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venerdì 31 marzo 2017

Caserta: Al Bar "Il Bacio" Cornetti d'Autore Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale

 A Caserta, al Bar "Il Bacio", il Pasticciere Giuseppe De Luca fa impazzire i suoi clienti con il "CORNETTO" a lievitazione naturale


di Ettore Orefice



La miglior cornetteria di Caserta e provincia è al Bar “Il Bacio” in Via Roma, a Caserta. In oltre 10 anni abbiamo testato un gran numero di cornetterie del casertano e dopo numerosi assaggi, ma soprattutto dopo aver ascoltato il parere di numerosi clienti, siamo arrivati alla conclusione che uno dei cornetti più buoni di Caserta, lo si può assaggiare al Bar "Il Bacio, dove il Pasticciere, Giuseppe De Luca, continua a stupire i suoi clienti con il "Cornetto" a lievitazione naturale.

È morbido, grande e a mezza sfoglia;
    • Non è friabile (nel senso che non si frantuma in mille pezzi dopo un morso);
    • È altamente digeribile;
    • È buono anche se lo si farcisce con pietanze salate (affettati, creme salate da spalmare, ecc.) e non necessariamente con cioccolato e creme dolci;
    • Il sapore e la morbidezza rimangono pressappoco intatti anche se lo si mangia a distanza di tre o quattro giorni.

La Cornetteria "Il Bacio" la trovi in Piazza Gianturco, 59 - Afragola (Na). La Grafferia "Il Bacio" in Piazza Vanvitelli (Ce), e la Caffetteria "Il Bacio" in Via Roma (Ce). 

Marcianise, Domenica 2 Aprile, l'Associazione "CAPATOSTA" presenta: "Primavera a 6 Zampe

Marcianise: Domenica 2 Aprile, tra festa e divertimento, l'Associazione "CAPATOSTA" presenta: "Primavera a 6 Zampe"


Antonio Golino
Consigliere Comunale Marcianise


Continuano le iniziative dell'Associazione "CAPA TOSTA" che Domenica 2 Aprile, in collaborazione con "La Voliera" presenta: "Primavera a 6 zampe". Un evento straordinario che mira a promuovere la prevenzione e la cura del Cane. "L'evento si terrà Domenica 2 Aprile in Via San Giuliano, a Marcianise. E' un evento mirato soprattutto per la prevenzione del Cane, e come ogni anno, l'Associazione "CAPA TOSTA", di cui ho l'onore di far parte, si fa portavoce di queste iniziative". Così, ai nostri microfoni, il Consigliere comunale, Antonio Golino. E nota: "Presenti, inoltre, esperti del settore, come il Veterinario dott. Bergamin, e tanti altri che sapranno sicuramente darci consigli importanti per i nostri cuccioli. Inoltre, tra festa e divertimento saranno dati anche Gadget e ricchi premi".

giovedì 30 marzo 2017

Alatri Dopo averlo ucciso, nell'altro bar... Il secondo orrore delle due bestie

Nuove rivelazioni sull'omicidio di Emanuele: "La lite è iniziata per due euro"




Nuovi risvolti nelle indagini sull’omicidio di Emanuele Morganti: la lite è iniziata per una moneta da due euro. Il clima di omertà, di cui parlavano gli inquirenti all’inizio delle indagini, sta sparendo e così, grazie a nuove dichiarazioni dei testimoni, diventa ogni giorno più chiara la dinamica dell’aggressione avvenuta fuori dalla discoteca Mirò ad Alatri. La barista, Agnese Mannino, ha raccontato come tutto abbia avuto inizio: “Emanuele mi aveva chiesto quattro shot di Tequila. Ad un tratto si è avvicinato al bar un ragazzo, che mi ha mostrato due euro e mi ha chiesto da bere. Io gli ho risposto che al massimo potevo dargli una Lemonsoda, ma lui voleva un cocktail. Mi ha detto di aver già speso cento euro”. Agnese allora, per calmarlo, si è girata per preparargli un cocktail molto diluito, mentre Emanuele e Ketty, come riporta Il Corriere della Sera, erano al bancone in attesa di sale e limone per la Tequila.

La cassiera, Sharon, ha invece visto il continuo: “L’albanese (l’italiano Memmo Paniccia, ndr) lo spintonava per guadagnare il bancone. Emanuele mi guardava stupito”. La barista, una volta che si è rigirata, ha visto i due che si strattonavano a vicenda: “L’albanese ha preso un portatovaglioli dal bancone e l’ha lanciato a Emanuele. Poi ha preso una bottiglia”. Ketty ha spiegato come Emanuele abbia reagito solo per allontanarlo, ma, in soccorso dell’albanese, è arrivato l’amico buttafuori che l’ha preso a pugni e calci e che ha chiamato altri tre buttafuori, che però non li hanno divisi, ma hanno continuato a picchiarlo e poi l’hanno sbattuto fuori. Il resto del triste episodio è già stato chiarito grazie ai racconti dei presenti.

Nuove testimonianze hanno permesso, però, di ricostruire cosa i due fratellastri, arrestati perché ritenuti responsabili dell’omicidio, hanno fatto dopo l’aggressione ad Emanuele. Paolo Palmisani e Mario Castagnacci sono andati in un locale di Frosinone, che si trova lungo la Statale Monti Lepini, per vantarsi: “Abbiamo massacrato uno di Alatri: aveva osato rispondere”. L’autopsia di Emanuele, rinviata a oggi, permetterà di dare notizie certe sulla sua morte: chi è il vero responsabile tra le sette persone indagate e cosa abbia realmente ucciso il ventenne, se il calcio ricevuto da parte di Mario Castagnacci o il colpo che gli è stato dato con la spranga.

Patto Renzi-Grillo, l'attacco è partito  Il complottone per far fuori Berlusconi

Patto Renzi-Grillo, l'attacco è partito Il complottone per far fuori Berlusconi



Matteo Renzi apre al Movimento 5 stelle. Il capogruppo renziano sta sondando i partiti sulla legge elettorale, il Legalicum, cioè l'Italicum riscritto dalla Corte costituzionale. Ettore Rosato in queste ore sta tentando di convincere pentastellati per "presentare come proposta il Legalicum", appunto, quindi una legge proporzionale senza ballottaggio e con il premio di maggioranza per il partito che raggiunga il 40 per cento.  Una legge definita dai grillini "ottima" dopo la decisione della Corte e poi ridimensionata: "Applichiamo il Legalicum al Senato con i dovuti correttivi (l'Italicum era valido solo per la Camera, ndr) e andiamo a votare subito. Ci vuole una legge di poche righe".
Ed è proprio sui "dovuti correttivi", riporta Il Fatto quotidiano in un retroscena, che potrebbe restare la distanza tra Pd e 5 Stelle. Perché il M5S vuole cancellare capilista bloccati e pluricandidature, salvati invece dalla Consulta, che il Pd vuole tenere. Danilo Toninelli, deputato pentastellato e ideatore del Democratellum, la legge proposta ai tempi dal M5S, conferma: "Noi non facciamo accordi o trattative al buio. Se il Pd vuole davvero il Legalicum lo dica pubblicamente, alla luce del sole". "L'unica legge che può essere approvata è il Legalicum - continua - fare altre cose significa perdere tempo e aspettare settembre per le pensioni d' oro". I colloqui vanno avanti, il patto tra Renzi e Grillo si sta per concludere, Silvio Berlusconi è avvisato.

Occhio, cambiati i confini dell'Italia: la nuova mappa geografica / Guarda

Italia e Slovenia, cambiano i confini: la nuova cartina geografica



Cambiano i confini e la cartina geografica dell'Italia. La Camera ha approvato il disegno di legge per la "ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato". Si parla di 1.745,2 metri quadrati, quelli adiacenti al torrente Barbacina/Cubnica in Friuli Venezia Giulia. L'ultimo accordo risaliva al 2007. Ora, come ricorda Il Giornale, con la modifica studiata a Trieste nel 2014 e approvata dai deputati si modifica il tratto compreso tra il cippo 51/1 e il cippo 51/22. Sufficiente per parlare di una "nuova Italia". 

DOVE CE LO RITROVEREMO  Addio Rai, scelta clamorosa:  "Quale tv si prende Fazio"

Fabio Fazio, l'indiscrezione: verso Sky o il digitale terrestre



Il tweet di Fabio Fazio è un caso, bello e fatto. "In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D'ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso". Da più parti, dopo questo cinguettio, si è subito ipotizzato un addio di mister Che tempo che fa a Viale Mazzini, con la complicità del tetto massimo dei compensi. E dunque c'è già chi ipotizza la prossima televisione di Fazio, che almeno secondo Il Tempo potrebbe essere Sky, dove tra l'altro già da due anni collabora la sua partner artistica, quella Luciana Littizzetto di Italia's got talent. Altra possibile soluzione, un canale del digitale terrestre, nicchia che sta assumendo sempre più rilievo.

Tumore del rene, nuovi scenari tra 'innovazione e sostenibilità'

Tumore del rene, nuovi scenari tra innovazione e sostenibilità


di Matilde Scuderi


Francesco De Lorenzo
Presidente Favo

Ogni anno in Italia circa 12.600 persone ricevono la diagnosi di carcinoma del rene, spesso dopo un percorso lungo e accidentato perché si tratta di una neoplasia difficilmente individuabile, che durante le prime fasi di sviluppo tende a rimanere silente. Questo tumore colpisce soprattutto gli uomini - due terzi dei pazienti sono di sesso maschile - e di età superiore ai 60 anni. Ad oggi, grazie ai progressi fatti nell'ambito della medicina di precisione, sono sempre di più le terapie efficaci a disposizione dei pazienti ma occorre che i medici non perdano di vista la necessità di appropriatezza delle cure prescritte, per evitare lo spreco di risorse del Sistema sanitario nazionale. È quindi con l'intento di stimolare un dibattito fra tutti gli attori di sistema al fine di individuare le criticità e le modalità per garantire la miglior cura al paziente, in un’ottica di sostenibilità nasce il convegno 'Il carcinoma renale dalla diagnosi precoce alla definizione del migliore approccio integrato: pazienti, clinici, istituzioni e accademici a confronto', promosso dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) e realizzato grazie al contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Ipsen. “Favo svolge un’attività vicariante nei confronti di tutte quelle neoplasie per le quali non esistono corrispondenti associazioni di malati in grado di rappresentarne i rispettivi bisogni e diritti quali pancreas, tumori rari, vescica, rene ecc.: dall’informazione personalizzata, all’accesso ai più moderni trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione al ritorno al lavoro e ad una vita normale” ha dichiarato Francesco De Lorenzo, presidente della Favo.

Negli ultimi anni i costanti progressi della ricerca farmaceutica hanno consentito di sviluppare nuove soluzioni mirate che saranno disponibili nel breve periodo anche per i pazienti italiani. “Ci stiamo avvicinando sempre di più ad una medicina di precisione, con trattamenti mirati a quei meccanismi che sono responsabili in particolare della crescita del tumore del rene - ha spiegato Camillo Porta, dirigente medico del dipartimento oncoematologico del Policlinico San Matteo di Pavia - È assolutamente necessario che le autorità regolatorie vadano di pari passo con la scienza, perchè troppo spesso anche quando le soluzioni sono davvero risolutive arrivano in ritardo rispetto agli altri paesi europei ed è un problema per i nostri pazienti.  Da ultimo, è essenziale però che anche noi oncologi medici rispettiamo i criteri di appropriatezza prescrittiva per non disperdere le risorse in modo non appropriato, in momento difficile come quello attuale”. “La ricerca oncologica dell’Istituto superiore di sanità (Iss) si svolge principalmente nel dipartimento di oncologia e medicina molecolare - ha detto Mauro Biffoni, direttore del dipartimento di oncologia e medicina molecolare dell'Iss - e riguarda aspetti che si estendono dalla ricerca di base, ad esempio identificazione di alterazioni molecolari alla base dei processi neoplastici, alla ricerca clinica. L’Iss inoltre partecipa alle reti per la ricerca traslazionale italiana, come coordinatore, ed europea nelle quali l’oncologia ha un importante rilievo ed alla rete degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico oncologici italiani di Alleanza contro il cancro”.

“La sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale passa attraverso il giusto riconoscimento del valore dell’innovazione - ha aggiunto Americo Cicchetti, direttore dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems), professore ordinario di organizzazione aziendale presso l'università cattolica del Sacro Cuore di Roma e presidente della Società italiana di health technology assessment (Sitha) - tenendo conto che questo valore deve essere declinato in termini di efficacia e sicurezza e in termini di accettabilità per i pazienti e di utilità per gli operatori. Per esempio in caso di tecnologie e farmaci che permettano un intervento più rapido ed efficace, questo elemento dovrebbe rientrare tra quelli presi in considerazione in sede di dichiarazione delle condizioni di rimborsabilità e prezzo nella logica della health technology assessment”.