Re.agire: veterinari e allevatori uscire dall’emergenza terremoto
La presentazione del progetto "Re.agire" |
Un periodo durissimo e difficile è quello che stanno vivendo da alcuni mesi veterinari e allevatori di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, le regioni del centro Italia colpite al cuore dalle innumerevoli scosse che si sono susseguite dopo il primo violento sisma del 24 agosto 2016. Secondo le stime di Coldiretti sono più di 25 mila le aziende agricole e le stalle coinvolte in 131 Comuni, oltre 10 mila gli animali morti o feriti per i crolli, lo stress e il freddo, decine e decine i casi di aborti e malattie infettive segnalati, ridotta del 30 per cento la produzione di latte e ad oggi l’85 per cento degli animali sopravvissuti non ha ancora un ricovero stabile. Una drammatica calamità produttiva, economica e medico-veterinaria per terre, come queste, a forte vocazione agricola e zootecnica. E l’emergenza non è finita. Per questo scendono in campo l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) e Zoetis, azienda con 60 anni di esperienza nel settore veterinario, con Re.agire, un progetto strutturato e organizzato, che prevede l’organizzazione di una Task Force e diverse iniziative concrete a supporto dei veterinari e degli allevatori delle zone terremotate, tra cui: fornitura di farmaci e prodotti veterinari per migliorare lo stato sanitario degli animali; screening sierologici e batteriologici per gli animali degli allevamenti individuati; un servizio di consulenza affidato ai tecnici Zoetis nell’ambito della fertilità e qualità del latte; alimentazione e nutrizione animale.
Il progetto Re.agire è stato presentato ieri, con il patrocinio del Ministero della Salute, nell’ambito della Fiera nazionale AgriUmbria, la più importante vetrina italiana su agricoltura e zootecnia, con 70mila metri quadri e oltre 500 espositori. «Siamo particolarmente grati all’Associazione Nazionale Medici Veterinari e alla Zoetis per questo progetto a sostegno degli allevatori e dei veterinari delle zone colpite dal terremoto. Un aiuto importante - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini - che si unisce all’impegno della Regione Umbria, di tutte le Istituzioni, delle organizzazioni agricole, di tantissimi volontari con l’obiettivo comune di garantire la continuità produttiva e ridare slancio alla zootecnia, spina dorsale dell’economia e dello sviluppo rurale della Valnerina e della fascia appenninica. In Umbria, che ha pagato il tributo meno pesante in termini di capi di bestiame morti o feriti a causa dal terremoto, abbiamo operato fin dall’inizio per assicurare le condizioni più adeguate di vita e lavoro per gli allevatori, operando allo stesso tempo per la salute e il benessere degli animali, a garanzia anche della qualità delle produzioni. La Regione Umbria investe e crede nella zootecnia: si è dotata di un Piano regionale per la sua crescita sostenibile, con regole e strumenti; ha destinato una specifica misura del Programma di sviluppo rurale al benessere animale, con risorse che sono in pagamento non solo per le imprese del ‘cratere’ del terremoto, ma di tutta l’Umbria. Grazie, dunque, ad Anmvi e Zoetis che con grande generosità mettono a disposizione competenze, professionalità, esperienza per aiutarci nella ricostruzione».
Gli allevamenti, piccoli e grandi, rappresentano la principale fonte di guadagno e di sopravvivenza per gli allevatori di queste zone: la maggior parte delle stalle, dei fienili e dei macchinari per la mungitura è stata devastata dal sisma, che ha avuto un impatto drammatico sulle famiglie degli allevatori, sul bestiame impaurito e indebolito e sui medici veterinari, e gran parte del lavoro per l’impossibilità a raggiungere gli animali. «A sette mesi dalla prima forte scossa siamo ancora in una fase fortemente critica per gli animali, la veterinaria, gli allevamenti e per tutto il tessuto economico-produttivo di queste Regioni - dichiara Marco Melosi, presidente nazionale Anmvi - gli eventi sismici causano decessi, danni strutturali e infrastrutturali che si ripercuotono sulla consistenza demografica degli animali allevati e sul benessere di quelli sopravvissuti. Oltre alle morti avvenute sotto i crolli, sono state distrutte le stalle e i ricoveri, le apparecchiature per la mungitura e la raccolta del latte, i fienili. È stato ed è ancora un periodo molto duro e difficile per gli allevatori, per gli animali costretti a vivere all’aperto o ricoverati in condizioni precarie. Con il progetto Re.agire, Zoetis ci ha dato l’opportunità di andare avanti con una iniziativa che va esattamente nella direzione che abbiamo intrapreso e auspicato: portare aiuti concreti ai veterinari, agli allevatori e ai loro animali. Siamo orgogliosi di condividere un progetto virtuoso come questo e metteremo a disposizione tutta la nostra esperienza e organizzazione».
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche, è stato possibile individuare le aree di salute veterinaria che sono state più compromesse dagli effetti congiunti delle scosse e del maltempo in seguito al terremoto e sulle quali si concentreranno le attività della Task Force. «L’obiettivo è quello di fornire un servizio diagnostico, di supporto ai problemi sanitari e gestionali delle aziende come aiuto pratico ai veterinari e agli allevatori - spiega Fausto Toni, National Technical Manager Livestock Zoetis - in alcune aree specifiche, come ad esempio il controllo qualità del latte e la diagnostica delle mastiti bovine, saranno messi a punto, assieme ai veterinari di zona, dei protocolli che aiuteranno gli allevatori ad individuare e gestire i problemi quotidiani di salute degli animali da reddito, individuando le soluzioni dal punto di vista sanitario». Zoetis, impegnata nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un portafoglio diversificato di farmaci e vaccini per uso veterinario per soddisfare le necessità quotidiane di veterinari, allevatori e proprietari di animali da compagnia, ha un’esperienza maturata in oltre 60 anni di attività, rivolta esclusivamente alla salute animale. Ma ha anche una forte impronta etica e sociale, come testimoniato dalle diverse iniziative di Responsabilità Sociale messe in campo, delle quali il progetto Re.agire è solo l’ultima in ordine temporale.
«Il terremoto nel Centro Italia è una vera e propria emergenza medico-veterinaria, davanti alla quale Zoetis non poteva rimanere indifferente, collaborando continuamente con i veterinari sul territorio e avendo a cuore la salute degli animali - dichiara Elisabetta Calvi, direttore Comunicazione Zoetis Italia - Re.agire è un progetto di cui andiamo molto fieri e che rientra nell’ambito della responsabilità sociale che è uno dei pilastri della nostra azienda. Già nei mesi scorsi abbiamo cercato di dare un contributo alla causa delle popolazioni colpite dal sisma: prima supportando l’Addestramento Cani Da Catastrofe Onlus (Acdc) nella creazione del primo campo macerie coperto d’Italia per addestrare le unità cinofile di soccorso; poi con il ‘Natale solidale’, acquistando prodotti alimentari dalle attività produttive delle zone terremotate e devolvendoli alla Comunità di Sant’Egidio per la preparazione dei pasti distribuiti a senzatetto e persone disagiate». Il progetto Re.agire sarà accanto agli allevatori, agli animali da reddito e ai veterinari dei territori devastati dal sisma per oltre un anno. Al termine dell’iniziativa verranno raccolti i dati e i risultati saranno presentati alle Istituzioni e ai cittadini.
Il progetto Re.agire è stato presentato ieri, con il patrocinio del Ministero della Salute, nell’ambito della Fiera nazionale AgriUmbria, la più importante vetrina italiana su agricoltura e zootecnia, con 70mila metri quadri e oltre 500 espositori. «Siamo particolarmente grati all’Associazione Nazionale Medici Veterinari e alla Zoetis per questo progetto a sostegno degli allevatori e dei veterinari delle zone colpite dal terremoto. Un aiuto importante - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini - che si unisce all’impegno della Regione Umbria, di tutte le Istituzioni, delle organizzazioni agricole, di tantissimi volontari con l’obiettivo comune di garantire la continuità produttiva e ridare slancio alla zootecnia, spina dorsale dell’economia e dello sviluppo rurale della Valnerina e della fascia appenninica. In Umbria, che ha pagato il tributo meno pesante in termini di capi di bestiame morti o feriti a causa dal terremoto, abbiamo operato fin dall’inizio per assicurare le condizioni più adeguate di vita e lavoro per gli allevatori, operando allo stesso tempo per la salute e il benessere degli animali, a garanzia anche della qualità delle produzioni. La Regione Umbria investe e crede nella zootecnia: si è dotata di un Piano regionale per la sua crescita sostenibile, con regole e strumenti; ha destinato una specifica misura del Programma di sviluppo rurale al benessere animale, con risorse che sono in pagamento non solo per le imprese del ‘cratere’ del terremoto, ma di tutta l’Umbria. Grazie, dunque, ad Anmvi e Zoetis che con grande generosità mettono a disposizione competenze, professionalità, esperienza per aiutarci nella ricostruzione».
Gli allevamenti, piccoli e grandi, rappresentano la principale fonte di guadagno e di sopravvivenza per gli allevatori di queste zone: la maggior parte delle stalle, dei fienili e dei macchinari per la mungitura è stata devastata dal sisma, che ha avuto un impatto drammatico sulle famiglie degli allevatori, sul bestiame impaurito e indebolito e sui medici veterinari, e gran parte del lavoro per l’impossibilità a raggiungere gli animali. «A sette mesi dalla prima forte scossa siamo ancora in una fase fortemente critica per gli animali, la veterinaria, gli allevamenti e per tutto il tessuto economico-produttivo di queste Regioni - dichiara Marco Melosi, presidente nazionale Anmvi - gli eventi sismici causano decessi, danni strutturali e infrastrutturali che si ripercuotono sulla consistenza demografica degli animali allevati e sul benessere di quelli sopravvissuti. Oltre alle morti avvenute sotto i crolli, sono state distrutte le stalle e i ricoveri, le apparecchiature per la mungitura e la raccolta del latte, i fienili. È stato ed è ancora un periodo molto duro e difficile per gli allevatori, per gli animali costretti a vivere all’aperto o ricoverati in condizioni precarie. Con il progetto Re.agire, Zoetis ci ha dato l’opportunità di andare avanti con una iniziativa che va esattamente nella direzione che abbiamo intrapreso e auspicato: portare aiuti concreti ai veterinari, agli allevatori e ai loro animali. Siamo orgogliosi di condividere un progetto virtuoso come questo e metteremo a disposizione tutta la nostra esperienza e organizzazione».
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche, è stato possibile individuare le aree di salute veterinaria che sono state più compromesse dagli effetti congiunti delle scosse e del maltempo in seguito al terremoto e sulle quali si concentreranno le attività della Task Force. «L’obiettivo è quello di fornire un servizio diagnostico, di supporto ai problemi sanitari e gestionali delle aziende come aiuto pratico ai veterinari e agli allevatori - spiega Fausto Toni, National Technical Manager Livestock Zoetis - in alcune aree specifiche, come ad esempio il controllo qualità del latte e la diagnostica delle mastiti bovine, saranno messi a punto, assieme ai veterinari di zona, dei protocolli che aiuteranno gli allevatori ad individuare e gestire i problemi quotidiani di salute degli animali da reddito, individuando le soluzioni dal punto di vista sanitario». Zoetis, impegnata nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un portafoglio diversificato di farmaci e vaccini per uso veterinario per soddisfare le necessità quotidiane di veterinari, allevatori e proprietari di animali da compagnia, ha un’esperienza maturata in oltre 60 anni di attività, rivolta esclusivamente alla salute animale. Ma ha anche una forte impronta etica e sociale, come testimoniato dalle diverse iniziative di Responsabilità Sociale messe in campo, delle quali il progetto Re.agire è solo l’ultima in ordine temporale.
«Il terremoto nel Centro Italia è una vera e propria emergenza medico-veterinaria, davanti alla quale Zoetis non poteva rimanere indifferente, collaborando continuamente con i veterinari sul territorio e avendo a cuore la salute degli animali - dichiara Elisabetta Calvi, direttore Comunicazione Zoetis Italia - Re.agire è un progetto di cui andiamo molto fieri e che rientra nell’ambito della responsabilità sociale che è uno dei pilastri della nostra azienda. Già nei mesi scorsi abbiamo cercato di dare un contributo alla causa delle popolazioni colpite dal sisma: prima supportando l’Addestramento Cani Da Catastrofe Onlus (Acdc) nella creazione del primo campo macerie coperto d’Italia per addestrare le unità cinofile di soccorso; poi con il ‘Natale solidale’, acquistando prodotti alimentari dalle attività produttive delle zone terremotate e devolvendoli alla Comunità di Sant’Egidio per la preparazione dei pasti distribuiti a senzatetto e persone disagiate». Il progetto Re.agire sarà accanto agli allevatori, agli animali da reddito e ai veterinari dei territori devastati dal sisma per oltre un anno. Al termine dell’iniziativa verranno raccolti i dati e i risultati saranno presentati alle Istituzioni e ai cittadini.
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