Auto, il governo pensa a un pedaggio sulle strade statali
Servono due miliardi per tenere a galla l'Anas, la società che si occupa della gestione e della manutenzione delle strade statali. E per trovarli, il governo sta guardando alla Svizzera. No, non alle sue banche coi loro forzieri zeppi d'oro e soldi degli oligarchi di mezzo mondo. Ma al "bollino" che nella Confederazione svizzera è obbligatorio per circolare sulle autostrade. Ecco, l'idea potrebbe essere quella lì. In pratica, una tassa per circolare sulle strade che oggi percorriamo gratuitamente dato che già, con le nostre tasse, paghiamo per la loro manutenzione. Considerando il parco auto circolante in italia di poco superiore ai 37 milioni di unità, la "tassa" dovrebbe potrebbe essere di poco superiore ai 50 euro ad auto all'anno.
La nuova tassa andrebbe peraltro ad aggiungersi ai pedaggi autostradali, che resterebbero invariati. Già dal bollo auto che gli italiani pagano regolarmente, lo Stato incassa attraverso le regioni circa sei miliardi di euro, due dei quali trasferisce poi ad Anas. Il "bollo-bis" servirebbe dunque allo Stato per interrompere questo trasferimento e tenersi per se i due miliardi.
Come scrive il quotidiano Il Messaggero, una alternativa a questa ulteriore tassa sull'auto ci sarebbe: un pedaggio occulto da applicare destinando all'Anas una parte delle accise sulla benzina. Le accise non aumenterebbero, e dunque nemmeno il prezzo della benzina, perchè lo Stato comprenderebbe il gettito destinato ad Anas con il mancato trasferimento alla società strade dei due miliardi annui che oggi gravano sulla fiscalità generale.Questa seconda ipotesi, che sarebbe indolore per gli automobilisti, è allo studio da tempo ma non avrebbe mai convinto i tecnici del Ministero delle Finanze perchè il consumo di carburante (e dunque le relative entrate derivanti) può avere delle oscillazioni anche importanti.
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