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domenica 7 maggio 2017

Caivano (Na): Festeggiamenti Maria S.S. di Campiglione La Messa in diretta su Tele Capri e Capri Event con Mons. S.E Angelo Spinillo, offerta dall'imprenditore Antonio Licito

Festeggiamenti Maria S.S. di Campiglione La Messa in diretta su Tele Capri con Mons. S.E Angelo Spinillo, offerta dall'imprenditore Antonio Licito


di Angela Bechis


Mons. Angelo Spinillo
Vescovo di Aversa


Domenica 14 e lunedì 15 Maggio 2017, in occasione della festa della mamma, sarà celebrata a Caivano Maria Santissima di Campiglione, presso il Santuario di Maria Santissima di Campiglione. Si tratta di un Santuario che da sempre gode di un rapporto speciale con la Città di Caivano ma anche con i comuni limitrofi, e dal punto di vista storico è stato ben custodito prima dai Domenicani e poi dai subentranti Carmelitani. Ma l’immagine che il Santuario stesso ritrae e cattura da sempre l’attenzione dei cittadini locali, è l’immortalare la Vergine Maria tra i dodici apostoli mentre prega il figlio Gesù, circondato tra gli angeli.

L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta, schermo e spazio al chiuso
Antonio Licito

Recentemente è stato anche restaurato mettendo in risalto quel fascino che si era un po’ sbiadito, ricalcando particolari che rafforzano l’unione intercorrente tra i caivanesi e la Madre. Un evento particolare sentito enormemente sia dai cittadini caivanesi che da coloro che vivono appunto nelle aree limitrofe. 


Per questa occasione (come tutti gli anni), è stato invitato a recitare la messa, il Vescovo di Aversa, sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo. La messa si terrà lunedì 15 maggio alle ore 11.00, e sarà ripresa dalle telecamere di Tele Capri e Capri Event. Quanto, per dare l'opportunità a quelle persone che sono affette da seri e gravi problemi di salute ma anche a chi è particolarmente lontano dal luogo della celebrazione e quindi impossibilitate a recarsi in Chiesa. La Diretta è stata offerta dall'imprenditore caivanese, Antonio Licito dei Supermercati Licito.

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Legittima difesa, il clamoroso sì della Chiesa: "Ecco perché è sacrosanto sparare"

Legittima difesa, il clamoroso sì della Chiesa: "Ecco perché è sacrosanta"



Legittima difesa, anche la Chiesa dice la sua. Dopo il via libera della Camera e in attesa del successivo passaggio al Senato, prende parola monsignor Girotti. "La Chiesa non insegna che si debbano tenere armi in casa", premette il reggente di lungo corso della Penitenzieria Apostolica, una sorta di "Tribunale delle anime" del Vaticano, il primo dei Tribunali della Curia Romana "ma la legittima difesa, quella davvero legittima, non è un peccato: ognuno deve tutelare la propria vita".

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Come si legge sul quotidiano Il Tempo di oggi, anche il Catechismo della Chiesa Cattolica, nel prevedere l' istituto, sottolinea che "la legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l' ingiusto aggressore in stato di non nuocere".

Ovviamente la difesa è legittima solo in caso di aggressione. In altri termini, la legittima difesa, e nel suo caso estremo dell' uccisione, "è comunque l' estrema ratio del difendere la vita". Monsignor Girotti passa in rassegna il testo della norma oggetto di polemiche bipartisan, sottolineando le "diverse lacune che andranno modificate".

La pistola puntata alla moglie E lui uccide il rapinatore: come lo ha ridotto lo Stato

La Storia Milano, il calvario del tabaccaio Giovanni Petrali dopo aver ucciso un rapinatore: inutile anche la nuova legge



L'incubo giudiziario di Giovanni Petrali, il tabaccaio milanese vittima di una violenta rapina nel 2003, non sarebbe cambiato con l'ultima modifica alla legge sulla legittima difesa. Ne è sicuro il figlio Nicolò, autore con suo fratello avvocato del libro "Legittima difesa, la vera storia di una rapina finita nel sangue", che al Tempo ripercorre quella dolorosa vicenda durata oltre otto anni.

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In una giornata di maggio del 2003, una come tante, due uomini armati fecero irruzione nel bar tabacchi della famiglia Petrali: "Mani in alto! Questa è una rapina!" urlano i due, nel libro i figli raccontano: "Uno dei malviventi si posiziona davanti al vetro divisorio della cassa e punta la pistola contro nostra madre, l'altro entra dietro il bancone trascinando con sé nostro padre e comincia ad arraffare i soldi nel cassetto. Sembra il copione della classica rapina, ma improvvisamente gli eventi precipitano".

I due criminali vedono una cassaforte nel muro, pretendono le chiavi, ma sia il signor Giovanni che sua moglie non le hanno. La situazione va fuori controllo, uno dei due prova a intimorirlo: "Vecchio bastardo!", l'altro taglia corto: "Spara! Spara! Spara!". A quel punto: "La pistola si sposta pericolosamente verso nostro padre - proseguono i due autori - che se la vede puntata contro, scorge il nero all'interno della canna e poi, dentro di sé, pensa 'è finita'". In quell'istante cambia per sempre la vita del signor Giovanni: "Un attimo di esitazione, o forse di distrazione da parte dei malviventi e scatta la reazione (...). La mano di nostro padre corre all'arma e bum, bum, bum esplode quattro colpi di pistola diritto davanti a sé, in direzione del rapinatore armato".

Quei colpi di pistola mettono in fuga i rapinatori, il signor Giovanni è come in "trance", si lancia all'inseguimento dei due tenendo in una mano l'arma e nell'altra la scopa con la quale lo avevano bloccato: "Dopo un lungo inseguimento i rapinatori, entrambi feriti, si accasciano sul marciapiede". Uno è morto lì, l'altro è ferito, con un polmone perforato.

Da quel giorno il signor Giovanni non ha parlato per quattro giorni, durante i quali raccontano i figli: "Il suo volto è una maschera impenetrabile, non riusciamo a squarciare il velo che sembra aver innalzato davanti a noi, non capiamo cosa stia provando". E di certo non hanno migliorato il suo recupero le decine di insulti anonimi ricevuti dalla famiglia: "Killer... Sei una merda nonno e tua moglie una puttana...", oltre ai tavoli del bar dati alle fiamme, mentre il signor Giovanni affrontava il suo calvario in tribunale.

Difeso da suo figlio Marco, in primo grado il signor Giovanni viene condannato a un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa. Secondo il giudice dei quattro colpi sparati, solo il primo sarebbe stato di legittima difesa, mentre gli altri tre - due dei quali hanno colpito i criminali alle spalle - sono avvenuti fuori dalla "fase dell'offesa". La colpa del signor Giovanni sarebbe stata di non aver considerato tutto questo mentre un balordo gli puntava la pistola alla testa e minacciava sua moglie. Solo otto anni dopo, nel 2011, l'Appello ha ribaltato la sentenza, anche se l'incubo del signor Giovanni non è stato di certo cancellato in quell'aula di tribunale.

Dopo la sua morte, svelato uno dei segreti più intimi: tutta la verità su Pino Daniele

Pino Daniele, il libro che racconta come è nata la canzone Napul'è



A poco più di due anni dalla morte di Pino Daniele, resta forte il ricordo dell'artista napoletano attraverso i suoi brani, riproposti in diversi festival e raccontati da libri e ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino. L'ultimo solo in ordine di tempo è Terra mia (Minimun Fax, 113 pagine) di Claudio Poggi e Daniele Sanzone, nel quale è anche racchiuso il prezioso racconto di quando Pino Daniele ha composto l'immortale Napul'è, come riporta il Fatto quotidiano. Poggi, all'epoca ventenne, racconta: "Mi trovavo in cucina quando Pino iniziò a strimpellare qualcosa, qualcosa per cui mi drizzarono le antenne. Era Na tazzurella'e cafè. Corsi in camera: 'Cazzo, Pinò (lo chiamavano Pinotto), è forte stu piezz!'. 'Na tazzurella'e cafè e mai niente ce fann sapé...', ironia, sfottò, una musica irridente, per celebrare la bevanda più apprezzata di Napoli". Così Poggi preparò un caffè per tutti, Daniele sorseggiando dalla tazzina aggiunge: "Stanotte non riuscivo a durmì e m'è asciuta pure chesta". Così intonò le prime strofe di Napul'è, Poggi è spiazzato: "Rimasi senza parole", lui chiese: "È bell', eh?". Quel brano stava per finire nelle mani di Peppino Di Capri, che Pino apprezzava tanto, ma alla fine la tenne per sé.

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IL NUOVO SISTEMA DIFENSIVO "Così l'Europa avrà l'atomica" La mossa epocale di Bruxelles: ecco il piano, in quattro punti

Il Nuovo Sistema Difensivo Il parlamentare tedesco Roderich Kiesewetter svela un piano in quattro punti per una "atomica europea"




E se anche l'Unione europea si dotasse di un'arma nucleare? È dal mondo politico tedesco che riparte il dibattito sugli armamenti nucleari sotto il controllo di Bruxelles, un'idea tutt'altro che provocatoria, ma anzi sostenuta da una serie di variazioni agli equilibri internazionali, cominciati con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. Scrive su Italia Oggi l'esperto di politica internazionale, James Hansen, che i continui richiami del presidente Usa ad aumentare la copertura della spesa Nato da parte dei Paesi europei ha riacceso il dibattito sul "deterrente nucleare" sotto la bandiera dell'Ue.

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Dopo la Brexit, però, l'unico Paese in grado di fornire una "force de dissuasion" atomica è la Francia. Per l'Ue si aprirebbero così due scenari possibili: "o che il paese ceda le sue armi all'Unione (impensabile) o che queste vengano spostate altrove in Europa, restando però sotto il controllo della Francia, come le atomiche Usa dislocate presso alleati". I francesi però non sarebbero così disponibili a questo tipo di condivisione, ma secondo Hansen i tedeschi sono convinti di sapere come possono cambiare idea, cioè con i soldi. Questo almeno il piano in quattro punti immaginato dal parlamentare tedesco Roderich Kiesewetter, portavoce per la politica estera del Cdu, cioè il partito di Angela Merkel: l'impegno francese a usare le arm i per la difesa comune europea, il finanziamento tedesco per dimostrare la natura collettiva del programma, un comando congiunto e un piano per dislocare le testate francesi in altri paesi europei".

A spegnere gli entusiasmi atomici tedeschi ci pensa però l'analista Oliver Thranert, del Center for security studies di Zurigo che su Policy Perspectives ha ricordato quanto sia innanzitutto costoso un progetto nucleare europeo, oltre a costringere i leader dell'Unione a camminare su "un campo politicamente minato, pieno di potenziali conseguenze indesiderate". Ma dagli Usa, Doug Bandow, del think tank conservare Cato Institute, taglia corto: "Anziché aspettarsi che gli Stati Uniti rischino uno scambio nucleare per proteggere l'Europa, gli europei stessi dovrebbero assumersi tale rischio".

730 precompilato, tutti i trucchi per i rimborsi: come ottenere più soldi

Tasse, la guida per le detrazioni nel 730 precompilato: quali sono le spese..



Compilare nel modo migliore la dichiarazione dei redditi non solo può tenere alla larga eventuali controlli e verifiche frutto di meri errori, ma permette al contribuente di sborsare meno quattrini al Fisco, usufruendo per esempio delle detrazioni previste per legge. C'è tutto il tempo per studiare la pratica, visto che la prima scadenza per la consegna del modello 730 è prevista per il 7 luglio, riservata a chi si affida a Caf o commercialisti, seguita poi dal 24 luglio per chi si affida al 730 precompilato e infine dal 30 settembre, scadenza riservata a chi presenta il modello Redditi, l'ex modello Unico.

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Sanità
Fatta eccezione per le spese sanitarie già rimborsate da casse professionali o accordi aziendali, tutte le altre sono detraibili fino al 19% per quel che supera i 129,11 euro. I rimborsi riguardano anche i medicinali, con un tetto massimo di 3.615,20 euro, sempre che abbiate una fattura o uno scontrino che riporti il vostro codice fiscale e gli estremi dei farmaci acquistati.

Mutui per la casa
In presenza di un mutuo per l'acquisto della prima casa, è possibile detrarre gli interessi fino a 4mila euro all'anno. Nell'elenco delle spese è possibile inserire anche quelle sostenute per il notaio e altri finanziamenti usati per i costi accessori. Si possono detrarre anche gli interessi su mutui ipotecari per la costruizione della prima casa, sempr se il mutuo sia stato acceso sei mesi prima o 18 mesi dopo l'inizio dei lavori. Per quest'ultimo caso il tetto di rimborso previsto è di 2.582,28 euro. Detraibili i compensi pagati all'agenzia immobiliare, sempre in caso di prima casa, per un massimo di 1000 euro.

Ristrutturazioni
Le spese per la manutenzione straordinaria di qualsiasi immobile sono detraibili senza particolari limitazioni a proposito della categoria catastale. Operazione applicabile anche alla manutenzione ordinaria e straordinaria di pertinenze di edifici residenziali. I rimborsi sono possibili anche in caso di interventi per il risparmio energetico, come l'installazione di pannelli fotovoltaici. In tutti questi casi la detrazione è parti al 50%, ripartita in 10 rate di pari importo, con tetto massimo a 96mila euro. Arriva al 65% la detrazione possibile in caso di adeguamento antisismico.

Formazione
È possibile portare in detrazione le spese sostenute per la frequenza di tutte le scuole, fino alle superiori, e la frequenza di università statali o private con un tetto massimo di 564 euro a studente.

Famiglia
Sono deducibili i costi riportati negli assegni di mantenimento dell'ex coniuge relativi alle spese dei canoni di locazione e condominiali, se disposti dal giudice. Sono comprese anche le spese per gli addetti ai servizi domestici, come colf e badanti, per la parte in carico al datore di lavoro fino a 1.549,37 euro.

Elettrodomestici
Così come per le ristrutturazioni, sono detraibili al 50% anche le spese per l'acquisto di elettrodomestici e mobili - compreso il trasporto e il montaggio - sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016, per un tetto massimo di 10mila euro in dieci rate di pari importo.

Raptus di Cipollini, aggredisce la moglie in palestra Finisce in disgrazia: il "Re Leone" in enormi guai

Cipollini denunciato dall'ex moglie Landucci per lesioni: "Mi ha aggredito.."



Mario Cipollini, l'ex campione del ciclismo italiano, è stato denunciato dalla moglie, Sabrina Landucci, che lo accusa di lesioni. La notizia è stata data dalla Gazzetta di Lucca, che dà conto di un diverbio accaduto alcuni mesi fa in una palestra, al termine del quale il Re Leone avrebbe avuto una violenta reazione: avrebbe afferrato la donna per il collo e la avrebbe picchiata. La Landucci - sorella di Marco, ex portiere di Fiorentina e Inter - si è poi fatta medicare al pronto soccorso. Susanna Campione, avvocato della donna, ha confermato la notizia: "Il fatto è accaduto in una palestra di Lucca a gennaio e la mia assistita si era divorziata da pochi giorni dal signor Cipollini". Ci sarebbero anche dei testimoni che avrebbero assistito alla scena. La vicenda è delicata: si continua ad indagare per capire se Cipollini deve essere prosciolto o rinviato a giudizio.

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Cipollini e la Landucci si erano sposati in pompa magna nel 1993, dunque per anni sono stati separati e il divorzio è arrivato alla fine del 2016.