Visualizzazioni totali

venerdì 10 marzo 2017

La Raggi? Poltrone e stipendi: ecco cosa si scrivevano Marra e Romeo

Raggi, ecco cosa si scrivevano Marra e Romeo 10 giorni prima della vittoria



I due uomini che hanno inguaiato Virginia Raggi parlavano di incarichi, poltrone e relative retribuzioni 10 giorni prima che la grillina diventasse sindaca di Roma. Una conversazione tra Raffaele Marra e Salvatore Romeo risalente al 12 giugno sembra delineare il ruolo centrale degli stessi due collaboratori, poi finiti in guai giudiziari, nell'amministrazione a 5 Stelle.

Come riporta Il Messaggero, Marra scrive a Romeo: "Domani ti mando un foglio Excel con i provvedimenti da adottare subito, e un foglio word in cui ci sono i possibili incarichi e le possibili retribuzioni. Ma come ti dicevo prima te li devo spiegare". Poco dopo aggiunge: "Ti ho inviato due mail, la prima con la macrostruttura. La seconda con gli atti da compiere e relativa tempistica. Confermami ke hai ricevuto le mail e ke riesci ad aprire gli allegati. Ps gira le mail solo a V. e Daniele mi raccomando". "V." è la Raggi, "Daniele" è il futuro vicesindaco Daniele Frongia. Sono loro i "4 amici al bar" della chat poi saccheggiata dagli inquirenti che stanno costruendo il giallo delle nomine nella giunta capitolina. Tre giorni dopo Marra scrive a Romeo a proposito di Marcello Minenna e Carla Raineri, che diventeranno il primo assessore al Bilancio e alle Partecipate e la seconda capo-gabinetto della sindaca. "Hai letto la mia email circa il compenso di mm? Se lui vuole guadagnare di più potrebbe fare il capo della Ragioneria al posto di Fermante e V. potrebbe tenere la delega al bilancio. Mentre per il magistrato potrebbe continuare a svolgere l'incarico attuale di capo dell'anticorruzione (quello cioè ke le ha conferito Tronca) e ke lei ha accettato!!! Così sono sistemati tutti e due!!!". Alla fine, come noto, sia Minenna sia la Raineri lasceranno polemicamente per lo strapotere del duo Marra-Romeo. E dall'esposto della Raineri nasceranno quasi tutti i problemi della Raggi.

Solo lei lo può salvare, la bomba: "Tiziano Renzi vola all'estero"

Inchiesta Consip, le voci: Tiziano Renzi andrà in pellegrinaggio a Medjugorje



Meglio un bel pellegrinaggio a Medjugorje che una brutta riunione di sezione a Rignano. Tiziano Renzi, secondo Radio Paese, sarebbe in partenza per Medjugorje. Un pellegrinaggio che lui ha contribuito ad organizzare, come fa da anni, e al quale non vuole rinunciare nonostante l'inchiesta della Consip e l'avviso di garanzia che lo ha raggiunto. «Non ho nessuna intenzione di dire cosa farò. Qualsiasi cosa io dica viene travisata...», spiega 'i babbo dell' ex premier. E la gita, stavolta, non sarebbe casuale. Secondo le voci raccolte a Rignano, Tiziano Renzi sarebbe pronto a dimettersi da segretario del locale Pd. «Il mio mandato è già a disposizione», annuncia il giorno dopo il rinvio «a data da destinarsi» della prima assemblea post-inchiesta. «Non sarò solo io a decidere, valuteremo insieme nel partito», dice Tiziano Renzi. Anche se il partito, non solo quello rignanese, la valutazione l'ha ormai fatta. «Mi affido al senso di responsabilità di tutti», dice il segretario fiorentino Fabio Incatasciato. Troppe tensioni, troppa pressione mediatica insomma. Meglio una transizione.

Il governo e la tassa pro-ricconi? Ecco cosa c'è dietro per davvero

Flat tax, cosa c'è dietro davvero (e perché la Brexit ci può far godere)



Roma come Malta, Milano come Londra. Parlando di tasse, s'intende. Anzi di flat tax, appena introdotta dal governo italiano. L'imposta forfettaria da 100mila euro punta a portare fiscalmente in Italia i "ricconi" (tecnicamente parlando gli High net worth individual) con alto patrimonio e redditi prodotti all'estero. Per estensione potranno aderire anche uno o più familiari, al modico prezzo di 25mila euro a testa. Secondo le stime, il nuovo regime potrebbe portare tra le braccia del Fisco nostrano circa 1.000 nuovi contribuenti. Nel mirino ci sono manager dell'alta finanza, artisti, cantanti, attori, sportivi di alto livello (dal golf al motociclismo fino alla Formula 1, residenti tradizionali di un paradiso fiscale come Montecarlo, per esempio).

Come ricorda anche Il Giornale, comunque, la tassa agevolata riguarderà solo chi è residente all'estero da almeno 9 periodi d'imposta negli ultimi 10 anni. Sono favoriti perciò i "nuovi" rispetto a chi, italiano, ha fatto anni fa la scelta di "scappare" Oltralpe per pagare meno tasse. Non diventeremo un vero e proprio Paradiso fiscale, ma l'obiettivo concreto è quello di soppiantare Londra come capitale "defiscalizzata" d'Europa, puntando anche sugli effetti ancora sconosciuti della Brexit.

La sinistra si dice contraria (per Sergio Cofferati è "una misura sbagliata e sleale", altri parlano erroneamente di condono), la grillina Carla Ruocco in un'intervista all'Huffington Post sfotte sostenendo che il governo fa il gioco di "sceicchi arabi e ricconi russi". Di sicuro, l'Italia diventa concorrente diretta di paesi come Portogallo, Irlanda e Spagna (che hanno sistemi agevolati analoghi per gli stranieri), scommettendo però su un tessuto finanziario e produttivo migliore. Basterà per il grande rilancio?

Occhio al supervelox: sarà un incubo Perché non servirà a niente frenare

Via libera dal tribunale al supervelox: multe valide anche se non è segnalato



Non bastavano le centinaia di autovelox per trasformare la vita degli automobilisti un inferno. Sta per arrivare anche il supervelox, un nuovo strumento che da Rovigo potrebbe presto arrivare in tutta Italia. Il nuovo strumento valuta la velocità delle vetture che incrocia, ne segue l'andamento, quindi è del tutto inutile frenare all'improvviso per ridurre la velocità e riportarla sotto i limiti. Come riporta Rovigo oggi, secondo il tribunale del capoluogo veneto la nuova arma nelle mani della Polizia municipale è del tutto legale. Lo scout speed si muove a bordo delle auto degli agenti municipali e può quindi essere usato ovunque. Inutile quindi cercare segnali che ne annuncino la presenza, il supervelox potrebbe nascondersi dietro una siepe o un muro, comunque non è essere per niente visibile. E per il momento non c'è ricorso che tenga, restano solo le multe da pagare. 

Moglie e marito schiacciati dal ponte Beffa tragica: dove andavano / Foto

Ancona, moglie e marito morti sulla A14, schiacciati dal crollo del cavalcavia



Marito e moglie sono morti e due operai sono rimasti feriti sulla A14 nei pressi di Ancona per il crollo del cavalcavia numero 167 della strada provinciale 10. Le vittime, i cui corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco, erano di Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno: Emidio Diomedi, 60 anni, piccolo imprenditore nel settore dell'abbigliamento, e Antonella Viviani, 54 anni. Erano nella loro auto sulla carreggiata Nord dell'autostrada, 10 chilometri a nord di Loreto, quando alle 13.30 il ponte ha ceduto, schiacciando la vettura. La coppia stava raggiungendo l'ospedale di Torrette per una visita di controllo: la donna aveva subito recentemente un intervento chirurgico.

Nell'incidente sono rimasti feriti due operai della Delabech, che eseguiva lavori per i quali il cavalcavia era chiuso al traffico. I due lavoratori sono stati ricoverati all'ospedale Torretta di Ancona. Non sarebbero in pericolo di vita. Le strutture tecniche della Condirezione generale nuove opere di Autostrade per l'Italia "stanno acquisendo tutte le informazioni necessarie, che sono state prontamente richieste alla Delabech". Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, informa una nota, "sta predisponendo l'istituzione di una commissione ispettiva di esperti del dicastero per analizzare e valutare quanto accaduto sulla A14 con il cedimento della struttura tra Ancona Sud e Loreto. Il decreto di nomina verrà firmato dal Ministro Graziano Delrio". "La magistratura deve accettare il prima possibile le responsabilità per quello che è accaduto oggi sul ponte dell'A14", ha chiesto il vicepresidente della Regione Marche Anna Casini. 

Ripercussioni sul traffico regionale: l'A14 è chiusa: istituite le uscite obbligatorie sulla statale 16 Adriatica in corrispondenza dei caselli di Ancona Sud in direzione Bologna e di Loreto in direzione Bari. In uscita ai due caselli si sono formate lunghe code. A causa dei tempi non brevi di ripristino della circolazione si consiglia, per le lunghe percorrenze, da Bologna verso l'Abruzzo e la Puglia di percorrere la A14 fino a Cesena per poi prendere la E45 Cesena-Orte, immettersi in A1 poi in A24 direzione Teramo o A/25 direzione Bari. Per le percorrenze dal nord in direzione della Puglia si consiglia l'utilizzo della A1 fino a Napoli e della A16 Napoli-Bari. Percorsi inversi per la direzione sud-nord. 

L'INCUBO TEDESCO Armati di accetta in stazione: panico e feriti, due in fuga

Duesseldorf, panico alla Stazione centrale: uomini armati con accetta



Panico alla Stazione centrale di Duesseldorf, in Germania: un gruppo armato di accetta ha attaccato alcuni passanti, provocando diversi feriti. Due uomini sono stati fermati dalla polizia, altri due sono in fuga forse verso il centro città. Al momento non si conosce né l'identità dei fermati né le ragioni del gesto. Per sicurezza è stata disposta l'evacuazione della stazione.

giovedì 9 marzo 2017

TUMORE DEL SENO Carcinoma: l'unione di farmaci ‘fa la forza’ e riduce le recidive

Carcinoma: l'unione di farmaci ‘fa la forza’ e riduce le recidive



Novità positive in arrivo per chi soffre di carcinoma mammario Her2 positivo: Roche, congiuntamente a Breast international group (Big), Breast european adjuvant study team (Breast) e alla fondazione Frontier science (Fs) annuncia i risultati positivi dello studio di fase III, 'Adjuvant pertuzumab and herceptin in initial therapy in breast cancer, ntc01358877/ bo25126/ big4-11', meglio conosciuto come 'Aphinity'. Il carcinoma mammario Her2 positivo è una forma aggressiva di tumore al seno che colpisce circa il 20 per cento dei pazienti e che dà spesso esito a una prognosi molto sfavorevole se non trattato adeguatamente. Infatti ad oggi una donna su tre trattate col farmaco antitumorale trastuzumab - un anticorpo monoclonale umanizzato - e chemioterapia potrebbe andare incontro ad una recidiva. Ebbene la situazione sembra poter cambiare, poiché lo studio Aphinity ha dimostrato che il trattamento adiuvante - somministrato cioè dopo l'intervento chirurgico - con l'associazione di pertuzumab, trastuzumab e chemioterapia ha ottenuto una riduzione statisticamente significativa del rischio di ricomparsa della malattia invasiva o di decesso nelle donne con carcinoma mammario in stadio iniziale Her2 positivo, rispetto al solo trastuzumab più chemioterapia. L'unione di pertuzumab e di trastuzumab risulterebbe particolarmente efficace in quanto i due principi hanno sul recettore Her2 un meccanismo d'azione complementare, in particolare pertuzumab è un farmaco progettato specificamente per impedire al recettore Her2 di unirsi con altri recettori presenti sulla superficie delle cellule tumorali e, di conseguenza, far crescere il tumore. Inoltre quando pertuzumab si lega a Her2 il sistema immunitario dell'organismo riceve segnali che lo spingono a distruggere le suddette cellule tumorali.

"I risultati positivi dello studio Aphinity, si aggiungono al già ampio corpus di dati relativi a pertuzumab nel trattamento delle donne affette da carcinoma mammario in stadio iniziale Her2 positivo – afferma Sandra Horning, chief medical officer & head of global product development di Roche - attendiamo di condividere questi risultati con le autorità regolatorie internazionali". I dati dello studio infatti saranno presto sottoposti alle autorità regolatorie, comprese la Food and drug administration (Fda) degli Stati Uniti e l'Agenzia europea dei medicinali (Ema). "Lo studio Aphinity - aggiunge Gunter von Minckwitz, coordinatore dello studio per il Big - conferma quanto importante sia la collaborazione tra l'industria farmaceutica e il mondo accademico per il progresso della cura dei tumori e per le persone affette da questa malattia così complessa". Il trattamento precoce del carcinoma mammario, quindi prima della sua diffusione all'interno dell'organismo, potrebbe migliorare le chance di prevenire la ricomparsa della malattia e la sua potenziale evoluzione allo stadio metastatico. La terapia adiuvante viene somministrata dopo l'intervento chirurgico e ha l’obiettivo di eliminare eventuali cellule tumorali residue per ridurre il rischio di ricomparsa del tumore. L'associazione di pertuzumab, trastuzumab e chemioterapia è inoltre già approvata come trattamento neoadiuvante - da somministrare cioè prima dell'intervento chirurgico - per le donne affette da carcinoma mammario Her2 positivo in oltre 75 paesi in tutto il mondo.