Visualizzazioni totali

mercoledì 29 marzo 2017

Così affondano la legittima difesa Porcata: di quali deputati è la colpa

Pd e M5s, l'ultima porcata: così affondano la legittima difesa



Tre assenti (su sei) tra i grillini, uno (su tre) in Forza Italia: e così in Commissione Giustizia alla Camera è passata - 7 a 6 più due astenuti e un deputato che non ha partecipato al voto - la proposta del Pd sulla legittima difesa. Ora approderà in Aula (tecnicamente, sarà il «testo base»), e chissà cosa ne verrà fuori.

Premessa: la commissione è composta da più di 40 parlamentari, ma ieri ce n'erano solo 16. Sul tavolo, proposte di senso opposto. Una, quella che ha avuto il via libera, targata centrosinistra. Un'altra, impallinata, del leghista Nicola Molteni. E che ricalca quanto già ipotizzato dai lumbard due anni fa. Non mancano, tra gli altri, un suggerimento di Fratelli d'Italia e un paio a firma degli azzurri Gregorio Fontana e Mariastella Gelmini.

L'obiettivo è sempre lo stesso: intervenire sulla legittima difesa, cioè sui casi in cui un malvivente entra in un'abitazione e subisce la reazione del proprietario, che magari lo stecchisce come successo recentemente a Lodi.

Cosa deve succedere al cittadino che fa fuoco?

Secondo il Pd e il suo relatore David Ermini, va ritoccato l'articolo 59 che riguarda le «circostanze non conosciute o erroneamente supposte».

In sintesi. Se Tizio si ritrova in casa un aggressore e spara, va assolto se è vittima di «un grave turbamento psichico» causato dal malvivente e dalla situazione.

Per capirci. Immaginate la scena. Villetta isolata. Notte. Il signor Rossi viene svegliato da alcuni rumori. In casa ci sono moglie e figlia piccola. Ha una rivoltella regolarmente detenuta. La afferra. In corridoio, s'imbatte in un uomo incappucciato. Il tizio si dirige verso la stanza della bambina e ha in mano un oggetto.

Un'arma? Nel buio non si capisce. Il signor Rossi spara.

L' ospite sgradito finisce a terra. Morto. Secondo il Partito democratico, il giudice dovrà stabilire se la paura d'essersi trovato davanti uno sconosciuto, oltretutto diretto verso la cameretta della figlia, può giustificare la pistolettata. La Lega la pensa diversamente.

La proposta di Molteni prevede un ritocco a un altro articolo (il 52). In modo da stabilire che, se il signor Rossi si trova in casa un estraneo e preme il grilletto, il signor Rossi ha sempre ragione.

Argomentazione della Lega: così si elimina la discrezionalità del giudice e si tutela chi si difende.

Argomentazione del Pd: così è il Far West, meglio far decidere a un magistrato.

Il tema è delicato e infiamma il dibattito: già un anno fa un testo approdò in Aula (era quello suggerito dal Carroccio): il centrosinistra cercò di modificarlo e poi tutto tornò in commissione. Cioè nel freezer. Dove infatti è rimasto mesi e mesi, prima di uscire dal cassetto.

Ieri, il voto.

«Vergogna, il testo del Pd è fumo negli occhi» tuona Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia. Che aggiunge: «Il nostro testo era molto simile a quella della Lega, mira ad aiutare la parte lesa e i magistrati». Secondo l' ex ministro della Difesa, la proposta del Pd «lascia ampi margini di ambiguità e discrezionalità sul giudizio delle eventuali responsabilità di chi ha subìto la rapina».

Inferociti i lumbard, col capogruppo a Montecitorio Massimiliano Fedriga che parla di «testo truffa del Pd» e Molteni che promette battaglia «in aula e nelle piazze» perché «questa maggioranza non ha capito che i cittadini chiedono sicurezza, certezza della pena e la possibilità di difendersi». La Lega vuole fare calendarizzare il testo in Aula già settimana prossima.

Caserta: A San Marco Evangelista apre il Ristorante Pizzeria DO. RE. MI' ed è subito successo

Caserta: A San Marco Evangelista apre il Ristorante Pizzeria DO. RE. MI' ed è subito successo Musica Live Balli di Gruppo e Animazione per bambini 




Ristorante-Pizzeria DO RE MI', a San Marco Evangelista apre il primo locale con area giochi per bambini. Musica Live. Balli di Gruppo e tanto altro ancora racchiuso in un unico locale: DO RE MI'. Dove poteva nascere un posto così se non a San Marco Evangelista, alle spalle dello storico Hotel "Vanvitelli". A pochi chilometri dall'uscita di Caserta Sud, il "DO RE MI'" lancia la prima serata a tema con la Musica "Live" diretta dal Dj Carmelo. Per Info e prenotazioni: 0823.1554041 o 347.0820218.

Diocesi di Aversa - Quaresima online

Commento al Vangelo di Mons. Spinillo: IV Domenica di Quaresima 2017


di don Francesco Riccio
a cura di Gaetano Daniele



“Vivere con partecipazione il tempo della Quaresima significa mettersi in cammino verso una meta”. Esordisce così Mons. Angelo Spinillo nel commentare il Vangelo di domenica 26 marzo 2017. Questa settimana, il Vescovo di Aversa siede tra i banchi di scuola insieme ai giovani del Liceo “Innico Caracciolo”, quasi a voler dire che la scuola della Parola guarisce gli sguardi aprendoli a dimensioni di vita nuova. La meta, dunque, in Quaresima è rappresentata dalla Pasqua, dall’uomo nuovo, da una umanità “risorta e liberata da egoismo e meschinità”. Il vangelo della IV domenica di Quaresima racconta del miracolo con il quale Gesù restituisce la vista ad un cieco. Ma il figlio di Dio “si affida a questi segni per mettersi in dialogo con noi, per farci comprendere a quale vita di luce, bontà e bellezza egli stesso ci sta chiamando”.


Elezioni amministrative, c'è la data Dove e quando si vota: tutte le città

Elezioni amministrative, Minniti: si vota l'11 giugno, ballottaggi il 25



Le consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali e per l'elezione dei consigli circoscrizionali nelle Regioni a statuto ordinario si svolgeranno domenica 11 giugno 2017. La data è stata fissata dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, con proprio decreto. L’eventuale turno di ballottaggio è stato fissato per domenica 25 giugno. I comuni interessati alla consultazione sono 1.021, di cui 796 nelle regioni a statuto ordinario e 225 nelle regioni a statuto speciale, "dove lo svolgimento delle elezioni - spiega il Viminale - è fissato autonomamente, anche in data diversa da quella prevista per le regioni a statuto ordinario". Nel dettaglio, 153 sono i comuni superiori ai 15mila abitanti, di cui 25 comuni capoluogo di provincia e 858 comuni inferiori ai 15.000 abitanti.  Tra le città più importanti ci sono Parma, Palermo, Genova, Catanzaro e L'Aquila. 

Brexit, Theresa May firma il divorzio Gelo dell'Ue: niente libero commercio

Brexit, Theresa May ha firmato. Gelo dell'Ue: niente libero commercio



"Siamo una grande unione di persone e nazioni, con una orgogliosa storia e un brillante futuro. E ora che la decisione di uscire dall'Unione europea è stata presa, è ora di unirci". È un passo, secondo le anticipazioni dei media britannici, del discorso che la premier Theresa May farà a proposito della Brexit. "Quando siederò al tavolo dei negoziati nei prossimi mesi, rappresenterò ogni persona nell'intero Regno unito, giovani e anziani, ricchi e poveri, città, cittadine, paesi e tutti i villaggi e i borghi tra essi. E sì, anche quei cittadini dell'Ue che hanno fatto di questo Paese la loro casa", dirà la prima ministra. "È mia ferma decisione ottenere l'accordo adeguato per ogni persona in questo Paese. Mentre affrontiamo le opportunità che abbiamo di fronte in questo cammino trascendentale, i nostri valori condivisi, interessi e ambizioni possono, e devono, unirsi".

Gelo dall'Unione europea che ha affermato che il Regno Unito non otterrà un accordo di libero commercio nei prossimi due anni, e una soluzione di transizione per attutire l'uscita della Gran Bretagna dopo il 2019 non potrà durare più di tre anni. È quanto afferma la bozza di risoluzione del Parlamento europeo sulla Brexit, secondo quanto riferisce il Guardian che ne ha preso visione. In 11 pagine, si legge, la premier britannica Theresa May viene avvertita che l'Ue proteggerà i suoi interessi politici, economici e sociali. La Brexit, afferma il documento, sarà un "evento sfortunato e senza precedenti, mentre nessun membro dell'Ue ha mai lasciato prima", ma "questo esito deve essere gestito in modo ordinato in modo da non colpire negativamente l'Ue, i suoi cittadini e il processo di integrazione europeo".

Tra i vari punti affrontati, il testo afferma che un accordo di transizione post-2019 potrà garantire che barriere e controlli doganali non siano applicati dal primo giorno della Brexit, ma esso non potrà durare più di tre anni e sarà "limitato nella sua portata, non potendo sostituire mai un'adesione all'Unione". Inoltre, si legge nel documento, se Londra tentasse di negoziare altri accordi di libero commercio mentre è ancora uno Stato membro dell'Ue, non ci saranno altre discussioni per un accordo. Il testo sottolinea poi che la data dopo la quale i cittadini europei perderanno il diritto automatico di vivere nel Regno Unito non dovrà essere precedente al 29 marzo 2019, o Londra starà violando la legge europea.

Caivano (Na): BOOM Sulle tracce dell'attacchino abusivo Ci siamo quasi

Caivano (Na): BOOM Sulle tracce dell'attacchino abusivo Ci siamo quasi

di il Notiziario



Un danno alle “Imprese vere”, un rischio per i consumatori, un problema per lo Stato e le Amministrazioni locali. È questo il danno che produce il fenomeno dell’abusivismo, che colpisce con forza tutte le aree dell’Italia, crescendo a dismisura negli ultimi anni fino a superare la soglia del 50 per cento. Solo nel settore del benessere (alias acconciatori ed estetisti) si stima che gli abusivi rappresentino circa il 30% dei regolari. Da alcuni controlli è emerso che per ogni impresa regolare ci siano addirittura due aziende “fantasma”, con un grave impatto sulla salute dei cittadini. Ma l’abusivismo riguarda molti altri settori del commercio e dell’artigianato: da quello alimentare a quello dell’edilizia, dall’autoriparazione alla fotografia.Per non parlare del fenomeno dell'affissione abusiva che puntualmente arriva alla vigilia di ogni tornata elettorale. 

Il fenomeno dell'affissione abusiva è un malcostume diffuso in tutta la penisola. A Caivano, in provincia di Napoli, un po di più. Soprattutto con l'ultimo episodio che ha visto coinvolto il neo segretario nonchè consigliere comunale del Partito Democratico Antonio Angelino. Vittima appunto di manifesti anonimi. 

"Ci siamo quasi. Siamo sulle tracce di chi ha affisso quei manifesti abusivi che hanno danneggiato non solo la mia immagine ma quella di tutta la comunità caivanese. Deduco che la matrice sia sempre la stessa, cardito-caivano. Oggi, precisa Angelino, sarò puntuale negli uffici delle autorità competenti, per ampliare e seguire le indagini dal vivo, grazie anche all'aiuto di amici del posto che non solo non temono ripercussioni, ma combattono giorno dopo giorno l'abusivismo affinchè si ripristini la legalità nel nostro Paese. Per rispetto alle indagini non faccio il nome dell'attacchino che sta circolando in queste ultime ore, ma il mio ulteriore invito alle forze dell'ordine è di visionare anche le telecamere del Bar "La Dolce Sosta" dalle ore 07.00 alle ore 09.00 di domenica 26 marzo 2017, affinchè fermare ed inchiodare questo fenomeno". 

Serracchiani, il giudice la brutalizza Sono guai, la frase choc sulla Dem

L'attacco brutale del giudice. Sono guai, la frase-terremoto sulla Dem



Un attacco ferocissimo è partito dal profilo Facebook di un giudice di Trieste contro la presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia, Debora Serracchiani. Giorgio Nicoli, riporta la Stampa, non è neanche un giudice qualunque, visto che è stato il Gip dell'inchiesta Rimborsopoli sui consigliere regionali e i sospetti rimborsi spese ai gruppi consiliari. Sul social il magistrato avrebbe voluto rispondere alla domanda del consigliere comune di Fratelli d'Italia, Claudio Giacomelli, su quale fosse la "legge più dannosa approvata dalla Serracchiani". Da quel momento al magistrato le dita sono partite incontrollate sulla tastiera.

Prima di pentirsi e cancellare tutto, Nicoli ha scritto sul suo profilo: "Mah... credo che era meglio se la Serracchiani non fosse entrata in politica... ma se anche lo ha... non cambia niente... danneggia tutti da destra a sinistra... il che è diverso dal meritarsi le critiche dell'opposizione... quello è normale in democrazia e va bene sempre... ma questa Presidente supponente e inconsistente lascerà dopo di sé il vuoto assoluto e credo che nessuno la rimpiangerà... una errore della Storia e basta", con tanto di emoticon.

Al quotidiano triestino Il Piccolo ha provato a giustificare lo sfogo da semplice cittadino: "non in veste di giudice" come fanno "tanti medici che danno un giudizio pessimo sulla riforma della sanità". Certo paragoni a parte, lo stesso Nicoli dopo un po' si è accorto di aver esagerato e si è scusato di nuovo sul suo profilo: "Scusate, ho dimenticato per un attimo che le mie parole pootevano essere lette come qualcosa di correlato, anche solo alla lontana, al mio ruolo".

La Serracchiani alla Stampa si è detta "sbigottita", l'attacco ha pochi precedenti e di sicuro non resterà con le mani in mano: "Sono convinta che gli organismi competente sapranno cosa fare...". E il fascicolo di Nicoli potrebbe presto arrivare sul banco del Consiglio superiore della magistratura.