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lunedì 5 giugno 2017

Il web può allungare la vita alle persone con un tumore

Il ‘web’ può allungare la vita alle persone con un tumore


di Maria Rita Montebelli



Uno studio su 766 pazienti presentato in sessione plenaria all’ASCO ha valutato uno strumento informatico in grado di consentire ai pazienti di segnalare la comparsa di un nuovo sintomo in tempo reale, consentendo così ai medici curanti di intervenire tempestivamente. Lo studio, condotto su pazienti con tumore in fase metastatica, in trattamento chemioterapico, che segnalavano i loro sintomi in tempo reale via internet, ha dimostrato che questo semplice approccio si traduce in un prolungamento della sopravvivenza di 5 mesi, rispetto a chi non ha accesso a questo strumento. “I pazienti in trattamento chemioterapico - spiega Ethan M. Basch, professore di medicina al Lineberger Comprehensive Cancer Center della University of North Carolina - presentano spesso dei disturbi importanti. Ma medici e infermieri non sono a conoscenza di questi sintomi in almeno la metà dei casi. Con questo studio abbiamo dimostrato che, utilizzare un sistema di segnalazione dei sintomi basato sul web, che allerta il team oncologico se qualcosa non va, porta a intraprendere rapidamente azioni correttive che alleviano la sofferenza dei pazienti e migliorano i risultati delle cure”.

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Risultati preliminari di questo stesso studio avevano dimostrato che l’impiego di questo strumento informatico si associa ad una migliore qualità di vita e ad un minor numero di accessi in pronto soccorso o di ricoveri. Questi pazienti sono risultati anche in grado di tollerare la chemioterapia più a lungo. “Cinque mesi di vita in più possono sembrare una piccola cosa - commenta Basch - ma è molto più di quanto riescano ad ottenere molte terapie moderne nei pazienti con tumore in fase avanzata”. Lo studio è stato condotto sui 766 pazienti con tumori solidi (genito-urinari, ginecologici, della mammella, del polmone) in fase avanzata, trattati in chemioterapia in regime ambulatoriale. I pazienti sono stati assegnati in maniera randomizzata a segnalare i loro sintomi via tablet o computer (gruppo di intervento) o ad un gruppo nei quali i sintomi venivano monitorati e documentati dai medici, come avviene normalmente nella pratica clinica. Nel gruppo di controllo i pazienti avevano la possibilità di parlare dei loro sintomi solo in occasione delle visite con il medico. Venivano anche incoraggiati a telefonare al medico tra una visita e l’altra in caso di comparsa di nuovi sintomi.

Ogni settimana i pazienti del gruppo di intervento venivano sollecitati a fornire informazioni su 12 comuni sintomi che possono comparire durante la chemioterapia (perdita di appetito, difficoltà a respirare, fatigue, vampate, nausea, dolore, ecc.), classificandoli su una scala da 0 a 5. I pazienti avevano dunque la possibilità di segnalare i loro sintomi da casa o nel corso delle visite di controllo o per la somministrazione della chemioterapia, utilizzando dei tablet o dei totem computerizzati. I medici valutavano i report dei sintomi durante le visite, mentre le infermiere ricevevano degli alert per email nel caso in cui i pazienti segnalassero dei sintomi gravi o in peggioramento. Tutti i pazienti del gruppo di intervento, compresi quelli con scarsa familiarità con lo strumento informatico, si sono dimostrati molti disponibili a riferire regalmente i loro sintomi via web, per tutta la durata della chemioterapia. Le infermiere hanno preso provvedimenti immediati nei tre quarti dei casi in cui i pazienti avevano segnalato dei sintomi gravi o in peggioramento. E grazie a questa iniziativa, i pazienti del gruppo di intervento hanno presentato una sopravvivenza globale media di 31,2 mesi, contro i 26 mesi del gruppo di controllo. Risultati importanti che andranno adesso confermati da uno studio di più ampio, attualmente in corso negli USA, che utilizzerà uno strumento più user-friendly, che funziona sia su computer che su cellulare o tablet. 

La gestione dei sintomi è una parte centrale delle attività del team oncologico. E i risultati di questo studio supportano l’impiego di strumenti online nella pratica clinica, che consentano ai pazienti di comunicare in tempo reale sintomi e disturbi ai medici e alle infermiere di riferimento. Lo strumento informatico utilizzato nello studio presentato all’ASCO è lo STAR (Symptom Tracking and Reporting), che è stato sviluppato a scopo di ricerca e dunque non è sul mercato. Lo studio è stato finanziato dalla Conquer Cancer Foundation dell’ASCO. “Lo strumento informatico STAR utilizzato nello studio - commenta Elisabetta Iannelli, segretario generale della Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) - riconosce piena ed effettiva centralità al malato protagonista e co-regista del proprio percorso di cura. Anche in questo caso l'idea vincente è di riconoscere il ruolo centrale del paziente sfruttando un sorta di medicina 2.0; la persona si sente più tranquilla perché sa di essere seguita in ogni momento senza le difficoltà di accesso alle strutture sanitarie (con tempi, luoghi e persone non sempre disponibili). Altro vantaggio è la maggiore aderenza alle terapie e la diminuzione di accessi impropri e non realmente necessari ai luoghi di cura, con evidente vantaggio anche per le strutture sanitarie oltre che con riduzione di giorni di assenza dal lavoro del malato e del caregiver, spostamenti inutili e quindi costi sociali aggiuntivi che possono essere evitati. Questo strumento infine facilita un maggior tempismo nella gestione degli effetti collaterali e avversi. Quest'anno FAVO ha voluto riservare particolare attenzione alle pratiche di mobile health in Oncologia in collaborazione con la Fiaso. In occasione della giornata nazionale del malato oncologico - conclude la Iannelli - sono state premiate le 3 migliori esperienze di mobile health in oncologia ed è stato approfondito il tema anche in un capitolo del non Rapporto dell'Osservatorio sulla condizione assistenziale del malato oncologico”.

DEGRADO CAPITALE Cara Raggi, Roma fa schifo In una tranquilla domenica... Le foto dell'orrore / Guarda

Roma, Mole Adriana invasa dai rifiuti: le foto del degrado



Roma? Fa schifo. La capitale, infatti, continua ad essere invasa dai rifiuti. E, come documenta la cronista di Libero Elisa Calessi, non si tratta soltanto delle periferie. Il degrado si presenta in tutta la sua bruttezza anche alla Mole Adriana, a due passi dalla Città del Vaticano. Fotografie emblematiche. Immagini alle quali Virginia Raggi, prima o poi, dovrebbe trovare una risposta seria. Di seguito, i tweet che documentano il degrado:

Giardini Mole Adriana

Mole Adriana

Vista Castel Sant'Angelo

Vittorio Feltri dà il colpo di grazia a Laura Boldrini: il gesto con l'immigrato con cui umilia gli italiani

PRESIDENTA DISASTROSA Vittorio Feltri contro Laura Boldrini: celebra gli imprenditori extracomunitari e umilia gli italiani


di Vittorio Feltri




Torno su un argomento che ho già trattato ieri: la bravura di tanti imprenditori. Leggo sulle cronache milanesi del Corriere della Sera che la presidente della Camera, signora Boldrini, è intervenuta a una cerimonia in omaggio a immigrati nel nostro Paese che ce l’hanno fatta a imporsi in vari settori economici e scientifici. La notizia ci riempie di letizia. Apprendere che alcuni extracomunitari, invece di bivaccare nel capoluogo lombardo, pisciando nelle aiuole e spacciando droga, hanno avuto successo professionale ci riempie di gioia. Ma non solo. Ci dispiace che costoro siano una esigua minoranza, mentre la maggioranza dei nostri ospiti (si fa per dire) tiri a campare in qualche modo senza combinare nulla, nel migliore dei casi facendosi mantenere dalla carità pubblica.

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E ci dispiace maggiormente constatare che la presidente in questione, la quale dovrebbe rappresentare i nostri compatrioti, si sia mobilitata per testimoniare agli stranieri la sua gratitudine, e se ne infischi altamente dei propri concittadini proprietari di aziende cui si deve il 99 per cento della occupazione nazionale. Il che conferma un dato: se sei un profugo hai diritto ad ogni onore, oltre ad essere assistito col denaro pubblico, se viceversa sei nato e cresciuto in Italia meriti l’indifferenza delle autorità, se non addirittura il loro disprezzo.

Gli industriali italiani, i commercianti e gli artigiani infatti continuano da anni a subire la persecuzione del fisco, il peso insopportabile della burocrazia, la lentezza disarmante della Giustizia, le prepotenze dei sindacati senza che nessuno se ne preoccupi. Non c’è politico di alcun partito che non predichi la necessità di creare posti di lavoro per giovani e gente di mezza età, ma non uno di essi fa qualcosa di concreto onde instaurare un clima favorevole a chi intenda intraprendere iniziative economiche. Anzi. Il libero mercato è oggetto di mortificazioni che scoraggiano chiunque voglia mettere in piedi un’aziendina o un’aziendona.

Risultato, siamo all’inerzia più deprimente e il Pil e l’occupazione non hanno l’opportunità di crescere. Così non andiamo avanti, bensì indietro. Tra l’altro, leggendo il servizio del Corriere dedicato ai trionfi dei migranti, scopriamo che un libanese ha sfondato nella moda e che una croata è diventata una oncologa importante. Ci felicitiamo con entrambi. Ma siamo obbligati a osservare che due rondini non fanno primavera. Migliaia di africani sbandati seguitano a vendere cianfrusaglia (di sfroso) lungo i marciapiedi dei centri urbani. Uno schifo illegale che viene tollerato in nome di un malinteso senso dell’ospitalità e dell’integrazione. Il tutto sotto gli occhi, foderati di fette di salame, di madame Boldrini e soci.

domenica 4 giugno 2017

FOLGORE "Sapete che cose me ne faccio del suo applauso?" Forza, Generale: come massacra Laura Boldrini

L'ex generale della Folgore Gianni Fantini: "Il mancato applauso di Laura Boldrini? Noi siamo superiori a queste cose"



Del mancato applauso alla Folgore da parte di Laura Boldrini alla parata del 2 giugno, intervistato da Il Tempo, parla Gianni Fantini, generale, ex presidente dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia. Quarant'anni da soldato e 36 passati nella Folgore. Il generale premette che "non è obbligatorio applaudire al passaggio dei militari. Noi rispettiamo la carica dello Stato, qualunque essa sia, poi sulle persone possiamo avere qualche dubbio", aggiunge sibillino. Dunque, più tranchant, Fantini sottolinea che "certo, un segnale poteva essere dato per determinati reparti, quelli più a rischio magari".

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Incalzato sull'espressione della Boldrini e sulle sue mani ferme davanti ai paracadutisti, continua: "Noi siamo superiori a queste cose. L'applauso non ce lo fa né la Boldrini, né Mattarella, né Scalfaro, né Cossiga. Le mani, se lo meritiamo, ce le battono i nostri caduti". E ancora: "Se possiamo trovare delle inefficienze nel comportamento del presidente della Camera se ne possono trovare altre 150mila, non ciò che non è stato fatto su uno spazio di 150 metri". Dunque, la conclusione, durissima: "Fossi io il capo dello Stato non applaudirei a nessuno perché o batti le mani a tutti o a nessuno". Una sonora lezione, per Laura Boldrini.

IL DECRETO Crac popolari, l'ultima vergogna Risparmiatori fregati così: che fine hanno fatto i loro soldi

Crac popolari, fermi gli arbitrati per i rimborsi



Sembrava tutto fatto invece il decreto che stabiliva criteri e modalità per gli arbitrati riservati agli investitori che avevano perso i propri risparmi nella liquidazione delle popolari Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e di Chieti, e dava a Raffaele Cantone, vertice dell'Anac, la facoltà di pronunciarsi e valutare le singole situazioni, è fermo. 

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I collegi, riporta il Messaggero, non sono mai stati istituiti e i rimborsi sono lontani. In sostanza è molto difficile che l'esame delle pratiche possa cominciare prima del prossimo autunno. Colpa della registrazione del provvedimento alla Corte dei conti, spiegano da Palazzo Chigi. Tutto comincia col decreto sul bail-in del 22 dicembre 2015, che disciplinava la liquidazione delle quattro popolari e azzerava le obbligazioni subordinate dei risparmiatori, poi la legge di stabilità 2016 che indicava per gli indennizzi la via degli arbitrati da far gestire ad Anac. Nelle more il 3 maggio 2016 è stato avviato il meccanismo dei rimborsi forfettari, più veloce ma destinato a pochi. Intanto però il decreto del governo, che avrebbe dovuto regolare gli arbitrati, è stato stoppato dal Consiglio di Stato perché le procedure non potevano gravare interamente sul Fondo interbancario. Si arriva quindi al decreto del 28 aprile scorso. Ma da allora, di fatto, nulla è cambiato.

Londra, furgone sulla folla e passanti sgozzati: 7 morti, 48 feriti. Urlavano: Allah akbar

Furgone sulla folla e passanti sgozzati: 6 morti e 48 feriti. Gridavano: "Allah... "



Il terrorismo torna a colpire in Gran Bretagna, e a Londra, a soli 4 giorni dalla elezioni anticipate. Tre aggressori armati di coltelli, alle 22,08 di ieri (le 23:08) in Italia, si sono lanciati a bordo di un pulmino bianco a tutta velocità (almeno 80 Km/H) sul London Bridge. Hanno proceduto zizgando per cercare di colpire più persone possibile. Poi, brandendo lunghi coltelli da cucina, nella fuga verso Borough Market, hanno accoltellato le persone che si trovavano davanti. Alla fine hanno lasciato a terra senza vita sette persone. La polizia li ha abbattuti otto minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza.

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I feriti, ricoverati in cinque ospedali della capitale, sono 48 e altre persone sono state medicate sul posto. Gli aggressori indossavano finte cinture esplosive per seminare il panico e sono scesi dal furgone e urlando "lo facciamo per Allah". La Farnesina sta verificando la presenza di italiani e ha diffuso un numero telefonico per comunicare informazioni: 0636225. Le foto dei tre attentatori a terra morti che stanno facendo il giro del mondo sono state scattate da un fotografo calabrese residente a Londra, Gabriele Sciotto.

Il premier Theresa May ha riunito per un primo incontro il comitato di emergenza per la sicurezza Cobra. Dopo l’attentato di Manchester May aveva portato l’allerta a "critico", il livello più alto, che significava «nuovo attacco imminente». Livello riportato a "grave", subito sotto in una scala di 5, dopo pochi giorni. Non mancheranno polemiche politiche su May - a 4 giorni dal voto - per aver riabbassato il livello di allerta. May diede il via anche all’operazione Temperer che prevede lo schieramento di fino a 5.000 soldati per le strade di Londra. 

Nella tarda mattinata di oggi c'è stato un blitz della polizia britannica in un appartamento a Kings Road, a Barking, a est di Londra, dove sono state fermate 5 persone. Lo riferisce il Telegraph, secondo cui fra gli arrestati c'è una donna, che è stata portata via su un'ambulanza.

FONDATORE DEI SLAESIANI Scempio sul corpo del santo Ladri in azione, orrore in chiesa Rubato un pezzo di don Bosco

Don Bosco, rubata l'urna con il cervello del Santo



È stata rubata una reliquia di San Giovanni Bosco dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. In particolare, dalla chiesa è stata sottratta nella serata di ieri l’urna con il cervello del Santo. La reliquia, riferiscono dalla congregazione salesiana, si trovava dietro l’altare maggiore della Basilica, nella parte inferiore dell’edificio costruito sui luoghi  natii del fondatore della congregazione salesiana. In corso indagini  ad opera delle forze dell’ordine.

ECCO IL GELATO DEL FUTURO!

Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente!