Polemica al Tour de France: Divise Team Sky con generatori di vortici
Il Tour de France è arrivato solo alla terza tappa ed è già scoppiata la polemica: le tute della divisa del Team Sky hanno dei generatori di vortici in grado di migliorare l'aerodinamica dei ciclisti e quindi alterare le loro prestazioni. Tutto è nato, si legge sul Corriere della Sera, dopo la prima tappa a cronometro stravinta dalla squadra inglese, che ha piazzato fra i primi dieci ben quattro dei suoi corridori: Thomas (attualmente in maglia gialla), Kwiatkowski, Kiryenka e soprattutto Chris Froome, tre volte vincitore del Tour e fra i favoriti anche quest'anno. Nell'occhio del ciclone ci sarebbero delle sferette, micro bollicine d'aria presenti all'interno del tessuto dei ciclisti Sky. Queste sferette, iniettate nell'avambraccio e nel gomito delle divise, alterano l'aerodinamica e generano dei micro vortici che riducono l'attrito del vento, facendo guadagnare secondi preziosi.
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La polemica, più che sulle tute, è incentrata sul regolamento, che recita così: "Ogni capo di abbigliamento che influenzi la performance del corridore è proibito, in particolare tutto ciò che diminuisce la resistenza dell’aria". Ma la questione è che invece le divise in questione, grazie a un cavillo, sono legali, come spiega lo stesso Team Sky, perché le sfere sono inserite nel tessuto, e non aggiunte, come le alette di plastica che qualche anno fa furono vietate proprio in virtù del regolamento. Intanto la giuria respinge le proteste degli altri team, "non abbiamo elementi certi, chiarirà la federazione", sperando che la questione venga risolta prima dell'inizio delle tappo che decideranno il Tour, per evitare che uno sport tragico e appassionante come il ciclismo finisca di nuovo, dopo gli interminabili scandali sul doping, al centro di infinite polemiche che allontanano gli appassionati.