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lunedì 3 aprile 2017

Salvini-Meloni boom, fondono i partiti?  Quella voce clamorosa: "C'è il simbolo"

Salvini-Meloni verso la lista unica: c'è già il simbolo




Una lista unica Lega Nord e Fratelli d'Italia tenta i due leader Matteo Salvini e Giorgia Meloni che stanno pensando a una fusione tra i due partiti in vista delle elezioni politiche. Ci sarebbe già una bozza di simbolo, che contiene entrambi i cognomi e un richiamo al tricolore. Secondo un retroscena svelato dal Giornale verrebbero eliminati i simboli di Fdi e Lega per il voto nazionale puntando così al Nord su Salvini e al Sud su Meloni. 

Dietro alla fusione ci sarebbe la possibilità di eleggere, in assenza di una modifica all'attuale legge elettorale alla Camera (Italicum modificato dalla sentenza della Corte Costituzionale), i 100 capilista in tutti i collegi. Tradotto in seggi parlamentari, il piano di Meloni e Salvini punta alla scelta diretta di 100 deputati. Del resto i sondaggi danno la Lega tra il 12 e il 14 per cento e Fratelli d'Italia tra il 4 e 5 per cento: una lista Meloni-Salvini farebbe sbarcare in Parlamento una pattuglia di 115/120 deputati.

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L'operazione è appena cominciata, ma l'intesa politica è ormai consolidata: "Basta ambiguità. Le condizioni che Fratelli d'Italia pone alla base di qualsiasi alleanza sono tre: chiarezza sui contenuti, a partire dal rapporto con l'Europa fino alla difesa dei nostri confini dall'immigrazione incontrollata e alla tutela dei nostri lavoratori dalla globalizzazione senza regole, dalla difesa dei nostri cittadini e delle nostre imprese soffocati dalle tasse alla valorizzazione della famiglia; primarie per far scegliere agli italiani il portabandiera; una clausola anti-inciucio, cioè l' impegno di tutti i partiti che fanno parte della coalizione a non fare mai accordi col Pd", scrive Meloni su Facebook. E Salvini affonda Silvio Berlusconi commentando la sua partecipazione al congresso del Ppe a Malta: "Merkel in questo momento per l' Italia rappresenta disoccupazione e immigrazione fuori controllo, quindi qualcuno dovrà scegliere con i tempi che riterrà opportuno se il futuro passa dalla Lega, dai popoli, dagli italiani, opporre dalla Merkel, dalla Bce, da Strasburgo".

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