Gino Paoli e l'intercettazione nello studio del commericalista: "Voglio salvare la faccia"
"Non voglio che si sappia che ho portato i soldi all'estero". Gino Paoli, indagato per evasione, è nello studio del suo commercialista e, ovviamente, non sa che si sono microspie che lo registrano. "Bisogna nascondere bene le carte in un posto sicuro", rincara la moglie Paola Penzo. Le intercettazion ambientali del cantante sono pubblicate da Repubblica che spiega come, Paoli sia stato scoperto per caso, perché lo studio di Andrea Vallebuona è sotto controllo per l' inchiesta su Banca Carige di cui Vallebuona è consulente. E' il mese di gennaio del 2014 e Il cantante è preoccupato per la conclusione degli accordi bilaterali con la Svizzera che dà accesso ai nominativi: "Io sono un personaggio pubblico, non posso rischiare questo. Ho un' immagine da difendere. Non voglio che si sappia che ho portato soldi all' estero, li voglio riportare in Italia". Il commercialista gli assicura: "Vedremo di trovare un modo". Ma - come scrive il giornalista di Repubblica - forse è troppo tardi per uno "scudo" fiscale per far rientrare i 2 milioni di euro, tantomeno una sanatoria per l' evasione fiscale di 800mila euro che adesso gli contesta la procura di Genova.
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