Proposta di legge: nel calendario 5 giorni di festa in più
Alla facciazza di Mario Monti, che con il suo calvinismo europeista voleva togliere dal calendario un po' di giorni di festa per farci lavorare di più. Quarantatre deputati di vari schieramenti, "capitanati" da Mario Sberna che proprio nelle file dell'ex partito di Monti, Scelta Civica, era stato eletto, hanno presentato una proposta di legge per aggiungere cinque altre festività nel corso dell'anno. Giorni nei quali si starebbe a casa dal lavoro. O che, se al lavoro, verrebbero retribuiti di più. ll testo della proposta all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera, si compone di un solo articolo. E recita: "Sono considerati festivi i seguenti giorni: a) il 19 marzo, giorno della festa di S. Giuseppe; b) il giorno dell’Ascensione, che cade 40 giorni dopo la Pasqua; c) il giorno del Corpus Domini, che cade il primo giovedì dopo la Pentecoste, che a sua volta cade 50 giorni dopo la Pasqua; d) il 29 giugno, giorno della festa dei santi apostoli Pietro e Paolo; e) il giorno di lunedì seguente la Pentecoste". A tal fine, la proposta di legge chiede l’abrogazione del primo comma dell’articolo 1 della legge 5 marzo 1977, n. 54. E conclude: "Agli effetti retributivi si applicano le norme vigenti per le festività nazionali". I cinque giorni festivi che la proposta del deputato Sberna mira a ripristinare erano stati aboliti come festività civile nel 1977.
Nessun commento:
Posta un commento