Parlamento argentino

Occhio Renzi, spunta pure la Finanza Le voci sull'ultima nomina sospetta

L'ultima nomina che inguaia Renzi. Attenzione: spunta pure la Guardia di Finanza




Dopo gli 007, con la nomina di Marco Carrai, anche la Finanza. Alle Fiamme Gialle, il mandato del comandante generale Saverio Capolupo è in scadenza. Scrive Il Fatto Quotidiano che Capolupo non sia mai stato troppo gradito a Renzi e al suo entourage: lo si desume dalle intercettazioni a carico del generale Adinolfi, nelle quali il braccio destro del premier Luca Lotti sostiene che la riconferma di Capolupo, voluta da Letta, è avvenuta "con nostra avversione". Nessuna avversione, invece, sui nomi di due dei tre candidati alla sua successione: i generali di corpo d'armata Vincenzo Delle Femmine e Giorgio Toschi. Quest'ultimo, peraltro, vanta una lunga esperienza in Toscana tra il 2006 e il 2010, proprio negli anni in cui Renzi scalava il potere diventando prima presidente di provincia e poi sindaco di Firenze.

LA SCISSIONE IN FERRARI Così il Cavallino si sdoppia: la clamorosa svolta in F1

La scissione in Ferrari: si sdoppia. La (clamorosa) svolta in Formula 1




O si vince, o si vince. Questo il diktat di Sergio Marchionne alla Ferrari in Formula 1, in vista della prossima stagione. E la "prossima stagione" è già qui: a Le Castellet, infatti, i primi test stagionali. La Rossa ha percorso più di mille km, di cui 10 giri con il circuito inondato, pur di mantenere le condizioni costanti. Kimi Raikkonen ha spiegato: "Una giornata utile, perché c'è sempre qualcosa da imparare". Il finlandese ha poi spiegato che "per ora mi trovo meglio coi pneumatici vecchi". Avrà tempo per abituarsi. "Il presidente Marchionne ha detto che dovremo vincere già alla prima gara? Piacerebbe a tutti noi. La macchina 2016 comunque la vedremo fra un mese", ha concluso Kimi. Già, perché per ora si testano gli pneumatici e piccole modifiche, l'auto, quella vera, si deve attenderla ancora un po'.

Ma sul nuovo bolide di Maranello, nel frattempo, circolano voci e indiscrezioni. Secondo quanto afferma Il Messaggero, la scorsa settimana l'auto avrebbe superato positivamente il crash test della parte anteriore della nuova monoposto. Un lavoro tosto per Maranello, perché pare che i cambiamenti siano stati tanti e sostanziosi: musetto più corto, sospensioni anteriori del tipo push rod a sostituire le precedenti pull rod, aerodinamica estremizzata al massimo, ricollocazione di diversi accessori che riguardano la power unit. Inoltre, si parla della possibilità di allungare il passo, la distanza tra pneumatico anteriore e posteriore. Ed è dunque in questo contesto che circola un'ulteriore, e clamorosa, indiscrezione: la Ferrari potrebbe sdoppiarsi, creare due vetture differenti da utilizzare in base al circuito. Una mossa pericolosa, perché rischia di "sdoppiare" anche lo sviluppo, fattore non da poco. Infatti, affermano i tecnici di Maranello, lo sforzo di progettazione per questa vettura è stato, è e sarà altissimo. Ma il Cavallino dell'era Marchionne è anche questo.


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Caivano (Na): Conflitto in Forza Italia: Vicesindaco, ex candidati ed iscritti lanciano la sfida

Caivano (Na): Conflagrazione in Forza Italia: Il Sindaco Monopoli sempre più solo 


di Gaetano Daniele



In questi ultimi giorni si sta assistendo ad una vera e propria sfida all'O.K Corral, tra il Sindaco Simone Monopoli, ed il suo partito, Forza Italia. Sfide ed insidie non politiche, dettate da uno spirito di protagonismo da parte di qualche escluso, o futuro escluso, basate principalmente su scelte di governo che confondono la visibilità con la gestione. Ciò, sta finendo di bruciare il Sindaco Monopoli e affossare il Paese. Che il Sindaco Monopoli sia non solo consigliato male ma inesperto nella gestione della cosa pubblica, per la pochissima esperienza, è dato di fatto, ma che si arrivasse solo dopo 7 mesi di consiliatura ad una vera e propria rottura politica, non era, almeno dai sondaggi iniziali, pronosticabile. 

Che il Sindaco Monopoli fosse Commissario cittadino di Forza Italia, Sindaco, e in più, dia, come capitato nell'ultima riunione di Forza Italia, pieni poteri ad altri esponenti politici, come al vicesindaco Diana Bellastella che, alla richiesta da parte dei consiglieri comunali di fare un passo indietro per dare spazio alla cosiddetta Fase 2, da indiscrezioni, abbia risposto: no, non potete sfiduciarmi perchè espressione del Sindaco, fa capire quanto, se fosse vero, sia accentratore il neo Sindaco Monopoli. Un Sindaco deve fare il Sindaco, non il Commissario, il Vicesindaco e il consigliere. 

Insomma, Forza Italia sta vivendo, probabilmente, il momento più complicato della sua storia. Il partito è brace che continua ad ardere sotto la cenere di quella gloria che fu. Risentimenti, rivalità, veti incrociati, paura di quel che potrà rappresentare il futuro, al momento incerti per molti, soprattutto, per il primo cittadino. Un grattacapo al quale ha contribuito anche il Sindaco Monopoli, con promozioni audaci in alcuni ruoli apicali del partito. Scelte appunto, poco condivise dai suoi uomini ancor di più dai caivanesi. 

A breve, infatti, devono essere fatti i nomi dei nuovi assessori, e, il leader attuale di Forza Italia, Gaetano Ponticelli, vuole giocare la partita senza ulteriori pressioni e invasioni di campo,  nonostante le dichiarazioni tutt'altro diplomatiche del gruppo quasi fuoriuscente di Forza Italia. 


martedì 26 gennaio 2016

IL BLUFF DEI TAGLI Renzi vuol togliere 10 tasse Ma solo quelle "piccole": quali

Il governo vuol tagliare 10 tasse Ma solo quelle "piccole": quali




C’è allo studio un decreto per cancellare una decina di tasse che “danno poco gettito e molto disturbo”.  Come quelle sul passaporto e sul diploma di Laurea. Il viceministro Luigi Casero, che ha la delega per le questioni fiscali, spiega che sul fronte della caccia all’evasione è entata molto bene. “Supereremo il record di 14,2 miliardi di incassi del 2014», spiega Casero. Un risultato che fino all' ultimo era stato messo in forse dalle difficoltà incontrate dopo la sentenza della Consulta che ha «eclassato circa 800 dirigenti dell' Agenzia delle entrate.

Il piano - Il piano del governo prevede – spiega Repubblica – prevede di varare un provvedimento che dal 2017 indicherà ai contribuenti di comunicare telematicamente all' Agenzia, con cadenza mensile o trimestrale, le fatture emesse e gli importi. Al tempo stesso sarà messo a disposizione di chi paga l' Iva un software gratuito che consentirà di compilare la fattura elettronica on line. gni titolare di partita Iva avrà un archivio telematico con tutte le fatture e l' Agenzia invierà un report periodico in cui sarà indicato il dare-avere, cioè l' entità dei versamenti e quella dei rimborsi. Infine la dichiarazione che fa ben sparare i contribuenti: “Posso anticipare che stiamo studiando un decreto che cancella le tasse che danno poco gettito e tanto disturbo”. . Nel testo allo studio previste «dieci tasse», tra cui quella per il rilascio del passaporto (73,50 euro) e la tassa sui diplomi universitari (16 euro).

GLI AFFARI DEI BERLUSCONI Il nuovo business di Marina Un colpo da 15 milioni di euro

Marina Berlusconi compra il 30% di Immobiliare Leonardo dallo zio Paolo




Fininvest si butta nell'immobiliare. Il quotidiano economico "Milano Finanza" dà infatti notizia che Fininvest Gestione Servizi ha acquistato il 48% di Immobiliare Leonardo S.r.l. Si tratta di un affare tutto interno alla famiglia Berlusconi, visto che Leonardo era fin qui detenuta al 100% da Palo Berlusconi. Il valore della transazione è di 14,5 milioni di euro, sborsati dalla holding di via Paleocapa per la maggioranza qualificata della società di sviluppo domiciliata in via Negri a Milano. Valorizzata complessivamente circa 30 milioni di euro, Leonardo ha in portafoglio volumetrie per quasi 300mila metri cubi, tutti da sviluppare e mettere a reddito.

La Barilla sfotte l'Inter: "La nostra lasagna non vi resta sullo stomaco"

Barilla sfotte l'Inter: "La nostra lasagna non resta sullo stomaco nemmeno ai nerazzurri"




L'Inter punita da Kevin Lasagna, attaccante del Carpi, a San Siro. E con un nome così sui social si è scatenata l'ironia contro i tifosi interisti. Ma non solo i tifosi. Anche la Barilla via Twitter ha voluto scherzare con il cognome dell'attaccante che ha segnato l'1-1 del Carpi al 92' domenica pomeriggio: "La nostra lasagna non resta sullo stomaco. Nemmeno agli interisti".

Caivano (Na): Le pesanti accuse di Liberi Cittadini al Sindaco Monopoli

Caivano (Na): Le pesanti accuse di Liberi Cittadini al Sindaco Simone Monopoli 


Lista Civica 
Liberi Cittadini



Di seguito riportiamo le accuse che la Lista Civica "Liberi Cittadini" rivolge al Sindaco di Caivano dott. Simone Monopoli, pubblicata sulla propria pagina Facebook: 

Striscia la notizia evidenzia, ancora una volta, l’inconsistenza di quest’amministrazione. I bambini che vendono le sigarette sono lo specchio dell’abbandono totale delle fasce deboli della nostra comunità. Manca il lavoro, mancano le istituzioni, persino quelle scolastiche talvolta latitano. In campagna elettorale, l’attuale amministrazione ha ingannato le fasce sociali più deboli con la promessa del reddito di cittadinanza. E tutti i giorni le beffa segnalando i propri amici per posti nei nuovi insediamenti commerciali. 

Caivano è abbandonata a se stessa. Cosa ha fatto l’amministrazione in sette mesi? Nulla sul piano delle politiche sociali, il sindaco ha trattenuto la delega per darla in gestione ai gruppi di potere che guidano l’amministrazione. Le politiche sociali sono divenute solo il mezzo per sistemare parenti ed amici nelle cooperative. Tant’è che avevano un servizio per assistenza agli anziani che è stato brutalmente tagliato per una presunta carenza di fondi che però si trovano per le clientele ed i lavori alle ditte degli amici e parenti.

Cosa ha fatto per la pubblica istruzione visto che parliamo di scuola? Nulla. Ha assecondato i dettami delle lobby di Forza Italia per varare un ridimensionamento scolastico inadeguato, più simile ad una ritorsione contro una dirigente che fa il proprio dovere senza sottomettersi o fare comunella con la politica. Tant’è che la stessa non ha alcun interesse ad entrare in organismi di governo locale, piuttosto ha avuto la capacità di portare il Presidente dell’Anac ed il Ministro a Caivano, cosa che non ha fatto l’amministrazione, poiché poco credibile. 

E’ questa l’amministrazione delle somme urgenze, degli appalti senza gara, degli incarichi legali fuori albo, dei cambi di casacca, delle determine illegittime, del bando per la raccolta dei rifiuti senza indirizzi del Consiglio comunale. 

E’ l’amministrazione delle accuse reciproche di scarsa trasparenza ed è già nel mirino della Commissione Parlamentare Antimafia. E’ l’amministrazione che ha visto “fuggire” la nuova segretaria comunale scelta dal nuovo sindaco.

Parlano di legalità, in modo blasfemo. In ultimo, una considerazione sulla crisi di governo. Dopo sette mesi, l’amministrazione è già in crisi. Un assessore si è dimessa mentre hanno chiesto le dimissioni del vicesindaco. I motivi sono chiari. I veri timonieri della maggioranza ora vogliono mettere propri rappresentanti in giunta. Il sindaco è sotto tutela, non è più autonomo, deve obbedire oppure andrà a casa. I gruppi di potere vogliono mantenere anche i conflitti d’interesse (come nel campo dell’urbanistica) e perciò vengono sacrificati assessori donne. In tutto ciò, una comunità aspetta la famosa discontinuità, la svolta, il cambio di rotta, ma è solo propaganda pagata 40 mila euro all’anno. Sette mesi. Un fallimento su tutta la linea. Ora c’è una crisi politica. Caivano aspetta…anche le vs dimissioni. Ecco il link: https://www.facebook.com/libericittadinicaivano/?fref=ts

Occhio a com'è la busta di Equitalia: quando non dovete pagare la cartella

Equitalia: arriva la cartella esattoriale ecco quando non dovete pagarla




Sono nulle tutte le notifiche delle cartelle di pagamento inviate ai contribuenti tramiter accomandata a.r. Il giudice di Pace di Taranto ha recentemente stabilito che  l’invio della cartella di pagamento mediante raccomandata spedita direttamente dall’Agente per la riscossione (e non per il tramite dell’ufficiale giudiziario, dei messi comunali o degli agenti della polizia municipale, così come sembra imporre la legge) è  nulla. Anzi, più che nulla, del tutto inesistente, tanto che il suddetto vizio non potrebbe essere sanato neanche dalla produzione, in causa, dell’ingiunzione di pagamento (produzione che, di norma, costituendo ammissione di ricezione dell’atto, comporta anche la sanatoria delle irregolarità, secondo il principio del “raggiungimento dello scopo della notifica”).

L’orientamento è stato appena espresso in una recente sentenza con cui il dott. Giacovelli ripercorre tutte le modifiche che la legge, in materia, ha subìto negli anni; ed è proprio dal confronto delle disposizioni tra loro che si comprende l’intenzione del legislatore di sottrarre ad Equitalia la possibilità di recarsi direttamente alla posta e spedire le cartelle di pagamento tramite le raccomandate a.r. nelle consuete (e famigerate) bustone bianche.

TERREMOTO IN SERIE A Indagati i big: pure Galliani Le pesanti accuse dei pm

Inchiesta-terremoto sulla serie A Indagati i big calcio: le accuse pesanti




Trema ancora il mondo del calcio. Perquisizioni e sequestro nei confronti di 64 persone tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di calcio di serie A e B.  L’ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. Tra gli indagati figurano il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il procuratore Alessandro Moggi, il figlio di Luciano e l’ex dirigente della Juventus Jean-Claude Blanc. . Tra i calciatori, indagati anche "il pojo" Lavezzi e l'ex giocatore Hernán Crespo. N  Per i pm partenopei sono responsabili "in maniera sistematica di reati tri butari, mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate a evadere il fisco" .L’inchiesta è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. 

L'inchiesta - Sono almeno trentacinque società di serie A e B nel mirino. L'inchiesta "Fuorigioco" parte nel 2012 ipotizzando presunte violazioni fiscali commesse sia dalle società sia dai procuratori e dai calciatori nell'ambito di operazioni di acquisto e cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori stessi. "Il meccanismo fraudolento - spiegano dalla procura di Napoli - è stato architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano". I procuratori, dicono gli inquirenti, fatturavano in maniera fittizia la propria prestazione alla sola società calcistica, come se la loro intermediazione fosse nell'interesse esclusivo del club, mentre di fatto tutelavano gli interessi dei loro atleti assistiti. Le società potevano così dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando di detrazioni di imposta sul valore aggiunto relativa proprio a questa pseudo prestazione. E i calciatori non dichiaravano quello che era "sostanzialmente un fringe benefit" riconosciuto loro dalla società calcistica nel momento in cui si accollava il pagamento procuratore. Inoltre, dicono le indagini, agenti argentini riuscivano a farsi tassare in Italia i propri compensi ricorrendo a documentazione fiscale e commerciale fittizia e l'interposizione di società "schermo" con sedi in paradisi fiscali.

Tra i calciatori, indagati anche "il pojo" Lavezzi e l'ex giocatore Hernán Crespo. Nella rete dei magistrati sono finiti anche diversi procuratori tra cui Alessandro Moggi. Per i pm partenopei sono responsabili "in maniera sistematica di reati trbutari, mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate a evadere il fisco".

OCCHIO A QUESTE BANCHE La classifica della Bocconi: sono dieci e dovete evitarle

Fate attenzione a queste 10 banche: la (definitiva) classifica della Bocconi




L'inizio di questo 2016, e soprattutto la scorsa settimana, sono stati da "tempesta perfetta" in Borsa. Certo, c'entrano le congiunture internazionali, ma in Italia, a differenza che nel resto del mondo, ad essere colpite sono state le banche. Le ragioni dell'attacco sono molteplici, dai campanelli d'allarme suonati dalla Bce e fino al bail-in recentemente introdotto. I dubbi, dunque, sono d'obbligo: ma le nostre banche sono davvero così deboli?

Una risposta al quesito ha provato a fornirla il Corriere Economia con un'indagine condotta dall'Università Bocconi appositamente per l'inserto. Obiettivo della ricerca, individuare gli istituti più solidi, ma anche più convenienti (né la patrimonializzazione né un listino prezzi basso, da soli, possono bastare per orientare la scelta dei consumatori). Nel dettaglio, per individuare le "good bank", sono stati utilizzati sette indici: tre relativi alla patrimonializzazione; uno di redditività sul totale attivo; l'andamento in Borsa nel 2015; infine i due Isc, l'indicatore sintetico del costo annuo che dà un prezzo di riferimento del conto corrente.

Spazio, dunque, alla classifica delle migliori banche. Secondo la ricerca del Coreconomia e Bocconi, in base ai sette indici, la migliore banca risulta essere Intesa Sanpaolo, con un punteggio complessivo di 114 punti. Quindi Ubi Banca a 111 punti e a chiudere il podio Banco Popolare e Credem, entrambe a 101 punti. La top ten prosegue con Bpm (95), Mps, (85 punti, dunque neppure troppo debole, almeno secondo la ricerca), Bper (85), Credito Valtellinese (80), Banca Carige (71) e dunque Unicredit, a 81 punti.

La bruttissima scoperta sul virus "Zika" Attenti al sesso: rischiate il contagio

Allarme Zika, si può trasmettere anche per via sessuale




L'ultima, nuova, malattia tropicale si chiama Zika. Prende il nome dalla foresta dell'Uganda in cui il virus è stato isolato per la prima volta nel 1947. Ma più che in Africa pare oggi assai diffuso in Sudamerica. E' lì che, tra il 2014 e il marzo 2015, si sono ammalati i sei italiani che poi hanno portato il virus in Italia. Curati, sono guariti e oggi stanno bene. Il virus, infatti, non porta a gravi patologie, a parte febbre ed eruzioni cutanee. Ma è pericoloso per le donne in gravidanza, perchè provoca malformazioni al feto. In Brasile, ad esempio, si è registrata una impennata dei casi di microcefalia. A trasmettere il virus è una zanzara, la Aedes Aegypti, la stessa che trasmette dengue e chikungunya. Ma non è escluso che la trasmissione possa avvenire anche per via sessuale: "E' solo una ipotesi, ma nella Polinesia francese Zika è stato isolato nello sperma di un paziente" spiega al quotidiano "Il Giorno" Giuseppe Ippoliti, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

Bagnasco, sfiducia totale su Renzi: ecco la frase-mazzata sui figli "cose"

Bagnasco sfiducia (ancora) Renzi: la frase-mazzata sui figli e le famiglie




"Nello scrigno della famiglia, vi è una punta di diamante: i figli. Il loro vero bene deve  prevalere su ogni altro, poiché sono i più deboli ed esposti: non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre". È quanto sottolinea il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione che apre i lavori del consiglio permanente della Conferenza Episcopale italiana, in corso a Roma fino a mercoledì. "I figli hanno diritto ad ogni precedenza e rispetto, sicurezza e stabilità - ricorda l’arcivescovo di Genova - Hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali, dove respirare un preciso respiro. I bambini - cita Papa Francesco - hanno diritto di crescere con un papà e una mamma. La famiglia è un fatto antropologico, non ideologico". L'arcivescovo poi esorta tutti i cattolici a partecipare al Family Day. 

Esselunga, rivoluzione della domenica: ecco il piano per i lavoratori (e i clienti)

Esselunga rivoluziona il lavoro di domenica: ecco il piano per i dipendenti (e i clienti)




E' giusto o no lavorare di domenica? All' Esselunga è stato finalmente raggiunto un accordo sindacale che prevede in via speeimentale una programmazione trimestrale del lavoro domenicale su base volontaria, "in un'ottica di attenuazione dei carichi di lavoro in capo ai dipendenti e di miglioramento dell'efficienza organizzativa e della produttività aziendale". L'intesa è valida per un anno dal primo maggio 2016 ed è stata siglata Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e direzione di Esselunga.

Il piano - La programmazione dovrà comunque prevedere 22 domeniche lavorate per gli addetti dei reparti DroGem e 24 prestazioni domenicali per gli addetti degli altri reparti. L'accordo regola anche le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo in vigore dal 1° gennaio 2016 con la previsione di sette fasce di trattamento economico, di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, dal 30% all'80% rapportate al numero di prestazioni effettuale dalla prima alla 28esima ed oltre le 29esima giornata lavorata. Rispetto alle previsioni dell'integrativo aziendale, 6 domeniche di riposo domenicale per i full time e 4 per i part-time, l'intesa prevede che il 50% delle giornate di riposo domenicale possano essere concordate a livello territoriale o di singola filiale. Si potranno inoltre concordare 2 giornate di riposo consecutivo di sabato e domenica ogni 10 domeniche di lavoro effettuate.

Esclusi dalla programmazione del lavoro domenicale i genitori padri o madri di bambini con età inferiore a 3 anni e i lavoratori che assistono portatori di handicap o affetti da patologia grave e continuativa. Sul mercato del lavoro l'intesa introduce la possibilità per 120 lavoratori part-time a tempo indeterminato di incrementare l'orario di lavoro settimanale aggiungendo la domenica tra le giornate contrattualmente previste.

Sollecito presenta il conto: la richiesta da capogiro allo Stato, ecco quanto vuole

Sollecito presenta il conto: la richiesta da capogiro allo Stato, ecco quanto vuole




Raffaele Sollecito chiede allo Stato italiano oltre mezzo milione di euro per l’ingiusta detenzione subita nell’indagine sull’omicidio di Meredith Kercher. L’istanza è stata depositata oggi alla Corte d’appello di Firenze dai suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori. I legali hanno deciso di rivolgersi all’ultimo giudice di merito che si è occupato del processo. In particolare hanno chiesto un risarcimento di 516 mila euro per la detenzione alla quale Sollecito è stato sottoposto dal 6 novembre del 2007 al 4 ottobre del 2011. L’ingegnere pugliese che si è sempre proclamato estraneo all’omicidio è stato definitivamente assolto per l’omicidio Kercher dalla Cassazione insieme ad Amanda Knox.

ALLARME A TERMINI Treni bloccati in stazione Preso l'uomo col fucile / Foto

Allarme terrorismo alla Stazione Termini: lo scalo ferroviario è stato evacuato




Allarme terrorismo alla stazione Termini. Evacuato lo scalo ferroviario di roma. Decine di mezzi di polizia in zona. La decisione è arrivata dopo la segnalazione della presenza di un uomo armato in Stazione. Il sito di Repubblica.it ha diffuso la foto dell'uomo con il fucile. 

Dopo i controlli l'uomo è stato fermato ad Anagni con un fucile giocattolo e con un zainetto a Termini. E' un italiano che nel tardo pomeriggio ha seminato il panico nella stazione, facendo scattare l'allarme terrorismo.  I binari, bloccati in un primo momento, poi sono stati riaperti alla circolazione dei treni.

Chi sale, chi scende e chi vince Sondaggione di Mentana: i dati

Chi sale, chi scende (e chi vince) Sondaggione di Mentana: i dati




Il partito democratico guadagna in una settimana uno 0,1 per cento passando da 31,3 a 31,4. Perde invece il Movimento Cinque Stelle che passa dal 27 per cento al 26,8. La Lega Nord perde conseni (è al 15,3% contro il 15,4% di una settimana fa ). Guadagna  punti Forza Italia (dall’11,6 all’11,8%). Crescono Fratelli d’Italia e Sinistra italiana. Sono i risultati del sondaggio Emg realizzato per il Tg La7 diretto da Enrico Mentana. La fotografia delle intenzioni di foto cambia per quanto riguarda il ballottaggio,  il risultato è chiarissimo. Vince Grillo con il 51,3% mentre il Pd si ferma al 48,7.

lunedì 25 gennaio 2016

C'è lo studio: fanno malissimo Perchè i semafori vanno aboliti

I semafori fanno danni all'economia e all'ambiente




La notizia farà piacere a parecchi  automobilisti ed è destinata a far discutere anche oltre le coste britanniche: i semafori fanno perdere tempo e soldi. A dirlo non è  un’associazione di guidatori impazienti, frustrati dai continui ’stop  and gò del traffico cittadino, ma uno studio dell’Institute of Economic Affairs che ha stimato che quattro semafori su cinque tra quelli presenti nelle strade del Regno Unito andrebbero spenti. Per l’Iea, la proliferazione di semafori, dossi anti velocità e corsie riservate ai mezzi pubblici vista nei decenni recenti in Gran Bretagna «danneggia l’economia».

Lo studio ritiene che un ritardo medio di due minuti per ciascun  tragitto in auto si traduca in una perdita di denaro per l’economia britannica di circa 16 miliardi di sterline l’anno (circa 21 miliardi  di euro). Non solo, per l’Iea la maggior parte delle regolamentazioni stradali «ha anche un effetto negativo sulla sicurezza stradale e  sull’ambiente». Sulla sicurezza, poiché troppe regolamentazioni tendono a  deresponsabilizzare gli automobilisti, abbassando la loro soglia di  attenzione; per quanto riguarda l’ambiente, invece, i danni deriverebbero da i maggiori consumi di carburante dovuti alle continue  frenate e ripartenze imposte dai semafori.

Caivano (Na): Politica La fase 2 è fuori fase?

Caivano (Na): Politica La fase 2 è fuori fase?


di Gaetano Daniele


Simone Monopoli
Sindaco di Caivano 

Ad oggi la contesa politica a Caivano è tutta interna al centrodestra e tra i nuovi aspiranti in Giunta scelti dalle segreterie politiche stanno causando non pochi problemi al Sindaco che si affida, Simone Monopoli, fino ad un eventuale, e ci auguriamo di no, scontro decisivo sulle scelte, che potrebbe appunto, ridare addirittura la parola ai cittadini, prima ancora di affidare a nuova ditta l'affidamento dei rifiuti, che scade il 30 gennaio 2016, e quindi lasciare nuovamente Caivano in balia dei rifiuti.

Solo pochi giorni fa, il consigliere di maggioranza Domenico Falco di Idea Nuova, lista Civica fondata dallo stesso Sindaco Simone Monopoli, poi fatta gestire dal cognato, Nicola Ambrosio, lasciava la lista per confluire in un'altra lista Civica: Noi Insieme. Da indiscrezioni, Falco, lamentava scarsa visibilità nelle scelte. Oggi, invece, è toccato all'assessore della Lista Civica La Svolta, Mena Sorrentino, che si è dimessa da tale incarico per le stesse motivazioni del consigliere Domenico Falco. Scarsa visibilità, e abbandono totale da parte della Lista che l'ha portata in Giunta, nonostante il duro lavoro svolto. Forse, l'ex assessore Sorrentino, lamenta i modi ed i metodi adottati dalla sua ex lista. Ma il bello deve ancora venire. A lanciare un'altra patata bollente al Sindaco Monopoli, è proprio Noi Insieme rappresentata dall'Ufficiale dell'Esercito, Biagio Abbate, che giustamente, in un ultimo comunicato lanciato online a firma Carmine Piccirillo, dichiara in toto l'appoggio al Sindaco, rivendicando però, un posto in Giunta, freschi di aver aggregato appunto, un nuovo consigliere comunale, Domenico Falco. Insomma, per dirla in breve, la fase 2 denominata dal Sindaco Monopoli sembra essere fuori fase...

"Aiuto, precipitiamo!". Urla e pianti Sette feriti sul volo Miami-Malpensa

Folle turbolenza nella notte: 7 feriti sul volo Miami-Milano





Un volo dell'American Airlines da Miami a Milano con 203 persone a bordo è incappato la scorsa notte in una violentissima turbolenza ad alta quota mentre si apprestava a lasciare il nord America per la traversata atlantica verso l'Europa. E' probabile che il Boeing 767-300 sia incappato nella coda della tempesta Jonas, che negli scorsi giorni ha investito la costa orientale degli Stati Uniti.

A bordo si sono vissuti minuti di panico assoluto: urla, pianti, preghiere. Il pilota ha avvertito terra ed è sceso con procedura d'emergenza verso l'aeroporto più vicino, quello di Saint John a Terranova, in Canada. Tre membri dell'equipaggio e quattro passeggeri, che sicuramente non erano legati con le cinture al sedile durante la turbolenza, hanno riportato contusioni e fratture e, una volta fatti sbarcare, sono stati portati con le ambulanze all'ospedale della cittadina canadese. Gli altri passeggeri sono stati trasferiti in albergo.

"Pensavo che saremmo precipitati", ha raccontato a una tv locale Jordan Case di Plano, nel Texas. "Quattro ore dopo il decollo - ha raccontato - l'aereo si è sbilanciato da una parte. Alcuni passeggeri hanno iniziato a urlare mentre gli assistenti di volo cercavano di aiutare quelli che erano rimasti feriti. Sembrava un film". "Non è stato piacevole" ha spiegato il pilota del volo 206 della American Airlines, Bertrand Lecocq.

Travaglio vuole cambiare lavoro Cos'ha comprato per 1 milione di euro

Il Fatto Quotidiano si compra il sito di commercio online "Discoveryfood"




L'editoria va così così, le 100mila e passa copie vendute appena qualche anno fa sono un ricordo. E così la parola d'ordine a "Il Fatto Quotidiano" è diventata "diversificare". Cioè trovare altre strade per far soldi, anche se col giornalismo e i media c'entrano zero. Dà notizia il sito dagospia.com che la società editrice del quotidiano diretto da Marco Travaglio avrebbe acquistato per una somma intorno al milione di euro una società di commercio gastronomico online che si chiama "Discoveryfood" (www.discoveryfood.it). L'amministratrice delegata del giornale, Cinzia Monteverdi, ha motivato così la sua scelta, di fronte alla perplessità di alcuni azionisti e di alcune firme del quotidiano: Il sito è in crescita, in prospettiva sarà un affare". Scrive sempre dagospia che i giornalisti di Travaglio hanno avuto conferma indiretta dell'acquisizione "alimentare" quando a natale hanno ricevuto una gift card da 100 euro da utilizzare proprio nello scaffale merci di Discoveryfood.

Caivano (Na): Rimpasto Problemi con la Lista Civica La Svolta L'assessore alla Cultura Sorrentino si è dimessa

Caivano (Na): Rimpasto Problemi con la Lista Civica La Svolta L'assessore alla Cultura Mena Sorrentino si è dimessa Nuova crisi in Maggioranza?



di Gaetano Daniele



Avv. Mena Sorrentino


Caivano, le indiscrezioni su una eventuale crisi di governo cittadino erano già nell'aria. La cosa però, sembrava finita lì. E invece questa mattina, dopo una nuova incomprensione politica, l'assessore allo Sport e Cultura Mena Sorrentino, si è dimessa da assessore. La cosiddetta Fase 2, denominata dal Sindaco Monopoli, inizia a sbocciare come una rosa. Avanti un altro.... chi sarà il prossimo ad essere messo da parte? Oppure, chi si dimetterà per altre incomprensioni politiche? 

Di seguito la Missiva dell'Avv. Penalista Mena Sorrentino 

“Con decreto sindacale del 2 Luglio 2015 il sindaco, Dott. Monopoli,  mi conferiva la carica di assessore a: dignità, pubblica istruzione, cultura, sport, spettacolo, biblioteca e frazioni. Nei mesi successivi, fino ad oggi, ho condotto tale assessorato con massimo impegno, dedizione e trasparenza, ponendo tale funzione al vertice di tutti i miei doveri lavorativi e persino familiari. Posso dire, senza alcuna riserva, che mi sono completamente prodigata per il bene comune, unica finalità che và a comporre la mia idea di politica. Tante sono state le iniziative assunte nei confronti degli indigenti quali la mensa scolastica gratuita, il trasporto scolastico gratuito ed infine una card del valore di 150€ che consentisse l’acquisto di libri e materiale scolastico, un significativo cambio di rotta rispetto alle azioni amministrative precedenti. Ho favorito l’associazionismo locale con il mio costante supporto, dando risposta a tutte le istanze che mi venivano rappresentate. Ho dato ai cittadini caivanesi tutta la mia disponibilità, e con rammarico posso dire che tanti ancora erano i progetti che intendevo concretizzare per il mio paese, che avrebbero certamente incontrato il loro positivo  riscontro. Purtroppo devo rassegnare le mie dimissioni per una profonda incompatibilità con le linee politiche del movimento politico al quale appartengo, “la Svolta”, dal quale per di più mi dissocio. Il problema è quello di conciliare due principi opposti: la coerenza con le mie idee e la responsabilità verso il movimento. Tale decisione, se pur sofferta, è presa di fronte alla mia coscienza, pertanto rimetto le mie deleghe nelle mani del sindaco al quale esprimo tutta la mia riconoscenza, fiducia e disponibilità. Nel contempo ringrazio tutti coloro che mi hanno offerto la loro preziosa collaborazione, ed in particolare ringrazio il dirigente Dott. Coppola che mi ha rispettabilmente accompagnato per tutto il mio percorso istituzionale”. 

Renzi-papà Boschi, guerra legale? Clamoroso dopo il crac di Etruria

Renzi-papà Boschi, guerra legale? Clamoroso dopo il crac di Etruria


di Franco Bechis
@FrancoBechis



Banca Etruria in stato di insolvenza? Sì, ma esclusivamente per le decisioni prese congiuntamente nel novembre scorso dalla Banca di Italia e dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: sarebbero loro infatti, con le scelte fatte nella procedura di risoluzione, ad avere portato il patrimonio netto dell’istituto di credito da positivo come era fino alla vigilia a negativo, rendendo così obbligatoria la dichiarazione di insolvenza. Secondo quello che risulta a Libero, sarà questa la tesi difensiva scelta dal vertice della vecchia banca davanti al tribunale di Arezzo che deve decidere sullo stato di insolvenza dopo il deposito della dichiarazione dei liquidatori di Banca Etruria. Un vertice - lo ricordiamo - che era presieduto da Lorenzo Rosi ma che vedeva come vicepresidente anche Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, ministro delle Riforme istituzionali e dei rapporti con il Parlamento nel governo guidato da Renzi.

Giuseppe Santoni, commissario liquidatore della banca nominato nel febbraio scorso proprio da Padoan e dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione (il cui contenuto, rivelato ieri dal Fatto Quotidiano, ricalca il documento sullo status dei conti di Etruria depositato il 15 marzo scorso e anticipato da Libero), chiede al tribunale di dichiarare lo stato di insolvenza. La camera di consiglio per la decisione è già stata fissata per il prossimo 8 febbraio quando probabilmente si presenterà a nome del consiglio di amministrazione il solo ex presidente Rosi (immaginabile che il vice Boschi cerchi di stare lontano dai riflettori). Ma entro il primo febbraio l’ex vertice della banca dovrà depositare le memorie difensive, cercando di replicare alle considerazioni di Santoni.

E in questi giorni sono tutti al lavoro con i loro legali. Siccome la dichiarazione dello stato di insolvenza rischia di aprire le porte a una accusa pesantissima come quella di bancarotta fraudolenta, i vecchi amministratori hanno deciso di abbandonare ogni diplomazia, difendendosi con le unghie e con i denti. Anche a costo di vedere il padre di un ministro (Boschi) schierarsi a muso duro contro un altro ministro dello stesso governo (Padoan). Più scontata invece la durezza del confronto con la Banca di Italia, che si era già colta nelle memorie difensive presentate per difendersi dai rilievi ispettivi.

Ma vediamo con quali argomenti i vecchi amministratori sostengono di non avere messo loro ko la banca, rigettando la palla delle responsabilità su Bankitalia e ministero dell’Economia. La tesi difensiva - per altro confermata dai numeri stessi della relazione dei commissari liquidatori - parte da un assunto: al momento del commissariamento l’insolvenza non esisteva, perchè la banca aveva un margine operativo ancora superiore ai 90 milioni di euro, e le svalutazioni di 622 milioni di euro di crediti effettuate (e rivelate da Libero) il giorno 11 febbraio 2015 dal consiglio di amministrazione uscente nel giorno stesso in cui avrebbero passato il testimone ai commissari erano eccessive, ma approvate dopo un lungo pressing della Banca di Italia che le aveva chieste. In quel momento - l’ultimo in cui era presente il consiglio di amministrazione regolare - il patrimonio netto era ancora positivo, anche se la banca non era in condizioni ottimali. Ancora a fine settembre - e sono sempre dati forniti dalla liquidazione - il patrimonio netto è attivo sia pure per 22 milioni, ma Etruria in quel modo non potrebbe ancora essere considerata insolvente.

L’insolvenza vera e propria arriva con l’applicazione della risoluzione. I commissari motivano la necessità iscrivendo perdite operative della banca praticamente in poco più di 40 giorni per circa 24 milioni di euro, registrando giusto per un pelo la negatività del patrimonio netto (di 1,1 milione). Con la risoluzione poi Banca Etruria viene espropriata di tutto l’attivo a favore della new bank, e con lo stesso atto si procede a una nuova svalutazione dei crediti che si somma a quella di 622 milioni di euro già operata a febbraio. Con una prima misura vengono svalutati crediti per ulteriori 416 milioni di euro, poi fanno una seconda svalutazione «prudenziale» di 140 milioni. Alla fine i crediti di Banca Etruria sono svalutati quasi al 94 per cento, che è una somma abnorme. Quindi la risoluzione opera 556 milioni di euro di svalutazione di crediti, a cui si aggiungono i 622 milioni di febbraio che di fatto erano stati imposti da quelli che poi sarebbero divenuti organi della risoluzione. In tutto un miliardo e 178 milioni.

A cui si aggiungono 22 milioni di euro di debito con la new bank per le obbligazioni subordinate che sono state curiosamente trasferite lì (quindi non tutte sono state azzerate). Così certo la banca diventa insolvente. Ma i vecchi amministratori sarebbero responsabili se davvero quella cifra fosse di impossibile realizzo. Riassumo in parole povere la tesi difensiva: anche ammesso che ci sia stato qualche credito concesso senza ottenere le dovute garanzie ad amici e amici degli amici; ammesso - ed è vero - che la crisi economica abbia impedito anche a clientela tradizionale di onorare i suoi impegni di restituzione del dovuto, che le garanzie fornite si siano svalutate con la caduta dei mercati, per arrivare al 93-94% di svalutazione dei crediti bisognerebbe che tutta la zona dove operava Etruria fosse stata bombardata a tappeto. Bisognerebbe trovarsi in un territorio in cui ogni impresa è fallita, e nemmeno un capannone è restato in piedi. E non è così. Ma con quell’operazione la fotografia di Banca Etruria al 28 dicembre è certamente quella dell’insolvenza. Il problema è chi l’ha generata. E la risposta di Rosi, papà Boschi & c, è una sola: il governo nella persona del ministero dell’Economia, insieme alla Banca d’Italia. Prepariamoci a vedere dei bei fuochi di artificio.

Allarme rosso: il virus Zika in Europa La grande paura: cosa rischiamo

Allarme rosso: Zika, il virus in Europa. La grande paura: cosa rischiamo 




Un allarme che arriva dalla Gran Bretagna: tre cittadini, appena rientrati nel Paese dopo viaggi in Sud America e Caraibi, sono risultati affetti dal virus Zika. Si tratta dei primi tre casi nel Regno Unito e in Europa. Immediato l'allarme delle autorità mediche, perché il virus sembrerebbe legato alla nascita di neonati con deformità encefaliche, e risulta piuttosto aggressivo. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, i turisti avrebbero contratto il virus con punture di insetto in Colombia, Suriname e Guyana. La sanità inglese ha poi puntualizzato che il virus Zika "non si trova in forma naturale" nelle isole britanniche e che "il contagio non avviene direttamente da persona a persona". Ad ora non esiste alcun vaccino contro il virus Zika: l'unica forma di protezione è evitare la puntura della zanzara che trasmette la malattia.

Nessuna pietà per il vigile assenteista Timbrava il cartellino in slip: licenziato

Il vigile assenteista in mutande è stato licenziato




E' stato licenziato il "vigile in mutande", il dipendente del Comune di Sanremo diventato suo malgrado il simbolo dei furbetti del cartellino scovati dalla Guardia di finanza nell'inchiesta "Stakanov" sull'assenteismo nel Comune di Sanremo. Già erano stati licenziati due messi notificatori e due operai specializzati. Ieri è stato il turno del vigile (il provvedimento tra l'altro gli è stato recapitato da alcuni colleghi), due messi notificatori e un operaio. Ma la lista è probabilmente destinata a allungarsi e l'ufficio procedimenti disciplinari del Comune di Sanremo sarà chiamato a un super lavoro, viste le oltre 200 posizioni da esaminare e le relative audizioni.

Ecco come non pagare il canone Rai Le dritte, i rischi, il modulo da scaricare

Non pagare il canone Rai, come evitare la tassa: le dritte, i rischi, il modulo




Canone Rai in bolletta, non è certo una novità. L'importo cala da 113 a 100 euro, e si pagherà da luglio in poi. Niente più bollettino, dunque: il salasso arriverà direttamente nella bolletta elettrica, aggravata da 70 euro a luglio (poi, da agosto in poi, altre tranche in cui verranno diluiti i restanti 30 euro). Dal 2017 la versione definitiva della nuova tassa, spalmata su dieci rate da dieci euro l'una.

Chi però non dovesse pagare il canone (o, a suo rischio e pericolo, non volesse) potrà farlo dichiarando all'Agenzia delle Entrate di avere i requisiti per l'esenzione dal balzello. Tra le novità introdotte dalla legge di Stabilità, si stabilisce l'esclusione della possibilità di denunciare la cessazione dell'abbonamento per suggellamento, impacchettando il televisore e dimostrando di non usufruire del servizio. Il tributo, insomma, va versato in tutti i casi in cui si sia in possesso di un apparecchio televisivo, e il fatto che lo si usi o meno non conta nulla.

Per rientrare nei casi di esenzione dal pagamento del canone Rai, insomma, si dovrà presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno una dichiarazione all'Agenzia delle Entrate, nel dettaglio alla direzione provinciale I di Torino (che gestisce la tassa). Alternativamente la richiesta di esenzione può essere presentata a mano presso l'Ufficio delle Entrate più vicino al proprio luogo di residenza. Per presentare la dichiarazione sarà necessario usare il modello predisposto proprio dalle Entrate

Cliccando su questo link: www.agenziaentrate.gov.it ecco il modulo e le condizioni per chiedere l'esenzione dal pagamento della più odiata delle tasse.

Un sondaggio tombale per Renzi Le cifre lo spingono alle dimissioni

Un sondaggio tombale per Renzi: le cifre lo spingono alle dimissioni




Firmato da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, arriva un nuovo sondaggio tombale per Matteo Renzi. Si parte dal livello di popolarità del premier, sceso al 38 per cento. Dunque, le cifre relative ai partiti: ora il Pd viene dato al 30,5% rispetto al precedente 33 per cento. A tallonare i democratici il M5s, che resiste al 27% nonostante le recenti tribolazioni. Dunque la Lega Nord al 15,5%, poi Forza Italia al 10 per cento. Tra gli altri partiti, Fdi al 5%, Sel al 4%, Area popolare-Ncd-Udc al 3%, Idv allo 0,5%, Scelta civica allo 0,2 per cento. Ma i fari, come detto, restano puntati su Renzi e Pd: le cifre in netto calo, infatti, possono influire sul referendum costituzionale. La flessione è legata a doppio filo alla riforma del governo, la stessa riforma che Renzi vuole legittimare e "saldare" con un referendum. Peccato però che sulla consultazione popolare, il premier, ha detto chiaro e tondo: "Se perdo vado a casa". E la possibilità che vada a casa, alla luce di queste cifre, si fa sempre più concreta.

ADDIO AL BOLLO AUTO La super-tassa scompare Non per tutti: chi lo evita

Addio al bollo auto, la super-tassa scompare (ma non per tutti): chi non paga più




La svolta ecologica in Emilia Romagna arriva con la Legge regionale del 29 dicembre 2015, la numero 23 entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno. La legge prevede l'esenzione dal pagamento del bollo auto "dovuto per il primo periodo fisso e per l due annualità successive" per tutti gli "autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno". Addio tassa, dunque, per le auto ibride di nuova immatricolazione: per tre anni non si dovrà pagare nulla. L'Emilia Romagna, dunque, segue Campania, Lazio e Veneto nell'iniziativa (le tre regini avevano già adottato la misura per la stessa durata di tempo). Meglio ancora in Puglia e Basilicata, dove l'esenzione si estende per cinque anni.

domenica 24 gennaio 2016

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati



di Mario Setola 
a cura di Gaetano Daniele





Sabato16 gennaio, l'associazione Alpha Lawyers è intervenuta presso il centro polifunzionale Laila in Castel Volturno, donando generi di prima necessità, alimenti e giochi per i bimbi ospiti della struttura. 

Il centro Laila è un' associazione onlus che si occupa di accoglienza ed assistenza di bambini italiani e stranieri con difficoltà economiche e familiari. 

La struttura, assicura, quotidianamente, un’assistenza ai bambini più disagiati dalle ore 6:00 alle ore 19:00 offrendo un’attività di refezione, l’assistenza scolastica ed una serie di attività sportive e ludico-ricreative.

In sostanza, nella soleggiata mattinata di sabato, i giovani avvocati, riuniti nell’associazione Alpha Lawyers, operante su tutta la Campania, si sono spogliati di toghe, giacche, cravatte ed abiti da tribunale, giocando con i bimbi e lanciandosi in ardite partite di calcetto, basket e racchettoni. Non sono mancati neppure i balli di gruppo ed i giochi organizzati da un’animatrice fatta intervenire appositamente per regalare qualche ora di spensieratezza anche ai più piccoli.

I momenti più emozionanti, affermano i membri del direttivo Alpha Lawyers, sono stati sicuramente quelli dell’apertura dei doni con gli occhi pieni di gioia e meraviglia dei bimbi, nonché il coinvolgimento, sin dai primissimi momenti con gli ospiti del centro, dove in pochissimo tempo e sin dalle prime battute, anche i più timidi hanno familiarizzato e giocato.

Iniziative come queste fanno bene a tutti: sia a chi riceve, ma soprattutto a chi dona. E’, inoltre, emerso un ulteriore dato significativo: spesso donare non significa contribuire solo economicamente, bensì regalare il proprio tempo e dedicare attimi di amore e di amicizia.

Alla fine della mattinata i membri dell’Alpha Lawyers si sono ripromessi di ritornare presso il centro Laila, consapevoli di aver contribuito seppur per una sola giornata, alla felicità dei piccoli ospiti del centro. Alcuni tra i giovani avvocati dovranno, inoltre, ritornare anche per varie rivincite nelle sfide di calcetto e degli altri sports.

Rircordiamo che il Centro Laila riceve donazioni ed assistenza di vario tipo ed è possibile contattare i referenti in Via Pagliuca n. 1, Castel Volturno, 81030, 0823/856262 dalle ore 7:00 alle 17:00.

Caivano (Na): Gara Rifiuti: Riflettori accesi sul bando Come finirà?

Caivano (Na): Gara Rifiuti Come finirà?



di Gaetano Daniele




Il giorno 20 gennaio 2016 sul sito del comune appare una comunicazione da parte del settore tutela ambientale (Vito Coppola) che avverte i cittadini che si è conclusa la procedura aperta per l’affidamento del servizio di igiene urbana e che hanno partecipato solo tre ditte per una gara di 5 anni per un valore di €25.681.826,00 piu iva.

Tale capolavoro dell’amministrazione Monopoli necessita di qualche domanda e di qualche considerazione:

a) Possibile che una gara di quasi 30 milioni di euro non abbia ricevuto alcun indirizzo da parte del consiglio comunale?

b) Possibile che il suo piano industriale non sia passato neppure per un attimo sotto il naso della giunta comunale?

c) Ma allora chi ha deciso quali fossero le esigenze dei caivanesi, gli standard qualitativi, e l’organizzazione del servizio in modo da portare come annunciato dal sindaco Monopoli la raccolta differenziata al 70% in 18mesi?

d) Possibile che il tutto sia stato deciso da un laureato in lettere, figura importante per il comune, e da uno studio di avvocati che non hanno però, nessuna idea di come è fatta Caivano?

e) Possibile che abbiano partecipato solo 3 ditte, come mai?

Forse i parametri scelti per selezionare i partecipanti hanno ristretto talmente tanto le possibilità di partecipazione (violando una marea di leggi e sentenze che invece invitano a far si che nelle gare vi sia la più ampia partecipazione) che solo tre ditte si sono presentate e forse qualcuna di queste non ha neppure tutti i requisiti in regola. 

Ci poniamo di nuovo la stessa domanda: ma allora chi ha scelto questi parametri selettivi che hanno ridotto al minimo la partecipazione delle ditte?

A questo punto nasce una considerazione: ma riuscirà il funzionario ad affidare il servizio entro il 30 gennaio 2016 così come strombrazzato su tutti i giornali dal sindaco Monopoli? O piuttosto ci troveremo di fronte a nuova vergognosa proroga?

Purtroppo il sindaco della legalità basata non più sulle proroghe ma sulle gare sino ad oggi è riuscito solo a fare proroghe in tutti i settori e somme urgenze dimostrando la totale incapacità amministrativa non riuscendo nei fatti a prevedere e programmare l’ordinarietà del territorio. Anzi, sembra che in questi giorni si stia facendo la milionesima proroga per il servizio di defezione scolastica appunto, un’altra gara da affidare entro il 30 gennaio 2016. Ma la tanta sbandierata meritocrazia democratica di questa amministrazione e il cambiamento non dovrebbe essere sostenuta dagli atti? Dove sono questi atti, ai lettori le opportune deduzioni e conclusioni: che fallimento! Solo annunci e niente fatti, un’amministrazione tutto fumo e niente arrosto.