Brexit, Theresa May ha firmato. Gelo dell'Ue: niente libero commercio
"Siamo una grande unione di persone e nazioni, con una orgogliosa storia e un brillante futuro. E ora che la decisione di uscire dall'Unione europea è stata presa, è ora di unirci". È un passo, secondo le anticipazioni dei media britannici, del discorso che la premier Theresa May farà a proposito della Brexit. "Quando siederò al tavolo dei negoziati nei prossimi mesi, rappresenterò ogni persona nell'intero Regno unito, giovani e anziani, ricchi e poveri, città, cittadine, paesi e tutti i villaggi e i borghi tra essi. E sì, anche quei cittadini dell'Ue che hanno fatto di questo Paese la loro casa", dirà la prima ministra. "È mia ferma decisione ottenere l'accordo adeguato per ogni persona in questo Paese. Mentre affrontiamo le opportunità che abbiamo di fronte in questo cammino trascendentale, i nostri valori condivisi, interessi e ambizioni possono, e devono, unirsi".
Gelo dall'Unione europea che ha affermato che il Regno Unito non otterrà un accordo di libero commercio nei prossimi due anni, e una soluzione di transizione per attutire l'uscita della Gran Bretagna dopo il 2019 non potrà durare più di tre anni. È quanto afferma la bozza di risoluzione del Parlamento europeo sulla Brexit, secondo quanto riferisce il Guardian che ne ha preso visione. In 11 pagine, si legge, la premier britannica Theresa May viene avvertita che l'Ue proteggerà i suoi interessi politici, economici e sociali. La Brexit, afferma il documento, sarà un "evento sfortunato e senza precedenti, mentre nessun membro dell'Ue ha mai lasciato prima", ma "questo esito deve essere gestito in modo ordinato in modo da non colpire negativamente l'Ue, i suoi cittadini e il processo di integrazione europeo".
Tra i vari punti affrontati, il testo afferma che un accordo di transizione post-2019 potrà garantire che barriere e controlli doganali non siano applicati dal primo giorno della Brexit, ma esso non potrà durare più di tre anni e sarà "limitato nella sua portata, non potendo sostituire mai un'adesione all'Unione". Inoltre, si legge nel documento, se Londra tentasse di negoziare altri accordi di libero commercio mentre è ancora uno Stato membro dell'Ue, non ci saranno altre discussioni per un accordo. Il testo sottolinea poi che la data dopo la quale i cittadini europei perderanno il diritto automatico di vivere nel Regno Unito non dovrà essere precedente al 29 marzo 2019, o Londra starà violando la legge europea.
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