Istat, il Pil italiano torna negativo. Fitto: "Serve una nuova politica"
Renzi è pronto a difendersi dai cittadini incazzati a colpi di arti marziali |
Nel primo trimestre del 2014 il pil è tornato negativo. Il prodotto interno lordo italiano è infatti diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013. Questi sono i dati rilasciati dalla stima preliminare dell'Istat. Questo calo congiunturale deriva da un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi.
I commenti - Appena sono stati diffusi questi dati negativi, Piazza Affari è sprofondata in rosso: poco dopo le 10.30, infatti, il Ftse Mib è arretrato a 20.919 punti (-1,25%) e l'All Share a 22.271 punti (-1,21%). Sono poi arrivati numerosi commenti, soprattutto rivolti al premier Matteo Renzi; il presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, ha affermato ironico: "Ci auguriamo che Renzi non voglia iscrivere anche l'Istat nella categoria gufi. Qui non si tratta di gufare, ma di rendersi conto che per rilanciare la nostra economia non basta elargire con la mano destra costose mance elettorali, riprendendosele con la mano sinistra attraverso i soliti aumenti fiscali su casa e risparmio. Occorre un vero e proprio choc fiscale, meno tasse e meno spesa per decine di miliardi". Mentre Raffaele Fitto (FI) ha aggiunto: "I nuovi dati confermano che avremmo bisogno di una politica completamente diversa".
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