Crollano le prenotazioni negli hotel: colpa del "meteo del malaugurio"
di Alessandro Dell'Orto
"Caronte" e Bombe d'acqua": sono solo caldo e temporali ma i siti specializzati fanno terrorismo
Che poi - se sei pigro o il tipico ozioso che «oggi non c’ho proprio voglia di fare un cacchio» - già l’idea di metterti in viaggio e spostarti con il dubbio che piova o anche solo ci sia coperto ti fa passare ogni voglia. Se, in più, sei anche un tizio ansioso o mezzo ipocondriaco, figuriamoci cosa ti assale quando senti parlare di “Caronte l’anticiclone africano” - che detto così sembra una via di mezzo tra un personaggio dei cartoni animati e il protagonista di un film di Bud Spencer e Terence Hill - o di “Scipione”, “Minosse”, “Circe”. O ancor peggio, quando ti avvertono del pericolo di bombe d’acqua, che ti fanno immaginare chissà quale sciagura bellica e invece è solo un temporale con un po’ di pioggia insistente.
No, non ci sono più le previsioni del tempo di una volta e che nostalgia ripensare - lo ricordate? - alla pelata del simpatico e competente Colonnello Edmondo Bernacca che in giacca e cravatta, distintamente, con equilibrio e pacatezza, ci raccontava su una cartina sbiadita che clima avremmo trovato i giorni seguenti. E ci suggeriva se andare al mare o no. Se uscire con l’ombrello. Se stare attenti a non prendere colpi di freddo.
Già, niente a che vedere con le spaziali e tecnologiche previsioni che ci aggrediscono ora su tv, telefonini e tablet con effetti speciali, colori strabilianti e nomi evocativi mettendoci paura e creando aspettative funeree. Il risultato, ovviamente, è che la gente ci pensa due volte prima di prendere e partire anche per una vacanzina da due giorni. Per la rabbia - e la crisi - del turismo. Sì, ormai sono sempre più gli operatori del settore che si lamentano e che chiedono più “equilibrio metereologico”. A Viareggio, due settimane fa, albergatori, commercianti e semplici turisti (in passato anche sindaci e amministratori) si sono lamentati su Facebook per le previsioni errate, mentre a Belluno c’è stata una piccola rivolta. Portata avanti da Gildo Trevisan, noto albergatore del Cadore e, fino a pochi giorni fa, presidente di “Federalberghi Belluno”. «Pochi sanno che sulle Dolomiti la natura ci ha fornito del più grande impianto di aria condizionata naturale d’Italia - ha spiegato - Un enorme marchingegno che funziona ad acqua che, attraversando l’atmosfera, rinfresca l’aria purificandola. Tuttavia da anni il clima si è tropicalizzato, con temporali di breve durata, anche più d’uno al giorno, ma quasi mai al mattino e per lo più di sera e notte. Un vero toccasana per i turisti che di giorno apprezzano i tersi panorami dolomitici e poi il sole raggiante che riscalda le ore centrali. Ma appena le temperature salgono scatta un termostato naturale che assicura il fresco». Tradotto, così si generano i brevi temporali. Che, però, vengono male interpretati - secondo Trevisan - dai media, che li interpetano con la nuvoletta sulla carta geografica nei Tg. «Meglio farebbero i conduttori delle previsioni meteo a iniziare il bollettino con l’icona di un raggiante sole diurno che verso sera fa capolino, perché le Dolomiti condizionano l’aria rendendola pura».
L’appello è stato immediatamente preso a cuore dal presidente del Veneto, Luca Zaia. «Il richiamo di Trevisan va colto in tutta la sua intelligenza e preoccupazione. Quello della correttezza delle previsioni del tempo è un elemento essenziale nel comparto dell’accoglienza e per quanti vorrebbero trascorrere qualche giorno sereno: troppo spesso i vacanzieri e i turisti vengono scoraggiati o addirittura dissuasi da previsioni meteorologiche generaliste».
C’è chi si lamenta con i Tg, ma c’è anche chi si ingegna da solo per convincere i turisti. È il caso di Jesolo, provincia di Venezia. Dove è stata lanciata l’iniziativa “abbronzati o rimborsati”. L’idea è di “Jesolo Turismo Spa”, la società che gestisce, tra le varie attività, gli stabilimenti balneari “Oro Beach” e “Green Beach”, due strutture dove, da una ventina di giorni, è partita una iniziativa che ha già riscosso successo: la possibilità di prenotare da casa e, con un euro in più, di garantirsi il “rimborso” causa maltempo o altri intoppi.