Passera: "Renzi ha comprato i voti. Rifaccio il centrodestra"
Corrado Passera, 59 anni, sta parlando con Libero quando arriva il «conto» dei primi mesi del governo Renzi: la Commissione europea chiede altri «sforzi» che non sembrano escludere ulteriori manovre già per l’anno in corso. L’ex numero uno di Banca Intesa, ex ministro di Mario Monti oggi impegnato nel lancio del movimento «Italia unica», non mostra stupore: «Tutto sommato l’Europa ci ha trattato bene, visto che abbiamo mandato a Bruxelles un Def dove continuano ad aumentare le spese correnti dello Stato, dove gli investimenti continuano a diminuire e dove le riforme strutturali si annunciano soltanto. Gli otto richiami sono comunque un monito forte».
Passo indietro. Il colloquio con Passera partiva dal dibattito lanciato da questo quotidiano sulla condizione del centrodestra italiano, bastonato dal voto delle Europee. Del futuro politico dell’ex ad di Poste (nominato dal governo Prodi con Ciampi al Tesoro) si ragiona da quando ruppe, alla fine dell’esecutivo Monti, col Professore. Si parte da lì per capire i passi che intende muovere e si arriva a parlare del successo elettorale di Renzi: "È stata una campagna elettorale di acquisto voti: gli 80 euro - che non sono 80 - hanno sicuramente convinto molti a votare Renzi. Ma la ragione principale del successo è stata un’altra: Renzi ha sostanzialmente giocato a porta vuota per mesi. E questo spiega perché metà degli italiani non ha votato, o ha votato scheda bianca o nulla. Non si ritrovano nelle offerte politiche disponibili. Il 40% del Pd va letto come il 20% degli elettori: in valore assoluto, un milione di voti in meno di quando Veltroni raggiunse il record del 33%», dice Passera.
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