Smart working, il lavoro da casa sarà regolamentato da una legge
Si chiama "smart working" ed è la nuova frontiera del lavoro: si farà tutto da casa, con un occhio sul pc e uno sui figli o sui fornelli. Una forma di impiego "agile", adottato da un numero sempre maggiore di aziende e che ora, in Italia, sarà regolato da 9 articoli contenuti nel disegno di legge collegato alla legge di Stabilità. A predisporlo, come scrive il Corriere della Sera, è stato il professor Maurizio Del Conte su richiesta del governo Renzi.
Come funziona - La legge interviene su una serie di materie che comprendono i diritti del lavoratore, privacy, infortuni e retribuzione ma lascia anche spazio alla contrattazione degli impiegati con le aziende che sceglieranno di farli lavorare lontano dalla sede principale. Lo "smart working" infatti, potrà essere svolto sia da casa che in spazi di co-working creati appositamente. In entrambi i casi, lo scopo deve essere uno: "Incrementare la produttività e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro".
Ferie, infortuni e stipendio - L'intesa regolerà sia i dispositivi tecnologici di cui il lavoratore potrà servirsi, sia le fasce orarie in cui si lavorerà e quelle che, invece, saranno di riposo. Lo "smart working" potrà inoltre essere a tempo determinato o indeterminato, ma si potrà recedere il contratto solo per giusta causa o con un preavviso di almeno 30 giorni. E sugli infortuni è già tutto stabilito: il ddl copre gli incidenti che avvengono sia fuori dall'azienda, sia nell'eventuale percorso da casa allo spazio di co-working. E per lo stipendio? Non deve essere inferiore a quello di chi ogni giorno si siede alla scrivania dell'ufficio.
Nessun commento:
Posta un commento