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martedì 31 gennaio 2017

Hai la macchina? Arriva una nuova tassa Quanto vogliono farti pagare (ad auto)

Auto, il governo pensa a un pedaggio sulle strade statali


Risultati immagini per anas e soldi

Servono due miliardi per tenere a galla l'Anas, la società che si occupa della gestione e della manutenzione delle strade statali. E per trovarli, il governo sta guardando alla Svizzera. No, non alle sue banche coi loro forzieri zeppi d'oro e soldi degli oligarchi di mezzo mondo. Ma al "bollino" che nella Confederazione svizzera è obbligatorio per circolare sulle autostrade. Ecco, l'idea potrebbe essere quella lì. In pratica, una tassa per circolare sulle strade che oggi percorriamo gratuitamente dato che già, con le nostre tasse, paghiamo per la loro manutenzione. Considerando il parco auto circolante in italia di poco superiore ai 37 milioni di unità, la "tassa" dovrebbe potrebbe essere di poco superiore ai 50 euro ad auto all'anno.

La nuova tassa andrebbe peraltro ad aggiungersi ai pedaggi autostradali, che resterebbero invariati. Già dal bollo auto che gli italiani pagano regolarmente, lo Stato incassa attraverso le regioni circa sei miliardi di euro, due dei quali trasferisce poi ad Anas. Il "bollo-bis" servirebbe dunque allo Stato per interrompere questo trasferimento e tenersi per se i due miliardi.

Come scrive il quotidiano Il Messaggero, una alternativa a questa ulteriore tassa sull'auto ci sarebbe: un pedaggio occulto da applicare destinando all'Anas una parte delle accise sulla benzina. Le accise non aumenterebbero, e dunque nemmeno il prezzo della benzina, perchè lo Stato comprenderebbe il gettito destinato ad Anas con il mancato trasferimento alla società strade dei due miliardi annui che oggi gravano sulla fiscalità generale.Questa seconda ipotesi, che sarebbe indolore per gli automobilisti, è allo studio da tempo ma non avrebbe mai convinto i tecnici del Ministero delle Finanze perchè il consumo di carburante (e dunque le relative entrate derivanti) può avere delle oscillazioni anche importanti.

Strage in Canada, sberla di Luttwak La lezione finale sul terrore islamico

Strage in Canada, sberla di Luttwak. La sua lezione sul terrore islamico



Donald Trump non sta facendo altro che rispettare le sue promesse elettorali. Sull'operatore del presidente americano Edward Luttwak non ha il minimo dubbio e anzi punta il dito contro l'indignazione che diversi capi di Stato hanno manifestato dopo la decisione degli Stati Uniti di bloccare alla frontiera gli immigrati di sette stati islamici. Il politologo se la prende con il premier canadese Trudeau, il francese Hollande, la Merkel e "i buonisti italiani" e attacca: "Cos'altro si aspettavano? Trump sta realizzando l'agenda per la quale è stato eletto".

Punto per punto, Trump sta smantellando la riforma sanitaria di Barack Obama e sta mettendo in atto la sua strategia contro la delocalizzazione dell'industria americana: "E già ha avuto il consenso dei tre giganti dell'automobile. In Michigan - ha ricordato al Giorno - sono stati recuperati decine di migliaia di posti di lavoro. Aveva detto che avrebbe ricostuito le infrastrutture, ponti, strade, energia, eccettera".

Le polemiche più violente si sono scatenate contro Trump sul tema dell'immigrazione, con il blocco per i Paesi arabi a rischio, negando però l'ingresso anche a chi aveva un visto valido: "Quei visti erano stati concessi da Obama e Trump in campagna elettorale l'aveva criticato per la mancanza o l'inadeguatezza dei controlli preventivi". Che ci fossero terroristi tra gli immigrati autorizzati non è possibile dirlo, ma Luttwak ha più di un dubbio: "Quel che so è che Barack Hussein Obama aveva addirittura autorizzato ponti aerei per portare migliaia di somali musulmani negli Stati Uniti".

Non c'è da sorprendersi per il comportamento di Trump, sostiene Lutwak, chi lo è semplicemente si aspettava che facesse come tutti i politici, rimangiandosi le promesse fatte: "Non è un politico, è stato eletto in nome dell'antipolitica. Dunque fa il contrario di quello che avrebbe fatto qualsiasi altro al suo posto. Voglio dire che un altro, dopo avere cavalcato la rabbia e la frustrazione della cosidetta pancia elettorale, si sarebbe riscoperto un volto moderato e dunque sarebbe sceso a compromessi".

La strategia di Trump si muoverebbe ora in quattro fasi, con lo spirito sempre vivo della campagna elettorale appena conclusa: "La prima fase è una rigorosa selezione dell'immigrazione dai Paesi del Medio Oriente. La seconda è la deportazione di 220 mila condannati per reati vari. La terza è la costruzione del muro. La quarta fase, una volta chiusa la frontiera a sud, è la legalizzazione dei clandestini già presenti in territorio americano. Di coloro che hanno pagato le tasse e la sociel security. Avranno la green card. Non meno di 10 milioni. Tutti pronti in futuro a votare per Trump".

Le proteste dei sindaci e le denunce internazionali non smuoveranno di un millimetro la marcia trumpiana, secondo Luttwak: "Non se ne cura. Non vuole che gli Usa facciano la fine dell'Europa. Ritiene difficile se non impossibile l'integrazione dei musulmani osservanti".

Il sondaggio che fa impallidire Renzi Torna l'incubo comunista / Le cifre

Sondaggio Ipr, il partito di Renzi al 22%, D'Alema all'11





Nel sondaggio elettorale di Ipr di Antonio Noto per Porta a Porta, nessun partito raggiungerebbe la soglia del 40 per cento necessaria a ottenere il premio di governabilità. Per Ipr alla Camera il Pd e il M5S risultano alla pari al 30 per cento (191 seggi per PD e M5S), la Lega al 13% (83 seggi), FI al 12% (76 seggi), Fratelli d'Italia al 5% (32 seggi), Sinistra Italiana al 3,5% (22 seggi), Nuovo centrodestra al 3% (19 seggi) Udc all'1% (nessun seggio).

Ipr a questo punto ipotizza tre alleanza. Prima ipotesi: il Pd + altri partiti del governo attuale + autonomisti + 5 seggi estero = 219 seggi. Seconda ipotesi: Pd + altri partiti governo attuale + FI + autonomisti + 10 seggi estero = 309 seggi. Terza ipotesi: M5S + Lega + FDI + 2 seggi estero = 308 seggi.

Se Massimo D'Alema e Bersani si presentassero al voto con una loro formazione separata dal Pd, il partito di Renzi si fermerebbe al 22% con 141 seggi, mentre la forza di sinistra di D'Alema e Bersani raggiungerebbe l'11% con 71 seggi.

In questo caso i M5s sarebbero al 29,5% con 190 seggi, la Lega al 13% con 77 seggi, FI al 12% con 32 seggi, Ncd 3% con 19 seggi. Gli italiani vorrebbero andare alle elezioni subito con le leggi elettorali modificate dalla Consulta per il 53%.

lunedì 30 gennaio 2017

Cronache di frontiera: obiettivo Milano. Tra case occupate, moschee e degrado / Guarda

Cronache di Frontiera, obiettivo Milano. Tra moschee, degrado e case occupate



Esistono frontiere senza barriere né confini, dove diverse culture si incontrano e si scontrano. Luoghi dove italiani e stranieri convivono con difficoltà, mentre condividono la stessa povertà. Si trovano in molte delle periferie italiane, Cronache di Frontiera, che è tornato su Sky con la prima edizione andata in onda domenica 29 gennaio, le racconta questa volta concentrandosi su Milano.  

Per quattro puntate, ogni domenica, alle 21 su Sky TG24 HD e alle 23.15 su Sky Atlantic HD, all’interno de Il racconto del reale - ciclo di film dedicato ai grandi temi di attualità - la docu-serie mostrerà il disagio e lo scontro tra culture nella capitale della finanza italiana, una città divisa tra ricchi e poveri, italiani e stranieri, ma anche immigrati di prima e seconda generazione. A pochi passi dal quadrilatero della Moda, infatti, ci sono i quartieri ad alto tasso di microcriminalità con case occupate abusivamente, spaccio di droga, immigrati clandestini. 

Prodotta per Sky da FremantleMedia Italia, la docu-serie di Roberto Burchielli porterà sullo schermo la fotografia di come si vive là dove esplodono le tensioni sociali, facendo crescere paura e diffidenza. Anche in questa stagione la narrazione sarà in presa diretta: nessuna intermediazione giornalistica o documentaristica, solo montaggio, musiche e la voce dei residenti. In ogni episodio si vivrà la quotidianità dei protagonisti del racconto provenienti da aree diverse di Milano: via Padova, il quartiere più multietnico della città, con un terzo degli abitanti stranieri, appartenenti a 50 diverse etnie. O Corvetto, un quartiere assediato da spaccio, violenza tra gang e scippi. E ancora via Gola, a ridosso dei celebri Navigli, che su un lato della strada ha palazzi signorili e sull’altro case di edilizia popolare occupate all’80% da abusivi.

La Francia cancella l'era di Hollande Il suo uomo distrutto alle primarie / Foto

Francia, primarie del partito socialista: Hamon batte Valls



Benoit Hamon sarà il candidato del Partito socialista alle presidenziali francesi di aprile. Secondo i risultati ancora parziali del secondo turno delle primarie, l’ex ministro dell’Istruzione ha ottenuto il 58% dei consensi, contro il  42% andato all’ex premier Manuel Valls. Subito dopo la diffusione dei primi risultati ufficiali delle primarie, il primo segretario del Partito socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, si è congratulato con Hamon per l’ampia  vittoria e ha invitato i socialisti "all’unità» per battere "la destra estrema e l’estrema destra".

Ismett, gastro-entero-anastomosi eseguita per via eco-endoscopica

Ismett, gastro-entero-anastomosi eseguita per via eco-endoscopica


di Martina Bossi



Eseguita presso l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (Ismett) di Palermo la prima gastro-entero-anastomosi per via ecoendoscopica. La procedura è stata effettuata in un paziente con ostruzione neoplastica duodenale. La tecnica sperimentata negli Stati Uniti, è stata eseguita per la prima volta in Europa, dopo alcune modifiche tecniche che la rendono più sicura ed efficace. Questo tipo di intervento, viene usualmente eseguito chirurgicamente per via laparoscopica. Il rischio di complicanze è però molto alto (20%) e i tempi di degenza post operatori ancora elevati, di norma superiori ai 20 giorni di ospedalizzazione. La possibilità di eseguire sotto guida eco-endoscopica tale procedura cambia totalmente lo scenario clinico in questi pazienti con tumori avanzati non operabili determinanti ostruzione gastro-duodenale.

La tecnica consiste nell’ancoraggio diretto, sotto guida eco-endoscopica e radiologica, dello stomaco all’ansa intestinale a valle dell’ostruzione. Questo ancoraggio avviene mediante l’utilizzo di un dispositivo dedicato con rilascio di una speciale protesi metallica, posizionata tra la parete gastrica e quella intestinale, con formazione di una anastomosi gastro-enterica. Il paziente sottoposto a questa procedura, ha potuto lasciare l’ospedale dopo solo quattro giorni dall’intervento. Inoltre, è stato in grado di muoversi subito dopo il risveglio dalla anestesia, di rialimentarsi già dopo 48 ore senza alcun problema. La procedura è stata eseguita dalla dottoressa Ilaria Tarantino e dal dottor Mario Traina. “L’impiego di tecniche innovative eco-endoscopiche, in sostituzione della chirurgia – sottolinea la dottoressa Ilaria Tarantino – è in linea con il moderno approccio terapeutico attraverso tecniche mini-invasive alla patologia digestiva. Ed è in tale direzione che lavora il team dell’Ismett, con lo sviluppo di interventi di eco-endoscopia interventistica che consentono il trattamento di patologie prima di esclusivo appannaggio chirurgico, come le necrosectomie endoscopiche in pazienti con sequele di pancreatiti severe, i drenaggi biliari (coledoco-duodenostomia) nei casi non risolvibili con le tecniche endoscopiche tradizionali e il drenaggio della colecisti (colecisto-enterostomia) in  pazienti con colecistiti acute ma ad elevato rischio operatorio”.

Roma e Milan ko, Napoli solo pari E' il giorno della Juve, partita la fuga

Calcio, serie A: Roma e Milan cadono in trasferta, la Juve allunga in classifica



Adesso è crisi vera. Perchè tre sconfitte consecutive in una settimana non possono essere legate al caso. A Udine il Milan fa l'opposto di quanto si era visto nelle tre precedenti sfide tra campionato e Coppa Italia. Là era andato sotto di due reti, riuscendo in un solo caso (col Torino) nella rimonta. Al Friuli, invece, va avanti di una rete (Bonaventura all'8' del primo tempo), ma poi si fa raggiungere da Thereau al 31' sempre del pt e superare nella ripresa da de Paul al 28'. Va detto che quest'ultimo gol è il frutto di sfortuna e pasticci dell'arbitro: De Paul, infatti, commette un fallaccio su De Sciglio che meriterebbe il cartellino rosso, ma ne prende solo uno giallo. Il difensore rossonero è costretto a uscire e Montella chiede il cambio, ma l'arbitro lo ignora. Nell'azione successiva è proprio de Paul, che doveva essere espulso, a castigare la squadra di Montella. Che ora (pur con la partita da recuperare col Bologna) si trova in settima posizione in classifica, staccata di 14 punti dalla capolista Juventus e fuori anche dalla zona che vale l'Europa League.

I bianconeri hanno sfruttato appieno la crisi senza fine del Sassuolo per andare a vincere in Emilia 2-0 grazie alle reti di Higuai (9' pt) e Khedira (25' pt). E allungano sulla più diretta inseguitrice Roma, che esce dalle ossa rotte da Marassi, dove la Samp si impone 3-2. Nelle altre sfide del pomeriggio, pareggio 3-3 tra Fiorentina e Genoa e terzo successo del Crotone in A, per 3-1 sull'Empoli.

Nel posticipo serale, la festa juventina si completa col risultato del San Paolo, dove il Napoli viene incredibilmente fermato sull'1-1 dal penultimo Palermo. I partenopei si trovano addirittura a lungo in svantaggio per il gol messo a segno da Nestorovski al 6' del primo tempo. Il pari arriva solo al 21' della ripresa grazie a Mertens. Ma un punto serve a ben poco se si vuole tenere il passo di una scatenata Juventus.